Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: MorganaRed    12/03/2019    1 recensioni
Una raccolta di racconti brevi che ho scritto, sto scrivendo e, probabilmente, scriverò. Ogni capitolo è una storia a se e cerco sempre di differenziare i generi, i personaggi e i contesti, in modo da provare più cose.
Ognuno di loro è stato scritto in diversi fasi della mia vita, ed è probabile che siano molto diversi l'uno dall'altro.
Se avete voglia di leggerli e lasciarmi una vostra impressione o un consiglio, grazie mille, sono sempre ben accette.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

UNA SIGARETTA


Mi é sempre piaciuto fare il primo passo: nel torto, nella ragione, poco importava, l'importante era cominciare. In quasi tutto, quasi sempre, ho fatto la parte di chi, consciamente o non, iniziava. Ho sempre pensato che, per circa venti secondi, il mio corpo decida d’irradiarsi di un qualche folle coraggio. Venti secondi di imbarazzante audacia, che ho sempre, fieramente, mostrato. L'iniziativa è parte di me, istintivamente, fino a quando ti ho incontrato. Quella sera ci siamo seduti, abbiamo parlato, solo quello, parliamo sempre troppo io e te, ma mai abbastanza, perché voglio sapere sempre di più. Ed io, durante questi discorsi, mi sento libera: libera di dire  cosa penso e provo, i miei amori, i conflitti con me stessa, i miei ricordi, le cose stupide, quelle più serie e, magicamente, parlare dei miei demoni. Mi sento a mio agio e forse, anzi spero, anche tu.
Poi hai estratto dalla tasca un pacchetto, hai appoggiato la sigaretta sulle labbra screpolate ed hai aspirato. Mi sono persa in quel momento, anzi, mi sono bloccata, per la prima volta dopo tantissimo. Tu mi parlavi e te ne stavi appoggiato alla tua sedia, infagottato, stretto in te stesso, come per sfuggire all'inverno; ad ogni tiro, prima di espiare, alzavi gli occhi ed osservavi il fumo mischiarsi al cielo. Mi piace il modo in cui guardi che cose,  esprime sempre una dolce malinconia.
Non so dirti per quanto sia rimasta a osservarti, ipotizzata. Forse troppo, forse avrai pensato che ero presa dai miei pensieri, che non ero lì, che non ti ascoltavo, ed invece ricordo ogni singola parola che mi hai detto in quell'istante. Ed ho sentito l'impulso dei miei venti secondi di  coraggio bruciarmi dentro, ma non mi sono mossa, non ho detto una parola. Ero affascinata da te: da come socchiudi gli occhi per proteggerli dal fumo, delle tue dita che, sorreggendo la sigaretta, da come le muovi per accompagnare il tuo parlato; il suono che fai un secondo dopo aver aspirato, dal tuo visto, quando senti il vapore bruciati la gola e quando mi guardi. Mi piace davvero quando mi guardi, mi intimidisce. E ti giuro, che quando hai appoggiato la sigaretta tra le labbra per l'ennesima volta, avrei voluto avvicinarmi, toglietela dalla bocca e, al suo posto, posarci la mia. Volevo conoscere il tuo sapore, sapere se era amaro come il fumo o dolce come il tuo sguardo. Ed era il momento, lo era, avrei eliminato la realtà per venti secondi, senza pensare a niente, né alle ripercussioni delle mie azioni, né ai danni, niente, solo il mio cuore che, come un tamburo, mi suonava nel cervello e mi rimbombava in tutto il corpo. Ma, non ho fatto niente di niente. Sono rimasta seduta ad ascoltarti, annuendo, mentre un vortice dentro mi risucchiava, le emozioni si alternavano impazzite, il mio corpo si bloccava e le parole mi morivano in gola. Avevo paura.

Per la prima volta, dopo molto, avevo paura: di fare il primo passo, dell'imbarazzo, come i bambini, minuscola e impotente sulla mia seggiola.E prima che me ne resi conto, l'attimo era fuggito e tu, con l'odore acre e dolce delle sigarette, con lui.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: MorganaRed