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Autore: BRIDGET LANNISTER    17/03/2019    1 recensioni
“Oh mio dio scusa, non avevo capito che fosse occupato” disse una voce dietro di lei, Regina rimasta solo in reggiseno e mutandine cercò di coprirsi il più possibile mentre la sua faccia diventata di un rosso acceso, quando la voce parlò di nuovo “Regina?”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4:
“Gina?”
“Mhh…”
“Mi dispiace!”
“Lo so!”
……………..
“Allora, tra quanto ritorni a Boston?” chiese la bruna
“Non torno a Boston, resto qui, sai mi manca la vita qui: i miei genitori, Ruby, la nonna, insomma sai tutti i miei amici” disse ridendo “Mi manchi tu Gina!” disse la bionda infilando le mani nel retro dei suoi pantaloni e diventando seria
“E cosa farai?” chiese la bruna cercando di non far notar il barlume di gioia che le stesse crescendo dentro k
“Sai speravo che il sindaco, in questo caso, potesse aiutarmi” disse la bionda sogghignando
“Oh davvero signorina Swan?” disse Regina ridendo di cuore
“Dai Gina, non prendermi in giro. Voglio tornare qui” rispose guardandola negli occhi
“Vuoi tornare davvero?” disse la bruna speranzosa
“Si” disse la bionda prendendo le mani della bruna nelle sue “Voglio assolutamente tornare qui e voglio stare con te”
“Emma….”
“Lo so ok? So che ho fatto una cazzata andando via, ma lo sai che l’ho fatto per noi Regina ti prego. Solo una cena e se non vuoi più rivedermi me ne vado”
“Va bene” disse Regina oramai sul suo portico con le chiavi in mano. Nella sua testa la bruna continuava a domandarsi se invitare la bionda dentro, ma non stasera non sarebbe finita così “Vieni domani nel mio ufficio prima di andare da Snow, sicuramente tuo padre sarà felice di tornare ad essere vice, Sceriffo Swan!”
“Oh mio dio, grazie Regina!” disse la bionda abbracciando la bruna. I loro corpi erano riuniti dopo anni di separazione. Per un momento entrambe le donne smisero di respirare. Le loro labbra ora erano così vicino, così vicine da sfiorarsi
“Regina?” si sentì dal fondo del vialetto
“Val?!” disse Regina comunque non staccandosi da Emma. In quello stesso momento la bionda cercò di districarsi dall’abbraccio di Regina, ma la bruna la teneva ancora più stretta.
Val di nome Valerie, era il nuovo agente del dipartimento dello sceriffo, per mesi aveva seguito la bruna chiedendole di uscire insieme ma ogni volta la bruna rifiutava. C’erano stati leggeri flirt, anche da parte dello stesso sindaco, ma di certo non intenti per creare una relazione, ma per uscire insieme al massimo per qualche volta e oramai quel qualche volta era già successo per tre volte. Ma oramai la ragazza stava divenendo troppo insistente creando un mondo che in realtà non esisteva.
“Cosa fai qui?” chiese la bruna per poi sussurrare ad Emma “Ti prego non andare!” guardandola intensamente negli occhi, la bionda annuì con vigore fino a quando una voce esterna a loro, finalmente rispose alla domanda di Regina
“Volevo vederti!”
“Val, ti ho chiaramente che non potevo”
“Si per uscire con un’altra donna?” disse Val cominciando ad arrabbiarsi
“Val, noi due non usciamo insieme”
“E chi lo dice?” chiese l’agente urlando oramai sull’orlo delle lacrime
“Io Val!” d’un tratto la bruna aprì la porta, prese Emma per la mano e la condusse dentro sbattendo la porta dietro di loro.
“Regina cosa sta succedendo?” chiese la bionda preoccupata del comportamento della bruna
“Vuoi un po’ di sidro?” chiese Regina già aprendo l’armadietto dei liquori e porgendo immediatamente un bicchiere pieno alla bionda
“Gina?!” chiese di nuovo prendendo una mano tra le sue
“Quella donna e io siamo uscite insieme tre volte. Mi sentivo sola e lei bhe lei mi trovava carina. Ma per me non era nulla, solo divertimento. La terza sera ha provato a fare sesso con me ma mi sono rifiutata, così sono scappata a casa e da allora a cercato di scusarsi e stasera dovevamo uscire di nuovo, ma avevo annullato, ci avrebbe sicuramente riprovato. Emma, io non volevo e non voglio fare sesso con lei!! Ma lei si ostina a chiamarmi e seguirmi! Cazzo una volta l’ho trovata dentro casa” disse la bruna urlando
“Hei,hei ci sono io qui io ora!”
“Si e quando te ne andrai di nuovo?”  chiese la bruna divincolandosi dall’abbraccio in cui la bionda l’aveva presa
“Non me ne andrò Gina, non me ne andrò mai più!”
“Mi sei mancata così tanto” disse la bruna tornando nel suo abbraccio, asciugandosi le lacrime
“Anche tu piccola” disse la bionda baciandole la fronte.
Le due donne parlarono un paio d’ore, delle loro vite e del loro lavoro, della città e del ritorno a Sceriffo della bionda, non sforzandosi di toccarsi o di baciarsi, per quello era davvero troppo presto, ma la sola presenza di entrambe le faceva sentire al meglio
“Dovrei andare ora, se vuoi che io domani sia puntuale al municipio” disse la bionda ridendo
“Non sei mai puntuale Em!” rispose il sindaco ridendo
“Domani lo sarò” disse Emma sembrando di sembrare offesa
“Buona notte Em!” disse al bruna accompagnandola alla porta e tenendola aperta per lei
“Notte Gina” rispose lei baciandola dolcemente sulla guancia “Sicura che stai bene?”
“Si tranquilla vai a casa, oramai la casa ha un sistema d’allarme! Notte Emma”disse baciandole la guacia
…………………….
La mattina arrivò velocemente e la bionda non voleva essere assolutamente in ritardo
“Hei tesoro ciao, buongiorno!” disse Snow vedendo sua figlia in piedi molto presto “Cosa fai sveglia a quest’ora?” chiese un po’ dubbiosa
“Ho un appuntamento con Regina!” disse Emma sorridendo sua madre
“Con Regina?” chiese sua madre cercando di non sorridere alla figlia
“Si, sai per il lavoro”
“Le hai detto che vuoi restare qui?” chiese sua madre stracolma di gioia
“Si e l’ho anche pregata di ridarmi il lavoro” rispose la bionda ridendo “ E penso di invitarla a cena, prima del matrimonio” disse seriamente continuando a guardare sua madre
“Va bene tesoro caffè?” chiese Snow con in mano la brocca del caffè appena fatto
“No grazie, ora vado a prenderlo da Granny’s e lo porto anche al sindaco” disse prendendo le chiavi della sua auto “Ci vediamo dopo mamma!”
“Ricorda a Regina alle 4 Emma!” rispose sua madre urlando
“Si mamma!”, arrivata da Granny’s, Emma vide la donna della sera precedente seduta ad un tavolo, chiacchierando con un’altra persona, così si avvicinò al bancone e ordinò i due caffè “Rubs buongiorno! Mi fai due caffè? Uno normale e uno per Gina!”
“Gina, Ems?” chiese la sua amica facendole l’occhiolino
“Rubs smettila ho un appuntamento nel suo ufficio per riavere il mio lavoro e sai com’è al mattino. Un caffè la renderà felice e propensa a ridarmi il mio lavoro e per accettare di venire a cena con me!” disse con sicurezza la bionda
“Si forse hai ragione” rispose ridendo la bruna, porgendo i suoi caffè alla bionda e augurandole una buona giornata fino al loro incontro del pomeriggio per il matrimonio.
Arrivando al municipio, Emma si sentì come a casa con quei due caffè in mano, sembrava la normalità ed era quello che più le mancava
“Linda” disse Emma salutando la segreteria di Regina
“Sceriffo Swan!” rispose la segretaria sorridendo
“Speriamo” disse la bionda ridendo
“Il sindaco ti aspetta” disse la segretaria annunciando a Regina che la bionda fosse li
“Falla entrare” si sentì dall’interfono
Nel frattempo Regina sentendo che la bionda fosse li fuori, davanti allo specchio cominciò a sistemarsi il trucco e i capelli, voleva essere bella per la bionda, voleva che la bionda la rivolesse e per il momento era sulla buona strada, oramai era quasi certa che la bionda la rivolesse.
La porta si aprì e apparve la bionda: jeans stretti, stivali al ginocchio, una canottiera, i suoi capelli sciolti nei suoi boccoli e il suo fatidico giubbotto di pelle rosso. Era la sua Emma, la sua.
“Regina buongiorno!” disse la bionda non riuscendo di smettere di fissare la figura del sindaco, anche in tuta la bruna sarebbe stata bellissima
“Ciao” rispose la bruna molto timidamente “Hai portato il caffè? Quanto disperatamente rivuoi il tuo lavoro?” chiese ridendo istericamente il sindaco
“Da morire!” rispose la bionda fingendo di essere offesa, entrambe le donne parlarono per circa un’ora, firmando i documenti necessari.
“Bene eri il mio unico appuntamento oggi Sceriffo Swan!” disse la bruna riordinando i documenti appena firmati dallo sceriffo.
“Bene Sindaco Mills, allora mi farà compagnia a pranzo? E magari può farmi fare un tour dell’ufficio dello sceriffo” chiese ridendo Emma
“Mi piacerebbe davvero davvero tanto Emma!” disse sorridendo
“Regina posso chiederti una cosa?” disse la bionda mentre la bruna indossava il suo cappotto
“Certo dimmi” rispose lei trovandosi naso a naso con la bionda
“Posso baciarti?” chiese la bionda rendendo la bruna senza parole.
 
 
   
 
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