Libri > The Maze Runner
Segui la storia  |       
Autore: lisi_beth99    21/03/2019    1 recensioni
Minho è stato catturato ed il resto del gruppo cerca di salvarlo dalle grinfie di W.C.K.D.
Lane dovrà lottare un'ultima volta per riuscire a lasciarsi tutto alle spalle e poter costruire una vita pacifica con Newt.
Ma ci sarà un segreto fra loro...
Riusciranno a vincere contro l'organizzazione e a raggiungere un luogo sicuro?
Questo è l'ultimo capitolo della saga, dove tutto si concluderà nel bene, o nel male
//SEQUEL DI: RUN FIGHT SURVIVE\\
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Live, Fight, Win'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jorge guidò a tutta velocità stando attento a non colpire le vetture abbandonate lungo la galleria.
Poco dopo ci imbattemmo in un gruppo di Spaccati. L’uomo accelerò maggiormente e ne investì parecchi.
-Sono loro! – esclamò Brenda mentre indicava tre figure in mezzo a decine di Spaccati. – Vai, vai! – dissi afferrando la pistola che avevo tenuto fino a quel momento nello zaino.
Jorge passò sopra a qualche altro ex umano ed inchiodò il veicolo accanto ai tre ragazzi. Brenda spuntò dal tettuccio e cominciò a sparare verso un gruppo di Spaccati – Hey, salite! – urlò centrandone un paio. Io sbucai dal sedile dietro a Jorge e feci fuoco su quelli che provavano ad avvicinarsi dal lato opposto. I tre non se lo fecero ripetere e saltarono sul fuoristrada.
-Parti Jorge! – gridò Thomas, mentre si sedeva dietro al mio posto. Newt era accanto a me e fissava quel gruppo che si faceva sempre più lontano.
In poco tempo fummo fuori dalla galleria.
Il mio ragazzo finalmente si voltò a guardarmi e la mia faccia doveva dire tutto su quello che pensavo in quel momento, perché lui fece un sorrisetto di scuse – Volevo tenerti fuori da questa storia. – disse avvicinandosi, probabilmente per darmi un bacio. – Non è una scusa plausibile mio caro! Non avresti dovuto lasciarmi lì. –
-Sono sbalordito. – esclamò Jorge, continuando a guidare – siete sopravvissuti quasi un giorno. -.
Brenda si voltò a guardare Thomas con faccia di disappunto, probabilmente assomigliava alla mia. Il moro ricambiò lo sguardo nello stesso modo di Newt – Scusa, non volevo mettervi in mezzo. – disse con tono di scuse.
Io e la bruna ci scambiammo un’occhiata – Ve la siete preparata lungo la strada? – domandi cominciando a ridere e subito seguita dall’altra ragazza.
-Quello che stavano cercando di dire è grazie per averci salvati. – Frypan spuntò da dietro Newt sorridente come suo solito. – Non c’è di che! – rispondemmo entrambe.
-Non fatevi strane illusioni. Quel posto era l’ultimo baluardo della città. – disse Jorge riportando la serietà – Se era pieno di Spaccati, in città sarà lo stesso. –
-A meno che non abbiano trovato un altro modo per tenerli lontano. – esclamò Newt guardando fuori dal finestrino. Tutti ci voltammo a sinistra, scoprendo che al centro di una vallata si ergeva una città con palazzi in vetro che si stagliavano verso il cielo. Era circondata da delle mura ma subito fuori le case erano decadenti e lasciate a loro stesse, segno che W.C.K.D. fosse interessata a tenere fuori tutto quello che non era parte della loro organizzazione.
Jorge fermò la vettura e scendemmo tutti. In quel momento fui colta da una nausea simile a quella del giorno prima; dovetti allontanarmi dal resto del gruppo e vomitai tra dei cespugli sperando di non essere vista né sentita, specialmente da Newt.
Mi ricomposi velocemente, la nausea era svanita così com’era apparsa. Mi voltai per tornare dagli altri e vidi che Frypan mi stava fissando preoccupato. Affrettai il passo e lo tirai da una parte – Non dire nulla. Probabilmente era indigestione. Voi tre non mi avete certo reso la colazione un pasto digeribile questa mattina. – cercai di buttarla sul ridere anche se ero leggermente preoccupata che potesse essere altro. Forse il virus si stava ripresentando a distanza di mesi?
Fry mi strinse delicatamente una spalla – Se avessi bisogno, sai che puoi sempre parlare con me. – disse sorridendo – Grazie! – risposi cercando di celare la mia preoccupazione.
Risalimmo a bordo e ripartimmo. La differenza tra la città all’interno delle mura e quella fuori era abissale. Come potevano lasciare centinaia di persone a combattere contro l’Eruzione mentre loro se ne stavano comodi dietro alla loro protezione?
Raggiungemmo la città ma, dopo poco, fummo costretti ad abbandonare il fuoristrada e continuare a piedi.
Per le vie la gente camminava abituata a quelle condizioni ma per noi era qualcosa di disumano. Alcuni uomini caricavano su un furgone una decina di sacchi contenenti dei cadaveri. Molte persone avevano delle maschere, forse con la speranza di non contrarre il virus?
Mi feci più vicina a Newt che mi prese la mano controllando con sguardo attento la gente che ci si avvicinava.
-Si nascondono dietro le loro mura! – un uomo su una camionetta parlava attraverso un megafono alla marea di persone che camminava per quelle strade. Ci spostammo per non essere investiti – Pensano di poter tenere la cura tutta per loro. E guardando il resto di noi deperire e marcire! – la vettura passò accanto a noi. Con quell’uomo ce n’erano altri, uno dei quali puntò lo sguardo proprio su di noi. Mi sembrava vagamente familiare…
-Ma noi siamo molto più numerosi di loro! – stava continuando l’uomo col megafono – E io dico: ribelliamoci! E riprendiamo ciò che è nostro! – la folla esultava ad un’unica voce mentre il convoglio di quelli che potevano essere definiti “ribelli” passava.
Continuammo a camminare cercando di avvicinarci alle mura. Ci imbattemmo in un corteo che continuava a gridare – Fateci entrare! – rivolto al perimetro di sicurezza attorno all’Ultima Città.
-Entreremo da lì! – esclamò Thomas indicando una spaccatura fra la muraglia.
Ci mischiammo con i manifestanti e spintonammo per arrivare il più vicino possibile alle mura. – In che casino ci siamo cacciati? – domandò Frypan guardandosi attorno.
Newt mi circondò le spalle per impedirmi di essere portata via dalla bolgia di gente che ci circondava.
Mi sentii osservata. Mi voltai e intravidi uno degli uomini sulla camionetta di poco prima che ci fissava. Anche Newt lo notò.
Si fece largo per raggiungere Thomas che era riuscito ad arrivare alle barricate che impedivano di avvicinarsi maggiormente alla muraglia.
-Dobbiamo andarcene subito! Guardate! – urlò il biondo per farsi sentire sopra alla folla. Quelli di poco prima stavano cercando di accerchiarci. Istintivamente ci chiudemmo a riccio. Newt e Frypan si misero davanti a me e Brenda mentre Jorge e Thomas stavano dietro.
Un clangore metallico fece tacere tutti. Osservammo le armi sul perimetro venire messe in posizione per colpire la folla. Scoppiò il caos. Tutti iniziarono ad urlare e scappare.
-Dobbiamo allontanarci! – urlò Jorge ma non fummo abbastanza veloci. I primi colpi si schiantarono a pochi metri da noi. Ci mettemmo a correre mentre la confusione si faceva sempre maggiore.
Corremmo verso un edificio abbandonato. Nella fuggi fuggi generale, un uomo dai capelli neri e unticci inciampò sui miei piedi. Persi la presa e mi staccai dalla mano di Newt –Lane! – gridò voltandosi ma fu spinto da Thomas verso il varco. Una donna mi piombò addosso senza che me ne rendessi conto, continuando ad urlare e cercando di rialzarsi.
Caddi al suolo sbattendo violentemente la testa contro un calcinaccio che giaceva tra le altre macerie. Persi i sensi.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > The Maze Runner / Vai alla pagina dell'autore: lisi_beth99