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Autore: terryoscar    09/03/2019    2 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Mie gentili lettrici,
rubo la piuma magica alle due Arpie per porgere a Voi tutte i miei auguri, ed omaggi, in questa giornata a Voi dedicata. Auguri a tutte le donne, mi inchino al Vostro cospetto e bacio leggero la vostra mano.
Buona lettura, mie leggiadre fanciulle.
Gen. Augustin Reynier François comte de Jarjayes
 
Liti tra fratelli

La festa volge al termine, i primi ospiti lasciano il castello. Vedo la Marchesa ritirarsi ed Armand, a poca distanza, seguirla. Uhm…..non mi piace affatto. Eppure ero stato chiaro con mio fratello! Nella mia casa è bandita la fornicazione!!!! Ah …. ma adesso a lui ci penso io!!!
Continuo a seguirlo, capisco l'intenzione di mio fratello, quando con un colpo di tosse attiro la sua attenzione.
"Coff ......"
"Augustin, cosa ci fai qui?"
"Armand! Ti stavo giusto cercando, mio caro fratello!!!"
"Me?!! Cosa succede Augustin?"
 
Sorrido a mio fratello, adesso ti faccio vedere io chi comanda qui! Sorrido tra me, ho giusto qualche idea per impedirgli di stare solo con la Marchesa….ih ih ih
 
 
"Armand, ho assoluto bisogno del tuo consiglio! Vieni vieni!! Su, e lascia andare la Marchesa a riposare...sai …… sarà stanca … il ballo e …."
"No, un momento, io non vengo con te, ho un impegno improrogabile con ... mia moglie e tu lo sai bene! Quindi è inutile che tu mi faccia perdere tempo."
Vedo mio fratello Armand, sbuffare. È decisamente comino sentire certe parole pronunciate da un alto prelato. Ma fintanto che indosserà la Sua veste talare dovrà comportarsi in maniera adeguata, o parola mia, lo getto del letame!
"Armand, decidi tu: puoi seguirmi con le buone in silenzio oppure obbligarmi ad usare le maniere forti….."
Dalla manica della giacca faccio spuntare appena uno stiletto …. ih ih …...ci penso io a te fratellino. Questi sono gli stessi mezzi che usavo da bambini per obbligarti a fare ciò che io volevo!
"Augustin, credi che io non abbia capito?!! Ti sbagli fratello se credi di impedirmi di giacere con mia moglie!! Come sai, ho quasi due figli, sei assurdo!! E poi dimentichi che ho cinquant’anni anni, quindi non sono un ragazzino a cui dire cosa fare! Chiaro Augustin!!!”
Non mi importa! Qui le regole sono queste!!! Decido io!!!
"Armand, non vorrai farmi perdere la pazienza …… forza …… "
 
Faccio una leggera pressione con la punta dello stiletto sulla schiena del mio caro fratellino …… uff …. cosa mi tocca fare!!!
 
"Augustin tu sei matto!! Forse la lontananza da Marguerite ti ha offuscato la mente? Avanti, togli quello stiletto e lasciami andare se non vuoi uno scandalo in piena notte! Le tue figlie uscirebbero dalle camere e scoprirebbero tutto nel peggiore dei modi!”
"Armand, voglio bere una bella tisana calda e tu mi farai compagnia! CHIARO?!"
"NOOO!! E adesso lasciami in pace, sono stato chiaro!!"
 
Prendo mio fratello sotto braccio, lo strattono pesantemente e lo trascino, letteralmente, nel salotto.
 
"Michele!!! Michele muoviti!!! Dove sei? Voglio una bottiglia di Dolcetto! E due bicchieri per brindare alla bella serata!! Muoviti!!!!"
 
"Sissignore, Vi porto subito da bere!"
 
"Augustin, io non capisco cosa ti prende! Siamo due uomini adulti, quindi è inutile prenderci in giro. Io questa notte voglio trascorrerla con Anna. Ma lo sai che per colpa tua è una settimana che io non la tocco!! ... Quindi lasciami stare se non vuoi avere un fratello fuori di testa."
"Fuori di testa? Solo per una settimana di astinenza? Ed io allora, cosa dovrei fare?"
 
Michele rientra con un vassoio su cui sono stati appoggiati due bicchieri, grandi, ampi, e tre bottiglie di vino rosso. Ne apre una, la versa nei bicchieri ed appoggia il tutto sul tavolino. Faccio segno ad Armand si sederci su due poltroncine, accanto al tavolino.
Aspetto che Michele ci lasci da soli. Mi guardo in giro e, dopo essermi assicurato di essere soli, dico:
"Augustin devo farti una confessione, vedi, credo che anch'io sia inevitabilmente somigliante a nostro zio Claud …”
“Ma davvero? Armand…..ormai su questo non ho dubbi!!! Un sacerdote che infrange i voti!!! Certo che sei uguale allo zio Claud!! Armand, brindiamo al caro zio Claud!"
"Ma ... io ... Augustin!!! Ti ricordo che io non ho fatto tale scelta per mio volere, e ti dirò di più, non mi sono mai sentito sacerdote, anzi .... non ho mai sdegnato il calore femminile."
"Armand!!! Allora sei un vero Jarjayes!!! Ih ih ih ….. su dai, bevi un bel sorso di vino, e racconta!!!!"
Scoppio a ridere, mi piace questa complicità con mio fratello. In effetti, in questi anni mi è mancato parecchio. Abbiamo dieci anni di differenza, ma da ragazzi qualche guaio assieme lo abbiamo fatto.
“Ma non sono cose da raccontare.”
"Certo che sono cose da raccontare, tra fratelli!!!"
“Ma no ... dai Augustin, lasciami andare!"
Augustin sta cercando mi mettermi in imbarazzo, saranno anche discorsi fattibili tra fratelli, ma io ho avuto un’educazione molto diversa dalla sua!
"Ah no Armand, non puoi dire una cosa del genere e poi andartene! Voglio i dettagli!"
"E va bene! Avanti dimmi cosa vuoi sapere."
"Dall'inizio …… quando e con chi la prima volta? Sai …. per me è accaduto come per tutti i rampolli ….. ma tu?"
"Io, cosa? Ma Augustin, sono cose da raccontarsi!! Noooo! Daiii!.... E poi spretato o no, ricordati che comunque indosso questa ... stra .... maledetta veste, e non dimenticare che io non volevo entrarci nel seminario, ricordi?"
"Se vuoi metterti comodo, toglila pure! Avrai camicia e pantaloni sotto? O sei già pronto all'uso? ih ih ih"
"Augustin, hai voglia di scherzare! … Comunque sappi che sotto la mia “divisa” indosso il tuo stesso abbigliamento, soddisfatto?!!”
“Si, si ma non abbastanza! Su dai raccontami tutto!”
“Ma si può sapere, cosa vuoi che ti dica?!!!”
“Quello che ti pare! Ecco, magari qualche tua avventura giovanile. Su dai Armand, sto aspettando!”
“E va bene! … Dunque …posso raccontarti di quella volta che sono scappato dal convento, con un altro povero disgraziato come me, costretto ad indossare questa veste! Avevamo entrambi quindici anni e abbiamo fatto il nostro debutto  n un bordello !! E va bene, ecco te l’ho detto."
"In un bordello? Ih ih….. sei scappato di notte dal seminario per andare in un bordello? Da un altare ad un altro …. in fondo ….. ih ih ih….. e dimmi, com'è stato?"
"Come vuoi che sia stato! .... Bah .. non saprei che dirti ... credo come lo sia stato per te! .. Adesso se vuoi scusarmi, c'è mia moglie che mi aspetta. Buona notte Augustin."
"No no no…..dai, la bottiglia è aperta e va finita! Su, raccontami ….. era giovane, esperta, bella ……. e dopo?"
"Augustin, lascia stare quel lontano episodio che ormai ho archiviato e neppure ricordo. Come avrai potuto notare stasera, mia moglie è una donna bellissima e desiderabile, e molti uomini vorrebbero averla, ed io non posso certo trascurarla, mi capisci, non è vero?”
"Certo certo …. ma una bottiglia aperta va finita! Su, allora, dopo ehm ….. cosa è accaduto?"
"Puff ... non hai ancora capito che io voglio andare da mia moglie sobrio!!! Ti racconto quello che vuoi, ma non bevo."
"Su su...racconta …. che la sete verrà pian piano ….allora?"
"Augustin, fratello caro, tu cominci a preoccuparmi ..... non sarai uno di quegli uomini a cui fa piacere ascoltare certi discorsi?! Magari hai sviluppato un altro genere di interesse?"
"Ma non dire scemenze! Voglio solo conoscerti meglio! E poi, tra fratelli, certe confidenze ci stanno bene! Soprattutto davanti ad un buon vino …. e questo è davvero eccellente!"
"Il vino, continua a berlo tu, tanto stasera non devi accontentare tua moglie, io invece si, non voglio ubriacarmi e girarmi di spalle!”
“Ih ih ih … E bravo il mio fratellino! E così, non vuoi girarti di spalle alla Marchesa, Eh?!! Infatti, capisco che sei un uomo che la notte non da le spalle alla sua donna, visto che presto avrò un altro nipotino!”
“Augustin!!”
“Senti Armand, tu stasera non puoi uscirtene in questo modo, voglio conoscere davvero qualcosa della tua vita, su avanti parla!”
“E va bene!! .. E se sei davvero tanto curioso, ti racconto qualche aneddoto così mi lasci in pace!”
“Finalmente!! Così va meglio. Su dai racconta, cosa hai combinato in gioventù!”
Oh, che finalmente questo testone che ho per fratello si sia deciso a collaborare? Io voglio sapere, e soprattutto voglio che resti con me, se io non posso passare la notte con mia moglie, la mia legittima sposa, nno vedo perché lo possa fare lui!
Prima di cominciare a parlare, sorseggio tutto il mio bicchiere, e racconto: “Ho avuto diverse donne e tutte sposate, finché non ho conosciuto la mia amata Anna e me ne sono innamorato! ... Da quando la conosco ed è diventata mia, non ci sono state altre donne, solo lei e nessun’altra. Contento? Adesso scusami ..."
“No no no ….. voglio maggiori particolari!!! Dove, quando? Come hai fatto?!!! Su su …. Armand ….."
"Augustin, ma non lo vedi?!! Sei ubriaco, va a dormire."
"No caro, sono perfettamente sobrio …… dunque, se non vuoi raccontare tu, farò io! …. "
“Ih ih ih Caspita Augustin! Stasera sei in vena di confidenze! In questo caso, comincia prima tu.”
“Si, certo, certo! Devi sapere che la mia prima esperienza in un bordello è stata traumatica! Avevo quattordici anni, quando nostro padre ha deciso di fare di me un uomo. Mi ha condotto nel bordello di madame Charlotte, uno dei più lussuosi di tutta Parigi, e mi ha letteralmente gettato nelle braccia di una giovane. La ricordo ancora, mora, pelle bianca come il latte, occhi verdi. Bellissima! Si è presa cura di me .…. anche se ehm …… lì sotto …...insomma ….. ero talmente imbarazzato, con nostro padre fuori dalla porta ….. Poi gli anni nell'esercito, a Versailles e fuori. Oh Armand! Quante avventure!!! E queste dame annoiate alla ricerca di carne giovane ….. se ci penso adesso mi si accappona la pelle. Finchè ad un ballo, non ho visto lei. Marguerite! Una dea. Dolce, delicata, con dei capelli lunghissimi, setosi. I suoi occhi, Armand, espressivi, svegli!!! Ah, ho perso la testa per lei!"
"Su fratello mio, ti verso un altro bicchiere, così i ricordi diventano più nitidi .... ecco prendi, bevi."
"Grazie Armand! … Uhm … davvero buono! Ma su, dai, fammi compagnia! …. Ecco, aspetta che riempio anche il tuo bicchiere! …. Dove ero rimasto? Ah, si! Dunque …. Nel giro di due settimane ho convinto nostro padre a chiedere la sua mano ……. e da quel giorno, non ho avuto altre donne. Solo lei, solo la mia Marguerite!!! Quanto mi manca Armand! La voglio!!! la desidero! Mi sembra di sentire il suo profumo. Le sue mani sottili, la sua pelle morbida, il suo corpo che mi accoglie ……. Armand, non ce la faccio più!!!"
"Come ti capisco fratello. Anch'io non ce la faccio più, sappi, che è tutta colpa tua che sei venuto a Torino, adesso vado, ciao."
"No Armand!! No!!! Davvero, abbi un poco di pietà per tuo fratello!!! Resta qui ……. fammi piangere sulla tua spalla!!! E racconta …. su ….. racconta ….."
"Mi dispiace per te, ma io me ne vado! Sai, le donne diventano irascibili se non le accontenti! .... A domani!"
 
Prendo mio fratello per una manica e con fermezza lo obbligo a sedersi sulla poltroncina …… poi piano faccio scivolare alcune gocce di un liquido rosso nel suo bicchiere, senza che lui se ne accorga.
 
“Ancora un bicchiere! Un bel brindisi!!! Alla gioventù!"
"Augustin, io non bevo, e se lo faccio, comincia a girarmi la testa!”
“Su, dai, non farti pregare, tienimi compagnia. E poi qualche bicchiere non ti impedirà di stare con la tua Marchesa!”
“Augustin, ti prego, non fare dell’umorismo, almeno in questo momento che mi sento un poco confuso.”
“Confuso?!! Ma no, dai, su .. beviamo ancora un sorso …. Salute! Ih ih ih …”
“Ascolta Augustin, ti voglio raccontare di quella volta, che per poco un marito geloso non mi scopriva, sai, sono dovuto fuggire sul balcone per poi arrampicarmi su di un cornicione."
"Su su racconta …. racconta …. e bevi …. su fratellino, un sorso ed un brindisi! A noi!"
"E Sia! Ti faccio contento, questo è l'ultimo bicchiere e poi vado via! A noi Augustin, alla vita che stupidamente ho perduto, salute!!"
"Salute!!!"
"Augustin …… sapessi ….. ah …. in gioventù ….. quante scappatelle ……. quante donne ……. sposate ….. uf però Augustin, non credere che fossi soddisfatto della vita che conducevo …”
“No? Eppure, a quanto mi racconti, le donne non ti sono mancate!”
“Si, è vero, ma …. Nonostante la compagnia di donne bellissime, sentivo un vuoto nell’anima …... ho sonno …. Che strano, comincio a sentire sonno … dicevo che non ero soddisfatto, mi mancava qualcosa …. Adesso so cosa…  una moglie….  Dei figli …. ….uhm...… sonno …. Augustin …… finalmente ho la mia … Anna …. Ronf …..Ronf ……. Ronf ….. Augustin  ….. ….si ….Augu …… Ronf"
"Cosa ti succede Armand, hai sonno? ... ih ih ih ... Armand, conversare di certi argomenti ti ha stancato! ... Però ... debbo ammettere che anch'io ho sonno! ......... Ma cosa mi succede, perché all'improvviso avverto ... tanta stanchezza?!! .... Marguerite ... cara ... sapessi quanto mi manchi! ..... Come vorrei averti qui con me, abbracciarti ... baciarti ... sentire il calore del tuo splendido corpo ..... Marguer..........."
 
 
 
"Michele hai servito da bere al Generale e a Sua Eminenza?"
"Si, certo Giovanna, almeno un’ora fa!"
 
"Benissimo, io vado a vedere se hanno bisogno di altro."
"Giovanna ...."
"Cosa c'è Michele?"
"Tu credi che ... si .. insomma ... Sua Eminenza andrà a fare visita alla Marchesa?"
"Ed io cosa vuoi che ne sappia! .. Comunque, il Cardinale, da che il mondo è mondo, non si è lasciato sfuggire nemmeno una sola sera qui a palazzo con la Marchesa. E Se credi che questa sera si trattenga dal farlo, ti sbagli. Vedrai, non si lascerà scappare l'occasione! ... Io vado Michele, a dopo."
"A dopo Madamina."
 
 
Entro nel salotto per controllare se il padrone è andato via, per raccogliere le ultime cose, prima di potermi andare a coricare anche io. è stata una giornata lunga e faticosa, questi francesi sono davvero strani. Tra la contessa, che va chiamata Conte ma è una donna, una bella donna, che non vuole mettere vestiti femminili, il Generale, che ne pensa una e ne fa altre cento, la Marchesa Joséphine che non si trova mai …… povera me! Senza contare il Cardinale, un sant'uomo certo, con un unico peccatuccio …. piccolo piccolo ….. si, di sei anni di età! Apro la porta tranquilla, tanto non sento nessun chiacchiericcio dall'interno, e vedo i due anziani Jarjayes semi distesi sulle poltrone. Il generale ha la giacca aperta, il panciotto in parte sbottonato e lo jabot allentato, con una mano tiene un calice, ormai semiriverso a terra.
 
ll Cardinale, Sua Eminenza, il mio gentilissimo Cardinale, si è accasciato sull'altra poltroncina, ha la veste talare sbottonata, come fosse una semplice giacca. La camicia di batista, bianca, ha delle macchioline di vino. La fascia che normalmente porta in vita, giace a terra, così come la berretta cardinalizia. Le tre bottiglie che ha portato Michele giacciono vuote sul vassoio. Un vero disastro!!! Ma cosa hanno fatto questi due qui? O povera me!!! E adesso? Cerco di svegliarli?
“Ronf ….. fiiiii ….. Ronf ….. fiiiiii"
"Coff ….. ronf …..coff……"
Dopo avere chiuso le imposte e tirato le tende, esco in punta di piedi, con il vassoio carico con le bottiglie vuote ed i bicchieri, e mi dirigo nella stanza di Michele.
 
 
"Michele!!!! Michele!!!!!"
"Cosa succede Giovanna, perché tutta questa agitazione?"
"Michele, mi Signur!!! Vedessi cos'hanno combinato quei due!!! Oh Madonnina Santissima!!!!"
“Giovanna, forse stai parlando del Cardinale e del Generale?"
“Si si, certo!! E di chi seno!!! Oh, Michele …. sono andata a ritirare i bicchieri e ….. Michele!!!! O Vergine Maria ….. si sono ubriacati!!!!!"
 
Mi faccio veloce il segno della croce, come a voler scacciare questi demoni che occupano la casa.
 
"COSA?!!!! Sua Eminenza si è ubriacato!!! Oh Signur!!! Ed io che pensavo che oltre ad unirsi con la Marchesa, non avesse altre colpe da espiare!!! Adesso sì che è in peccato mortale!"
"Michele, ma vieni a vedere in che condizione sono quei due!! Io…. io ….. capirei fossero due ragazzini alla loro prima festa ….. ma sono due uomini molto adulti ….. Michele …. non ho mai visto il Cardinale ridotto così!! Ah, questo fratello Generale è una brutta compagnia per Sua Eminenza!"
"Brutta compagnia, dici!!! Secondo me, quei due sono uguali!"
"Ma Michele, cosa dici!!! Sua Eminenza è un Sant'Uomo ….. è il fratello che lo sta portando su una cattiva strada!!! Da quando vive qui, non si è ubriacato!!! è sempre impeccabile!!! Ora adesso …. vieni ……. vieni a vedere!!!"
"Ma non li hai visti!! Appena si sono incontrati, non hanno fatto altro che strepitare. E che dire di Sua Eminenza! Ogni qualvolta che si azzuffa con il padrone, non fa altro che imprecare per poi farsi il segno della croce! ... Madamina, secondo te, il Cardinale, dopo aver giaciuto con la Marchesa, chiederà perdono a Nostro Signore?!!! E si farà il segno della croce?"
"Ma cosa dici Michele! Sua Eminenza è sempre distinto, ordinato, profumato ….. vai a vederlo ora!!! È irriconoscibile! Con la veste aperta, la camicia macchiata ….. oh Madonnina Santissima aiutaci tu!!!"
 
Mi faccio veloce un altro segno della croce, che male non fa!
 
"Si si... Sarà anche sempre tutto ordinato e profumato, ma per la Chiesa rimane sempre un peccatore! ... Sai che scandalo che ci sarebbe, se la Santa Sede sapesse che il distinto Cardinale Jarjayes ha una donna da ben quindici anni e un figlio di cinque!! Giovanna, certo, noi non siamo nessuno per condannare, anzi, come uomo lo comprendo e lo appoggio, ma guai, dico, guai, se venisse fuori questa storia! ... Povero Cardinale!!
Spalanco gli occhi stupita alle affermazioni di Michele, qui la faccenda si fa sempre più seria!! Mi faccio un altro segno della croce e dico: "Basta basta, mi ritiro. Ho bisogno di riposare, in questa famiglia son tutt foll! A domani Michele, e che i Padroni dormano pure nel salottino ……"
"Foll o no, sono i nostri padroni, e dobbiamo essergli fedeli! ..... A domani Madamina."
 
 
 
 
 
 
"Andrè, aiutami a liberarmi da questa trappola, non ce la faccio più, mi stringe troppo."
"Oscar ...... sei .....sei ....bellissima!! Aspetta ..... arrivo, girati di schiena.”
 
Inizio ad aprire ad uno ad uno i bottoncini del corpetto di questo magnifico abito. MI dispiace persino toglierlo, chissà quand'è che avrò ancora l'occasione di vederla con un vestito femminile.
 
"Andrè, presto, più veloce, non resisto più."
"Ecco, sfila le braccia.....uhm ...... sei profumata ...... sai di ...... buono"
"Ma cosa dici Andrè!! Ma se sono tutta sudata! Stasera mi hai fatto ballare così tanto, che mi sentivo una trottola."
"Ma dai Oscar, è stato bellissimo!!!! Io, avrei voluto ballare ancora ..... ma dimmi, sei stanca?"
"Ah ah ah ... Andrè!! So dove vuoi arrivare, però desidererei darmi prima una rinfrescata."
 
Mi appoggio sulla sua spalla ed inspiro il profumo dei suoi capelli, intanto con le mani slaccio il nastrino della prima gonna, e la lascio cadere ai suoi piedi.
"Sei bellissima...." sussurro piano al suo orecchio
Intanto slaccio le sottogonne, che cadono in una nuvola di pizzi ai suoi piedi!
"UHm ..... Oscar, ci penso io a te! Non mi hai permesso di aiutarti a vestirti, almeno lasciami fare adesso ..... sarai mia per tutta la notte ..... tutta "
Sussurro piano, con la voce un poco roca.
Inizio a slacciare i nastrini del corsetto, tiro il cordino, poi passo un dito nell'incrocio per allentare e sfilo il nastrino da un occhiello, poi passo all'altro. Piano, con calma. Voglio godermi questa serata fino in fondo. Voglio tutto di lei, tutto.......Poso le mie labbra sulla pelle delle sue spalle, lasciate scoperte. Piano scendo, facendo cadere a terra il corsetto e trascinando giù la leggera sottoveste. La accompagno fino a terra, dove passo alle scarpine, le deliziose scarpine blu con il laccetto.
"Alza un piedino, così ti sfilo la scarpina....e la calza!"
 
“No, dai Andrè! Addirittura mi sfili le scarpe! Ah ah ah ..."
 
Con le mani slego il nastrino blu del reggicalze e faccio scendere la calda sinistra.
"Su Oscar, collabora un poco ...... e non coprirti così il petto, non c'è niente che io non abbia visto! E poi sei così ..... sensuale!"
"Andreee'!! Sei .. sei .. uno sfacciato!"
Passo alla gamba destra, leggero la accarezzo, trovo i nastrini dello stiletto. Li slego ed appoggio l'arma a terra: "Oscar, lo sai vero che sei impossibile?! Ih ih ih! Io sarò anche sfacciato ma tu ....... tu sei tremenda!!!"
"Lo dici per via dello stiletto!! Di cosa ti meravigli, infondo, hai sposato un soldato."
"Oh, lo so .... lo so ....mia dolcissimo colonnello! Su alza l’altro piedino ...... o finirò con l'impazzire!"
Slaccio la scarpina, e sfilo la sottile calza bianca.
"Andrè, credo che tu ... tu .... sia un poco troppo preso da ...... da ..... Oh Andrè, ti prego, baciami ..."
Guardo la mia Oscar, in piedi, sopra di me. Con questa nuvole di gonne ai suoi piedi, completamente nuda, è una visione celestiale! Farebbe impazzire anche un santo.
Ed io non sono un santo, sono solo un uomo, innamorato follemente.
"Certo che ti bacio ...... voglio baciare ogni singolo punto della tua splendida pelle. Voglio assaggiarti tutta!! Ih ih ih"
"Umm ..... Andrè ...."
Poso così le mie labbra sul suo piedino, poi salgo sulla sua caviglia, piano piano ..... il polpaccio, il retro del ginocchio ..... le cosce, le sue natiche sode ..... non resisto più .... la sollevo tra le braccia e la porto sul nostro letto
" No ... così ... non vale! ...."
"Ti voglio ....... "
"Anch'io ti desidero Andrè...... ti voglio ....... ti amo ..... Andrè, amami, adesso, subito ….”
Mi sfilo veloce i miei abiti, raggiungo mia moglie sul nostro letto e piano, con dolcezza, prendendomi tutto il tempo, la faccio mia. Ogni suo gemito è un fremito sulla mia pelle, e quando la sente pronunciare il mio nome, come fossi un dio pagano, mi sembra di impazzire. Ci amiamo, ci perdiamo l'uno nell'altra, perdendo la cognizione del tempo.
Alla fine, tengo stretta Oscar al mio petto, le accarezzo i capelli ed aspetto che si addormenti, mi piace guardarla mentre cede al sonno, si rilassa.
 
 
 
Schiudo lentamente gli occhi, vedo una luce flebile far capolino dalla finestra. Ho dolori ovunque, mi rendo conto che ho passato l'intera notte sul sofà. Mi volto, e vedo accanto a me mio fratello Augustin. Mi passo la mano tra i capelli, guardo l'orologio che segna le sette.
"Ronf.....fi.......Sgonf ..... coff .....coff.... coff"
 
Inizio a tossire, apro gli occhi di colpo, non riesco a smettere ....ma ....dove sono?
 
"Augustinnn!!! Ma si può sapere cosa è successo!! Perché mi sono addormentato qui, nel salotto, e per giunta sul sofà?!! Sono a pezzi, per colpa tua!!”
"Coff .... coff .... Armand!!! Coff .... coff ...... auff ..... oh, che mal di testa!!!! Coff ... e questa tosse .....Armand!!! Però, che serata!!!! Ah ....... si si, una bella serata tra fratelli!!! Come quando eravamo bambini!!"
"Co ... cosa?!! Augustin, davvero abbiamo trascorso tutta la notte qui? Allora non è uno scherzo!"
"Certo che no, Armand! Coff .... è mattina!!! Argh!"
Mi alzo dalla mia poltroncina, mi stiracchio per bene, faccio un bel respiro!
"Armand! Mi ha fatto davvero piacere condividere questi ricordi con te! Armand, abbiamo parlato a lungo, ricordando la nostra gioventù ......... e le tue infrazioni ai sacri voti ..... ih ih ih"
“Ahi che mal di testa! Sono stordito ..... Confuso. Ma che strano, cosa mi è successo …”
"Augustin!!! Sono sicuro che è opera tua, confessa!! Avevi premeditato tutto! .... Ahi la testa! ... Che male! .... Augustin, qualche bicchiere di vino, non mi ha mai ridotto in questo modo. Confessa, era tutto organizzato. Cosa hai messo nel mio calice?"
“Oh, Armand!! Ma sei fissato!!! Dimmi, non hai forse gradito la mia compagnia?!!! Ih ih ih"
"Cos'è quella strana risata?!! Su avanti, parla!"
"Ma niente, niente .... vieni andiamo a darci una bella rinfrescata con l'acqua della fontana! Su, non c'è niente di meglio di un po' di acqua fresca per schiarirsi le idee!"
Mi alzo dalla poltroncina, mi stiracchio, mi porto la mano sulla fronte, e preso dall'impeto, esclamo:
"Anna!! Dov'è Anna?!!"
"Oh, Armand! Ma dove vuoi che sia? Sarà nella sua camera, nel suo letto, a dormire!!!! Ma stai tranquillo!!! Su, vieni vieni!!"
"No! Lasciami, devo andare da lei!"
 
Trascino mio fratello fuori, nel cortile del castello, davanti alla fontana. Prendo un poco di acqua e mi lavo per bene il viso, scuoto la testa e scrollo i miei pochi capelli, che restano bagnati. Decisamente, è stata una notte difficoltosa, ma non c'è nulla di meglio per riprendersi!!!
 
"Augustin, non ti è bastato farmi passare la notte con te? Adesso lasciami andare!"
"Forza Armand, lavati il viso anche tu!! E sistemati questa tonaca!!! Su, datti un contegno, Cardinale!"
"Ma quale .... tonaca e Cardinale!! Anzi, sai che ti dico!! Io me la levo!” ....
Mi sfilo con forza la mia veste e la getto con rabbia sul bordo della fontana, guardo mio fratello e dico:
"Da questo momento, Augustin, sei pregato di rivolgerti a me semplicemente come Armand!! E non chiamarmi più Cardinale! Mi sono spiegato?! E adesso lasciami in pace!"
"Armand, dico, ma sei impazzito? Tu adesso ti calmi, e se proprio vuoi gettare via la tonaca, prima scrivi al Santo Padre. E ricordati che mi devi accompagnare a Palazzo Reale, forza! Vedi di darti una calmata ed una sistemata!"
"Augustin!! Basta prenderci in giro!! Sono anni che non mi ritengo più tale! A dirla tutta, io non mi sono mai sentito un uomo di chiesa, quindi .... io quella veste non la indosso più! E se tanto ti piace, prendila tu e portala!"
"No!!! Tu DEVI accompagnarmi dai Duchi di Savoia!!! Chiaro?!!!!!! Fai parte della missione, quindi collaborerai, che ti piaccia o meno! E questo è un ORDINE!!"
Guardo mio fratello di storto, non gli permetterò di mettere in discussione la mia missione. Ha voluto unirsi a noi, ed adesso dovrà collaborare!
"Ebbene!! Ti ho detto che verrò con te, e farò parte della missione, ma non certo vestito con quella veste, CAPITO?!!"
"A Palazzo Reale ci verrai con quella veste scarlatta addosso, SONO STATO CHIARO?!!! O giuro che te la farò ingoiare!!!!"
Sono furioso, io ho deciso di aiutarlo e lui mi ripaga così? Ma io lo infilzo!!!!
"AUGUSTINNN! HO DETTO DI NO!! Se ci tieni tanto, io mi presenterò a corte come Armand Reynier de Jarjayes! Troppi anni l'ho indossata, adesso la falsa è finita, che ti piaccia o no! E poi ti ricordo che ho una moglie e ben due figli, basta con tutta questa ipocrisia!"
Guardo mio fratello, è impazzito. Sta facendo una scenata pazzesca! In fondo è stata una serata tra fratelli! Se una notte di astinenza lo riduce così…..cosa dovrei dire io, che sono in missione da settimane? E circondato da figlie …… lussuriose!!
 
 
"Umh.... Andrè ..... umh .... ma cos’è questo rumore?!!! Io ho sonno ....... Andrè ......"
"Oscar, sento delle grida provenire dai giardini. Aspetto adesso vado a vedere."
 
Mi stiracchio, apro gli occhi, disturbata dalle grida che provengono da fuori....ieri sera non abbiamo chiuso a dovere le imposte ....eravamo troppo …… ehm .... occupati ...
 
"Uhm ..... si si ....affacciati e dimmi cosa succede ...... perchè voglio punire chi ha osato svegliarmi così presto ..... io ho sonno ...... “
Guardo il mio Andrè mentre si alza dal letto, si infila rapido delle coulottes e si affaccia ..... certo che è proprio bello .... uhm ....quella pelle calda, quei muscoli così definiti ...... ah ......
 
"Oscar, quello che sta succedendo, ha dell'incredibile!! ... Manca poco che tuo padre e Armand, arrivino alle mani."
"Cosa? Mio padre e mio zio? Aspetta...andiamo a vedere di sotto!"
Mi alzo di scatto, infilo rapida una camicia e dei pantaloni e trascino Andrè di sotto.
 
Arrivati in cortile, faccio fatica a credere a quello che vedo: i due fratelli stanno davvero per picchiarsi, sembrano due galli nello stesso pollaio....due galli spelacchiati però. Sono furiosa, è mai possibile che alla loro età debbano comportarsi così?
"BASTA!!!! SMETTETELA IMMEDIATAMENTE!!!!"
"Oscar .... ma guardali, io da solo che posso fare, quei due sono due belve feroci ..."
 
"Andrè, aiutami. Prendiamo i secchi e rinfreschiamo i loro bollori!!"
“Va bene Oscar, adesso prendiamo un secchio a testa, lo riempiamo nell'acqua della fontana”
"al mio tre, Andrè ..... uno, due e treeeeee!"
SPLASH!!! L'acqua arriva addosso ai due fratelli, che si girano immediatamente verso di noi, guardandoci di storto
"Oscar, ma sei impazzita? è così che saluti tuo padre?! Non c'è più rispetto per i genitori.”
"Andrè, ma li senti? Fino ad un attimo fa volevano fare a pugni, ed adesso se la prendono con me?!!!"
"Certo che li ho sentiti! ...Generale, Armand, cosa combinate! Ho l'impressione che Vi stiate comportando come due ragazzini."
"ANDRE'!!!! MA COME TI PERMETTI ANCHE TU!!!! VIA!!! ANDATE VIA!!!! TORNATE A LETTO!!!!!!! VIAAAAAAA!"
"Con piacere Generale! Oscar hai sentito tuo padre! Torniamo immediatamente a letto."
"Noooo!!! Cosa hai capito Andrè!!! A dormire, tornate a dormire!!!! Niente, chiaro.....voi due .... niente!!! Riposo!!!!"
"Si si, andiamo Andrè ..... avevamo un certo discorso in sospeso...... con permesso Padre, zio Armand ....... ed io che mi sono preoccupata ......"
“Generale, noi andiamo a riposare, ma Voi calmateVi, tra un po' radunerete gli abitanti del palazzo,."
 
"Alle nostre spalle, ci giungono le voci delle mie sorelle:
"Ma si può sapere cosa sta succedendo?!! Padre, zio Armand, perché siete arrivati alle mani?"
"Oscar, nipotina mia .... tuo padre ha ragione!!! è il modo di comportarsi?"
"Avanti Augustin, glielo spieghi tu od io?"
Charles, e Louis, costernati, si precipitano dai due litiganti, e quest'ultimo dice:
“Generale, Cardinale, si può sapere cosa sta succedendo? Perché siete venuti alle mani?!!"
“Nulla che vi riguardi!!! CHIARO?!!! SPARITE!!!!”
“Ma come?!!  Generale …… Voi e il Cardinale …."
“VIAAA!!! ANDATE VIAAAA!!!!”
Josephine, ribatte: "Padre!! Non è il caso che trattiate in questo modo mio marito!! Voi ……. siete davvero impossibile!! Venire alle mani con lo zio Armand!!"
Marianne interviene: "Padre mia sorella ha ragione, di sicuro lo zio non c’entra nulla, non ha alcuna colpa, perché lo avete picchiato?"
“Io non l'ho picchiato. Abbiamo solo discusso come due fratelli!”
“Come due fratelli!! Ma Padre, due fratelli della Vostra età non fanno certamente queste cose!! Non raccontateci delle storie e diteci cosa è successo realmente."
“Josephine....ma per una volta....dico una volta sola, hai la mia benedizione: torna in camera con tuo marito. Su su....”
“Padre, io non vado da nessuna parte se prima non mi dite cosa Vi è accaduto.”
 
Vedo il mio Armand con il labbro insanguinante, mi precipito immediatamente da lui, tiro fuori il fazzoletto mi avvicino per asciugargli il sangue, e dico timorosa:
"Armand ……. Cardinale cosa Vi è successo!!"
“Nulla nulla. Stai tranquilla Anna ….”
"Come nulla Cardinale, Voi … siete …."
Armand, mi guarda con decisione e mi dice: " E' giunto il momento che questa farsa finisca! Su vieni con me Anna!!"
“Ma....dove?”
"Nella tua stanza, immediatamente!!"
“Armand!!! Non pensarlo neppure!!”
" Augustinnn!! Per una volta tanto, pensa agli affari tuoi che ai miei ci penso io, CAPITO CARO FRATELLO?!!!
… Su cara andiamo! Ho un’incombenza impellente da assolvere, ora, immediatamente!"
“Armand.......ti impedirò con ogni mezzo di fare ciò che tu aleni non tanto ardore. Prima il matrimonio, dopo....”
"VAI AL DIAVOLO AUGUSTIN!! E SE NON VUOI CHE TI DIA UN'ALTRA LEZIONE QUI ADESSO LEVATI DI MEZZO."
“Armand, ho promesso di aiutarti e lo farò.....ma alle mie condizioni. Ho cercato di preservare le mie figlie e così farò anche con la Marchesa. E su questo non transigo.”
"Ehi Alain, che scenata!"
" Visto amico mio! Con i Jarjayes, non ci si annoia affatto! Ed io che credevo che Sua Santità se la fosse spassata stanotte! A quanto pare, il vecchio pazzo ha messo il bastone tra le ruote anche al prete! Ih ih ih … vedremo come andrà a finire la faccenda!"
 
"André, mio padre vuole controllare tutti....anche lo zio Armand.....é davvero impossibile!"
“Oscar, a questo punto non capisco se è un uomo con delle vedute ristrette oppure si diverte a rendere la vita impossibile a coloro che lo circondano."
"Oh André! Tu ed io lo conosciamo bene: ha le sue idee e non è disposto a cambiarle! Ci ha perseguitati nel precedente viaggio, ora lo farà con lo zio!"
 
"Armand …. Cardinale … Andiamo, basta … io …. io …"
Non riesco a trattenere le lacrime e comincio a singhiozzare, prendo la mano di Armand e lo porto via con me, incurante delle dicerie che possano nascere all'interno della famiglia.
 
Sono nel salone del palazzo quando sento giungere dall’esterno delle voci concitate, lascio il mio lavoro, mi precipito nel parco. Ho davanti a me una scena che ha dell’incredibile: Il Generale e il Cardinale, con il viso sanguinante.
"Michele, si può sapere cosa sta succedendo?"
" Nulla di grave madamina mia, i padroni sono venuti semplicemente alle mani, tutto qua!"
“Cosa?!!!! Il Generale ed il Cardinale? Oh.....mi Signur!!!”
"Oh Michele! Adesso basta!!! Ci penso io a quei due! Vieni con me!"
" Ma dove mi vuoi portare madamina!"
"Come dove?!!! Dai due Jarjayes! È ora di rimettere ordine in questa casa!"
"Ma Giovanna, cosa dici! I padroni sono due belve feroci, ed io preferisco starmene fuori, sai, non vorrei che picchiassero anche me … lasciami madamina, non tirarmi…."
“Michele!!! Muoviti!!! O farai una brutta fine!!!"
“No, no!! Giovanna, su fai la brava …….."
 
Prendo Michele per un braccio e lo trascino con me.
Vedo la governante correrci incontro e sbraita: "BASTA!!! QUESTA É UNA CASA ONESTA, ABITATA DA PERSONE TRANQUILLE!!! NON  È  QUESTO IL MODO DI DISCUTERE!!!!"
"Madame Giovanna, non è il caso che urliate in questo modo! QUESTA È SEMPRE STATA UNA CASA RISPETTABILE, VERO ARMAND?!!!"
“TU SEI FUORI CARO FRATELLO! TE L'HO GIA’ DETTO: VA AL DIAVOLO!!"
 Vedo il mio Armand infervorato, mai prima d'ora l'avevo visto in questo stato, non lo riconosco più, mi guarda severamente e continua:
" Anna, scriverò immediatamente al Papa, da questo momento sono semplicemente Armand … Armand François Reynier de Jarjayes! AVETE UDITO TUTTI?!!!  MIA ADORATA FAMIGLIA!! E ANNA è LA MIA DONNA, E NON APPENA AVRò RICEVUTO LA DISPENSA COME CARDINALE, SIETE INVITATI TUTTI ALLE NOSTRE NOZZE!!! SODISFATTO AUGUSTIN!! ADESSO LO SANNO TUTTI!!!"
"Armand, lo sapevano già tutti.  Ma fino al matrimonio veglierò sulla virtù della marchesa. Così come ho fatto con le mie figlie."
Mi chiedo come sia possibile che mio fratello proprio non capisca! Siamo una famiglia rispettabile, e le regole della decenza valgono anche per lui!
Continuo a percorrere il parco, continuando a stringere la mano di Anna, e ribatto: "Sparisci Augustin! Tu non hai alcun diritto di dirmi cosa fare! Anzi, ti consiglio di recarti dai frati certosini e farti dare una delle loro erbe miracolose per farti rinsavire, visto che ormai sei completamente ammattito!"
"Scordatelo!!! E soprattutto scordati di fare certe cose!"
Arresto il passo, la mia mano lascia quella di Anna, guardo mia nipote e dico: "Oscar … passami il fioretto, tuo padre vuole davvero che gli dia una lezione!"
"Ma zio … Zio basta, vi prego. Mio padre è fatto a modo suo, ma alla fine é buono. Non arrabbiatevi con lui. E cercate di comprenderlo: per lui l'onore ed il rispetto sono imprescindibili!"
 
Guardo Gerard e sarcasticamente ribatto: "Amico mio, comincia il secondo incontro tra il pazzo e lo spretato! Ih ih ih .."
“Alain, sta zitto se non vuoi spalare letame finché campi!"
 
"Oscar, tuo padre é impossibile! Spiegami come fai a sopportarlo!"
“Si, si zio, avete ragione, ma Voi cercate di calmarVi! Un altro confronto con lui, non potrebbe che peggiorare le cose. RicordateVi che ci aspettano ancora due mesi di viaggio, e dobbiamo cercare di andare d'accordo. E poi mio padre è fatto così. Sapeste cosa mi ha fatto, prima del matrimonio! È stato una vera persecuzione!!!!"
"Si certo, hai ragione. Ma bisogna convincere tuo padre a non darmi il tormento!"
Guardo Oscar e poi Armand, intervengo: "Armand, tua nipote ha ragione. Togliti dalla testa l'idea di sfidare tuo fratello! Su entriamo in casa che devi pulirti il viso, guarda, è tutto sporco di sangue."
"Anna tesoro, entriamo in casa! … Ma non appena mi sarò dato una ripulita, manderò immediatamente la mia missiva a Roma! Su cara entriamo!"
"Andate, io cercherò di calmare mio padre"
Il mio sguardo si posa ancora una volta sulla nipote di Armand, i suoi occhi, così simili a quelli del mio Carlo, mi rassicurano: è davvero una persona eccezionale. Sussurro:
“Grazie Contessa, ve ne sono davvero riconoscente."
"State tranquilla Marchesa, abbiate fiducia in me"
Stringo nuovamente la mano della mia Anna, sono davanti all'ingresso principale della porta quando Michele avanza verso di me e dice: "Card ….. Conte Jarjayes, Vi porto immediatamente dell'acqua fresca e delle pezzuole per ripulirvi …"
"Grazie Michele! Michele …"
"Sissignore …"
"Carlo dov'è?"
" Credo che sia ancora in camera sua Signore!"
"Bene, fate in modo che non ci venga a disturbare!"
"Sissignore, come desiderate … Signor Conte!"
 
"Padre, venite. Dobbiamo parlare!"
"Oscar!! Forse è meglio che rientriamo!! Credo che mio fratello abbia dato uno spettacolo pietoso! Andiamo!"
"Andiamo. Vieni con me André?"
"Certo Oscar! Andiamo!"
 
 
Girodelle, che ha osservato a distanza tutta la questione, li vede allontanarsi e sussurra: “Sono rimasto sotto il porticato, ho preferito rimanere in disparte da tutta quella discussione. Dopo tutto sono questioni di famiglia e il Generale è circondato dalla sua famiglia, non ha certo bisogno di me. Credo che sia meglio che mi faccia un giro fuori da queste mura: ne sento davvero bisogno!"
 
 
"Padre, si può sapere cosa é successo? Venire alle mani con Vostro fratello! E guardate come vi siete ridotto! Gliene avete date, ma ne avete anche prese! Qui ci vuole dell'acqua fredda!"
“Non ho bisogno di nulla Oscar.”
“E invece si, Padre. Su entriamo in casa, venite, avete bisogno di cure.”
 
 
Vedo il Cardinale stringere la mano della Marchesa, ed entrare in gran fretta nel castello, mi avvicino a mio fratello e dico: "Michele, ma hai ascoltato? Il Cardinale non è più Cardinale! Ih Signur! Di questo passo chissà dove finiremo!"
"Giovanna, sai che penso? Che tutto sommato era giunto il momento che venisse fuori la verità! Il Cardinale o il nuovo conte Armand, ha il diritto di vivere la sua vita. Basta con tutti questi sotterfugi. Per me ha fatto bene!"
“Ohhh Ma sentilo! Di questo passo, non ci saranno più ne Cardinali e tanto meno preti! … Oh Signur! Vado a preparare dell’acqua per i due feriti! …  Michele, hai sentito il Cardinale riguardo al ragazzino?!! Fa in modo che stia lontano dalla stanza della Marchesa! Per una volta tanto, devo dare ragione a questi foll! Non è il caso che  il Marchesino veda il Cardinale in camera di sua madre e per giunta in quelle condizioni! Oh Signur, qui sun tutt foll! …. Signur, proteggici dai padroni! … E pensare che prima che arrivasse il Generale, qui regnava la pace assoluta! .. Santo cielo, che Dio ci aiuti!”
 
 
La mia mano è stretta in quella di Armand. E’ la prima volta che percorriamo questi corridoi, così, mano nella mano, liberamente, senza sotterfugi e soprattutto senza timore. Che bella sensazione!  Continuiamo a percorrere in silenzio l’ultimo angolo del piano, svoltiamo, ancora qualche passo ed eccoci dietro la porta della mia stanza. Guardo Armand, penso che non l’ho mai visto così tanto serio e con espressione severa, eppure lo conosco da più di quindici anni! Ha sempre avuto un atteggiamento dolce, pacato, ma negli ultimi giorni è tanto cambiato ……
 
Armand spalanca la porta della mia stanza, entriamo, e richiudendo mi dice: “Anna, entriamo! ……..Anna sei silenziosa, cosa ti succede amore, forse ti sei spaventata, vero?! Mi dispiace cara, io non volevo che accadesse tutto questo! … No, forse è meglio che sia successo, almeno adesso non dobbiamo più nasconderci da nessuno.”
Le parole di Armand, mi commuovono, sento le lacrime salire e con voce roca sussurro: “Armand .. vedi … io .... Oh Armand! Armand! Amore mio!”
Anna mi si getta tra le braccia e si stringe a me, la sento singhiozzare, le accarezzo i capelli, e sussurro: “Anna, ti prego, non fare così! .. Ormai non dobbiamo più nasconderci!”
La stringo ancora, le poso un bacio sulla nuca, la scosto da me, mi dirigo verso lo scrittoio,  mi siedo, prendo carta e calamaio comincio a scrivere. Concludo e prima di piegare, apporto sul foglio il sigillo del mio casato.
 
“Armand … tu …”
“Ho scritto alla Santa Sede! ….  Anna da questo momento non indosserò più l’abito talare, i miei vestiti saranno altri!”
Anna, mi si avvicina, e poggiandomi la mano sulla spalla, mi guarda negli occhi, sussurra: “Oh Armand! …. Armand!!  Non mi sembra vero! Finalmente ci ameremo alla luce del sole, senza più nasconderci! Ti amo, ti amo Armand! ”
 
Dopo avere sigillato la missiva, mi alzo dalla piccola poltroncina, mi avvicino alla mia amata, ed accarezzo leggero il suo viso, la sua pelle setosa, con le guance arrossate, gli occhi ancora lucidi per le lacrime trattenute. Appoggio le mie labbra prima su una guancia, poi piano mi sposto sulle sue labbra. Un bacio dolce, tenero, che piano piano diviene più esigente, quando Anna dischiude le sue labbra e risponde al mio bacio.
Le sussurro: “Ti amo Anna, ti amo anch’io … tanto amore mio!”
“Armand, aspetta, lasciati almeno pulire un poco, ti sanguina il labbro …”
“In questo momento, non mi importa del labbro che sanguina. Ti amo, ti amo, ti amo …..”
Vedo Anna emozionarsi visibilmente, la  vedo arrossire, tremare tra le mie braccia. Mi guarda con tenerezza. Anna solleva la mano e  passa delicatamente il fazzoletto sulle mie labbra, la mia mano prende la sua, appoggio le mie labbra prima su un dito, poi su un altro…...
 
“Armand, ti amo ….”
 
La stringo nuovamente a me, le sussurro: “Non mi stancherò mai di dirti che ti amo immensamente …. Ti amo Anna ….”
 
Il nostro idillio viene interrotto da un ticchettio alla porta, udiamo una voce flebile: “Signore … Signore, sono io, Michele! Ho portato l’acqua fresca per pulirvi, posso entrare?”
 
Istintivamente, Anna si allontana da me, mormora: “Michele è già qui!”
Le accarezzo ancora il viso, sussurro: “Non è più il caso che ti spaventi, ormai tutti sono a conoscenza di noi! …. Si, entra pure Michele!”
 
Armand è così diverso! Lo guardo e mi stupisco sempre di più. Non si nasconde più. Adesso mi senrto finalmente sicura, protetta. Mi fa immensamente piacere …..
 
Vedo il maggiordomo entrare con il catino tra le mani, e sul braccio sono appoggiate delle pezzuole. Posa tutto sul tavolo e mi dice: “Signore, avete bisogno di altro?”
“Si, Michele. Voglio che tu dia ordine di far sparire dagli armadi tutti i miei abiti da prelato,  sono stato chiaro, Michele?”
“Si, però … ma Signore, cosa ne faccio?”
“Non lo so, e nemmeno mi interessa cosa ci possiate fare! Voglio solo, che quando torno in camera mia, non voglio vederli.”
“Sissignore! Come desiderate! ..Se non avete bisogno d’altro, io vado Signore!”
“Va pure Michele!”
 
Vedo Michele lasciare la camera, quando arresta il passo si volta verso di me, mi guarda e dice: “Signore, permettetemi di dirvi che …”
“Cosa c’è, perché quella faccia?”
“Signore, Vi auguro di essere felice con la Marchesa, lo meritate davvero!”
Sorrido e rispondo: “Grazie Michele!”
 
 
 
Anna si avvicina al catino, immerge il panno nell'acqua, lo strizza e me lo passa sulla bocca ancora sanguinante. Sento le sue mani delicate passare sul labbro, non lo nego, sento un sottile indolenzimento. D'istinto mi scosto, un sussulto: "Ahia!! … Certo che Augustin ha davvero picchiato duro. L'avevo dimenticato quanto fosse forte…. "
"Armand ..... però ..... avreste potuto farvi davvero male ..... ma perché? In fondo tuo fratello ha promesso di aiutarci ..... io davvero non capisco. Neppure il mio Carlo , quando fa a botte con i figli delle mie domestiche, si riduce così!”
“Carlo … nostro figlio!”
“Armand, perché quell’espressione triste?”
“Anna, anche se un giorno mio figlio mi chiamerà “Padre”, mi rammarica non potergli dire la verità …..”
“Armand, e invece, io voglio che lui la conosca …”
“Ma Anna, cosa dici!!”
“Armand, magari glielo diremo più in là, però voglio che sappia che sei suo padre.”
“Anna …….”
“Armand, su, vedrai tutto si sistemerà! … E poi il Generale ha promesso di aiutarci, e sono sicura che lo farà! … Armand, però non mi hai ancora detto il motivo della vostra lite.”
 
La voce è un sussurro, mentre con le mani agili continuo nella mia opera di pulizia.
 
"Anna!! … Tu … tu … Oh Anna!! E' vero che mio fratello ci aiuterà, però ….. tu non sai cosa pretende …."
"Armand ..... dimmi ..... magari posso alleviare le tue pene ...... anche se ..... credo che tuo fratello ti voglia bene ......"
 
Lo guardo negli occhi, nei suoi bellissimi occhi azzurri, uguali a quelli di sua nipote Oscar e di suo fratello.
 
"Armand, Armand aspetta .... prima ..... spiegami! Voglio sapere perché sei venuto alle mani con tuo fratello!"
Sospiro, la guardo e ribatto: "Augustin è un folle! Sai cosa pretende?!!"
"No Armand, e ti sarei grata se tu volessi dirmelo."
Accarezzo una guancia del mio Armand, in attesa di sapere cosa lo ha spinto a comportarsi come un ragazzino.
 
 
Avvampo per la rabbia, punto l'indice verso la porta e continuo: "Quel … folle di mio fratello, pretende che io e te … non stiamo più insieme fino al matrimonio …."
"Ah ah ah .... Armand ...... ma davvero tuo fratello ti ha detto una cosa simile? Dai, non scherzare! Siamo adulti, ed abbiamo ehm ...... si ...... insomma ..... hai capito. Non è che per caso non vi siete capiti bene voi due? Mi pare che sia una richiesta alquanto strana!"
Sorrido divertita a questa uscita del mio Armand.
“No no, lui si è spiegato benissimo!! Vuole che io e te viviamo in castità fino al matrimonio, capisci!!! Ma dico, è davvero impazzito! E poi, è … è ...ridicolo!! Siamo marito e moglie! Si tu sei mia moglie e tra poco avremo il secondo bambino, e lui che idiozia dice!!! Castità assoluta!! E' pazzo, completamente pazzo!"
"Dai Armand, ih ih, non arrabbiarti. Non fa nulla. Troveremo comunque il modo di stare un poco da soli, durante questi giorni al castello ..... ma in viaggio ..... temo che sarà più difficile. Anche perché non voglio turbare Carlo, devo parlargli con calma e spiegargli la situazione .... e sai, non ho la minima idea di come affrontare l'argomento!"
"A Carlo ci penseremo dopo! Adesso, tu, devi pensare a me! … Ti voglio ……"
Mi alzo, le tolgo il panno bagnato dalle mani la stringo a me e sussurro: "Andiamo via da qui … ora … ti voglio ……"
“Armand ..... dove ..... dove vorresti andare?"
Dico intercalando ogni parla ad un piccolo bacio sul suo viso, assaporando il suo profumo.
Le prendo la mano, e uscendo dalla porta le dico: "Vieni con me! … Andiamo alla cascina. Li staremo tranquilli, nessuno ci disturberà … Su dai andiamo!"
“Ma Armand, alla cascina ci sono i famigli…..”
"Ma no, Anna, ti assicuro che non c'è nessuno, al massimo potremo trovare il pastore che bada agli animali, ma penserò a mandarlo via! … Lo so perché spesso la mattina passeggio nei dintorni! Su vieni!"
"Oh, va bene Armand ..... andiamo ..... Armand .... io ....ti amo"
Siamo per il corridoio, incuranti che qualcuno ci possa vedere, arresto il passo, guardo la mia donna, sussurro: "Anch'io ti amo Anna!"
Sono felice, intimidita dalla situazione, ma rassicurata dalla presenza e dalle decisione del mio Armand. Non l'ho mai visto così risoluto. Ha una luce nuova negli occhi, sembra più felice, soddisfatto.
Armand strige la mia mano, e percorriamo velocemente la distanza che ci separa dalla cascina.
 
 
 
 
Sono irrequieto, non faccio che pensare al mio Comandante. Spero che per me non diventi un’ossessione. Decido di uscire dalla mia stanza, per una passeggiata nel parco,  quando vedo il Cardinale Jarjayes nel corridoio che stringe a se la Marchesa e la bacia. Noto che non indossa l'abito talare, ma un semplice abito adatto a un gentil uomo. E' davvero incredibile, tutto questo! Il Cardinale, innamorato della Marchesa e tra non molto diventerà padre. Chissà, magari anche l'altro ragazzino, il figlio della Contessa … Ma!! Chi può dirlo!!! Si unirà a noi nella missione, spero solo che non creino altri problemi. Assurdo!! Quattro donne incinte al seguito, un ragazzino ed un …. ex Cardinale. Mi chiedo cosa succederà ancora! … Vorrei che non succedesse altro …. se solo riuscissi a togliermi dal cuore la bellissima madamigella Oscar! Oh Signore!! Che supplizio!
 
 
 
Siparietto – in viaggio verso la Reggia di Caserta
 
Generale: "Madame, quale triste sorpresa mi avete preparato?"
Terry: "Generale dobbiamo partire! Madame, prego accomodatevi."
Marguerite: "Accomodarmi, Madame Terry? Su questa ….. questa carrozza….senza cavalli? Ma ….. non vedo il cocchiere!"
 Terry:  "Madame, il cocchiere di questo macinino, è mio marito. Eccolo sta arrivando!"
Generale: "Ah, volete sfruttare vostro marito? Uhm …… Monsieur Bruno, scusate, potrei parlarvi un attimo?"
Bruno: “Certo Generale, dite, cosa succede!"
Generale: "Ecco, monsieur, vorrei che mi insegnaste a condurre la Vostra carrozza priva di cavalli!"
Bruno: “Ma Generale, per condurre questo genere di carrozza, dovreste iscrivervi a un corso di guida, sostenere degli esami ed infine mettervi al volante. Se malauguratamente i carabinieri dovessero fermarci con Voi al volante, verremmo fermati in caserma, in quel caso, molto probabilmente, mi ritirerebbero la patente! Ascoltate Generale, se proprio desiderate fare questa esperienza, dovrei portarvi lontano da un centro abitato. Ecco, magari in campagna, che ne dite?"
Generale: "Per me va benissimo, basta che mi istruite! Non sia mai detto che io non sappia condurre una carrozza!"
Terry: “Bruno ascolta, porta a fare un giro il Generale per le campagne, intanto io, Aizram e Madame aspettiamo pazientemente, poi partiamo per Caserta! …..  Soddisfatto Generale?"
Generale: "Deduco Madame, che non vi fidiate di me!!!! Ho ragione io quando sostengo che siete un'arpia!"
Terry: "GENERALE!!!! E così che mi ringraziate!! … Aizram, Madame che ne dite se ci uniamo!! Così almeno ridiamo un poco!"
Aizram: "Terry, per me va bene! Ci sarà parecchio da ridere!!! ih ih ih"
Generale: “Prego madamigella, con me non si ride mai, se mai con Sassoin oppure con quella sfacciata di mia figlia Jo.”
Aizram: "Si,si Generale, certo certo!"
Marguerite: "Ma caro, sei davvero sicuro di voler ….. domare ….. questo strano mezzo? Non vorrei che ti facessi male………"
Generale: "Tranquilla cara, tuo marito non ti ha mai deluso e non ho alcuna intenzione di farlo adesso!"
Marguerite: "Caro, non è questa la questione ….. solo non vorrei doverti curare …… anche nel siparietto ….. ecco!"
Generale: ”Marguerite, ti prego!!! Fidati del tuo Generale."
Marguerite: "Oh caro, certo che mi fido ….. però ….. Madame Terry, avete dell'acqua fresca con Voi? Delle pezze? Sapete, è meglio essere previdenti!"
Aizram: "Terry, prendiamo del Lasonil? Ih ih ih"
Bruno: "Generale, prego … Siamo in aperta campagna. Mettetevi al volante, io sarò accanto a Voi."
Generale: "Bene, bene …… grazie ….. ed ora?"
Bruno: "Schiacciate il piede sulla frizione …"
Generale: "Frizione? E cosa sarebbe?"
Aizram: "Perdonami Bruno, ma io comincerei dalle basi. La carrozza ha tre pedali, un cambio per gestire la velocità, ed un volante per svoltare!"
Generale: "Tre pedali? E a cosa servono?"
Bruno: "Dunque, il primo pedale alla vostra sinistra, è quello della frizione, serve per cambiare le marce, quello centrale è il freno e infine, l'ultimo, è l'acceleratore. Mi sono spiegato Generale?!!"
Generale: "Mi piace il termine acceleratore …… da il senso della velocità!!! Bene, allora premo questo acceleratore e partiamo?"
Aizram: "Terry, hai una buona assicurazione sulla macchina?"
Terry: "Ehmm … veramente Aizram, l'unica assicurazione di cui è fornita l’automobile, è quella dei sinistri! Ih ih ih … Quindi, siamo tutti in pericolo! Ah ah ah "
Aizram: "C'è poco da ridere Terry!!! Io non mi fido molto del nostro Generale!"
Marguerite: "Ma perché dite così? Il mio Augustin è un uomo eccezionale! Vedrete, Vi sorprenderà!"
Terry: "Ah ah ah ah Aizram hai visto ?!! E' la seconda volta che la macchina si spegne! Ah ah ah ah"
Aizram: "Ah si, qui non si va avanti ….. sembra di essere in giostra!!!! ih ih ih"
Generale: "La smettete voi due? Mi disturbate con il Vostro chiacchiericcio!!!!! E poi, non credo che sappiate fare di meglio, ARPIE!"
Bruno: "Terry  stat citt ca   stecke dvndan patch apis a stu patch!! Citt!”"
Marguerite: " Monsieur, che lingua state parlando? Sapete io ne conosco solamente quattro, se gentilmente me lo vorreste dire, ve ne sarei davvero grata e magari lo traduceste, così potrei capire anche io!"
Generale: "La mia cara sposa ha ragione, neppure io ho compreso!!! Cosa avete detto monsieur Bruno? E di che lingua si tratta? Io parlo Francese, inglese, tedesco, spagnolo, italiano, latino e greco…..ma non è nessuna di queste!"
 
Aizram: "Terry, io inizio a preoccuparmi!!! Forse il Generale non è portato per le automobili!!! .. Però Terry accipicchia! Per fortuna che i nostri ospiti non hanno capito nulla di ciò che Bruno ha detto poco fa! …”
Terry: “Ah ah ah ah … Aizram, il Generale se solo sapesse! Ih ih .. però voglio tradurre la frase per le lettrici che magari non hanno compreso: Terry sta zitta, che sto diventando matto per stare dietro a  questo pazzo!” Ah ah ah ah  ……”
 
Bruno: " Umm … E' una lingua che non conoscete Generale!! Avete ragione Generale! Quando vuole, mia moglie, sa combinare solo pasticci, è questo è uno di quelli! …… Accidenti!! Generale avete fatto spegnere nuovamente l'automobile! Di questo passo la ingolferete e non potremo partire per Caserta!"
Terry:  " Eh no!! Ci sta aspettando Australia! Generale sbrigatevi che non va bene far aspettare la nostra illustrissima amica! Ih ih ih "
Generale: "Cosa?!! A Caserta incontreremo la gattaccia? Allora ….. può tranquillamente aspettare!!! Ecco, allora, premo la frizione, innesto la marcia, premo l'acceleratore ….. vrooooommmm ….. lascio andare piano piano la frizione ….. “
Vroooooom ….. vroooooommmm ….
Generale: “ si muove!!!! Guarda Marguerite!!!! Si muove!!!!!!"
Marguerite: “Oh caro!! Sei magnifico!! Però fa attenzione, sai mi piacerebbe conoscere il Regno di Napoli!"
Generale: "Ma ….. Marguerite!!! Ti ho forse mai delusa?"
Marguerite: "No, certo caro! Ma sai, sono un tantino preoccupata."
Generale: "E perché?”
 Vroooooommmmmmm
Marguerite: Come perché!! Monsieur Bruno, Vi prego, metteteVi alla guida di questa strana e rumorosa carrozza."
Generale: "Oh no, mia cara ….. ho deciso di imparare ed imparerò!!!!!"
Bruno:  "TERRYYYY!! Iè tutt pé colpa toié!!!”
Generale: "Monsieur Bruno, ma ça n'este pas possible. Cette chose, ne marche pas!!!! S'il vous plaies, vous devais m'aider!"
Terry: “Aizram, ma si può sapere cosa dice questo fool?
Aizram: "Dice che non è possibile, questa cosa. Ma ti pare normale chiamare cosa un'automobile? Non cammina!!! Chiede a tuo marito di aiutarlo …. e pensa, dice pure per favore….ih ih ih"
Terry: “Ma che lingua è?”
Aizram: “Francese!! Letteralmente: "Signor Bruno, non è possibile. Questa cosa, non cammina. Per favore, dovete aiutarmi.”
Terry: “ Si, certo! Ma quello che voglio dire, che la prima parte è il mio dialetto! Lo vedi!! Carlo D’angiò ha lasciato il suo francese da noi!”
Aizram: “ Ah ah ah ah ah …”
Aizram: “Ih ih …”
Terry: “Ma ti rendi conto che siamo stati praticamente, dominati da questi francesi!!!”
Aizram: “Oh, ancora oggi, se ci pensi…..”
Terry: “Ma come!!! Nooo Siamo a nostra e comandiamo noi casa! Vero Generale?!!”
Generale: "Nel mio tempo, insomma, noi francesi eravamo una vera potenza!!!!"
Terry: "A beh se allora andiamo indietro nel tempo, che dire degli antichi romani!! Roma caput mund!! Ah ah ah
Generale: "Madame, siete insopportabile!!! E comunque i Galli hanno resistito!!! Oh, Marguerite….capisci come mi trattano queste due?!!!"
Aizram: "Generale!!!! Frenateeee!!!!!"
Generale: "Cosa succedeeee!!! Aiutoooooo!!!!
Marguerite: "Caroooo, ma cosa fai!!! Aiutooooo!!!"
Bruno:  " GENERALEEEE!!! FRENATEEE!! L'ALBEROOOOO!!!! … Meno male! Puff … pericolo scampato!”
Marguerite: "Adesso basta Augustin!!! Scendi immediatamente e lascia guidare monsieur Bruno!! O giuro che me la pagherai cara!!!!"
Bruno: " Terry, non appena ne avrò l'occasione giuro che ti strozzo!!"
AIzram: "Bruno, se ti serve aiuto, dimmelo …… e poi strozziamo anche il Generale!!!"
Terry: Avete sentito Generale!! E tutto per colpa vostra!!"
Generale: "Mia madame? Ma io cosa c'entro?!!!!"
Terry: "Voi centrate sempre!! Io sono la Vostra Arpia, capito!! E adesso Bruno, basta con questa pagliacciata!! Mettiti immediatamente al volante e partiamo per Caserta! E per vendicarmi di questo … paccé, voglio andare anche a Pompei e magari porto u foll sul Vesuvio!"
Generale: “Vesuvio? Vi riferite al vulcano che rase al suolo Pompei?”
Terry: “Certo, proprio quello! Avete da ridere qualcosa?!!”
Generale: “Certo che si, non vorrei che fosse un luogo pericoloso.”
Terry: “Magari!! Ma tranquillo, a parte i poveri pompeiani di allora, il Vesuvio se ne sta buono! Però … magari vi ci porto e chissà …”
Generale: “Margueriteeee hai sentito l’arpia!! Vorrebbe arrostirmi come uno spiedino!”
Marguerite: “ Calmati caro, madame non dice sul serio, e solo che suo marito l’ha fatta un pochino arrabbiare e se le presa con te.”
Terry: “Scusate Madame ma adesso voglio partire! Andiamo Bruno! Abbiamo già perso fin troppo tempo.”
Bruno:  "Come vuoi Terry, come vuoi. Vedete Generale, come dite Voi, una donna va sempre assecondata, se vogliamo essere amati!!! Ah ….. che fatica!!!!!"
Generale: "Avete perfettamente ragione Mounsuer! E poi io, proprio io, alla mercé di un intero esercito femminile! Non bastava quello che ho già nella ff, Nooo! Anche nel siparietto debbo sottostare alle due malefiche Arpie!! Povero me! Scusate Mousuer se ho dato dell'arpia a Vostra moglie, ma quando ci vuole! …. Prego Mousuer, metteteVi pure al volante! E poi comincio anche a preoccuparmi: Vostra moglie vuole portarmi al Vesuvio…"
Aizram: "Oh, non preoccupatevi Generale, non vi buttiamo di certo dentro!!!!"
Generale: "Ahhhh Mounsuer!! Sentito!! Dalla padella alla brace! Sono due folli scapestrate!"
Marguerite: "Ma caro, calmati!!! Non ti fa bene agitarti così ….. su su…..che devi comprarmi un bel casino di caccia nuovo!!!"
Generale: “MARGUERITEEE! Possibile che in un momento simile, tu pensi al casino?!! Comincio a pensare che la nostra primo genita sia contagiosa!!"
Marguerite: "Ma come ti permetti!!! Mia figlia Joséphine è quasi perfetta, ed il suo unico difetto lo ha preso da tuo zio Claud!!!! E adesso per farti perdonare dovrai anche riarredare la mia toilette!!!!!!"
Generale: "Ohhh Basta!! Ma cosa ti prende!! Da quando le Arpie , mi hanno rimandato in missione, tu, in mia assenza sei terribilmente cambiata, non eri affatto così, cosa ti prende!!"
Marguerite: "Io, cambiata? Ma cosa dice, AUGUSTIN!!!! Esigo le tue scuse, immediatamente!!!"
Bruno:  "Terry Aizram, guardate che pasticcio avete combinato! Ma dico, con tutta la fantasia che vi ritrovate, non potevate creare una situazione meno intricata!!"
Aizram e Terry: "NOOOOOOO!"
Bruno:  "Ohhhh ADESSO BASTA!! NON NE POSSO Più!! Generale, toglietevi immediatamente dal posto di guida che dobbiamo partire!"
Generale: "Si si ….certo, però dovrete darmi altre lezioni di …… guida ….. ecco, io voglio domare questo mezzo!"
Bruno: "Seee aspit toui!! Si, certo Generale, sarò sempre a Vostra disposizione! E adesso si parte, via per Caserta!"
Generale: "Non so perché, ma noto una certa ironia nelle vostre parole ……."
Bruno: "Ma no, certo che no Generale! Comunque se posso permettermi, badate mia moglie e Aizram, sono terribilmente contagiose!"
Aizram e Terry: "Ih ih ih ih …"
Generale:  "Me ne sono accorto, stanno traviado anche la mia adorata Marguerite…..povero meeeee!"
Aizram e Terry: "Ih ih ih ih …"
 
Marguerite: "Augustin, madamigella mi ha detto che oggi é la festa della donna!! Facci gli auguri!!!!"
Aizram: “ Dovete sapere che l’otto Marzo ricorre la nostra festa, quindi Madame Marguerite, anche la Vostra. Auguri!! Auguri Madame, auguri Terry!"
Terry: " Auguri anche a te Aizram,  a Voi Madame che credo non abbiate mai festeggiato."
Generale: "Auguri a tutte le lettrici, alle mie figlie, a te mia amata Marguerite ed anche a Voi, Arpie! E vedete di trattarmi bene, almeno oggi!"
Aizram: " Ma certo! Perché dubitate? Generale, appena arriveremo alla Reggia, ricordatevi di fare gli auguri a Madamigella Australia …"
Generale: "Sgrunt... . Se proprio devo....."
Aizram: "Certo, mi pare ovvio! RicordateVi che siete un Gentil uomo non un cafone qualunque! …. A proposito Bruno, quanto manca ancora per arrivare a Caserta?"
Bruno: "Circa trenta minuti, e poi spero di trovare un posteggio per l'automobile!"
Aizram: "Bene!!!! Siete comoda Madame?"
Marguerite: " Si, grazie Madamigella, sto benissimo anche se il viaggio è piuttosto lungo."
Aizram: "Anche tortuoso direi!"
Marguerite: "Beh si, ma l'importante è che ormai ci siamo."
Bruno: “Eccoci!! Per fortuna che abbiamo trovato un parcheggio davanti alla Reggia! Cinque minuti appena e ci siamo. Guardate la vediamo da qui, non è spettacolare?!!"
Generale: " Monsieur, che strano! Hanno costruito dei palazzi nei pressi della Reggia! Ma come è possibile! E’ risaputo che la Reggia di un sovrano deve essere ben distante dalla città!"
Aizram: "Ehm.....Generale....lasciamo stare...."
Generale: "Come lasciamo stare!! Tutto questo è assurdo, lo trovo alquanto  incivile!!"
Terry: "Cosa c'è Aizram, non fai che guardarti intorno, si può sapere cosa ti succede?"
Aizram: " Sto cercando Australia, ma a quanto pare non è ancora arrivata!"
Generale: "Ih ih ih  .. Meglio così, almeno la gattaccia mi lascia tranquillo ed io potrò godermi questa meravigliosa giornata di sole senza alterarmi."
Australia7: “Ehi vecchiaccio scimunito, stai forse parlando me? Almeno guardati alle spalle prima di parlar male di una dolcissima e affabile donzella quale sono io! Ah ah ah ah … Tesoruccio lo vedi!! E non si dica che sono io a stuzzicare il leone che dorme!"
Generale: "Ma come Vi permettete di rivolgervi a me in questo modo!! … E tu Sassoin non mi difendi? Parla di qualcosa!!"
Alain:  " Cosa volete che Vi dica Generale, Voi lo sapete che sono un gentil uomo, e non potrei mai contrariare Madamigella Australia."
Australia7: "Vecchietto … Oh Pardon Madame Marguerite non Vi ho ancora salutata! Come state?"
Marguerite:  " Bene Gatt … scusate, volevo dire Madamigella e Voi?"
Australia7: "Benone Madame, e benvenuta nella mia terra d'origine!"
Marguerite: “Grazie Madamigella!"
Generale: "Marguerite, tu non devi ringraziarla, ma ignorarla!! L'hai sentita poco fa come mi ha salutato!! Si è rivolto a me come " vecchiaccio scimunito" senza alcun riguardo, nemmeno con te presente! …. A proposito....cosa ci fai tu qui?!!! Sassoin.....vuoi rovinarmi la giornata?"
Alain: "Io Signore!! Ma no! Madamigella desiderava scambiare due parole con me, ed io da cavaliere quale sono l'ho accontentata, tutto qui!"
Generale: “Sarà Sassoin....ma ricordati che una volta tornati a Parigi le pagherai tutte!!!"
Alain: “Pagare!! Ma se sono in missione! E poi il compenso della nostra missione mi spetta di diritto!
Generale: "Si si certo, ma un mese di stalle non te lo leva nessuno!!!"
Alain: "COSA!!! Ma si può sapere cosa ho fatto? E poi ricordateVi del fioretto, se volete il nipote maschio dal Comandante ."
Generale: "Il fioretto vale solo nel capitolo, non nel siparietto!!! Avanti di questo passo, torneremo a Parigi che il mio François sarà già nato!!!! Ih ih ih....."
Australia7: "Accidenti!! Riesce ad averla sempre vinta, non è giusto!...  Ehi tesoruccio non disperarti, lo sappiamo tutti che il vecchio pazzo avrà una nipotina! Se penso al povero Andrè! Già immagino cosa gli farà passare."
Generale: "Cosa cosa cosa?!!! FRANÇOIS!!!! Esigo un erede!!!!! Chiaro Arpie?!!!!"
Terry: "Generale, avete letto la storia di Natale....quindi rassegnatevi!!!"
Generale:  "No che non mi rassegno!!! NO NO NO!!! Margueriteeee!!! Le senti?!!!!"
"Australia: " Ehi nonnetto calmati! Non fingere di non sapere! C'eri o non c'eri nella one natalizia!! Lo sai che Oscar partorirà prima Sophie! Ah ah ah ah ….. Aizram Terry mi raccomando al Generalone solo nipotine, niente maschi!! Ah ah ah :... Magari allo spretato e lussurioso di Armand un altro maschio! Ah ah ah "
Marguerite: "Augustin, calmati.  Cosa cambia se Oscar avrà prima una bimba!!! A me basta che sia felice!!!"
Generale: "Come sarebbe a dire cosa cambia!! CAMBIA ECCOME!! IO VOGLIO UN MASCHIO!! VOGLIO IL MIO EREDEEEE!! BASTA CON TUTTE QUESTE DONNE, NON FANNO ALTRO CHE FARMI DISPERARE!
Marguerite: "AUGUSTIN!!! MA COME TI PERMETTI!!!!! LE MIE FIGLIE SONO DOLCISSIME, FORTI, ONESTE E DETERMINATE!!!! CHIEDI IMMEDIATAMENTE SCUSA O GIURO CHE IL NOSTRO LETTO NUOVO LO VEDRAI SOLO DALLA PORTA!!!!"
Generale:  "Margherite, MARGUERITE!! hai visto!! La gattaccia ha il potere di farci discutere! …. SASSOINNN!!!"
Alain:  " sissignore!"
Generale: "PORTA VIA LA GATTACCIA LONTANO DA ME!!"
Marguerite: "Io ti ho avvisato Augustin!!! Niente scuse....niente....."
Generale: "DONZELLE ARPIE!! FATE QUALCOSA! VI ORDINO DI TOGLIERMI DAI PASTICCI!"
Aizram e Terry:  "Ma non ci pensiamo neppure!!! Ah ah ah ah"

 
   
 
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