LA SABBIA
Mi culla il rumore delle onde.
È l’odore di un mare che si muove,
è vivo, ribolle
nelle sue onde schiumose
uniche desiderose di abbattersi
contro la dura battigia.
E sulla battigia
la gente passeggia;
siamo tutti sulla stessa spiaggia,
quella che non è più come una volta
quando di questi tempi c’era neve e
intemperie,
i gabbiani erano i padroni del Sale
e i giorni erano più corti.
Oggi in fondo siamo tutti alla
deriva,
ci portano a spasso i cani,
a frotte, con i loro guinzagli.
L’animale tramutato in giocattolo
su cui riversare gli umani patemi.
Ci si fida solo dei cani, ormai.
È questa l’idea di vita?
Siamo tutti più soli, direbbe
Cremonini.
Siamo soli, ma allo stesso tempo
i nostri corpi si incontrano su
questa spiaggia,
i nostri sguardi si incrociano,
i nostri sogni si intrecciano
in una trama che ha qualcosa in
comune.
Tutto ci unisce, nella carne e nella
materia,
ma noi siamo la deriva spirituale,
non c’è più nulla in cui credere.
Non credo in Dio, non credo
nell’Uomo,
non credo nell’Animale, non credo
della Pianta.
Ho imparato a seminare sulla
spiaggia,
tra la sabbia e le conchiglie
frantumate
dalle scarpe altrui.
Ho appreso che per avere un frutto
non bisogna perseverare nelle terre
povere,
senza speranza,
dove non c’è fiducia né un domani.
I terreni fertili sono molto pochi,
spesso sparsi qua e là, tra dune
sabbiose
e spiagge rocciose.
La ricerca di una speranza
è un viaggio molto lungo nel mezzo di
un deserto;
a un certo punto puoi incontrare una
spiaggia,
un mare, un oceano,
ma mai acqua dolce.
Ci si ritrova a boccheggiare
a tendere le mani
verso l’Infinito.
Mentre cammino su questa spiaggia
che raffigura il giorno d’oggi,
vedo cani, pellicce e maschere umane,
nessuna speranza.
La speranza la incontro quando
incrocio
gli occhi di una sola persona,
una sola,
che cercano i miei a tutti i costi.
E non badare se non riesco a
sostenere il tuo sguardo,
sono sfuggevole.
Se tu sei un terreno fertile,
in te seminerò qualcosa di buono,
che sia anche solo un sorriso,
una pacca, un buffetto nel viso.
Adoro seminare,
ma d’ora in poi lascerò perdere la
sabbia.
NOTA DELL’AUTORE
Perdonate la mia assenza, ma ho molto lavoro in questi
giorni. Sarò più attivo appena riesco ^^ vi ringrazio intanto per la pazienza e
per continuare a seguirmi ^^