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Autore: Ania83e    09/03/2019    6 recensioni
Questa storia racconta di una ragazza di come un giorno la sua vita cambiò, in un attimo, tutto diverso, città nazione, amici famigliari nulla sarebbe stato più lo stesso, solo l’amore dell’unica cosa che si portava dietro con se da tutta una vita, ed era l’amore per quello sport che nella sua terra natia era un tabù per le ragazze, il suo amore per il calcio.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Karl Heinz Schneider, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 54

 

Qualche anno dopo

 

-Zia…… Zia-

Maria sentendo la voce del nipotino che la chiamava cominciò piano piano a risvegliarsi.

-Ciao piccolo! Che succede? -

Chiese la ragazza ancora molto assonnata.

-Volevo chiederti una cosa?-

Il bambino disse timidamente e anche un po’ dispiaciuto per aver svegliato la sua zia preferita.

-Dimmi-

Maria lo incoraggiò facendogli una dolce carezza sul viso.

-Perché tieni sempre quel pallone sulla pancia?-

Maria a quella domanda, non riuscì a trattenere una risata, attirò a sé il bambino e lo fece sdraiare di fianco a lei.

-Tesoro di zia, non è un pallone-

Disse dolcemente poi cercò di spiegargli.

-Qui dentro c’è il tuo cuginetto o cuginetta-

Ma il bambino non riusciva ancora a capire, aveva solo tre anni.

-E come ha fatto a entrare lì?-

Le chiese ancora molto smarrito.

-Piccolo mio, è difficile da spiegare-

Maria non sapeva come dirglielo con parole semplici.

-Vedi quando due persone si vogliono molto bene esprimono un desiderio e una fatina magica con la sua bacchetta, mette dentro la donna un magico semino, e questo semino piano piano cresce dentro la pancia diventando un bambino-

Maria sperò che quella spiegazione lo convincesse, ma il bambino non era ancora tanto convinto e infatti chiese.

-Ma come farà a uscire da lì?-

Maria era sempre più in difficoltà, chiedendosi.

 

Pensavo che queste cose fossero i genitori a spiegarle ai figli, e adesso che gli dico?

 

Poi però le venne in mente una cosa per dirglielo senza farlo turbare.

-Sono i dottori che sanno come fare-

-Quindi la mia mamma sa come fanno?-

Disse entusiasta.

-Sì la tua mamma lo sa, perché dopo non chiedi a lei?-

Maria fu sollevata al pensiero che non doveva essere più lei a spiegare, ma che adesso aveva passato la palla alla sua amica.

Il bambino stava per andare a chiederglielo quando Maria, fece un verso molto strano catturando l'attenzione del bambino.

-Zia?-

Ma Maria in quel momento non riuscì a rispondere.

-Zia?-

Il bambino riprovò di nuovo.

-Tesoro potresti andare a chiamare qualcuno per me-

Riuscì a dire faticosamente.

Fece come gli fu chiesto.

 

-Ciao Titty-

Karl salutò mentre entrava nella cucina della cugina.

-Karl, ciao-

Patty lo salutò, dandogli un sonoro bacio sulla guancia.

-Maria?-

Chiese, vedendo che la moglie non era lì con lei.

-È andata a riposare un po’ -

Lo informò.

-Tutto bene?-

Chiese preoccupato, da quando aveva saputo che era incinta non faceva altro che preoccuparsi.

-Sì tranquillo, l’ho vista un po’ stanca, così le ho suggerito di andare a riposarsi-

Patty cercò di rassicurarlo.

-Non vedo l’ora che nasca-

Karl non riusciva più a sopportare quell’attesa.

-Lo sai che i bambini arrivano quando lo decidono loro-

Patty rise vedendo l’espressione del cugino.

-Lo so, ma ci sta mettendo troppo-

Disse quasi alterato.

-Chi ci sta mettendo troppo?-

Chiese Benji entrando proprio in quel momento.

-Il bambino-

Lo informò Patty dandogli un bacio sulle labbra.

-Dai amico, vedrai a giorni nascerà-

Cercò di tirargli su il morale.

-È facile per te, non sono mai stato così tanto preoccupato come in questo periodo, più si avvicina il momento più sono teso, ogni volta che Maria fa una faccia strana mi viene il panico penso che le contrazioni siano partite e divento isterico-

Spiegò Karl.

-Ti capisco amico, anche io  quando questa qui….-

E indicò la moglie. Patty però sentendosi chiamare, questa qui, rimproverò il marito.

-Ehi….. -

-Scusa….. Anche io quando questa meraviglia-

Benji dopo essersi corretto, guardò in direzione della moglie per vedere se il nuovo appellativo andasse bene, proseguì.

-Era incinta ero nel panico-

-Sì è vero…. -

Patty cominciò a ridere a crepapelle al ricordo di quello che era successo alla festa per la vittoria dei mondiali maschili.

-Vi ricordate quella volta alla festa che ci hnno organizzato Evelyn e tua madre cos'è successo?-

Si stava sbellicando dalle risate.

-Parli della festa dopo i mondiali?-

Chiese Karl.

-Sì proprio quella-

Ma Patty non riusciva quasi a parlare per il troppo ridere.

-Vi ricordate che era successo il finimondo-

-Già-

Però il portiere rabbrividì ancora  al ricordo.

-Quello stupido di Bruce ha fatto un casino a causa della sua gelosia, prendendosela con te-

A Benji prudevano ancora le mani.

-Dai non l’ha fatto apposta-

Cercò di giustificarlo.

-In effetti è stata una mia idea, almeno così finalmente Evelyn aveva ottenuto una vera e propria dichiarazione d’amore-

Fece una linguaccia al marito.

-Sì, ma quando quello stupido cercando di colpire il povero Holly ti è cascato addosso, non sai che paura mi ha fatto prendere-

Benji strinse a sé la moglie.

-Dai è andato tutto bene o no?-

A Entrambi comparve un sorriso radioso al pensiero del loro piccolo Adam.

-Approposito dov'è il piccolo campione?-

Chiese Karl chiedendosi dove fosse il piccolo uragano.

-Sarà in camera sua, gli ho detto di fare il bravo mentre riposava la zia-

Patty lo informò mentre tornò a preparare la cena, quella sera sarebbero venuti tutti per festeggiare la vigilia di Natale in casa Price.

-Chissà per quale squadra giocherà?-

Karl chiese a Benji.

-Per il Giappone è ovvio, in fondo è pur sempre Giapponese-

-Ne sei sicuro?-

Lo guardò con aria di sfida, Benji non poté fare a meno di notarlo.

-Cosa intendi?-

-Ho fatto una piccola chiacchierata con quel campione l'altro giorno….. -

-E?-

Chiese curioso Benji.

-Ha detto che giocherà solo per la nazionale Tedesca-

Karl disse divertito.

-No, giocherà solo per quella Giapponese-

Rispose irritato disse al suo capitano.

-Ti ricordo che siamo noi i campioni del mondo-

Continuò Benji.

-Ancora per poco-

Karl lanciò una sfida personale contro il portiere e l'aria si fece sempre più tesa, finché Patty esasperata non disse.

-La volete piantare voi due, mancano ancora mesi ai mondiali, e anni prima che mio figlio possa parteciparvi, quindi smettetela immediatamente-

-Ora se non vi dispiace, mi potreste aiutare?-

Finì di rimproverargli imprecando a bassa voce.

Arrivò il figlio molto agitato.

-Mamma mamma-

Patty andò incontro  al figlio non capendo.

-Che succede piccolo mio? -

-La zia…… -

-Cosa è successo? -

Chiese Karl preoccupato.

-Fa dei rumori strani e poi…… -

Ma il piccolo si bloccò diventando tutto rosso.

-Cosa piccolo mio?-

Patty incoraggiò il figlio, prendendolo in braccio.

-Sì è fatta la pipí adosso-

Disse tutto d’un fiato. Karl sbiancò, capendo che era arrivato il momento. Ma fu Patty a prendere la situazione in mano, consegnò  al marito il bambino e cominciò a impartire gli ordini.

-Benji chiama tutti-

Poi si rivolse al cugino.

-Karl è ora, andiamo-

I due andarono a prendere Maria per portarla in ospedale..

-Papà?-

Il bambino richiamò la sua attenzione.

-Cosa c’è?-

Chiese amorevolmente Benji.

-Non ho capito cosa succede-

Il bambino disse un po’ confuso.

-Sta per nascere il cuginetto-

Gli spiegò Benji dando un bacio sulla guancia del figlio.

-Papà?-

-Dimmi-

-Tu sai come vengono fuori i bambini dalla pancia?-

Chiese poi mettendo Benji in seria difficoltà

 

E adesso che gli dico?

 

-La zia ha detto che solo i dottori lo sanno-

Lo informò il bambino.

 

E brava Maria…..

 

Pensò Benji, ma i suoi pensieri furono interrotti da un’altra domanda del figlio.

 

-Anche tu e la mamma avete espresso il desiderio di avermi?-

Benji non capì bene a cosa si stesse riferendo, ma la risposta era comunque molto facile da dare.

-Certo tesoro-

E gli scompigliò i capelli facendolo ridere.

-Sarà meglio avvisare tutti per il cambio di programma, che ne dici campione, mi dai una mano?-

Il bambino acconsentì e corse a prendere il cellulare e fece partire la prima chiamata.

 

La corsa verso l’ospedale non fu lunga.

Karl per l’agitazione aveva superato tutti i limiti di velocità, sentire la moglie urlare dal dolore, lo preoccupava da morire.

Quando arrivarono la dottoressa di turno, dopo aver visitato la ragazza, disse che erano arrivati appena in tempo.

Maria era già dilatata di 8 centimetri, mancava poco e avrebbe dato alla luce il bambino.

Karl prese coraggio e cercò in tutti i modi di assistere al meglio la moglie.

Arrivò il momento tanto atteso, in poche spinte la ragazza partorì un bellissimo maschietto.

La dottoressa ,appena possibile mise in braccio alla neo mamma il suo pargoletto.

Ancora stravolta da quello che era successo, strinse a se il nuovo arrivato non riuscendo a credere che quella piccola creaturina, ora fosse lì con lei.

Ma in quel momento non riuscì a esprimere le sensazioni che stava provando.

Era stanca, confusa, impaurita, felice e svuotata allo stesso modo, non riuscì  neppure a versare una lacrima o fare un minimo cenno di sorriso.

Si limitò ad osservare quella piccolissima cosetta che aveva fra le mani.

Karl invece fece molta fatica a trattenere le lacrime, pensando.

 

È mio figlio, questo piccolino è mio figlio.

 

Tutto lo staff che si era occupato per la nascita del bambino, lasciò la stanza dando così la giusta privacy ai neo genitori.

 

-Sei stata bravissima amore mio-

Disse orgoglioso dando un tenerissimo bacio sulla testa della moglie, che continuava, come ipnotizzata a guardare il suo bambino senza riuscire a parlare.

 

Patty era in sala d’attesa più ansiosa che mai, non vedeva l’ora di sapere fosse andato tutto bene.

Venne stata raggiunta da tutta la sua famiglia.

Il primo fu suo zio Alexander con Selene e la piccola Mary, poi anche Freddy e sua zia Grace.

In poco tempo tutti erano riuniti in quella sala ad attendere con trepidazione la lieta notizia.

Anche Benji con il piccolo Adam erano finalmente giunti in ospedale.

-MAMMA-

Patty lo abbracciò e gli diede mille baci.

-Mamma dai smettila-

Il bambino cercò di divincolarsi da quelle effusioni.

-Non ci riesco-

E riprese a torturarlo di baci, quando Benji si avvicinò e disse.

-A me niente?-

Patty lasciò il piccolo e diede al marito un bacio sulle labbra.

-Tutto qui?-

Benji disse un po’ deluso, Patty allora per consolarlo si avvicinò all'orecchio del marito e sottovoce in modo che solo lui potesse sentire gli disse.

-Dopo a casa ti bacerò ovunque-

Si eccitò all'istante.

-Ci conto…. -

Patty ne era divertita.

Ma furono interrotti dall'arrivo di Karl, che fu  tempestato di domande.

-È un maschietto-

Riuscì solo a dire, ancora estremamente emozionato.

Tutti gridarono dalla gioia per la bella notizia, stringendo la mano al neo papà.

Karl e Maria avevano deciso di volere la sorpresa del sesso del nascituro.

Karl però aveva una richiesta da fare a Patty, così le andò vicino e le chiese sottovoce.

-Maria mi ha chiesto se puoi andare da lei-

-Tutto bene?-

Chiese un po’ preoccupata.

Karl non sapeva cosa rispondere e Patty senza chiedere altro raggiunse l’amica.

 

Maria intanto fu trasferita in una camera privata.

La ragazza era sdraiata a letto e non riusciva che pensare.

 

Perché non provo niente? …… Perché mi sento così vuota? Perché non sento quella felicità che immaginavo……?

 

Maria era distrutta avrebbe tanto voluto piangere o ridere, sentire una qualsiasi emozione. Cominciò a pensare che era una madre orribile, non sentiva niente per suo figlio.

Durante la gravidanza aveva visto tanti film sulla nascita dei bambini  e tutte sembravano così felici.

Lei si sentiva un mostro.

Ma i suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo di Patty.

-Maria stai bene ?-

Chiese mentre si avvicinò al letto dell'amica.

Ma la ragazza non sapeva cosa rispondere, si vergognava troppo, non era riuscita a dirlo nemmeno a Karl per paura del suo giudizio

Patty vedendo lo sguardo perso dell'amica le chiese di nuovo.

-Che succede?-

E si sedette accanto a lei.

Maria prese coraggio e finalmente le disse.

-Patty, mi sento un mostro-

Patty sentendo quelle parole cercò di indagare,  dolcemente le chiese.

-Perché ?-

-So che mi reputerai una persona orribile quando te lo dirò, ma non so a chi altro dirlo-

Fece un respiro profondo e le confessò.

-Non sento niente, niente capisci? Credevo che sarei stata felice ed entusiasta, che avrei pianto dalla gioia, invece niente…. -

Disse disperata.

Patty le fece un sorriso dolcissimo, intuì che non era stato facile per lei confessarsi.

-Maria ascolta, il parto è un momento strano per le donne e non tutte, reagiscono alla stessa maniera. C’è chi è subito felice, c’è chi inizia a piangere, ma c’è anche chi come te non riesce a provare niente-

Maria la guardò sbalordita, la lasciò continuare.

-Anche io per un momento mi sono sentita come te, alla nascita di Adam-

-Davvero?-

Chiese incredula, ricordava di aver visto sempre una luce particolare in Patty quando guardava il figlio.

-Sì, quando mi diedero in braccio il mio piccolino, ricordo di essermi sentita vuota-

Maria ancora non riusciva a crederci, perché era proprio quello che aveva provato lei.

-In seguito le emozioni mi travolsero come un fiume in piena, passavo dalla felicità alla tristezza assoluta, poi mi avevo mille paranoie e infine cominciai a piangere senza nessun motivo-

Patty al ricordo di quel giorno non poté far a meno di sorridere, perché aveva esasperato il povero Benji.

-Mi sembra incredibile, non mi sono accorta di niente-

Disse Maria ancora incredula.

-Miriam mi ha detto che è normale, durante il travaglio impegniamo tutte le nostre energie e forze per dare alla luce il nostro bambino e quando finisce tutto, siamo talmente esauste che i nostri sentimenti, sono come spenti.-

Maria si sentì rincuorare, avrebbe tanto voluto piangere in quel momento, ma non ci riuscì.

-Quindi non ti preoccupare è normale-

Disse, sperando che le sue parole l'avessero aiutata in qualche modo.

Ma proprio in quel momento un'infermiera riportò in camera il bambino, lavato, pulito e vestito con una bella tutina con sopra una bella mucca tutta rossa, che beve il latte dal biberon.

-È permesso? Qui qualcuno a fame-

Disse la signora con molto entusiasmo.

Patty vedendo il bambino non riuscì a trattenersi e andò subito a vedere il nuovo arrivato.

-Maria è bellissimo-

Maria  invidiò il suo entusiasmo.

-È pronta per allattarlo?-

Chiese dolcemente l'infermiera, mentre consegnava nelle mani della mamma, il piccolo.

Maria anche se ancora titubante riuscì a dire sì con la testa, prendendo  quel piccolo fagotto e cercando di scoprire anche il seno.

-Bene, deve metter…… -

Ma l'infermiera non riuscì nemmeno a finire la frase, che il piccolino aveva già preso in bocca il capezzolo, succhiando avidamente.

-Ok, vedo che il piccolino è già un esperto-

Così dicendo uscì dalla stanza lasciando la mamma a godere di quel primo contatto.

Maria non riusciva ancora a come fosse stato facile, per suo figlio capire cosa dovesse fare e senza nemmeno accorgersene, piccole lacrime le cominciarono a scendere sul suo viso.

Patty vedendo l’amica, finalmente riprendere possesso delle sue emozioni decise di andarsene, perchè lo reputava magico e andava vissuto da sola.

 

-Ciao piccolo mio. Sei il mio piccolino, sai? Potrai sempre contare su di me, te lo prometto Angelo mio, la tua mamma ti vuole un mondo di bene-

Maria disse quelle parole piene d'amore, mentre osservava il suo piccolino mangiare dal suo seno.

Karl molto piano, entrò nella stanza, cercando di fare il meno rumore possibile.

 

Patty mi ha detto che non devo perdermi questo momento.

 

Appena li vide, rimase come ipnotizzato, rendendosi conto solo in quel momento che le due persone più importanti della sua vita erano lì, davanti a lui e in quel preciso momento promise che li avrebbe protetti in tutti i modi possibili..

Karl andò incontro a Maria,  appena si accorse dell'arrivo del marito, disse felice.

-Karl, guarda, sta mangiando da me-

Maria non riusciva a smettere di piangere né di sorridere allo stesso momento, Karl si sedette accanto a lei e insieme guardarono quel piccolo mentre mangiava beatamente.

-Sei stupenda amore mio, come lo chiamiamo questo piccolino?-

-Che ne dici di Angel-

Karl dopo averci pensato disse.

-È perfetto-

Poi si rivolse al piccolo.

-Che dici piccoletto, ti piace Angel?-

E il bambino come se avesse capito le sue parole, si staccò dal seno e fece ad entrambi un bellissimo sorriso, con al seguito uno grosso sbadiglio chiudendo gli occhietti.

-Mi sa che gli piace-

 

La vigilia passò rapidamente, la cena in famiglia alla fine si svolse nel bar dell’ospedale con panini e tramezzini, ma a nessuno importò.

Erano tutti felici per l’arrivo del bambino.

I neo nonni erano molto emozionati.

Alexander e Grace dopo varie divergenze iniziali, durante il divorzio, erano riusciti ad appianare le loro schermaglie. Grazie anche a Karl e ai loro rispettivi compagni, non era stato facile, ma alla fine per il bene di tutti avevano stabilito una specie di tregua.

Quando videro il loro nipotino si abbracciarono, lasciando tutti di stucco.

Patty dopo aver messo a letto il suo piccolo Adam, raggiunse il marito che era già sotto le coperte aspettando la moglie.

-Sei già a letto?-

Chiese stupita Patty.

-Sto aspettando quello che mi avevi promesso all’ospedale-

Disse con malizia e si scoprì dal grosso piumone che lo avvolgeva, facendo così vedere alla moglie che era già tutto nudo e pronto per lei.

-Non perdi tempo vedo-

E rise, mentre si avvicinava al letto molto lentamente, ammirando in tutto il suo splendore il marito.

Benji era impaziente,, anche perché cominciava ad avere freddo, appena riuscì a essere abbastanza vicina, la tirò e la trascinò su di lui, impossessandosi delle sue labbra, mentre con le mani cercava di spogliarla più velocemente possibile.

Patty nonostante fossero anni ormai che stavano insieme, ma ancora si sorprendeva dell’effetto  faceva Benji al suo corpo.

Riusciva a farla eccitare come la prima volta e sperava nel suo cuore, fosse sempre così.

Ma ogni tanto il dubbio che per Benji non fosse la stessa cosa, la tormenatva, così dopo essere riuscita  a staccarsi da lui, gli chiese timidamente.

-Mi vuoi ancora come una volta?-

Benji si sorprese per quella domanda così inaspettata.

-Ma certo sciocchina-

La rimproverò dolcemente.

-Non si vede?-

E la strinse in modo che potesse sentire la sua eccitazione.

-Ma perché me lo chiedi?-

Benji non capì perché le venissero in mente quelle assurdità.

Ma Patty non sapeva come spiegarlo esattamente.

-Forse perché sono così felice che ho paura che tutto questo possa finire-

Benji le accarezzò il viso dolcemente e le diede un piccolo bacio sulle labbra.

-Anch'io sono felice, e non ho alcuna intenzione di lasciarti, ok? Mi avrai tra le scatole per sempre-

Patty si commosse alle parole di Benji, sapeva sempre come tranquillizzarla.

Il marito ricominciò a spogliarla e a baciare ogni piccolo pezzettino di pelle che aveva a disposizione.

Patty era ormai in preda ha un incontenibile desiderio, ma voleva ancora dirgli una cosa prima.

-Benji aspetta-

Il marito continuando a baciarla dietro l’orecchio disse.

-Perché? -

-Voglio darti adesso il mio regalo-

Disse quasi urlando dal piacere.

-Non può aspettare?-

Disse quasi spazientito.

-No, voglio dartelo ora, ti prego-

E lo guardò con due occhi supplichevoli, Benji non riusciva proprio a resisterle quando faceva quell’espressione, era il suo punto debole e lei lo sapeva, così con mala voglia si staccò da lei e disse.

-Va bene-

Patty mezza nuda, andò verso il  comò, aprì il cassetto e tirò fuori una busta, raggiunse il marito e gliela consegnò in mano.

-Aprila-

Lo incoraggiò. Benji ancora un po’ sorpreso aprì la busta e tirò fuori il contenuto e rimase completamente senza parole.

Nella busta c’era una piccola foto in bianco e nero, dove c’era scritto “Ciao papà, sto arrivando anch'io”

-Sei incinta? -

Benji non riuscì a dirlo senza balbettare.

-Sì, Miriam mi ha detto che dovrebbe nascere in Agosto-

Patty gli riferì, ma vide nel marito una strana espressione e gli chiese un po’ preoccupata.

-Sei arrabbiato?-

Benji dopo lo shock iniziale, attirò a sé la moglie e inizio a tempestarla di baci e fra un bacio e l’altro riuscì a dire.

-Arrabbiato? Credo di essere l’uomo più felice di questa terra. Ti amo-

Patty era al settimo cielo.

-Ti amo anche io; sempre-

E lo guardò con occhi pieni di amore.

-E per sempre-

Benji finì per lei e aggiunse.

-Spero solo che questa volta si una bella femminuccia, come la mamma-



 

Note dell’autrice.

Siamo finalmente giunti alla fine di questa mia storia…… Quando ho cominciato, non pensavo che ci avrei messo così tanto tempo e soprattutto, non pensavo che avrei scritto così tanti capitoli……😅😅😅😅😅😅

Prima di tutto volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto, commentato e criticato questa storia, veramente grazie di cuore e spero anche che almeno un pochino vi sia piaciuta. 😁😁😁😁😁

Ma devo assolutamente ringraziare Fanfanella, che grazie al suo aiuto sono riuscita a concluderla, perché mi ha incoraggiato e sostenuto……. Grazie Grazie Grazie 😘😘😘😘😘

Infine quest'ultimo capitolo è molto personale…… Non so se tutte le donne quando danno alla luce il proprio bambino si sentano così……. Ma è quello che ho provato io in quel momento…..🤗🤗🤗🤗🤗

Grazie ancora…….. A tutti….. Vi mando a tutti un caloroso bacio….. E….. Abbraccio….. 😘😘😘😘

 

 

   
 
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