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Autore: SuperCorpKL    16/03/2019    3 recensioni
La vita riserva ad ognuno di noi un bagaglio, a volte noi lo colmiamo di cose belle, d'amori e abbracci, a volte invece siamo talmente sordi e ciechi che ci lasciamo trascinare dalle avversità del momento riuscendo a stravolgere tutto.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO.
La vita riserva ad ognuno di noi un bagaglio, a volte noi lo colmiamo di cose belle, d'amori e abbracci, a volte invece siamo talmente sordi e ciechi che ci lasciamo trascinare dalle avversità del momento riuscendo a stravolgere tutto.

Quello che hai non è mai abbastanza.
Anche quando pensi di aver tutto.
Quindi succede che, giorno dopo giorno, le più grandi cose smettono di essere grandi, che la bellezza non ti meraviglia più e lo straordinario diventa ordinario. Smetti di guardare veramente, stai lì solo a vedere.
Ecco quindi che avere tutto, è proprio come non avere mai avuto niente, perchè ogni cosa diventa insignificante. Minuta. Inesistente. 
L'oceano diventa una goccia, ogni stella diventa una scintilla, il frastuono è solo un lontano rumore.
Quando hai tutto, niente è abbastanza da renderti felice. Cercherai sempre qualcosa in più.

Esco dalla lussuosa villa, sistemo il mio vestito e salgo in macchina richiudendo lo sportello piano.
"Parti pure, Will." 
"Non aspettiamo mister Olsen, signorina?" 
"Non stasera. Mister Olsen ha già con chi tornare a casa." guardai fuori dal finestrino, James intento a ridere insieme ad una donna che ci era stata presentata in occasione della serata di beneficenza.
"Ricordati di cancellare il suo numero dalla mia rubrica."
"D'accordo, signorina."
L'autista mette in moto, partendo e dirigendosi verso casa, sospiro cercando di rilassare i miei muscoli.
La città scorre sotto il mio sguardo attento, il silenzio regna in quella macchina nonostante la presenza di altre due persone. Ho passato la mia vita ad evitare di diventare come lei e proprio come lei mi sto trasformando, una ricca manipolatrice senza un briciolo di sentimenti. I miei progetti erano ben altri. Scuoto la testa cercando di non pensare alla donna che mi ha rovinato la vita.
"Siamo arrivati, signorina." mi informa  la mia assistente.
"Grazie, Jess." 
Senza neanche guardarla e non facendo attenzione alle parole della donna scendo dall'auto.
"Buonanotte." dico chiudendo lo sportello.

La mattina dopo, entro nel mio ufficio e la mia assistente mi si affianca immediatamente.
"Signorina Luthor, sono arrivati dei fiori per lei."
"Mister Olsen?" chiedo.
"Sì, le rose le ha mandate lui mentre quelli li ha mandati la signora Luthor."
"Mia madre?"  chiedo stupita.
"Si, credo che lo abbia fatto perchè la L-Corp si riconferma la più potente azienda di National City."
"Bene, rimandaglieli indietro...anzi rimanda indietro anche questi." indico i fiori di mia madre e quelli di James con espressione disgustata in volto.
"Va bene." dice prendendoli senza aggiungere altro.
"Grazie, Jess."
Con un cenno si congeda e io mi lascio cadere sulla sedia. La nuova assistente è davvero eccellente nel suo lavoro, quella precedente si era licenziata qualche settimana prima per non si sa quale motivo. Non l'ho assunta io, mi è stato presentato il suo curriculum che prontamente ho accantonato nel mio cassetto. Ho lasciato il compito di assumere alla mia migliore amica, Sam, che ha assunto lei perchè più vicina alla nostra età ma in quelle settimane non ho neanche imparato il suo nome perchè l'ho sempre chiamata con il nome della mia vecchia assistente.

"Com'è andata ieri con James?" 
"Male...l'ho lasciato in buona compagnia." 
"L'hai piantato alla festa? Ora i giornalisti faranno articoloni." scuote la testa contrariata.
"Sai quanto me ne importa, Sam? I giornalisti hanno sempre cose da dire su di me!" 
"E di James?"
"Non mi importa neanche di lui, questa sera ho un appuntamento con Maxwell Lord." dico portandomi il calice di vino alle labbra e bevendo un piccolo sorso.
"Lord? Lena, ti prego...quell'uomo è spregevole."
"Ma completamente affascinato da me quindi avrò quello che voglio."
"Porterai la tua assistente con te?"
"Certo, aspetterà in macchina come sempre."
"Perchè trascini quella poveretta ovunque quando non ti serve?"
"Viene pagata per le ore extra."
"Ti ricordo che Jess si è licenziata per questo motivo, aspettare in macchina mentre tu beh...lo sai, non è il massimo."
"La verità è che anche lei voleva beh...tu lo sai." alzo un sopracciglio e lei scuote la testa.
"Non vorrei doverti cercare un'altra assistente."
"Questa Jess non mi sembra che si lamenti come la precedente."
"Lena, almeno il suo nome lo potresti imparare."
"Non ho tempo di imparare tutti i nomi di quelli che lavorano per me."
Lei scuote nuovamente la testa in segno di disappunto. Sam ha davvero tanta pazienza con me e su questo ne sono pienamente consapevole, la nostra amicizia si è consolidata nel corso degli anni, inizialmente non andavamo molto d'accordo e spesso ci siamo trovate a litigare, lei non condivide il mio stile di vita e continua a farmelo notare ma nonostante tutto siamo diventate amiche e spesso mi ritrovo a casa sua a giocare con la sua bambina, l'unico momento di spensieratezza che mi concedo.
"Lei è la tua assistente, il suo dovresti saperlo."
"Lei non se li fa tutti questi problemi, risponde lo stesso ogni volta che la chiamo."
"Solo per non apparire scortese e perchè lavora con una delle donne più potenti della città."
Un leggero colpo di nocche mi fa distrarre.
"Avanti."
"Scusatemi, non volevo interrompervi." dice sistemando i suoi occhiali. "Ma volevo informarla che la macchina è pronta."
"Grazie mille, sempre molto efficente Jess." guardo ironica Sam che puntualmente mi guarda male.
"Devo comunicare qualcosa al suo autista, signorina Luthor?" dice accennando un sorriso.
"Sì, non deve portarmi a casa. Ho un appuntamento con mister Lord."
"Comunico subito."
Annuisco e la guardo uscire dalla porta del mio ufficio.
"Però...ben messa." sogghigno.
"Lena!" mi richiama e io scoppio a ridere.
"Adoro farti arrabbiare." dico alzandomi in piedi e prendendo la mia giacca. 
"Io ti odio." 
"Ma no, non è vero." le schiocco un bacio veloce sulla guancia. "Questa sera puoi andare via prima, non preoccuparti."
"Ci sono dei bilanci che mi aspettano."
"Ti aspettano anche domani mattina, passa del tempo con Ruby."
Annuisce e le auguro una buona serata, esco dal mio ufficio.

Guardo la grande villa di fronte a me e sorrido.
"I ricchi, tutti presuntuosi." dico.
"Come?" chiede lei.
"Sono certa che lo stai pensando." dico voltandomi a guardarla, lei mi guarda stupita quasi sgranando i suoi occhi azzurri, di solito non parlo mai con lei e capisco la sua reazione, si ricompone in fretta drizzandosi sul sedile.
"No...non penso questo." 
"Puoi essere sincera, non mi offendo." la informo. "Ne ho sentite tante sul mio conto, non mi scalfisce più nulla."
"Vuole sapere cosa penso?" 
"Si." chiedo stranamente interessata.
"Penso che sta sprecando tempo con Maxwell Lord, lui è un egocentrico ed egoista. Non investirà neanche un centesimo per la sua causa e di lei non penso che sia una presuntuosa solo che non capisco la mia presenza qui, non che mi stia lamentando per le ore di lavoro però è la sua serata e non credo che lei abbia bisogno di me, la sua assistente."
Innarco un sopracciglio sorpresa e sorrido.
"Pensi che sto perdendo del tempo?"
Annuisce.
"Vediamo se hai ragione, se torno in macchina entro mezz'ora hai ragione tu,ti lascio tutto il prossimo weekend libero se ho ragione io e torno con un assegno tra le mani dovrai stare con me anche per il fine settimana." sorrido con aria di sfida che lei coglie immediatamente.
"Ci sto." dice.
"Perfetto, a dopo." dico lanciandole un'ultima occhiata e scendendo dall'auto.
A noi due Maxwell Lord.


Buonasera, ho pensato di iniziare anche un'altra fan fiction perchè mi sento molto ispirata e una notte ho sognato questa, i personaggi saranno un pochino snaturati, più provocanti e spero che questo vi piaccia. Mi auguro che mi seguiate in entrambe le fict, oggi pubblico questo capitolo e lunedì pubblicherò la storia del nostro presidente. 
Buona lettura e a lunedì! Fatemi sapere cosa ne pensate.



 
   
 
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