Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Saturn_moon    07/03/2019    0 recensioni
Questa storia parla di Sailor Saturn e Sailor Pluto, in ambienti e momenti privo di collegamenti tra loro.
>
Sussurrai allungando una mano verso di lei ed allo stesso tempo al vento, come se un'altra, la sua, potesse toccare di nuovo la mia, ma ovviamente l'unica cosa che strinse fu l'impalpabile aria, il niente, lei non aveva mosso la sua verso la mia, non sarebbe stata compassionevole. Non si poteva afferrare il vento, e lei era tale. Era il vento della passione, dell'amore che mi aveva scaldata fino a quel momento. Scesi dalla macchina, mentre le prime gocce d'acqua bagnavano il mio volto ed assieme alle lacrime il primo incerto passo, il secondo, il terzo, acquistai sempre più sicurezza, correndo via, allontanandomi da lei, da quella mano che mai più avrei toccato.
Un suo grido, un urlato dove vai, ma senza il coraggio di seguirmi, o forse non le importava nemmeno, non mi aveva mai seguita dopo un litigio, mai era venuta a riprendermi, forse solo una volta mi aveva stretta a se, impedendomi di
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Hotaru/Ottavia, Setsuna/Sidia
Note: AU | Avvertimenti: PWP | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Verso il tramonto

Angolo autrice

Scusate, stavolto l'angolo autrice lo inserisco prima a causa di alcune informazioni e di un quesito da darvi prima che passiate alla lettura del capitolo che per vostra (non gioia) è più lungo del solito! Allora in primis volevo dirvi che le battute in viola nei discorsi saranno quelle di Saturn, quelle verdi di Setsuna, quelle in blu quando parleranno\diranno le stesse cose insieme e quelle in nero di Endimion. In questa one shot Endimion è il Re di entrambe ed ha con loro un rapporto molto stretto, anche se non si spiegherà il motivo, ma se volete posso approfondirlo in una one shot da collegare a questa. Inoltre mi era venuto in mente di fare uno shooting fotografico legato a questa storia, dove scatterei con un fotografo i momenti più belli di ogni capitolo, tra Setsuna e Saturn e postarle insieme ai capitoli o in un profilo instagram creato apposta. Che ne pensate? Vi farebbe piacere come idea? Ora ho parlato anche troppo, quindi vi lascio al capitolo, spero che rispondiate in tanti! Buona lettura =)

by Saturn_moon

 

 

Falce di luna
si rispecchia sulla laguna
Falce scarlatta
divieni una forma astratta
Falce che illumina il cielo
prendi ormai congedo
Falce che sorge
illumina chi fugge
prendendo il posto del tramonto
salda questo insospeso conto.

Nei miei occhi quella sera brillavano diverse emozioni: amarezza, rabbia, frustazione, amore, speranza e rassegnazione . Questi stati d'animo erano derivati dagli sbagli , dai tradimenti che avevo compiuto verso me stessa e nei confronti della mia amata ma che io stessa avevo causato per via delle sue stesse medesime azioni. Oramai eravamo arrivate agli sgoccioli, avevamo tradito l' una la fiducia dell'altra, avevamo tradito i nostri ideali e le persone che più amavamo al mondo: la nostra famiglia. Avevamo mentito spudoratamente anche a loro, pur di continuare la nostra storia. Una storia d'amore, nascosta, clandestina, celata agli occhi di tutti, e la cosa sarebbe anche potuta andarmi bene, l' avrei davvero celato a tutti, compresa a colei che nel mio cuore regnava per prima, la mia amata che nel cielo notturno brillava, rischiarando la via di tutti gli amanti della notte, non avrei confessato il nostro amore nemmeno a lei, alla mia adorata luna, ma non volevo più nascondere tutto questo alla nostra famiglia, a chi dicevamo di voler bene, a chi in realtà mentivamo ogni singolo giorno. Le bugie ci avrebbero solo diviso da loro ed io non volevo più farlo. Volevo la mia famiglia e la ragazza che amavo al mio fianco, e non volevo, non potevo considerare sbagliato i due valori più importanti per me, capivo la necessità di tenerlo nascosto agli altri, ma no, non a loro.

Negli occhi della mia amata invece brillavano: tristezza, amarezza, delusione,rabbia. Era ferita. Non comprendeva perché volessi a tutti i costi dirlo, non capiva perché io ,malgrado tutti i gesti che lei compieva per me, non mi sentissi la sua scelta, il perché avevo il bisogno di comunicarlo agli altri, a loro. Perché non stavo bene solo con lei, perché nemmeno io mi fidavo di lei quando si trattava della questione "parliamo una volta per tutte" . Ormai litigatavamo solo su quello, ero stanca, ero stanca di litigare con lei, non l'avrei mai avuto vinta ma quella volta non avrei ceduto.

 

<< Noi siamo uguali >>

 

<< Uguali? Non siamo uguali, ti ho scelta davanti a tutti sempre, ogni singola volta! Litigando con loro e tu? Tu mi sei sempre andata contro davanti a loro, e mi ritrovavo a combattere anche con chi sarebbe dovuta starmi vicino, per poi ritrovarci di nascosto da tutti Setsuna! Quello non è farmi sentire la tua scelta! TU non combatti insieme a me. Io combatto sola. Ho sempre combattuto da sola in pubblico e loro mi prendono per pazza, mica si ritrovano poi te sotto casa, la sera a dirmi di vederci in segreto come due amanti vero? Io sono stanca. Sono stanca di non sapere mai se tornerai o meno, perché ti credo quando dici che torni, ti credo ogni suddetta volta lo sai o non saremmo qui ma ho la costante paura che tu possa cambiare idea per via di Endimion, so che per te lui vale moltissimo, so che potresti cambiare idea. Cambiare idea e non ritrovarti più, che ad un tratto le parole che dici in pubblico diventino vere senza nemmeno un avviso, paura che tu possa trovare di meglio, una relazione senza troppi sotterfuggi intrighi o problemi, ti renderebbe felice, qualcun'altra...qualcuno con cui tu possa intraprendere una relazione, qualcun'altra migliore di me, che Endimion magari accetterebbe o qualcosa di simile a te. Sai che vuol dire avere per mesi, questi dubbi su chi ami? Uniscili a tutti gli altri problemi e forse capisci perché sto impazzendo!

 

<< Io non combatto nel tuo stesso modo, io ti guardo le spalle Saturn! Faccio il possibile per proteggerci. >>

 

Il suo volto era stanco, completamente stravolto, si era recata da me, nonostante non fosse nelle condizioni migliori, e lo aveva fatto solo perché il giorno dopo sarebbe stato il giorno del nostro mesi anniversario e non avremmo potuto trascorrerlo insieme. Forse era il caso di smettere di litigare.

 

Un sospirò lasciò le mie labbra infrangendosi contro il tessuto del sedile.

 

<< Domani lo dirò. >>

 

Nella mente risuonavano le parole, che mi avevano rivolto dopo uno dei tanti litigi malgrado quello che stessi per fare, parole che suonavano come un monito, come un "non lo fare, non tradire la sua fiducia, fidati di lei. " Ma potevo farlo? Era da mesi e mesi che quella storia continuava, distruggendomi, molte volte ero stata sul punto di togliermi la vita in quei mesi , e lei non aveva quasi battuto ciglio,solo una volta, si era scomposta affermando che si sarebbe tolta la vita anche lei, se io avessi continuato, lasciandomi finalmente andare tra le braccia della morte, non sapevo più a cosa credere. Lei non mi sceglieva davanti agli altri, non mi faceva sentire la sua scelta da molto, moltissimo tempo in questo senso eppure allo stesso tempo era in grado di farmici sentire, perlomeno nel tempo in cui stavamo insieme dopotutto veniva a trovarmi appena poteva, nel cuore della notte o in pieno giorno, che fosse anche solo per pochi secondi, e dedicarmi un caldo dolce sorriso. Nella mente risuonava anche una promessa, una promessa che stavo infrangendo malgrado tutto.

 

- FLASHBACK

<< Setsuna, dobbiamo dirlo. Te lo ripeto da troppo tempo, perfavore possiamo farlo? Io con tutti questi pesi, non ce la faccio davvero più dannazione, ogni volta che fanno una battuta sul fatto che siano felici che noi non stiamo più assieme, ogni volta che dicono di vederti felice senza di me a complicarti la vita, quando siamo entrambe a voler stare insieme!!. Ti prego basta, è da mesi che mi fai vivere questa situazione e che litighiamo sempre su questo punto. >>

<< Ti ho chiesto di darmi tempo, ti prometto che ti renderò felice Saturn, me lo concederai?>>

<< Va bene, ma fai presto, io non ce la faccio più a sopportarlo. >>

 

Sapevo che lei non avrebbe mai realmente parlato, sapevo che non mi avrebbe mai scelta davanti ad Endimion, ne nel suo ruolo pubblico di Re, ne nel privato come nostro migliore amico. Lei non mi avrebbe mai scelta davanti a nessuno, a volte, mi faceva davvero sentire come una squallida amante di turno, da prendere in giro come e quando voleva, solo perché sapeva che avrei sempre calato la testa alla fine, solo perché odiavo litigare con lei, solo perché avevo paura di perderla. Ed era per questo che ora mi ritrovavo da sola di fronte al Re di quella città, della nostra città. Avevo chiesto un udienza privata con lui, malgrado tutto, era il mio migliore amico, e certi privilegi in parte , ogni tanto, mi erano stati concessi ovviamente, senza farne un'abitudine.

 

<< Sappi che mi avete molto deluso entrambe, mi aspettavo una maggiore maturità da voi, malgrado questo, comprendo il perché del vostro gesto e nonostante io sia addolorato dal vostro inacettabile comportamento, sappiate che non avete la mia approvazione ma hai il mio perdono in quanto hai deciso di parlare e danche , in quanto tra le intenzioni di entrambe figurava il dirmi la verità, aspettavate solo il momento opportuno per potermene parlare. Un ultima cosa ricorda: io ci sono sempre stato per voi due, forse, non allo stesso modo ma cercherò di esserci. >>

 

Una breve pausa, mi guardò negli occhi, un profondo nero contro un semplice viola, per quei pochi attimi, sarei voluta correre ad abbracciarlo, ma non potevo, non in quella stanza, e non dopo quello che avevamo fatto . Pochi secondi dopo pronunciò un decreto a cui potevo solo abbassare la testa.
 

<< Parlerò con Setsuna. >>

 

La mattina di tre giorni dopo

<< Setsuna >>

<< Mi avete fatta chiamare vostra maestà ? >>

<< Non ci girerò intorno Setsuna. So tutto, ogni cosa. Saturn si è recata a palazzo personalmente. Sono molto deluso da voi, come le ho detto, ma soprattutto da te. Io e te ci conosciamo fin da bambini, abbiamo un legame profondo, superiore a quello di chiunque, abbiamo passato di tutto insieme, abbiamo fatto sacrifici l'uno per l'altra e viceversa. Mi ripaghi cosi? Dovevo venirlo a sapere da te, non da lei. Questo è la cosa che maggiormente mi ha ferito. Ti rendi conto che mi hai mentito? Di quello che mi hai tenuto nascosto? Che non sono venuto a saperlo da te ? Dalla persona di cui più mi fidavo ma da un'altra!? COME LO GIUSTIFICHI ? >>

<< Le avevo chiesto di aspettare che trovassi un modo per... volevo dirvelo, volevo dirtelo io stessa Endimion. Avevo paura che ci separassi di nuovo e soprattutto che mi allontanassi da te.>>

<< aspettare.... ? Non avreste, non avresti dovuto tenermelo nascosto. Forse le cose sarebbero state diverse, forse avrei approvato oppure no ma magari vi sarei venuto all'incontro. Sai che ti voglio felice, sai che voglio il tuo unico bene, anche a discapito del mio. Sei stata una stupida. Non si saprà mai cosa avrei fatto. Non ti sei fidata di me... >>

<< Endimion sai quello che provo per te, volevo solo tu non mi allontanassi da te e non volevo nemmeno accadesse qualcosa a lei. Non mi sarei perdonata le due cose, non volevo deluderti. Te lo avrei detto, te lo avremmo detto insieme. Aspettavo solo, tu ti fossi liberato dagli impegni, da ogni altro pensiero negativo, e farti vivere almeno un periodo di pace, solo questo, ho sbagliato i miei calcoli. >>

<< Aspetta fuori, Saturn è li, l'ho fatta chiamare. Deciderò cosa fare. Dammi un pò di tempo Setsuna, capisco il perché per quanto io non sia disposto ad accettarlo. >>


 


 

Poche ore dopo

Eravamo in attesa, ormai da quel che mi sembravano ore, di fronte al portone che, una volta aperto,ci avrebbe condotte nella sala del trono dove avremmo conosciuto la nostra condanna,il nostro destino. Avevo paura, avevamo entrambe paura.

Quando fu il momento di entrare, prima di avanzare, ci prendemmo per mano, intrecciando le nostre dita. Pochi passi, ed eravamo dentro la sala, che percorremmo con lo sguardo, trovandola vuota se non ad eccezione di qualcuno. Re Endimion stava camminando sul tappeto rosso, venendoci all'incontro e tendendoci le mani.

<< Parleremo fuori, venite. >>

Lo guardai confusa, quasi sbigottita, non capendo cosa stesse succedendo, cosa lui avesse in mente. Prese posto in mezzo a noi, prendendoci a braccetto, fintamente allegro o perlomeno cosi mi parve e la paura mi assalii, molte volte era capitato che sembrasse allegro, per poi creare in me sconforto, speravo non si ripetesse. Ci fermammo di fronte ad un muretto, dal quale si vedeva uno splendido tramonto.

<< Avete sbagliato a mentirmi, non apprezzo mi abbiate celato, nascosto, quello che avete fatto, sono ancora molto arrabbiato per questo . >>

Mi morsi le labbra a forza, cercando di non piangere, non avrei mai voluto nascondere nulla, ne io ne lei, eppure avevamo dovuto compiere quel gesto, per non essere nuovamente separate, per poter essere noi stesse,almeno nel nostro privato.

<< Vi meritereste la separazione totale, di nuovo, entrambe. Farei in modo che non vi possiate più vedere e sapete che rientra tra le mie facoltà. Tuttavia, vi perdono, in quanto avete deciso di dire la verità, se lo avessi scoperto da solo, le cose sarebbero andate totalmente a vostro discapito >>


Una breve pausa, seguita da un suo sospiro

<< ma voglio siate felici, non a discapito mio, e soprattutto sia chiaro, non approvo la vostra relazione ma non posso nemmeno vedervi costantemente infelici, anche quello causa problemi e litigi. Vi vedrete, agli occhi di tutti sarete semplici amiche, nel vostro privato fate ciò che volete ma state attente, non fatevi vedere da nessuno e soprattutto non causatemi problemi o questa volta vi taglio ogni ponte chiaro? Accettate? Farete esattamente come avete fatto finora in cui nessuno vi ha scoperte, e nessuno parlerà, io stesso non voglio saperne niente. Voglio solo sapere dove e quando sarete insieme. Chiaro?


<< Accettiamo vostra maestà >>

Lo sguardo mio e di Setsuna s'incontrò nel giro di un istante, entrambe davvero felici di quel ritrovo, e nel giro di pochi secondi, mi ero già fiondata tra le sue braccia, non lo avevo nemmeno pensato,il mio corpo aveva solo agito, e di riflesso anche il suo lo aveva fatto, stringendomi a sé.

<< Sai che poi dobbiamo discutere vero? Non avresti nemmeno dovuto abbracciarmi. Hai comunque tradito la mia fiducia. >>

<< Lo so, lo capirò...se vorrai comunque lasciarmi.. ma in ogni caso possiamo parlarne lontano da qui e cosa più importante lontano da lui? Prima che decida di cambiare idea a nostro discapito? >>

<< Forse vero ragazze eh? >>

<< Giusto giusto forse. Godiamoci un po di ritrovata pace, nel mentre possiamo lanciarci tutte le frecciatine riguardo al litigio che vuoi . >>
Andiamo ?
Andiamo. 
Un inchino, un saluto, uno slancio affettuoso da parte mia nel quale lo abbracciai, un piccolo << grazie >> sussurrato,ed un altro sussurro in risposta << non fatemene pentire, sarebbe l'ultima volta >> , un ultimo << vai >>, un ultimo sguardo tra Setsuna ed Endimion, uno sguardo nel quale si dicevano tutto. Il rombo di un motore, una macchina che partiva, una strada verso il tramonto.

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Saturn_moon