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Autore: alessandroago_94    07/03/2019    4 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sabbia

LA SABBIA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi culla il rumore delle onde.

È l’odore di un mare che si muove,

è vivo, ribolle

nelle sue onde schiumose

uniche desiderose di abbattersi

contro la dura battigia.

 

E sulla battigia

la gente passeggia;

siamo tutti sulla stessa spiaggia,

quella che non è più come una volta

quando di questi tempi c’era neve e intemperie,

i gabbiani erano i padroni del Sale

e i giorni erano più corti.

 

Oggi in fondo siamo tutti alla deriva,

ci portano a spasso i cani,

a frotte, con i loro guinzagli.

L’animale tramutato in giocattolo

su cui riversare gli umani patemi.

 

Ci si fida solo dei cani, ormai.

 

È questa l’idea di vita?

 

Siamo tutti più soli, direbbe Cremonini.

 

Siamo soli, ma allo stesso tempo

i nostri corpi si incontrano su questa spiaggia,

i nostri sguardi si incrociano,

i nostri sogni si intrecciano

in una trama che ha qualcosa in comune.

Tutto ci unisce, nella carne e nella materia,

ma noi siamo la deriva spirituale,

non c’è più nulla in cui credere.

 

Non credo in Dio, non credo nell’Uomo,

non credo nell’Animale, non credo della Pianta.

 

Ho imparato a seminare sulla spiaggia,

tra la sabbia e le conchiglie frantumate

dalle scarpe altrui.

Ho appreso che per avere un frutto

non bisogna perseverare nelle terre povere,

senza speranza,

dove non c’è fiducia né un domani.

I terreni fertili sono molto pochi,

spesso sparsi qua e là, tra dune sabbiose

 e spiagge rocciose.

 

La ricerca di una speranza

è un viaggio molto lungo nel mezzo di un deserto;

a un certo punto puoi incontrare una spiaggia,

un mare, un oceano,

ma mai acqua dolce.

Ci si ritrova a boccheggiare

a tendere le mani

verso l’Infinito.

 

Mentre cammino su questa spiaggia

che raffigura il giorno d’oggi,

vedo cani, pellicce e maschere umane,

nessuna speranza.

 

La speranza la incontro quando incrocio

gli occhi di una sola persona,

una sola,

che cercano i miei a tutti i costi.

E non badare se non riesco a sostenere il tuo sguardo,

sono sfuggevole.

 

Se tu sei un terreno fertile,

in te seminerò qualcosa di buono,

che sia anche solo un sorriso,

una pacca, un buffetto nel viso.

 

Adoro seminare,

ma d’ora in poi lascerò perdere la sabbia.

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Perdonate la mia assenza, ma ho molto lavoro in questi giorni. Sarò più attivo appena riesco ^^ vi ringrazio intanto per la pazienza e per continuare a seguirmi ^^

 

 

   
 
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