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Autore: Dix_infernal    20/07/2009    2 recensioni
Cury guardava Dix, visibilmente felice. Chissà cos'era successo? Nonostante tutto lei e Ruki riuscivano a parlare piuttosto normalmente. Cosa che lei forse non sarebbe riuscita a fare. Per lo meno non subito la sera stessa del concerto. Oddio il concerto. Ma era stato veramente quel pomeriggio? Incredibile.
Genere: Romantico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(w i titoli idioti! XD)

"Sono qui a sorseggiare 'sto drink con di fianco due ubriachi...e Aoi...ma che gli è preso? Fa sempre così? E Dix e Ruki sono ancora fuori...chissà...eheh...", pensava Cury, mentre, ancora dentro al locale, fissava il bancone senza rendersene conto.

< Strana serata oggi...mah... >, disse Aoi sospirando. < E quei due vanno a finire sempre così! >, continuò indicando Uruha e Reita completamente sbronzi.

< Tu no? >, disse lei, piegandosi leggermente in avanti per appoggiare i gomiti al bancone.

< No...solitamente siamo io e Kai a dover riportarci a casa quelli..caricarli in macchina eccetera eccetera. Ruki poi s'addormenta e sicuramente non ci potrebbe dare una mano >, disse sorridendo. La guardava. Insistentemente.

< Sai... >, disse sottovoce Aoi.

< Mmm? >, fece lei mentre soreseggiava il drink.

< Ti trovo davvero carina.. >, disse Aoi che continuava a sorriderle.

< A-ah! Cioè no...grazie! A-anche tu sei molto bell..carino! >. "Ma che cavolo dici, pezzo d'idiota!". Avrebbe tanto voluto sapere di che colore era diventata. Anzi, no, non lo voleva sapere.

< Ahahah...Scusa..ma sei troppo buffa! Non ti hanno mai fatto un complimento? >, disse lui con sguardo dolce.

< B-beh, s-sì! Ma non tu! Cioè... >. "Complimenti. Ora sei anche MissDeficienza". Balbettava e si sfregava le mani. Era girata proprio di fronte a lui. Difficile guardarlo in faccia, eh?

E ora...Cosa stava facendo Aoi?

Le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente.

Le sue mani erano appoggiate sulla testa di lei, accarezzandola con leggerezza. Il suo era un bacio delicato, dolce, stupendo. Un bacio inaspettato, da capogiro. Nonostante tutto non riuscì a respingerlo. "Eccolo, ora allontana piano le sue labbra dalle mie...ma cosa..?"

La guardò sorridendo. "Ha cambiato totalmente colore! Che tenera".

Cury aveva gli occhi sbarrati.

< Tutto a posto..? >, chiese lui con voce bassa e dolcissima.

< ......nh....mh?! >, mugolò alzandò istintivamente una mano per portarla davanti alle labbra. "Brava, bel discorso".

Continuava a guardarla dolcemente. < Hai delle labbra morbidissime... >, disse Aoi avvicinandosi di poco a lei.

< A-ah si? Ma perché...? >, balbettò, sempre senza spostare la mano da davanti al viso, indietreggiando leggermente.

Aoi notò che Cury era davvero in imbarazzo. Troppo. Tra poco sarebbe scoppiata.

< Ruki... >, sussurrò Aoi.

< Come...? >. Rimase bloccata lì dov'era. Si aspettava una risposta, e lui se n'era saltato fuori con quel nome.

< No niente scusa.. >, disse lui girandosi verso il bancone pensieroso. < scusami per prima.. >, continuò sorridendo appena.

< Ma...perché...? >, ora che lui guardava altrove, finalmente Cury riusciva a guardarlo in faccia. Se si fosse girato avrebbe sicuramente ceduto. Ma lei era così, voleva una spiegazione per ogni cosa.

< A meno che ogni persona non sia come Reita.. >, rise < Non faccio di queste cose a sproposito >. La guardò negli occhi.

"Codarda! Codarda e codarda!" ripeteva fra se' mentre si voltava per l'ennsesima volta "Guardalo in faccia forza!".

< A-ah...no cioè...non lo pensavo... >, balbettò.

Sorrise di nuovo. Cavolo, non perdeva la calma lui, eh... anche se gli era lo stesso difficile tirare fuori le parole, lui sapeva bene cosa dire a Cury, ma sapeva anche, o per lo meno si era reso conto, che c'era qualcosa che non andava fra lei, Dix e Ruki. < Tu.. "diglielo.." ehy, Cury.. >, disse serio. < Guardami bene ora.. >.

< C-ci proverò! >, rispose in fretta lei cercando di guardarlo negli occhi.

< Proprio qui! >, disse Aoi indicandosi gli occhi. < Tu ami Ruki, vero? "sei un grande idiota!" >, chiese diretto senza farsi problemi.

< Cheee?! >, urlò senza rendersene conto. Si gurdò in giro per controllare che nessuno se ne fosse accorto. C'era troppo rumore, nessuno si era accorto di lei. < Ma io...sono una fan come tante...non vi conosco nemmeno, come posso dire di essere innamorata di lui?! >

Sorrise di nuovo.

< Sicura? >, disse malizioso. Si era accorto di come si comportavano tutt'e due al concerto. Non era mica scemo pure lui!

< Sicura >, rispose sorridendogli. "Oddio! Cos'ho appena fatto, gli ho sorriso?!"

Aoi si girò verso il bancone deluso. Perchè non gli diceva le cose come stavano? La situazione era quella: Cury soffriva come un cane. Lo sapeva.

< Per ogni cosa sono qui... >, disse lui sorridendo ma guardando sempre sul bancone.

< Aoi...ci rivedremo ancora dopo oggi? >, chiese lei. "Ma che razza di domande faccio? Mi ubriaco con gli analcolici?!".

< Spero...altrimenti non potrei tener fede a quello che ti ho detto ora >, disse guardandola negli occhi.

< A me...piacerebbe >, rispose. Parlava a un tono di voce che Aoi poteva a malapena sentire. Si guardava intorno, mentre giocherellava con la collana. "Ok, crepa", diceva a se' stessa.

< Dici sul serio? O è perchè ti devi buttare alle spalle qualcosa? >, chiese guardandola scettico < O qualcuno? >, aggiunse poco dopo.

< Che vuoi dire? >.

Sorrise di nuovo. < Perchè non vuoi soffrire? Loro sono lì fuori e tu qui per il tanto bene che vuoi alla tua amica >.

< Ma cosa credi che io voglia! So chi siete solo perché siete una band famosissima. Io allora cosa dovrei pensare? Arrivo qui stasera e mi baci. Chissà con quante l'hai fatto prima di me! >, rispose lei nervosa. Prese la borsa e andò verso l'uscita opposta a quella dov'erano Ruki e Dix.

Aoi si girò verso il bancone. Si aspettava esattamente questa reazione da lei. Ma non gli piaceva vedere come nascondeva tutto. Proprio no. E, insomma, non amava neanche il fatto che far parte di una band famosa compromettesse la loro vita privata. Ci avevano fatto l'abitudine, ma la pazienza ha un limite.

"Che idiota.". Prese a singhiozzare. "Perché diamine gli ho risposto così?". Nonostante tutto vedeva in Aoi una persona di cui potersi veramente fidare. Già lo sentiva vicino. "Come buttare i miracoli nel cestino!". Occasione sprecata. Purtroppo. Ormai. Eppure le sarebbe piaciuto se fosse uscito a dirle di non piangere. "Ma che bambina...cosa pretendo? È sempre colpa mia...Ghh...".

Aoi si alzò sotto lo sguardo vigile di Kai che aveva capito benissimo tutta la situazione. Adesso il povero batterista era solo al bancone. Reita e Uruha erano spariti chissà dove. Non voleva immaginare cosa probabilmente stavano facendo.

Il chitarrista si diresse verso l'uscita cercando Cury con lo sguardo.

"Beh, se me ne resto qui nell'angolo non ci farà caso nessuno", pensò. "Non posso più piangere, non devo. Dix già è fragile, io non posso permettermi di piangere in continuazione". Si asciugò in fretta le lacrime e tolse ogni traccia di trucco dalle guance. "Sarà meglio che torni dentro...".

Stava per tornare dentro. Quando Aoi le si parò davanti. < Ti sei struccata?! >, disse ridendo.

< N-no! Ne ho tolto solo un pò >, rispose guardandolo a intervalli.

Aoi si frugò nelle tasche. Mise fuori un fazzoletto e si avvicinò a lei. < Non muoverti... >, disse pacato. Le passò piano il fazzoletto sotto gli occhi. < Sembrava avessi le occhiaie >, continuò sorridendo.

< S-scusa...ti ho accusato senza neanche conoscerti... >, rispose guardando di lato. Mentre le sistemava il trucco, il suo viso si era di nuovo avvicinato troppo.

< Non importa...anche se, lo ripeto, non sono come quello scemo di  Reita! > disse ridacchiando. Poi tornò serio e si avvicinò ancora un po'. < Cury, tu mi piaci davvero.. >.

< Non è un pò presto per dirlo? >, chiese lei stupita.

< Non ci posso fare niente... >. La guardava sempre così. Insistentemente. Cercando sempre lo sguardo della ragazza che non trovava mai. .

< Non è come pensi >, continuò sempre senza guardarlo.

< E allora spiegami com'è! >. disse ridacchiando. Era davvero ostinata..

< Non è! >, rispose lei. Ora rideva. Lo sapeva. Sapeva che Aoi sarebbe riuscito a farla ridere.

< Dai, Cury > ridevano insieme. < Va bene..ascolta..io..ho capito tutto. So che è come dico io. Volevo solo farti liberare di un peso..e ti assicuro che ne hai uno in testa più pesante di un tir! > .

Gli sorrise. < Torniamo dentro? Gli altri potrebbero essere in giro a cercarci >.

< Cercarci? >, disse Aoi scettico < Non ci conterei...Kai è lì dentro solo soletto mentre Reita e Uruha...boh? >, continuò ridendo. . Cominciò a guardarsi intorno.

< Appunto...E poi vorrei sapere come sta Dix >, rispose lei.

Cury e Aoi tornarono dentro. Lei si sentiva un po' meglio ora. Per lo meno Aoi non si era dimostrato quello che pensava. Eccoli. Non avevano più bisogno di cercare Dix e Ruki che erano seduti al bancone a parlare col povero Kai.

< Dix! >, la chiamò Cury con un sorriso, avvicinandosi al suo sgabello.

< Cury! > disse lei facendole un sorriso a 36 denti. Si alzò dalla sedia e prese Cury in disparte. < Beh? Eri con Aoi? >, disse sorridendo.

< Ah...già >, rispose distratta. < Allora? >, disse con un sorriso malizioso.

< Cosa? Ehm... >, disse come se non volesse parlarne.

< Che è successo? >, continuò imperterrita. Impossibile che in fondo non le facesse piacere parlargliene. Era con Ruki.

< Non...dai Cury...io non posso parlarne con te. Mi sento di farti un torto >, disse seria. Era forse assillante con questa storia, ma si sentiva da schifo.

< Non ti devi sentire in colpa, te l'ho detto! E poi se non me ne parli mi offendo >, rispose facendole gli occhi dolci. < Mi spiegherai quando torneremo a casa, ok? >.

Si buttò addosso a Cury.

< Grazie Cury! > disse grabbandola (per tutte le persone normali, vuol dire abbracciare forte). Ovvio, si chiamano "Grabbine", no?

< Ahah! E meno male che non volevi uscire Dix! >. C'era un'atmosfera strana fra loro sette...ops! Cinque. Reita e Uruha non erano da contare. Si erano avvicinati così tanto in pochissimo tempo. Si sentiva che non erano ancora così uniti, ovvio. < Sarebbe meglio se tornassimo adesso, però. Tohru potrebbe preoccuparsi >.

< Si hai ragione! >. Dix si voltò verso il gruppo. Erano tornati anche Uruha e Reita barcollanti. Dix sospirò rassegnata. < Santo panda...sinceramente a vederli in quello stato mi fanno schifo... >, disse, mentre con Cury si avvicinavano al gruppo.

< Ehi, bellezze! La notte è giovaue! >, urlò Reita avvicinandosi alle due ragazze. Cury e Dix si guardarono di sottecchi.

< Ehm, Reita...gentilmente, alla larga. Grazie >, disse Dix scarventandolo letteralmente in mezzo alla sala per andare dai membri "sani" della band insieme a Cury.

< Ahahah! Ma povero! >, esclamò Cury raggiungendo Reita per vedere se si era fatto male.

< Povera la sua fascetta, al massimo...quella mi sta simpatica >, disse Dix ridendo e seguendo l'amica. < Puzza più di un cefalo...ma che ha combinato? >, continuò Dix con gli occhi sbarrati.

< Ehi, tutto bene? >, chiese aiutandolo ad alzarsi.

< Certo tesoroooo! >, disse storcendo gli occhi.

Dix indietreggiò e andò da Kai. < Kai-San, ma è sempre così con quelli? >.

< Anche peggio ahah! >, ripose lui.

< Vieni qui! Non riesco a stae in piedi! >. Strascicava un pò le parole.

< Reitaaa! >, urlò Cury.

Non è una cosa da tutti i giorni trovare Reita dei the GazettE che ti si appiccica addosso a mo' di polpo.

< Kami buono... >, disse Dix alzando gli occhi al cielo.

"SBAM". Reita era a terra.

< Baka! >, gridò Aoi con gli occhi rossi. < Tutto a posto Cury? >, aggiunse sorridendole.

< A-accidenti! >, disse lei alzando la voce e fissando Reita come se avesse appena visto un morto < Ma si riprenderà? >, chiese voltandosi verso Aoi.

< Si riprenderà? Gli succede di peggio >, disse sbuffando, < depravato... >, sussurrò poi.

< È proprio un deficiente! Ahahah! >, disse Ruki ridacchiando. Si voltò un attimo verso Dix. < Neanche a te sarebbe piaciuto se ti si fosse avvinghiato addosso, eh? >.

< A differenza di Cury l'avrei spazzato io via! >, disse tutta altezzosa. < In fondo, se prendo in giro il cantante dei the GazettE chiamandolo per soprannome, sono capace anche di quello! > aggiunse con sguardo assassino.

< Tu saresti capace di tutto, non di quello! >, continuò Ruki ridendo ancora.

< Sì! Sono anche capace di prendere in pieno i pali per la strada! >, disse con aria trionfante < e anche di perdermi, di cadere nelle pozzanghere, di abbracciarmi le macchine.. >. Stava facendo la lista delle più grandi cavolate che una ragazza possa mai fare.

< Beh, fai bene a dar sfoggio delle tue grandi capacità! Sono più uniche che rare! Ahah! >.

< In realtà è il mio cervello a essere più unico che raro >, disse lei picchiettandosi sulla tempia. < Grande come un coriandolo! >.

< Tsk! >, fece lui con un mezzo sorrisetto, accarezzandole la testa.

Divenne tutta rossa. O per lo meno lo pensava. Ma era sicuramente così.

< Sono capace di fare tutto...tranne di scrivere canzoni profonde...vero, Ruki? >, disse lei sorridendogli.

< Grazie. Accetto volentieri il complimento >, rispose lui guardandola un attimo, leggermente imbarazzato.

< Chissà quanti ne avrai sentiti di simili! >, disse sorridendo.

< Curyyyy! > gridò Uruha che stava correndo verso di lei. Partì un colpo di 44 Magnum.

< BAKA pure tu! >, gridò Aoi con gli occhi iniettati di sangue.

< Sono dei pazzi! > disse Dix a bocca aperta.

< Giocano! Eheh! >. Dix guardò Ruki con aria perplessa. < Si fa per dire, ovviamente >.

< Sarà meglio tornare a casa e dormire! Vorrei sopravvivere almeno fino a domani! >, disse Cury vedendo Uruha che adesso supplicava Reita di alzarsi.

< Ossignore...vieni qui Cury che non sono tranquilla! >, disse Dix ridacchiando. Si voltò verso Ruki. < Grazie tante per stasera >, aggiunse facendo il solito inchino come da tradizione giapponese.

< Cos'è tutta questa formalità all'improvviso? >, ridacchiò Ruki.

< Oh beh.. >, buttò là in fretta < sono o non sono di fronte al cantante dei the GazettE? Ahah!> , disse ridendo a malapena.

< Scema! >. Senza rendersene conto l'attirò dolcemente a sè con un braccio, baciandola sulla fronte, per poi rilasciarla di nuovo.

Dix rimase a bocca aperta. < Ehm si...wa! Muaaah! >. Ecco cosa disse. Delirava.

Cury si girò verso di lei. Che bello. Almeno il suo sogno aveva delle possibilità di avverarsi. Pure le cose impossibili possono succedere, quindi?

< Ok...va bene...ehm.. >. Dix cercò di ricomporsi. < Cury, andiamo! > disse tendendole la mano.

< Dove andiamo? Ti ricordo che ci hanno portato loro fin qui...con il nostro senso dell'orientamento dubito che riusciremo a tornare almeno fino al locale! >, fece notare lei.

 < Ecco dove si riflette la mia intelligenza! Perchè non chiediamo loro di riaccompagnarci? >. Ci pensò un attimo. < Ah no...ci sono quei due ubriaconi... >.

< Mmh... >, fece Kai. < Beh, Reita sembra stanchissimo, ma penso che stia meglio...uno o due di noi potrebbero riaccompagnarvi. Vada per Reita, ma Uruha non può stare in giro in queste condizioni! >.

< Kai.. > disse Aoi. < e se le accompagnassimo io e Ruki e tu rimani qui con le due capre? >, aggiunse indicando Reita e Uruha che sonnecchiavano appoggiati sul bancone.

< Ma perché sempre io! >, si lamentò Kai.

< Dai chioccia Kai >, disse Aoi fcendogli la faccia da cucciolo. < Altrimenti c'è la 44 Magnum anche per te! >, ricordò lui con sguardo diabolico.

< A questo punto mi aspettavo che tu ti scusassi con me e accettassi di tenere tu a bada questi due! Come sei perfido, Yuu-chan! >, continuò Kai.

Aoi guardò verso Cury.

< Sì, tremendamente perfido! Grazie Kai-san! >. Sorrise, prese per un braccio Ruki e si avviò alla porta. < Au Revoir! > disse sventolando un fazzoletto bianco.

  
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