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Autore: Khailea    15/03/2019    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack 
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Diana 
Nadeshiko 
Vladimir 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno





Alexander-Hope-Grace-Ryujin-Ailea:

Mancavano poche ore prima del termine delle lezioni, coloro che volevano vincere dovevano assolutamente sbrigarsi.
Ora che la maggior parte degli studenti erano tornati nelle proprie classi trovare i robot era sicuramente più facile, ed Ailea aveva finalmente deciso di spostarsi all'interno della scuola.
Aveva colpito un altro paio di quegli affari svariate volte, ma non le bastava mai. Era così di fretta da aver iniziato perfino a correre, anche se facendo più rumore del dovuto.
Non sembrava importarle molto di rischiare di trovare qualche professore ed esser punita, ma al posto loro trovò un altro studente che come lei era impegnato nella caccia.
Avrebbe potuto benissimo lasciarlo perdere ed andare da tutt'altra parte, ed invece assottiglando gli occhi la ragazza gli corse incontro e prendendolo alla sprovvista gli diede un forte calcio alla gamba sinistra, portandolo così ad inginocchiarsi per poi colpirlo al viso con l'arma, tramortendolo.
Al contrario di quanto si era aspettata però non era sola, e la prova arrivò subito dopo da un urlo.
-Ailea!-
Alzando lo sguardo la ragazza vide Alexander, Grace, Ryujin ed Hope fissarla, e proprio quest'ultima l'aveva chiamata fissandola contrariata.
-Ehi.-
-Ma Ailea, ti sembra il caso di aggredire un nostro compagno di classe?-
Continuò la castana avvicinandosi, ma per tutta risposta l'altra ridacchiò.
-Un avversario in meno. E' tutta strategia.-
Alexander rabbrividì guardandola, ritrovando in quel tono tanto del fratello maggiore. Erano veramente simili su certi punti di vista e non poteva non sentirsi a disagio per questo...Hope invece si limitò a sospirare scuotendo il capo.
-Non è comunque giusto ciò che hai fatto. La violenza non è sempre la risposta.-
-Me lo ricorderò nei compiti in classe.-
Rispose l'altra facendo ancora spallucce, mentre Grace ridacchiò, ricevendo anche lei un'occchiataccia da Hope.
-Cosa? Dai ci stava.-
Ryujin nel discroso s'era astenuto dal parlare, Ailea era una persona...particolare, sicuramente non una da prendere sotto gamba.
-Sono felice di vedere che non hai perso alcuna vitalità dalle vicende della nave.-
Disse comunque senza far un riferimento esplicito al cambiamento dei suoi occhi, per quanto in realtà la cosa le facesse ancora abbastanza male.
-Lasciamo quella cosa nel passato. Voi come siete messi piuttosto a punti?-
Chiese la bruna iniziando a camminare spingendo anche gli altri a farlo.
-Abbiamo tutti ottenuto dei punteggi abbastanza alti da sperare di star tranquilli in merito.-
Disse subito Alexander.
-Grande. Ehi hai per caso visto Khal in giro? Oppure Seraph?-
Chiese poi Ailea voltandosi senza però smettere di camminare, anche se al contrario.
-No, mi dispiace. Credo che abbia preferito punti con poche persone.-
Disse subito il biondo scuotendo il capo, mordendosi la lingua però per aver fatto una previsione sul fratello.
-Non abbiamo visto nemmeno Seraph, con tutta la foga per trovare i robot non ci siamo accordi di chi avevamo vicino.-
Disse invece Grace affiancandola, una volta che furono vicine alla finestra però subito scattò con la pistola.
-Eccone uno!-
Come lei anche Ailea ed Alexander puntarono il bersaglio, e tutti e tre riuscirono a colpirlo nonostante fosse distante.
-Grandioso ahaha.-
La bruna batté il cinque ad entrambi, riuscendo così a far sorridere anche Hope.
-Comunque, io invece ho incontrato un po' di gente, tra cui Lacie, Astral e Diana.-
Continuò poi senza guardarli.
-E anche loro erano in una buona situazione per i punti?-
Chiese Ryujin sorridendo.
-Direi di sì, tra noi dubito ci sarà qualcuno che andrà in punizione oggi.-
-Meglio così. E' una situazione orribile quella...-
Commentò Hope sospirando.
-Come mai? Siete mai state in punizione?-
Domandò Ryujin guardando entrambe, fu Hope la prima a rispondere.
-Tempo fa sì, la professoressa è orribile. Fa delle cose tremende.-
-Ne ha di fantasia per cucire a qualcuno le labbra, ma i segni non mi sono rimasti.-
Osservò Ailea sfiorandosi le labbra facendo rabbrividire Ryujin.
-I professori possono far delle cose simili qui?-
-Non c'è limite Ryujin, ma uno come te non avrà problemi.-
Disse invece Grace indifferente, lei di per sé non era mai stata in punizione.
-Lo prendo come un complimento. Non è facile abituarsi allo stile di vita di questa città. Sono felice però d'aver vicino persone come voi.-
Rispose l'altro sinceramente grato. Probabilmente avrebbe subito cambiato città senza la loro presenza a dar un motivo di rimanere, anche se li stava conoscendo poco a poco.
-Secondo voi è il caso di continuare in gruppo o dividerci comunque per le ultime ore?-
Chiese improvvisamente Grace cercando di valutare la situazione.
-A questo punto direi di rimanere tutti assieme, tu che dici Ailea? Sei dei nostri?-
Domandò Hope ricevendo un cenno d'assenso da parte dell'altra.
-Passerà più in fretta e con più occhi si possono trovare prima le cose.-
-Basta che non tramortisci anche noi.-
Disse ironicamente Grace spalleggiandola.
-Nah, con voi ci metterei troppo tempo.-
Tra le due sicuramente c'era una certa complicità dovuta al fatto avevano un carattere simile nella loro durezza, ma per la rossa certo non era un problema. Gli amici non si sceglievano così a caso e bisognava potersi fidare di loro, se nel mentre che si valutava la questione ci si trovava oltretutto bene le cose andavano lisce.
-Sono d'accordo anche io per il ragionamento. Basta solo far attenzione a non attirare i professori.-
L'osservazione di Alexander sicuramente era giusta e tutti annuirono d'accordo, proseguendo con più calma rispetto a prima controllando il corridoio ma anche le finestre.
-Ce n'é un altro lì!-
Alla frase di Ryujin tutti quanti si voltarono, vedendo un robottino al termine del corridoio. Subito Grace ed Ailea partirono in una corsa mentre gli altri puntarono subito a sparare. La bruna sembrava quasi più un animale, tenendo la testa e la schiena bassa, mentre l'altra era chiaro era molto più allenata anche dal suo portamento, ma solo per poco riuscirono a colpire il robot.
-Aia!-
Grace scattò all'improvviso sentendo qualcosa colpirle la coscia destra, iniziando a correre non avevano tenuto conto del fatto che gli altri alle loro spalle stavano comunque sparando, ed il fatto fosse stata colpita non avrebbe dovuto stupirla così tanto a ben pensarci.
-Cavolo scusami! Mi dispiace tantissimo Grace non era mia intenzione colpirti!-
A colpirle la gamba era stato Ryujin, naturalmente senza la minima intenzione di farle del male, nella sua inesperienza con le pistole era stato un incidente, ma il suo rammarico era palese.
-Tranquillo, tanto è solo vernice.-
Le aveva macchiato solo un poco la gonna, ma nulla di irreparabile, mentre la pelle probabilmente si sarebbe arrossata in quel punto. Il dolore però era paragonabile solo al colpo di una palla da tennis, niente di che.
-Mi dispiace veramente tanto...se desideri posso pulire io la tua gonna a fine lezione e restituirtela una volta pulita.-
-Ma va, ho detto che è tutto apposto.-
Disse ancora lei scuotendo il capo, non che poi fosse dell'idea di lasciare i suoi indumenti ad un ragazzo, anche se era solo per scusarsi.
-Almeno fammi pagare la lavanderia.-
-Cavolo, se fossero tutti gentili come te farei in modo di far capitare spesso incidenti simili.-
Commentò Ailea guardandolo.
-E' che sono stato educato così. Il rispetto prima di tutto assieme al riconoscimento dei propri sbagli.-
-Una vera rarità.-
Disse Ailea sorridendo, mentre Hope raggiungendo l'amica le porse un fazzoletto per pulirsi.
-Al mondo fanno bene delle persone simili.-
Aggiunse poi guardando il bruno che arrossì leggermente, mentre Alexander sentì invece una fitta al petto. 
Forse voleva dire che lui non era abbastanza gentile?
Sapeva di non meritare la sua ragazza, ma se lei se ne fosse accorta e l'avesse lasciato non avrebbe potuto sopportarlo. Era il caso di migliorare su quel punto di vista per non scontentarla?
La mente era così piena di dubbi che quasi tremava nella sua insicurezza, e sia Hope che Ailea lo notarono.
-Anche tu Alexander sei molto dolce, e tenero.-
Disse infatti Hope prendendolo per mano, non aspettandosi fosse così insicuro di sé, anche se poteva solo sospettare ciò che aveva pensato.
-Grazie Hope...-
Il contatto fisico con la ragazza lo tranquillizzò, liberandolo per il momento dai dubbi. La situazione però venne interrotta da Grace.
-Forza teneroni, è il momento di muoversi.-





Seraph-Daimonas-Lighneers:

Più il tempo passava più Daimonas aveva iniziato a sentirsi debole. Ormai non tentava nemmeno più di colpire i robot, ma era piuttosto tranquillo per il punteggio. Non avrebbe vinto, ma sicuramente non era nemmeno ultimo.
Aveva deciso di riposare fuori dalla scuola, per prendere anche un po' d'aria, ma si era limitato ad appoggiarsi alla parete aspettando di recuperare un minimo di forze. La brezza del vento era quasi piacevole e non c'erano stati altri spiacevoli incontri fortunatamente, tanto che in quella calma quasi teneva gli occhi chiusi.
-Daimonas?-
La voce di una ragazza fece riaprire gli occhi del giovane, a chiamarlo era stata Seraph, che come lui si era spostata nel giardino, con tuttavia la prospettiva di trovare nuovi robot.
Inizialmente aveva cercato d'evitare distrazioni, ma vendendo il compagno di classe a terra si era preoccupata e subito si avvicinò. Visto erano passate ore ormai però le ferite dei precedenti assalitori di lui erano già svanite, e per questo non notò nulla.
-Va tutto bene?-
Chiese subito lei inginocchiandosi.
-Sono solo stanco.-
-Vuoi che ti porti in infermeria?-
-No grazie. Sto bene qui.-
Annuendo la ragazza si sedette accanto a lui, tanto per assicurarsi stesse veramente bene, effettivamente però non era male la prospettiva di riposare. Non era stato facile liberarsi di Cirno ma ora che poteva godere d'un po' di pace era quasi felice.
-Con i punti tu sei apposto?-
Chiese comunque premurosa.
-Sì non preoccuparti, prima ero anche in un gruppo con Johanna, Sammy, Milton e Jack, e ne abbiamo sicuramente fatti abbastanza.-
-Capisco, io mi sono solo imbattuta in quella nuova ragazza, Cirno. Ed è stata una cosa abbastanza chiassosa.-
-Oh, quella che usa il ghiaccio. Credevo che tu ed Ailea avreste fatto squadra però.-
Commentò il ragazzo guardandola.
-Credo che fosse troppo impegnata a gareggiare o a cercare il suo ragazzo.-
Rispose lei facendo spallucce, ma questa volta fu il suo turno di venir interrotta.
-Mi spiace contraddirti, ma Khal se l'è vista in una gara con me.-
Ad aver parlato era stato Lighneers, che solo per puro caso era passato da quelle parti, ma come Seraph vedendo Daimonas si era avvicinato.
Nonostante avesse scelto di agire da solo nel contesto stesso della vita non era un insensibile tale da non voler assicurarsi nemmeno che quel ragazzino stesse bene. Con tutti i problemi che aveva avuto ci mancava solo non portargli nemmeno rispetto.
-Sei qui per convincermi ancora a gareggiare nelle scommesse?-
Chiese tuttavia il castano, riferendosi ad una vecchia faccenda che però non aveva dimenticato.
-No. Lavoro da solo adesso. Tu poi non sembri esser messo bene.-
Osservò il verde lanciandogli un'occhiata.
-E' solo stanco.-
Ribatté subito la bionda accanto, e Lighneers alzò entrambe le mani.
-Chiedevo soltanto. Comunque come ti dicevo Khal almeno per un po' è stato con me ed Ayame, almeno fino a quando non sono scappato.-
-Non so perché dovrebbe importarmi.-
Non era una novità l'atteggiamento acido di lei nei confronti di tutti i ragazzi, e non costituiva eccezione per lui.
-Così almeno non ti verranno le paranoie sul fatto la tua amica possa preferire lui.-
A quell'insinuazione Seraph assottigliò l'occhio malamente irritata, ma ancora senza risultati.
-Dubito Ailea ti lascerebbe indietro per lui. E' una buona amica.-
A dir ciò invece fu proprio Daimonas. Il ragazzo aveva una buona visione di Ailea ed anche di Seraph, visto erano state tra le prime ad aiutarlo ed a dimostrarsi delle amiche.
La bionda non se la sentiva certo di rispondergli male, per questo si limitò a sospirare.
-Lo so...Lighneers, visto dici tanto stai scappando ancora da Ayame perché non ti vai a nascondere fino alla fine delle lezioni?-
Chiese poi per cambiare discorso.
-Non sono un tale codardo, anche se lei è veramente sorda. Tu forse Daimonas puoi capirmi, visto il modo in cui la prof Sasaku ti andava dietro.-
A quel nome il castano quasi ebbe un brivido, ed il verde lo notò.
-Come pensavo. Dura la vita di noi uomini.-
Tuttavia, non era così brutto aver qualcosa in comune con lui, almeno si poteva provare un minimo di empatia.
-Se lo dite voi...-
Sbuffò Seraph senza però allonanarsi, non aveva intenzione di lasciare Daimonas proprio con lui, visto negli ultimi giorni era stato una tale testa calda, Lighneers però la sorprese leggendole quasi nella mente.
-Ehi, non guardarmi così. Non è che solo perché ultimamente sono di cattivo umore me la prenderei con il primo che passa. Tra voi almeno.-
Non gli piaceva chi saltava a conclusioni affrettate su di sé, Seraph poi non aveva mai provato nemmeno a conoscerlo prima quindi non aveva alcun diritto di fare supposizioni.
-Non si sa mai.-
Commentò infatti lei dubbiosa.
-Come se fossi il solo. Da giorni sei più irritabile del solito. Forse io non dovrei fidarmi a lasciarti solo con Daimonas.-
Ribatté Lighneers incrociando le braccia.
-Ragazzi...per favore non fate così. Io sto bene e voi non avete bisogno di creare discussioni dove non dovrebbero essercene.-
La voce di Daimonas era bassa, ma giusta, e per questo entrambi rimasero in silenzio mandando giù qualsiasi risposta, almeno fino a quando Lighneers non diede loro le spalle allontanandosi.
-Ho dei punti da fare.-
Non c'era né rabbia né irritazione, solo la consapevolezza di non poter sprecare molto tempo come stava ancora facendo, ma Seraph al contrario suo preferì rimanere con Daimonas, per lo meno in modo da avere una buona compagnia di cui sicuramente non avrebbe provato irritazione.




Johanna-Sammy-Khal-Zell:

-Evviva, un altro punto!-
La piccola Sammy aveva raggiunto assieme a Johanna il tetto dell'edificio, e da lì le due avevano tentato di sparare ad alcuni robot nei dintorni del giardino, la loro fortuna però era stata tale da trovarne uno nascosto proprio lì sopra e così si erano assicurate almeno qualche altro punto.
La bionda accarezzò felice la testa della piccola sorridendole.
-Ottimo lavoro, credo che non saremo costrette ad avere alcuna punizione.-
-Lo penso anche io! Siamo grandi!-
Sammy saltellò da un punto all'altro allegra, e quella bella giornata non faceva altro che migliorare la situazione.
-Chissà come se la stanno cavando gli altri...-
-Di questo non dovete preoccuparvi.-
Sorprese entrambe le ragazze si voltarono, rendendosi conto che oltre a loro due anche Khal si trovava sul tetto.
In verità era appena arrivato, ma aveva cercato di sfruttare l'altezza dell'edificio per trovare più robot. L'idea naturalmente funzionò visto aveva già colpito un altro di loro.
-Khal!-
Sammy subito corse incontro all'amico, guardandolo sorridendo. Dall'esperienza che avevano avuto con quelle strane sostanze chiamate fiamme di satana la considerazione che aveva per lui era migliorata, visto l'aveva difesa.
Khal invece...beh, la considerava solo un microbo petulante, come tutti i bambini, ma facendo parte del gruppo doveva fingere simpatia nei suoi confronti, e così fece facilmente.
-Hai per caso visto gli altri quindi?-
Chiese invece Johanna raggiungendolo con più calma.
-Sì, alcuni di loro. Hanno fatto vari punti quindi credo saremo tutti apposto.-
Rispose subito il bianco sparando un'altra volta.
-Quanti punti hai fatto tu invece?-
Chiese ancora Sammy girandogli attorno, mentre lui fermandosi le accarezzò la testa.
-Sicuramente non quanti te ahaha.-
-Sono la migliore!-
Quel piccolo gesto diede una gran carica a Sammy, che sistemandosi accanto tentò di imitarlo, ma non riusciva quasi nemmeno a vedere dove fossero i robot. Per fortuna nella sua falsità lui l'aiutò anche in questo, spostandole il mirino un poco.
-Sei molto gentile.-
Osservò Johanna sorridendo.
-Non sono meglio d'altri. Tu ad esempio ti sei sempre dimostrata buona con tutti.-
Rispose lui senza però guardarla.
-Mi viene naturale...mi è sempre stato insegnato così.-
-Non sei nata a Rookbow vero?-
-No, a Londra.-
-Oh caspita. Uno tra i posti più belli da visitare.-
Commentò lui finalmente prendendosi una pausa per una conversazione, sorridendole. Il fatto avesse lodato Londra accese anche l'animo di Johanna, adorava quando le persone parlavano con lei su quanto fosse bella.
-Sì! L'hai mai visitata?-
-Una volta o due, ma non abbastanza a lungo purtroppo. Magari in una gita tutti assieme potresti farci da guida turistica, sono sicuro che saresti fantastica.-
-Sul serio? Lo spero tanto, magari un giorno si farà veramente.-
Sarebbe stato veramente meraviglioso, sarebbero potuti andare per le sue strade preferite, a visitare musei e monumenti. E magari anche Mattia...sarebbe venuto con loro...
Johanna a quel pensiero si morse leggermente le labbra, chiedendosi come stesse il suo "amico", e come procedessero le cose senza di lei...
-Va tutto bene?-
La domanda di Khal le fece capire che purtroppo la sua tendenza ad essere un libro aperto non era diminuita, ma non voleva certo rovinargli la giornata quindi sorridendo scosse la testa.
-Sì, stavo solo fantasticando haha.-
-Capisco...beh stavo diecen...-
-Adesso non mi scappi!-
Un urlo proveniente dalle scale fece voltare tutti quanti, mentre una persona a loro ben familiare comparve all'inseguimento di un robot.
Si trattava di Zell, il quale dopo aver finalmente trovato uno di quegli affari non aveva certo intenzione di perderselo. Come arrivarono al termine della scalinata finendo sul tetto il biondo si premurò di chiudere la porta alle sue spalle, impedendo così una qualsiasi via di fuga.
Continuando a sparare con un ghigno era certo di aver messo in scacco quell'apparecchiò, ed era così concentrato che quasi non notò nemmeno altri spari provenienti invece dalla pistola di Khal, ma tutto si fermò quando il robot sembrò in grado di muoversi perfino lungo la grata che circondava il tetto, lanciandosi dall'altra parte.
Vedendolo svanire Zell spalancò la bocca scioccato, lasciandosi cadere a terra sulle ginocchia per la stanchezza dovuta all'interminabile corsa.
-Ma come diavolo li ha programmati quei cosi...-
-Direi in un modo da farci metter le mani nei capelli.-
Alla frase di Khal Zell si rese finalmente conto di non esser solo, ed alzandosi salutò tutti con un cenno della testa.
-Interrompo qualche chiacchierata?-
Chiese poi senza l'apparente intenzione d'andarsene, almeno per il momento visto voleva riprendere fiato.
-Nulla di che, parlavamo di Londra.-
Rispose Johanna avvicinandosi.
-Non ci sono mai stato.-
-Nemmeno io.-
Disse Sammy facendo eco a Zell.
-Hai corso fino ad ora?-
Chiese poi la piccola ridacchiando.
-Già, speravo di poter fare un bel po' di punti.-
-Beh direi che ci sei riuscito, quel coso era quasi arancione.-
Disse Khal con la finta intenzione di sollevargli il morale.
-Mah. Voi immagino provavate a fare i cecchini.-
-Sì ma credimi, non è andata bene. Almeno per me.-
Ammise Johanna grattandosi la testa imbarazzata.
-Quindi siamo tutti nella stessa barca, almeno del nostro gruppo.-
Osservò Zell alzandosi da terra, preparandosi per riprendere la ricerca.
-Perché non provi anche tu a star qui? Dal tetto si ha una buona visuale.-
Propose Sammy ritornando alla propria postazione.
-Mi spiace ma io non me la cavo bene con le pistole. Ho imparato da poco con Ailea ad usare il tirapugni. Un passo per volta con le nuove armi.-
Il ricordo della lotta che i due avevano avuto provocò una certa irritazione in Khal, non importava se era stato solo un allenamento, quel mentecatto avrebbe sempre potuto chiedere a qualcun altro per quanto lo riguardava, ma naturalmente non poteva ancora mostrare il proprio vero io.
-Però impari in fretta, te la sei cavata bene. Basta un po' di pratica.-
-Vero, ma non mi attira comunque. In bocca al lupo ragazzi.-
Così dicendo Zell si voltò salutandoli con la mano, per proseguire da solo. In verità non aveva sviluppato un particolare approccio nel lavoro di squadra, e non vedeva alcuna utilità nel tentare proprio in quel momento di migliorarsi nella pistola.
Magari più avanti ci sarebbero state altre occasioni, ma per il momento avrebbe fatto di testa sua.





Jack-Milton-Diana-Ayame:

-Uffaaaa, ma perché il mio Lighuccio deve essere così bravo anche a correre...-
Ormai era passato un po' di tempo da quando la ragazza aveva perso il suo grande amore, ma nonostante ciò ancora non si era rassegnata nella sua sfrenata ricerca per i corridoi. Aveva abbandonato senza tante cerimonie Khal invece, ma alla fine sapeva che nemmeno a lui importava.
-Lighuccio, sto venendo a prenderti!-
Ogni tanto ripeteva questo genere di frasi, vedeva la situazione come una caccia al tesoro in cui come premio c'era il suo adorato, e la cosa le piaceva un sacco!
Una voce però la fermò dal continuare ad urlare, fortunatamente.
-Mi hai fatto venire i brividi, e nemmeno centro.-
A parlare era stata Diana, la quale aveva a sua volta continuato a muoversi per far punti con i robot, ma aveva finito per trovare Ayame.
-Oh, sei tu.-
Sospirò l'altra sconsolata.
-Le mie scuse se esisto.-
Ribatté Diana incrociando le braccia.
-Ma no andiamo. E' che Lighneers è scappato da me e ad ogni angolo vorrei rivederlo...-
-E che mi dici dei punti per la sfida?-
-Ne ho fatti tanti, ma è bello farlo con Lighneers.-
Naturalmente il doppio senso era malcelato volutamente, ma la bruna non volle dar troppa attenzione alla cosa.
-Se non l'hai trovato fino ad ora sarà lontano. Io di mio continuo la mia di ricerca.-
-Perché non mi aiuti? Il premio sarà solo mio però.-
Propose Ayame volendo comunque cercare d'approcciarsi in un qualche modo.
-No guarda, sto apposto così grazie. Non vorrei levarti tutto il piacere del gioco.-
Mentre parlavano la ragazza notò con la coda dell'occhio uno strano movimento al termine del corridoio in cui si trovavano, e subito scattò in quella direzione sparando.
Ayame naturalmente la seguì, più che altro perché poteva anche essere il suo grande amore attratto dalla melodiosa voce che aveva, o almeno questo le diceva la testa, ma come i primi colpi andarono contro il bersaglio si resero entrambe conto d'aver sbagliato.
-Ehi!-
Non era un robot, e nemmeno Lighneers, ma Jack e Milton che, cambiando strada, erano incappati in quella delle due, e solo per un soffio schivarono le palle di vernice.
-Ma che bell'accoglienza, devo salutarvi anche io così?-
Chiese subito Jack puntando loro contro l'arma, ma Diana la prese sul ridere alzando entrambe le mani.
-Niente fuoco amico.-
-Uffa, ancora una volta niente Lighneers...-
Borbottò l'altra attirando l'attenzione.
-Non sei riuscita a trovarlo per tutto il giorno?-
Chiese Milton guardandola.
-In realtà siamo stati insieme per varie ore, ma poi è scappato...-
-Beh, non ne so molto sulle coppie, ma un po' di distanza fa bene per avere i propri spazi no?-
Tentò di dire Milton cercando di non toccare tasti dolenti. Ormai si sapeva che lo voleva tutto per sé, mentre lui no, ma più che farlo notare svariate volte cosa si poteva fare?
Doveva sbatterci il naso prima o poi.
-Forse hai ragione. Dicono che l'attesa aumenti il piacere poi.-
Disse Ayame sorridendole un po' sollevata.
-Vallo a dire a quelli a cui ancora servono dei punti però. Se dobbiamo aspettare perché i robot arrivino non sarà certo un piacere.-
Commentò Jack riprendendo a camminare con l'amica, guardandosi attorno per cercare qualche traccia.
-Eccone un paio!-
Grazie a Milton subito il nuovo piccolo gurppo poté vedere, non molto distante da lì, ben due robot che si muovevano per il momento con molta pacatezza, mentre al contrario i quattro presero subito a correre, sparando, per raggiungerli.
-Ehi Ayame, tu non volevi andare a cercare Lighneers?-
Commentò Diana allo scopo di togliersi un po' di competizione, anche se era già in testa a tutti.
-Certo, ma devo anche dimostrargli di essere forte!-
Non aveva dimenticato il discorso che le aveva fatto, e per lei era importante riuscire a dimostrargli quanto valesse, non solo perché sapeva lei stessa d'esser forte e perfetta, ma perché voleva che pure lui lo vedesse.
A poco a poco avrebbe dimostrato che nessuna ragazza lo meritava, a parte lei, e sarebbe riuscita a coronare il suo sogno d'amore.
Peccato che per il momento era ben lontana da quel punto, ed anche dal robot visto si era persa a fantasticare, mentre gli altri avevano guadagnato terreno.
Jack di per sé era molto rapido, ma non voleva lasciare indietro Milton. La situazione non richiedeva d'esser brutali o simili, ma solo di giocare, a vista sua, e siccome avevano fatto certamente molti punti non voleva lasciarla da sola rischiando di trovare chissà quale matto, come quelle due infondo, ma per Milton in realtà non sarebbe stato un grande problema.
Con la strategia che avevano tirato fuori all'inizio del gioco si era subito tranquillizzata, e viveva il momento con molta più serenità anche se vicino alle porte temeva potesse uscire qualche professore per rimproverarli. Ancora però non era successo nulla quindi dovevano sopportare al massimo quell'ultima oretta, anch'essa agli sgoccioli.
Poteva però dirsi felice, perché quell'occasione le aveva dato modo anche di parlare di più con gli altri, come appunto Diana con la quale non aveva mai intrattenuto vari discorsi, ma con la quale ora stava correndo per raggiungere quel maledetto robot che, ancora non dava segno di voler farsi prendere.




Astral-Lacie-Vladimir-Yume-Nadeshiko:


Ormai Astral e Lacie avevano fatto più volte il giro del giardino, e certo ad entrambi i punti non erano mancati anche se c'era stato qualche piccolo problema nei momenti in cui la ragazza distraeva volontariamente il fratello, ma nel complesso nulla di troppo irritante rispetto alla norma.
Dopo la piccola pausa presa con Ailea erano ripartiti alla carica, e stavano seguendo un robot che puntava direttamente verso la piscina.
-No robottino nya! Non andare da quella parte l'acqua è brutta nya!-
Urlando Lacie continuava a sparare cercando di colpirlo, ma gli unici colpi che andavano a segno erano quelli del fratello, e certo questo non la rallegrava, tanto che ad un certo punto lo fissò con fare truce saltandogli addosso.
-Nyaaaaa smettila di colpirlo sempre nya!-
-Lacie scendi!-
Preso alla sprovvista c'era mancato poco che Astral cadesse a terra, ma fortunatamente l'aveva evitato in tempo.
-Andiamo Lacie, manca pochissimo al termine delle lezioni.-
-Appunto per questo devi darti una calmata nya!-
Mentre stavano "discutendo" per l'ennesima volta qualcuno si avvicinò ai due, salutandoli a gran voce.
-Astral! Lacie!-
Voltandosi i fratelli poterono vedere Yume, Vladimir e Nadeshiko, non molto distanti da dove si trovavano loro.
L'azzurra era in testa al gruppo, seguita direttamente dalla nuova amica, e li stavano salutando muovendo ripetutamente le mani fino ad averli raggiunti.
-Ciao ragazzi! Vi state divertendo?-
Chiese subito Nadeshiko muovendo la coda felice.
-Sì nya, ma sarebbe ancor meglio se Astral non facesse tanti punti nya.-
Disse subito Lacie, mentre Vladimir scambiava uno sguardo di comprensione ad Astral, nemmeno per lui era facile gestire sempre Nadeshiko quando voleva fare qualcosa, quindi capiva la sua difficoltà.
-Avevamo trovato un robot, ma non fatevi venire in mente di prendercelo.-
Commentò però Astral riprendendo a camminare verso la piscina, come infondo stava facendo lo stesso macchinario.
-Non preoccuparti, non è il genere di cose che sono intenzionata a prendere ad ogni costo.-
Disse Yume sorridendo allegra, e subito Astral e Vladimir alzarono gli occhi al cielo a quel doppio senso certamente voluto, mentre le ragazze lo ignorarono innocentemente.
-Veniamo con voi però, se non vi dispiace. E' stata così noiosa questa giornata.-
Nadeshiko mentre parlava prese Lacie sotto braccio, anche se fu costretta a correre al suo passo visto l'altra non voleva esser da meno rispetto al fratellone.
-Va bene nya, ma i punti migliori rimangono i miei.-
-E come stabilisci se sono migliori d'altri?-
Chiese Vladimir guardandola.
-Perché li faccio io nya.-
Era un ragionamento molto semplice per lei, che fece ridere Yume anche. Nel frattempo ormai erano arrivati tutti dalle grate che circondavano la piscina, quindi si aspettavano tutti che il robot avrebbe cambiato direzione per scappare, ed invece li sorprese iniziando a muoversi sulle stesse grate, fino a saltare dall'altra parte.
-Ma sul serio?-
Commentò Astral scettico.
-Nya mio!-
Lacie invece non fece attendere la propria reazione, con la sua ben nota agilità in meno di dieci secondi aveva già fatto tutto il percorso ritrovandosi anche lei con il robottino.
-Arrivo anche io!-
Nadeshiko non era da meno nel fattore agilità, visto entrambe poi erano in parte gatto non c'era da stupirsi, ed entrambe evitarono l'acqua fermandosi solo per iniziare a sparare.
-Caspita, sono brave.-
Commentò Yume sollevando un sopracciglio.
-Già, ma non è una gara di agilità.-
Così dicendo Astral, ora che Lacie non poteva più interromperlo, iniziò a sparare riuscendo con la sua perfetta mira a passare tra i vari fori colpendo perfino il robot.
La sua bravura non poteva passare inosservata, ed ancora Yume lo notò.
-Anche tu non se male...-
Da sotto la maschera il ragazzo sorrise senza fermarsi, mentre Vladimir aveva cercato d'usare la sua stessa tecnica, anche se con più lentezza tentando di prevedere le mosse del robot, in modo da non sprecar colpi.
-Teniamo la porta chiusa fino alla fine delle lezioni, mal che vada scapperà come prima ma almeno noi non gliene daremo un modo fattibile.-
Disse infine il castano concentrandosi, mentre anche Yume si unì ai due.
-Sapete, il vostro gruppo è veramente forte. Credo potrei abituarmici.-



Cirno:

-Accidenti!-
Inizialmente Cirno era riuscita a trovare qualche robot ed a colpirli per raccimolare un po' di punti, ma più il tempo passava più la cosa si era complicata.
Quei piccoletti erano rapidi, e la sua inesperienza con quel genere di cose la penalizzava ancora di più.
Non aveva mai smesso di correre ma nell'ultima ora aveva usato parsimoniamente i propri colpi, visto non erano infiniti e si era appunto accorta stavano scarseggiando, non poteva nemmeno ricaricarsi quindi sparava solo se strettamente necessario.
Tuttavia, come già notato, non era più riuscita a trovare quei dannati robot, e la sua pazienza stava diminuendo sempre più come le sue probabilità di vittoria.
-Si può sapere dove diamine sono? Magari il professore li ha presi per farmi un dispetto? No no, non diciamo sciocchezze. Il tempo sicuramente non è scaduto visto ha chiaramente detto fino alla fine delle lezioni...e le lezioni non sono ancora finite quindi dove diamine sono!-
Mentre parlava aveva iniziato a sbattere i piedi per terra con furia, come se volesse disintegrare perfino il terreno.
-Dannazione...manca meno di un'ora ormai...non posso stare con le mani in mano ma non è nemmeno colpa mia se non ci sono più robot.-
La testa iniziava a farle male per quanto si sentiva frustrata, l'ultima cosa che voleva era perdere, perfino ad un gioco di un professore.
-Pensa Cirno, sei la migliore quindi pensa!-
Mentre parlava naturalmente non stava ferma, si muoveva per tutto il corridoio tenendo d'occhio anche le finestre, ma niente.
Sentiva che sarebbe potuta esplodere da un momento all'altro, se non fosse stato finalmente per qualcosa che scattò esattamente davanti ai suoi occhi.
-Eccone uno!-
Se prima era stata veloce in quel momento sembrava aver messo il turbo, mancava poco e magari sarebbe perfino riuscita a volare, tutto per raggiungere quel maledetto robot davanti a lei!
In un primo momento pensò di iniziare a sparare per colpirlo, ma i continui scatti di quell'affare le impedivano di premere il grilletto e rischiare.
-Tsk. Mi stai veramente stancando!-
In quel momento un'idea balenò nella mente della ragazza, che avrebbe voluto schiaffeggiarsi per non averci pensato prima.
Anche se solo a mali estremi si va di estremi rimedi...
Ghignando con gli occhi che le brillavano pregustando la vittoria la ragazza con una mano aprì lo zaino che teneva sulla schiena, e prese un paio delle sfere che aveva creato giusto giusto quella mattinata.
Magari con le pistole non ci sapeva fare, ma nel lanciare quelle era imbattibie, e già alla prima il terreno attorno al robot si ghiacciò bloccandolo per qualche secondo. 
Lo strato creatosi certo era troppo sottile, e sarebbe scappato da un momento all'altro, ma proprio per questo Cirno gli lanciò contro una seconda, una terza ed una quarta sfera, e questa volta sarebbe servita un bel po' di forza per liberarsi.
-Ehehehe...ora te la vedrai con me...-
Cirno pregustò il momento muovendosi con molta più calma rispetto a prima, come un leone che attende di saltare addosso alla preda indifesa, e mentre il robot ancora tentava di muoversi la ragazza mise un piede sopra di lui come a decretare la sua superiorità, dopo di che puntando l'arma a pochi centimetri di distanza sorrise, iniziando a sparare a ripetizione fino a quando tutta la carica non finì.





Il suono della grande campana che suonando sengò il termine delle lezioni diede anche fine alla gara che si era tenuta tra tutta la classe. I robot in una frazione di secondo vennero ricoperti da uno strato di metallo nero che a quanto pare fungeva da scudo in modo non si potesse cercare di far dei punti extra, così i vari studenti furono costretti a tornare in classe per prendere le proprie cose e andare ognuno alle proprie case.
Il gruppo ormai abituato si incamminò assieme verso l'uscita, con l'aggiunta però di Cirno che muovendosi baldanzosa si muoveva sicura.
-Anche se il professore non l'ha ancora detto sono stata io a vincere.-
A quell'affermazione Ailea si voltò con un sopracciglio alzato.
-E tu saresti?-
-La vincitrice. Cirno molto piacere.-
Rispose la ragazza allungando una mano, mentre Diana non molto distante alzò gli occhi al cielo.
L'altra ragazza invece, ghignando, rispose al saluto stringendole la mano.
-Ailea, la vera vincitrice.-
A quell'affermazione Khal sorrise soddisfatto di vedere una tale grinta, una mocciosa come l'altra non poteva reggere il confronto con il suo giocattolino, anche se le due avevano iniziato una sottospecie di gara a chi stringeva la mano più forte.
Quasi sulle loro braccia si vedevano le vene.
-Nyahahaha che buffe che siete!-
Disse Lacie ridendo guardandole.
-Dovete proprio comportarvi come se aveste cinque anni?-
Replicò invece Seraph sfregandosi le tempie con una mano.
-Sì. Questo scricciolo mi piace.-
Fu l'onesta risposta dell'amica.
-Non sono uno scricciolo! Lo sarai tu semmai!-
-Ahahaha. Lacie ha ragione siete uno spasso. Capita spesso?-
Chiese Yume che, levandosi la giacca della divisa, aveva aperto una gran quantità di bottoni scoprendo il petto ed il reggiseno di pizzo viola più del dovuto.
-Diciamo spesso.-
Fu la risposta di Jack, che camminava non molto distante da Daimonas e Milton, il castano si era ripreso dalla stanchezza di prima, anche se sapeva non avrebbe potuto aspettare tanto a lungo.
C'era qualcosa però che non poteva tardare più.
-Lacie...avrei bisogno di parlarti...-
-Uh? Cosa c'è Daimo nya?-
-Ecco...avrei bisogno di qualche lezione su un problema che abbiamo in comune, che però con me non vuole star fermo...-
Sussurrò il ragazzo cercando di non farsi sentire, non conosceva Yume e Cirno quindi non se la sentiva di dar loro fiducia. 
Lacie impiegò qualche secondo a capire di cosa parlava ma come qualcosa di nero spuntò dalla maglia del ragazzo si illuminò.
-Oooh nya! Ma certo sì ne sarei felice nya!-
-Quando possiamo vederci quindi? Se non è un problema.-
-Nessun problema nya! Però oggi pomeriggio devo andare all'acquario con Brutus, va bene questa sera nya?-
-Sì, ti ringrazio.-
Almeno avrebbe avuto il tempo di riposare, e se proprio necessario di nutrirsi...
-Quindi quel ragazzo fa sul serio?-
Chiese invece Grace intromettendosi nel discorso, anche se molti sudavano freddo temendo l'esplosione di Astral, che però rimase in silenzio ricordandosi che sua sorella era matura e capace di cavarsela da solo.
-Per ora usciamo solo oggi pomeriggio nya.-
Fu la risposta vaga su cui si mantenne l'altra.
-E' comprensibile, bisogna andarci piano con queste cose. Non si sa mai.-
Disse Ryujin concorde nella calma di Lacie, e stavolta Astral scattò con allegria.
-Sentito eh?-
-Ahaha, sei veramente carino a preoccuparti per sua sorella. Io sono figlia unica quindi non so come sia avere qualcuno a cui badare,  o che bada a te.-
Disse Nadeshiko sospirando sconsolata.
-Per la seconda credo che ti sbagli.-
Commentò Vladimir tossicchiando.
-Che vorresti dire, che sono una bambina a cui badare?-
-Una bambina no.-
-Ma che badi a me sì?-
Tra i maschi del gruppo qualche reazione fu unanime, Khal, Alexander, Zell e Lighneers sbarrarono gli occhi in vista di una qualche sfuriata spacca timpani accompagnata dai "Miii" classici di lei, ma per questa volta si salvarono.
-Vladimir, Vladimir, non sai che le ragazze vanno trattate come delle regine?-
Disse Ayame che ancora tentava di restar vicina ad il suo innamorato, che però rallentava o accelerava pur d'evitarla, inutilmente purtroppo.
L'altro comunque non si degnò nemmeno di darle una risposta, visto poi cercava spesso d'accontentare la sua ragazza anche meglio di una regina, per quel che poteva.
-Anche io vorrei essere trattata come una regina.-
Disse Sammy immaginandosi perfino con una corona in testa.
-Direi che è ancora un po' troppo presto per quel concetto di regina.-
Osservò Hope sorridendole.
-In che senso?-
Chiese giustamente la piccola curiosa.
-E' qualcosa per grandi. Quando hai qualcuno che ti ama e che ami.-
Tentò di spiegare Milton, anche se fino a quel momento non aveva ancora sperimentato quel genere di cosa.
-Ooh, sembra bello.-
In tutto quel discorso tra i vari che non avevano parlato però c'era stata Seraph, leggermente più distante rispetto agli altri ma in un modo che quasi non si notava, ad eccezione per coloro che la conoscevano bene come Ailea.
Una volta arrivati al cancello presto tutti si separarono, ma la burna aspettò l'amica assieme a Khal.
In quel momento la ragazza si ricordò anche dell'incredibile regalo che il compagno le aveva fatto, e che ancora nera e lucente aspettava solo lei.
Avrebbe dovuto ringraziarlo subito, ma voleva anche parlare con Seraph...non era certo facile scegliere cosa aveva la precedenza, anche se sapeva sarebbe stato più giusto nei confronti di lei. Tuttavia rischiare di ferire lui era un bel peso...
-Seraph...-
-Ehi Seraph, visto l'altra sera parlavamo della palestra, perché oggi non vieni a fare un salto? Sarebbe bello per una volta avere qualcuno con cui fare qualcosa di tosto.-
La voce di Grace bloccò quella di Ailea, ed allo stesso modo anche la bionda che aveva smesso di camminare. Quella proposta era uscita in totale spontaneità, più che altro a dire il vero quella giornata per la rossa non era stata gran che, un semplice correre e sparare, e pensando al turno di quel giorno le era venuto in mente la serata con Seraph.
Quindi...perché no?
-Certo, grazie per l'invito.-
-Grande, ti messaggio dopo l'indirizzo.-
Disse Grace sorridendole.
-Certo, a dopo.-
Ailea assistendo alla scena provò un'improvvisa fitta allo stomaco, molto debole ma fastidiosa. 
Era...gelosia?
Seraph di solito non calcolava nessuno, ed ora invece quelle due avevano stretto anche una simile amicizia?
Perché poi doveva darle fastidio?
Era profondamente ingiusta come cosa e lo sapeva...tuttavia...era la sua amica, e non riuscì a non corrugare la fronte, anche se di poco e nascondendola subito parlando poi a sua volta.
A Khal però non sfuggì questo dettaglio, e gli si illuminarono gli occhi vedendo in quanti punti la loro corruzione era simile.
-Questa sera puoi essere mia invece?-
A quella domanda Seraph divenne leggermente rossa, più che altro per il doppio senso fastidioso, e lanciò per questo un'occhiataccia all'altra.
-Se sarai così sboccata penso di no.-
-Passo alle otto.-
Ridacchiò infine l'altra concentrandosi finalmente su Khal, prendendogli la mano e facendolo muovere verso la bellissima moto.
-Tu invece puoi essere mio adesso?-
Chiese la bruna con voce bassa ma dolce, che provocò un brivido di piacere lungo la schiena dell'altro che sorrise.
-Ma certo.-
   
 
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