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Autore: _DeepSound_    16/03/2019    0 recensioni
Una dichiarazione di qualcuno che ti è vicino può sconvolgere tanto, al punto da mettere in dubbio sui sentimenti di cui si è sempre stati sicuri fino a quel momento.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Ti amo.-
Quelle due parole mi hanno lasciato senza parole, dette dalla persona da cui non mi sarei mai aspettata di sentirle. Lui ha ancora la sua mano stretta sul mio braccio, come se avesse paura che io scappi, verso il suo amico che mi piace da mesi.
Quel ragazzo a cui mi volevo dichiarare proprio questa sera, ma adesso mi sento troppo confusa ed ho la mente piena di lui e della sua dichiarazione.
Sento la sua presa farsi sempre più debole e lascia scivolare la mano lungo il braccio, come una leggera carezza da cui non riesco ad allontanarmi. Quando arriva alla mia mano si fa indeciso, come se non sapesse se stringerla o lasciarla andare, come se aspettasse una mia reazione, ma non so cosa fare.
Quando le sue dita sfiorarono il palmo della mia mano un forte desiderio di stringergli la mano, ma mentre lo realizzavo la sua mano era già lontana dalla mia.
Ho avuto talmente tanto tempo gli occhi fissi sul suo amico che, nonostante fossimo ottimi amici, non lo avevo mai guardato in quel senso.
Apre un paio di volte la bocca per parlare, per poi richiuderla, quasi intimidito. Strano, era sempre stato un ragazzo fin troppo sincero, mentre ora sembra quasi spaventato, da me o forse dalla mia risposta.
-So che non provi lo stesso, ma sentivo il bisogno di dirtelo e di sentire che a te piace Daniele, così da poterci mettere una pietra su.-
Sentire la tristezza e la rassegnazione della sua voce mi fa quasi male, ma non so davvero cosa dire o fare per risolvere tutto.
Ho la bocca secca e la mente fin troppo confusa. Non riesco a rifiutarlo e sento le mie emozioni tutte incasinate, anche se fino a qualche minuto fa mi sembravano così chiare.
-Io...- la mia voce era fin troppo bassa e lui mi guardava negli occhi, spaventato e rassegnato. Non ho il coraggio di guardarlo mentre continuo a parlare, così inizio a fissare il terreno. -Non lo so. In questo momento sono troppo confusa.-
Provo ad alzare lo sguardo per guardarlo in viso, ma prima di riuscirsi mi ritrovo tra le sue braccia, con l'orecchio appoggiato al suo petto, sentendo così il suo battito accelerato. Gli faccio davvero questo effetto?
Sento che anche il mio battito è accelerato, mentre le mie guance stanno andando a fuoco. Le sue braccia tremano leggermente, ma mi avvolgono come se fossi la persona più importante per lui, come se non volesse lasciarmi per nessun motivo al mondo.
Cerco di ricambiare il suo abbraccio, ma mi sento quasi in imbarazzo a non riuscire a trasmettere le mie emozioni come sta facendo lui. Forse è proprio perché sono troppo confusa.
La suoneria del suo telefono rompe quel momento durato chissà quanto ed entrambi, a malincuore, sciogliamo l'abbraccio. Quando prende il suo telefono la sua espressione passa dall'essere imbarazzato ad infastidito, ma risponde lo stesso alla chiamata.
-Si, sono andata a prendere Sara.- dice passandosi una mano sul collo, gesto che solitamente fa quando mente. -Abbiamo trovato traffico, ma ora siamo nel parcheggio.-
Gli viene detto qualcosa al telefono e lui si rabbuia improvvisamente, iniziando a parlare a monosillabi, per poi staccare la chiamata.
-Mattia?-
Lo chiamo, cercando di capire cos'abbia, ma dopo aver messo il cellulare in tasca mi da le spalle e si avvia verso il locale, lasciandomi alquanto confusa.
Nel locale ci sono tutti i ragazzi del nostro gruppo per festeggiare il compleanno di Lisa e, per quanto io ci provi, non riesco a divertirmi a pieno ripensando alle parole di Mattia. Quando mi volto verso di lui noto che è stranamente silenzioso e triste.
Quando una mia amica, sapendo della mia cotta per Daniele, mi spinge ad andare con lui a prendere il regalo, io cerco di tirarmi indietro, ma alla fine mi ritrovo da sola con lui ad andare verso la sua auto. Prima di uscire cerco con lo sguardo Mattia, ma lui non mi degna neanche di uno sguardo.
Se fosse successo qualche ora prima probabilmente sarei stata felicissima di stare da sola con Daniele, anzi sarebbe stata l'occasione perfetta per dichiararmi, ma ora come ora non faccio altro che pensare a Mattia e tutto il silenzio che c'è in questo momento non fa altro che rendermi nervosa.
Anche se non vorrei non riesco a non pensare che tra me e Mattia raramente ci sono stati silenzi, dato che solitamente non stiamo mai zitti, e quei pochi momenti in cui nessuno dei due parla l'atmosfera è sempre molto calma e rilassata. Non mi sono mai sentita nervosa o a disagio con lui.
Tutto l'opposto con Daniele: solitamente cerco sempre di farlo parlare perché il silenzio mi mette molta ansia ed abbiamo gusti fin troppo diversi, senza contare che difficilmente si riesce ad avere un buon dialogo con lui, visto che cerca sempre di imporre la sua opinione.
Ma perché mi piaceva tanto?
Arrivati all'auto prendo il regalo e mi dirigo verso il locale, ma mi sento afferrare il polso.
-Non dovevi dirmi qualcosa?-
Lo guardo un po' confusa, non capendo cosa voglia dire, quando poi mi torna in mente la nostra amica che insisteva fin troppo ad andare a prendere il regalo in auto, amica a cui avevo detto di volermi fare avanti.
Forse lo avrei anche fatto, se solo non avessi sentito le parole di Mattia che ancora mi rimbombano nella testa, ma...lui come fa a sapere che volevo provare a dichiararmi?
-No, vorrei soltanto tornare dentro.-
Nonostante ciò però la presa di Daniele rimane salda e non mi libera. Lo vedo schiudere le labbra un paio di volte, come se cercasse le parole giuste, per poi distogliere lo sguardo.
-Anche tu mi piaci.-
Quella frase volevo sentirla da così tanto tempo, ma allora perché non mi emozionano quanto dovrebbero. Perché non riesco a togliermi dalla mente Mattia?
Non faccio che pensare a come mi sia stato sempre vicino, alla confidenza che abbiamo, alla fiducia reciproca ed a tutte le volte che mi ha consolato nei momenti peggiori.
Non so per quanto tempo io sia rimasta ferma, ma quando vedo Daniele avvicinarsi lo blocco con il braccio libero dalla sua presa.
-Cosa fai?-
-Come cosa? Voglio baciarti.- mi dice con un sorriso dolce, carezzandomi la guancia. -So che lo vuoi anche tu. Io ti piaccio, vero?-
Non so cosa rispondere, ho la testa troppo confusa per dargli una risposta, così mi libero dalla presa e lo sorpasso.
-Gli altri ci stanno aspettando, non dovremmo perdere tempo fuori.-
-Perché non mi dici cosa provi davvero? So di piacerti.-
Lo ignoro e rientro nel locale ancora più confusa di prima.
Come fa a dire di sapere cosa provo quando, ora come ora, non lo so nemmeno io? Come pretende di avere una risposta che neanche la sottoscritta ha?
È vero, fino a qualche ora fa mi sarebbe stata chiarissima, ma ora no.
Tutti gli amici mi guardano con un'espressione sorpresa, probabilmente si aspettavano chissà cosa da quella chiacchierata, ma non mi interessa nulla, l'unica cosa che cerco è il suo sguardo.
Quando i nostri sguardi si incrociano, Mattia sembra preoccupato, ma pochi istanti dopo lo vedo incupirsi e distogliere lo sguardo.
 
La serata era ormai giunta al termine e mi ritrovo di nuovo da sola con Mattia che continua a non guardarmi in faccia. Questa cosa mi fa davvero male.
-Prima Daniele mi ha detto che gli piaccio.- inizio con voce atona, facendolo finalmente voltare.
-Perché ne parli così? Non ne dovresti essere contenta?- dice sorpreso, senza perdere quel velo di tristezza.
-E me lo domandi pure.- borbotto imbarazzata, sentendo le guance scaldarsi.
Il suo sguardo sembra illuminarsi a quella frase e, per la prima volta da quando lo conosco, lo vedo arrossire lievemente.
-Senza contare che mi ha anche detto “so di piacerti”. Non mi nota da mesi ed oggi si rende conto per qualche miracoloso motivo che esisto e che ho una cotta per lui. Sembra che si sia dichiarato solo perché sapeva di non essere rifiutato. Idiota.-
A quella frase Mattia si voltò finalmente a guardarmi con un sorriso sulle labbra, senza tutta quell'ansia che aveva avuto per tutta la serata.
-Ce ne hai messo di tempo per capirlo.- conclude ridendo.
Sentirlo ridere mi toglie un macigno dal cuore: vederlo così cupo mi ha sempre angosciato molto e sapere che la causa fossi io mi stava soffocando. Vederlo ridere così, soltanto per me, mi scalda il cuore.
-So che non dovrei chiedertelo, ma potresti aspettarmi un po'?-
-Dipende da cosa intendi per un po'.- mi risponde felice, per poi darmi un bacio sulla fronte, facendomi arrossire. -Su, sali in macchina.-
-Mi sa che ci vorrà meno tempo del previsto.- sussurro sovrappensiero, per poi rendermi conto di averlo detto ad alta voce.
Fortunatamente per me Mattia è già in auto e mi osserva, cercando di capire il perché non sono ancora salita.
   
 
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