Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Zero    03/05/2005    3 recensioni
Di attribuzione incerta
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ardite volute architravate si slanciano nell’immenso oscillare del tutto, saturo di incenso e cenere

Ardite volute architravate si slanciano

Nell’immenso oscillare del tutto

Di incenso e cenere pregno.

Le foreste bruciano

I simboli svaniscono

Nell’aria imbevuta di mattino.

 

Oh! Giovane essere dei sottoboschi sussurrati! Narrami –in una lingua mai scritta- dell’eterno spandersi dei flutti, del crescendo delle anime, del dolce nulla e tutto quanto! Fa che io ascolti il tuo canto, luminosa panacea per l’amarezza di ciò che non fu.

Inebriami con il calice traboccante della notte, invito perenne ai baccanali dello spirito!

Infine, scrivi il mio nome nell’acqua, così che sia riflesso nel cielo.

 

Così, finirà il sempiterno esilio dei figli dell’Io. Tacerà il loro canto tra le anse dell’Universo - le loro cetre appese tra grotte subacquee.

E infine, nulla si muoverà. Tutto sarà nulla, e il nulla si spanderà nel tutto, e saranno Io, tu.

Le parole di due amanti, che non si sono mai conosciuti.

Il soffio del vento che la montagna ha fermato.

Sarà la fine che segue l’inizio.

O che accompagna l’inizio.

Oppure…

No

 

No! Non si impossesseranno di noi i custodi del tempio! Non venderanno le nostre carni a buon mercato! Via, via, anime putrescenti! Andate, bruciate, e spandetevi. Assurgete alle vette romite, raggiungete il vostro angolo di composta disperazione, e infine cadete. Cadete e sbriciolatevi, per ricomporvi sull’eburneo pavimento del cielo.

Angeli, sorgete! Disertate le alte colonne di fuoco degli organi celesti! Fondetevi nell’aurora nuova, create i sigilli in frantumi! Che la teoria infinita non si infranga invano!

E tu, tu. Il tuo compito è arduo. Porterai l’increato fardello per le lande della Vita? Spezzerai le catene della speranza, se anche questo fosse il prezzo? Accetterai il giogo della coscienza che tutto accadrà forse invano?

Invano. Invano venni. Invano sparsi la mia voce tra gli scranni vuoti. Invano urlai parole nuove alla selva dei morti. Forse si svegliarono? Nessuna pietra rotolò. Gli altari non sprofondarono. Nessun fiore esalò il suo ultimo respiro.

 

E dunque, ora, tutto tace.

L’eterno impeto è spento per sempre.

La Volontà immortale immota giace.

Le vestali non innalzano più inni dai templi in rovina.

 

Per entrare nei templi ora si paga il biglietto.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Zero