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Autore: Kikyo90    20/07/2009    6 recensioni
Era una giornata soleggiata nella città di New York e Miki e Yuri avevano appena deciso di fare una passeggiata nel parco poco lontano dal campus. Si guardavano l'un l'altro, sorridendo ma in realtà entrambi preoccupati per quello che avrebbero dovuto affrontare. Sapevano in partenza che per loro sarebbe stato difficile stare insieme, specialmente ora che avevano deciso di ignorare il loro legame di sangue.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Meiko Akizuki/Meri, Miki Koishikawa, Shinichi Namura/Nick, Yuu Matsuura/Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ENDLESS – A NIGHT WITH YOU

Questa storia è ambientata nell'ultima puntata giapponese, l'ultima delle cinque che in Italia hanno deciso di non mandare (ingiustamente) in onda. Non leggete se non volete alcuno SPOILER.
Nell'anime, Yuri e Miki decidono di parlare con i genitori per comunicare la loro decisione di stare insieme anche se sono imparentati. E se, invece, fosse stato solo Yuri a parlare con la famiglia, volendo risparmiare a Miki il doverli affrontare? Come sarebbe andata? Come si sarebbero messe le cose tra loro?
AVVISO: LE PARTI IN CORSIVO NON SONO PARTE DELLA MIA FIC MA I DIALOGHI ORIGINALI DELLA PUNTATA.

Disclaimer: I personaggi di questa storia non mi appartengono e non è stata scritta per nessuno scopo di lucro, solo per divertimento e amore per la scrittura.

 


Era una giornata soleggiata nella città di New York e Miki e Yuri avevano appena deciso di fare una passeggiata nel parco poco lontano dal campus.
Si guardavano l'un l'altro, sorridendo ma in realtà entrambi preoccupati per quello che avrebbero dovuto affrontare. Sapevano in partenza che per loro sarebbe stato difficile stare insieme, specialmente ora che avevano deciso di ignorare il loro legame di sangue.
Mentre lei si rilassa seduta su una panchina, il ragazzo rimugina.
-Sei preoccupata?
-Cosa?-risponde lei stupita per essere stata colta sovrappensiero.
-Per il nostro futuro...
-Mentirei se dicessi di no, certo che lo sono... ma almeno adesso sappiamo quanto abbiamo bisogno l'uno dell'altra.
Si interruppe un attimo, guardandolo sorridente.
-Starò con te a qualunque costo.
-Anche se non potremo sposarci?-
chiese lui, preoccupato, mentre andava a raggiungerla sulla panchina.
-Sì.
-Non possiamo nemmeno avere dei figli.
-Ci sono tante coppie felici senza bambini. Tutto quello che voglio è vivere felicemente insieme...
Yuri sorrise teneramente e l'abbracciò, trasmettendole tutto l'amore che altrimenti non avrebbe potuto mostrare in altri modi. Certo, avrebbe voluto, ma ancora non era il momento...
-Yuri!!
Il ragazzo si voltò, vedendo il suo amico Willi chiamarlo da lontano. C'erano anche tutti gli altri.
-Ciao Willi, ragazzi... come state?
-Noi stiamo benissimo,-disse Jinny-tu Miki, piuttosto, come stai?
-Oh, bene, grazie...
-Ehi, che ne dite di andare a rilassarci poco lontano da qui? C'è un posticino niente male...
-Sempre il solito, Brian,-lo prese in giro Doris-pensi solo a poltrire e ogni posto è buono.
-Dai, Doris, non trattarlo così male... in fondo non è una cattiva idea.
-Tu sei troppo buona, Miki.
I sette ragazzi si diressero verso un prato, deserto e lontano da tutto il resto in modo da poter parlare in tutta tranquillità.
-Allora, avete deciso cosa fare? La vostra situazione non è certo delle più consuete...
-Sì, Doris, ecco... abbiamo deciso di stare insieme, qualsiasi cosa succeda.
-Cosa?!-esclamò Jinny, sbigottita e stupita come anche gli altri.
-Anche se siete fratello e sorella?-chiese Brian.
-Sì, staremo insieme.
-Ma dite sul serio?
-Sapete cosa state facendo?
-Sì, Doris... non possiamo sposarci, o avere figli ma questo non vuol dire che non possiamo stare insieme.
-Siete sicuri? E i vostri genitori? Gli verrà un colpo...
-Spiegherò ogni cosa ai nostri genitori, Brian...
-E io ti sarò accanto, Yuri.
-No, Miki, li affronterò da solo.
-Ma perché?
-Cosa dici? Glielo diremo insieme, come è giusto che sia...
-No, ti prego...
Qualcosa, nel tono di Yuri, la convinse a non replicare.
-Va bene... gliene parlerai quando torneremo a casa o li farai venire qui?
-Veramente li ho già chiamati, dovrebbero arrivare verso le... scusate, che ore sono?
-Sono le 11:15, perché?-rispose Doris
-Dovrebbero arrivare tra circa due ore, dobbiamo andare all'aeroporto a prenderli...

CIRCA TRE ORE DOPO, AL CAMPUS...

I genitori dei due ragazzi erano al campus, e precisamente seduti nel salotto.
Miki, sentendo di non poter reggere l'attesa, decise di tornare in albergo così ora gli altri cinque ragazzi erano davanti alla porta del salotto, più curiosi che mai. Brian cercò anche di origliare, comunque con poco successo dato che fu subito rimproverato dalla sua ragazza.
-Brian, non si fa, non è educato...
-Lo so, ma...
Erano tutti preoccupati, ma cercarono comunque di non farsi prendere dal panico. Yuri era seduto su un divanetto di fronte a Jin, Katia, Rumi e Bart.
-Allora, Yuri, cosa vuoi dirci?-chiese Jin dopo un po'.
-È una cosa importante, davvero molto importante.
-Allora, cos'è?
Un'altra pausa, altro silenzio.
-Miki ed io lo abbiamo scoperto...
Si guardarono l'un l'altro, come se non sapessero di cosa Yuri stesse parlando.
-Mamma e Jin, papà e Rumi... so che uscivate al college.-si girò verso la finestra mentre parlava-Ho visto le foto dell'annuario...
-Ah, ma è solo per quello...-rise sollevato Bart-non intendevamo nascondervelo, semplicemente pensavamo che non sarebbe stato un problema se non ve lo avessimo detto.
-Avete pensato male!-Yuri si alzò, arrabbiato. Possibile che non capissero la gravità della situazione?
-Non avete idea di quanto ci avete fatto soffrire! Vi siete scambiati i partner per tornare poi alle coppie originali...
Strinse con forza lo schienale del divano, digrignando i denti.
-Ma perché non avete potuto dirci che eravamo fratello e sorella di sangue?!
Inutile cercare di narrare quanto tutti fossero stupiti da quelle parole.
-Aspetta, aspetta, cosa...
-Perché non ce lo avete detto?-continuò Yuri, interrompendo sua madre-Sapendolo non ci saremmo mai innamorati... ormai è troppo tardi, niente si metterà tra noi e...
-Aspetta un attimo,-disse Rumi-chi è fratello e sorella?
-Miki ed io!
-Aspetta un attimo, chi te lo ha detto? Perché mai pensi che tu e Miki siete fratello e sorella?
-Mamma, tu hai avuto il figlio di Jin. Non ero forse io quel bambino?

A quelle parole i quattro adulti si guardarono a lungo l'un l'altro per poi scoppiare in una fragorosa risata, lasciando tutti i presenti non poco allibiti. Poco dopo, Rumi si alzò in piedi.
-Oh, accidenti, è questo quello che pensavate?
-Sarebbe davvero bello se tu fossi davvero mio figlio
...-disse Jin, avvicinandosi anche egli a Yuri-ma non lo sei; sei figlio di Bart e Katia.
-D-davvero?
-Davvero.
-rispose lei, sorridendo dolcemente come se ricordasse qualcosa di amaro.
-E il figlio che avete avuto tu e Jin?
-Sfortunatamente, quel bambino non è mai venuto alla luce.
Sospirò, ancora quel ricordo la tormentava nonostante fosse passato tanto tempo.
-Allora... allora...
Yuri non riuscì a spiccicare nessuna parola sensata, ancora non osava credere a quello che aveva appena sentito.
-Potete uscire o fare quello che volete;-disse Rumi-pensavate davvero che non sapessimo che stavate uscendo? Certo, all'inizio avevamo paura che avrebbe complicato ancora di più la nostra situazione familiare ma poi iniziammo a pensare che sareste stati una coppia davvero carina.
Yuri li guardò tutti quanti, notando che Jin gli stava facendo l'occhiolino.
-Che aspetti? Corri ad avvisare Miki, non vorrei che a mia figlia venisse un colpo e credo che ti stia aspettando, se capisci cosa intendo...
Il ragazzo arrossì un po' ma non se lo fece ripetere due volte: si alzò dal divano e dopo aver salutato tutti, schizzò fuori dal salotto ma fu prontamente fermato dagli altri.
-Aspetta, cosa è successo? Vi abbiamo sentiti ridere, ma...
-Brian, ragazzi... era solo un malinteso, un maledetto malinteso. Miki ed io non siamo imparentati, possiamo stare insieme senza preoccupazioni!
I suoi amici avrebbero voluto esprimere adeguatamente la loro gioia ma Yuri non diede loro il tempo di dire altro perché si dileguò dove sapeva che avrebbe trovato la sua Miki.

IN QUEL MOMENTO, AL “MAGIC HOTEL”...

-Ah, Mary, non ce la faccio più!
-Vedrai, devi avere pazienza. Tra poco arriveranno e ti diranno tutto.
-E se non dovessero darci il loro consenso?
-Non credo che vi separeranno, è chiaro anche ad un cieco che non potete vivere l'uno senza l'altra, vi daranno di certo il loro consenso.
-Magari hai ragione tu, ma non posso fare a meno di essere preoccupata.
-Ah, Miki,-disse la ragazza abbracciandola-sei sempre la solita... ti preoccupi per niente. Ti fai delle paranoie incredibili per situazioni che si risolvono con poco.

TOC TOC

-Ecco, questo è Yuri!
Miki saltò su dal letto e andò ad aprire la porta, trovandosi davanti il suo ragazzo. Aveva il respiro corto e affannato, segno che aveva corso.
-Yuri, dove sono i nostri genitori? Cosa è successo? Cosa hanno detto? Cosa...
-Ehi, Miki, calmati... fallo almeno entrare!
-Sì, hai ragione... scusami Yuri.
-Beh, ragazzi, io vi lascio soli.
-Aspetta Mary, non hai paura a tornare da sola? Potresti incontrare anche tu quei tipi che volevano aggredire me...
Miki rabbrividì al ricordo.
-No, chiamerò un taxi e...
-Mary, di sotto c'è il taxi che ho usato per tornare qui. Gli ho chiesto di aspettare in caso tu volessi andare...
-Grazie Yuri... sì, in effetti io devo subito tornare a casa da Nick. Sapete, dobbiamo finire di organizzare il matrimonio...
Miki l'abbracciò prima di salutarla.
-Arrivederci Mary, sono così felice per te...
Mary sorrise e li salutò ancora una volta prima di uscire e chiudere la porta della stanza d'albergo.
-Allora, Yuri, cosa hanno detto? Ci daranno il loro consenso?
Il ragazzo non rispose, si limitò a sorridere mentre si avvicinava al letto e vi si sedeva sopra facendo segno a Miki di seguirlo.
-Miki...
-Avanti, parla! Ci danno il loro consenso o no?
Yuri scosse la testa.
-No, Miki, non ci danno il loro consenso...
La ragazza spalancò gli occhi, quasi sull'orlo delle lacrime.
-C-come? Perché?
-Perché non ce n'è bisogno, Miki. Noi non siamo imparentati.
-M-ma... il figlio che hanno avuto mio padre e tua madre...
-Quel bambino non è mai nato, noi possiamo stare insieme senza paura.
Dopo l'attimo di smarrimento iniziale la ragazza gli si buttò letteralmente addosso, facendolo cadere all'indietro sul letto con lei sopra.
-Ti amo, Yuri, ti amo tantissimo...
Lo baciò mentre lui rafforzava la presa sui suoi fianchi, accarezzandoli lentamente.
Quando si staccarono e Miki si rese conto della posizione in cui si trovavano, arrossì di colpo e cercò invano di spostarsi.
-Yuri...
-Ti prego, Miki, non ti staccare. Ho bisogno di sentirti vicina, ho bisogno di sentirti mia...
-Ma io sono tua, tua e di nessun altro.
Si chinò di nuovo a baciarlo, non accorgendosi che lui però aveva ribaltato le posizioni in modo da trovarsi sopra di lei.
Si staccò dalle sue labbra andando a baciarle il collo, le guance e infine di nuovo la bocca mentre con le mani la accarezzava da sopra i vestiti, non osando fare altro. Lei, però, aveva capito le sue intenzioni.
-Yuri, non credo sia una buona idea.
-Perché? Possiamo fare quello che vogliamo, non siamo imparentati e...
-Lo so, ma...
Miki abbassò lo sguardo, rossa in viso. Come spiegargli che l'idea la allettava quanto la metteva in imbarazzo?
Yuri equivocò la sua espressione e, pensando che lei non volesse, fece per alzarsi dal letto.
-No, Yuri, non andartene...
-Miki, non voglio forzarti a fare nulla che tu non voglia. Ti amo e aspetterò che tu sia pronta, non voglio andarmene. Non voglio lasciarti mai più...
-Ma io voglio, è solo che... io...
Il ragazzo le alzò dolcemente il mento, costringendola a guardarlo.
-Cosa?
-I-io, mi vergogno...
In quel momento, Miki gli fece più tenerezza che mai. La baciò senza esplorare la bocca ma assaggiandola appena mordicchiandole il labbro inferiore.
-Non devi vergognarti, né avere paura di non piacermi abbastanza. Mi pare di avertelo già fatto capire, o sbaglio?
La ragazza annuì, sentendo che ogni paura stava abbandonando il suo corpo. Voleva in ogni modo essere di Yuri, voleva unirsi a lui nel modo più intimo che conoscesse.
-Miki, vuoi fare l'amore con me?
Lei, rossa di imbarazzo, annuì ancora una volta mentre lui tornava a baciarla stavolta con più passione.
La sdraiò sul letto, alzandole di poco la gonna per poter accarezzare una gamba nuda. Con la mano arrivò all'orlo degli slip ma la ritirò subito poiché non era ancora il momento.
Mentre Yuri la baciava e la accarezzava, Miki pensò che la prima e unica volta che l'aveva vista senza vestiti era stata parecchio tempo prima quando entrambe le loro famiglie erano andate in vacanza in Inghilterra, lasciandoli in casa da soli.
Ricordò che quella volta era svenuta in bagno e si era risvegliata in camera sua; addosso aveva solo un piccolo asciugamano che la copriva appena appena. Quando se ne era resa conto, aveva ingiustamente tirato uno schiaffo al povero Yuri che invece aveva solo cercato di aiutarla, preoccupandosi per lei.
Adesso, invece, per niente al mondo avrebbe picchiato il suo ragazzo che stava pian piano spogliandola dei suoi vestiti e nello stesso tempo della paura di non essere abbastanza attraente.
Ad ogni vestito tolto seguivano baci e carezze, per farle capire quanto fosse importante per lui.
Le massaggiò i seni e lei gemette, non riuscendo più a trattenersi.
-Yuri...
Il ragazzo scese a baciarle la pancia piatta, facendo poi il percorso a ritroso fino ad arrivare alle sue labbra.
Miki inarcò la schiena permettendogli così di infilare le mani sotto e slacciare il reggiseno che, tuttavia, non tolse. Voleva aspettare che fosse a suo agio e di questo gliene fu grata.
Yuri si staccò un attimo da lei giusto il tempo per spogliarsi, cosa che la fece di nuovo arrossire.
Si tolse la camicia azzurra, la maglietta bianca fino ad arrivare ai pantaloni neri. Rimase in boxer, tornando a baciarla, sfilandole poco dopo il reggiseno.
Miki ebbe l'impulso di coprirsi con una mano ma qualcosa nello sguardo del ragazzo la convinse a non farlo. Yuri le accarezzò i seni, scendendo poi a baciarla arrivando agli slip, giocherellando coi denti con l'orlo.
Miki fece un cenno d'assenso e inarcò il bacino, lasciandoli scivolare lungo le gambe. Poco dopo, anche Yuri si tolse i boxer.
-Miki... adesso ti farò un po' male, ma...
-... è inevitabile, lo so. Ti voglio, Yuri...
Il ragazzo la baciò dolcemente prima di entrare dentro di lei. Alcune lacrime le sfuggirono, involontariamente, quando spinse ma bastò poco perché il dolore lasciasse spazio ad altre sensazioni e ben presto i due trovarono un ritmo ad entrambi congeniale.
Raggiunsero il piacere poco dopo e Yuri ricadde sopra di lei, attento a non pesarle, esausto. Miki gli scompigliava i capelli leggermente sudati mentre aspettava che il respiro si stabilizzasse.
-Yuri, ti amo...
Il ragazzo alzò la testa dal suo seno, sorridendo.
-Anch'io, Miki, non immagini quanto.
La baciò di nuovo, stavolta in un modo talmente dolce e casto da non avere niente a che fare con i baci infuocati che si erano scambiati prima.
-Miki, dopo il matrimonio di Mary dovrò tornare qui. Saremo di nuovo separati...
-Lo so, ma stavolta non sono preoccupata. Non come prima...
-Lasciami finire, per favore. Dicevo, siccome saremo di nuovo separati volevo chiedertelo adesso...
Il ragazzo si alzò e tolse fuori dalla tasca dei pantaloni una scatolina vellutata di colore blu.
-Yuri...
-Miki, vuoi sposarmi?
-Yuri, quando lo hai preso?
-Prima di venire qui da te, in albergo, dopo aver saputo che non eravamo fratelli. Allora, cosa mi rispondi?
-Sì, sì, mille volte sì!
Lo abbracciò alzandosi e non facendo caso al lenzuolo che era scivolato, scoprendola di nuovo.
Si baciarono di nuovo, in un gesto pieno d'amore che adesso erano liberi di esprimere come volevano.
Quello che li aveva separati si era rivelato solo un maledetto malinteso;  il loro era un amore capace di resistere anche ad una presunta parentela e stavolta non avrebbero permesso a niente e nessuno di mettersi tra loro.


Bene bene, se avete avuto il coraggio di arrivare fino a qui vuol dire che non ha poi fatto tanto schifo.
Spero di aver scritto i nomi in modo giusto ^^
Mi scuso per aver utilizzato così tanto i dialoghi originali, ma se avessi fatto diversamente non sarei riuscita a rendere bene l'idea della situazione. È la prima volta che scrivo su questo anime, mi farebbe piacere ricevere qualche commento (anche critiche se sono costruttive senza essere offensive) in cui esprimete il vostro parere su questa fic.
Ditemi se è troppo sdolcinata o troppo OOC, insomma fatemi sapere se vi è piaciuta o se vi è sembrata troppo affrettata ^^
Appena riesco vedrò di inserire i link ai quali trovare la puntata 76 a cui fa riferimento la fic e la puntata che si riferisce a quella italiana “un tenero week end” di cui parlo alla fine di pagina 4 (quando Miki sviene in bagno).

  
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