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Autore: ValentinaVale98    16/03/2019    2 recensioni
"Il mare porta con sé dei segreti, molti dei quali sono pronti a cambiarti la vita.
È questo che è successo al capitano Martin.
In una delle poche volte in cui scenderà dalla sua nave, incontrerà un neonato, anzi, un angelo.
Scoprirà un amore diverso da quello per la sua nave e per il mare, un amore per un figlio.
E starà a lui conoscere un nuovo mondo, un suo nuovo aspetto, quello da padre."
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Flashback 

Tutto iniziò venti anni fa quando un piccolo bambino venne abbandonato dai suoi genitori. 

La fortuna volle, però, che nella sfortuna del momento passasse da quel vicolo buio un anziano signore di nome Martin. 

L'uomo era molto alto, avente gli occhi di un bellissimo verde. Aveva un viso che metteva simpatia solo a guardarlo, era privo di baffi e sul suo volto era presente solo un velo di barba. 

Era vestito con una camicia a quadretti rossa e nera, sotto si intravedeva una maglia del medesimo colore e sopra un giubbotto pesante, poiché faceva molto freddo. Come pantaloni indossava dei jeans classici e ai piedi delle normali scarpe nere. 

Martin camminando, udì un suono che sembrava essere un pianto provenire da un vecchio scatolone; così si avvicinò e quando vide cosa c'era dentro rimase titubante. 

Inizialmente non sapeva cosa fare col neonato. Era combattuto all'idea di prenderlo in braccio o lasciarlo dov'era. 

Non conosceva niente di quella piccola creatura, nemmeno il nome o da quanto tempo fosse abbandonato al gelo. 

I genitori che lo avevano lasciato orfano, appena nato, lo mollarono lì, in pieno inverno. Era sofferente per il freddo a causa del suo completino marrone di ciniglia, molto leggero e dello scatolone in cui era stato messo. 

Martin era anche titubante sul fatto di prenderlo con sé per il suo lavoro, ma guardando nuovamente quel visino paffutello e quegli occhioni azzurri, capì che non poteva lasciarlo lì. 

L'anziano signore era a conoscenza del fatto che se lo avesse preso con sé, il neonato non avrebbe vissuto una vita normale come tutti gli altri suoi coetanei. 

Il suo lavoro non gli permetteva molte distrazioni, perché era uno dei marinai più famosi. Possedeva una grande nave, passando la maggior parte della sua vita in mare. 

Poche volte scendeva da quell'imbarcazione e tra queste scarse volte, il destino gli fece incontrare un piccolo innocente bisognoso d'aiuto. 

Nonostante inizialmente non sapesse cosa fare, decise di prenderlo in braccio e di portarlo a casa con sé. Il marinaio, però, sapeva anche che il suo periodo di permanenza a casa non sarebbe stato lungo poiché entro due giorni massimo sarebbe dovuto tornare di nuovo a bordo della sua nave. 

Anche se può sembrare strano, si sentiva già incredibilmente legato al piccolo, così non volle abbandonarlo di nuovo e decise che da quel giorno in poi lo avrebbe cresciuto come il figlio che non aveva mai avuto. 

Rimasero due giorni sulla terra ferma, precisamente a casa sua. 

Martin poco alla volta iniziò a prendere confidenza con il piccolo, tanto che lo portò a fare passeggiate al parco, lo cullò. Decise di trascorrere con lui quei momenti "normali" che una volta saliti sulla nave non sarebbe più riuscito a fare. 

Non furono molti i giorni, furono solo due di una vita quotidiana "normale", ma sapeva che a breve tutto quello sarebbe terminato. Infatti, questi due giorni volarono e il momento di salpare arrivò. 

Trascorso il tempo di permanenza sulla terra ferma, arrivò il momento di far conoscere al piccolo la vita che a breve avrebbe condotto. 

Una volta partiti sperava con tutto il cuore che il suo piccolino si sarebbe trovato bene ad affrontare questa "nuova ed emozionante vita". 

Poco dopo saliti sulla nave Martin si rese conto che quel piccolo bimbo con le guanciotte rosse, i capelli biondi e gli occhi azzurri come il mare, non aveva ancora un nome. Così lui, insieme a tutte le altre persone che lavoravano lì iniziarono a proporre alcuni. 

Per Martin tutte quelle persone ormai erano parte della sua vita. Erano la sua famiglia, quindi ci teneva tanto ai loro giudizi e ai loro pareri. 

Iniziarono tutti a dire dei nomi, ma nessuno di quelli proposti sembravano appropriati, così, dopo pochi minuti Martin disse: "Jorge". Le persone presenti approvarono subito, applaudendo felici. Da quel momento in poi il bimbo aveva un nome e poteva essere chiamato Jorge. 

La vita di Jorge era sempre sulla nave. 

Poche volte lui e Martin ritornavano nella casa in cui il piccolo andò la prima volta quando fu trovato. 

Ormai dormiva, scherzava, studiava e giocava con gli altri bambini che salivano sulla nave. 

Stava proprio diventando come il suo ritrovatore. Amava stare sull'oceano, vivere a bordo della sua amata nave, sentirsi cullato delle onde, udire il suono dell'acqua e del vento che solo in mare possono essere sentiti. 

Ormai il mare e la nave erano la sua casa.

"Il mare nasconde molti pericoli e segreti, ma è anche un qualcosa di davvero affascinante. 
Lo si deve solo saper ascoltare, e una volta fatto ciò, rende tutto quello intorno a te magico. 
Non esistono spiegazioni per descrivere l'oceano!"



Spazio autrice:
Ciao a tutti 🤗
Mi presento mi chiamo Valentina, ho 20 anni, non mi reputo una scrittrice però ho voluto tentare di scrivere qualcosa. 
Potete trovare la mia storia "Il bambino della nave" pubblicato anche su Wattpad. Ogni consiglio o critica è ben accolto per la crescita del libro. 
Spero che la mia storia vi susciti interesse ed emozioni. 
Cosa ne pensate?
Mi farebbe davvero molto piacere saperlo!
Grazie a chi lo ha letto e a chi lo leggerà!


 
   
 
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