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Autore: Trottola99    22/03/2019    0 recensioni
Nonostante Erik chieda al cigino di morire, T'Challa decide di salvarlo e farlo prigioniero, nella speranza di trasformarlo in un prezioso alleato del Wakanda. Toccherà però ad una determinata agente Shield fargli da guardia, cercando di non cedere alle sue provocazioni. Basterà la sua forza d'animo per non soccombere davanti a quei due magnifici occhi neri ammaliatori?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lotte e verità
 


Nel campo di allenamento c'erano solamente poche guardie che appena ci videro arrivare si distanziarono per poi riprendere silenziosamente. Andai verso un angolo appartato per non dare troppo nell'occhio e mi tolsi la felpa. Portavo una semplice canotta blu scura sopra dei leggins grigi adatti allo sport, nulla di straordinario, ma pratico. Mi riscaldai brevemente per poi posizionarmi davanti a Erik, che mi osservava attento " bene piccola pantera, vediamo di cosa sei capace ".
Andai verso di lui per poi abbassarmi di colpo lasciandolo spiazzato. Lo colpii ad una coscia ma non si mosse di un millimetro. Mi ero scordata di quanto forte lo avesse reso il siero del Balck Panther e mi diedi della stupida per averlo attaccato puntando tutto sulla potenza dei colpi. Sbuffai stizzita mentre lui ghignava soddisfatto, dovevo stare attenta.
Si mosse rapido e non riuscii contrastarlo. Passò una gamba tra le mie mentre con me braccia mi spingeva indietro le spalle, facendomi perdere l’equilibrio. Mi aggrappai al suo avambraccio per restare in piedi, ma con una studiata torsione del busto mi fece capitolare di pancia sul pavimento duro della palestra. Mi ritrovai così a terra schiacciata dal suo peso mentre mi teneva ferma tenendomi il braccio girato dietro la schiena. Si alzò dopo qualche secondo e con il suo solito ghigno, un vero assalto al mio autocontrollo, disse sprezzante "uno a zero, panterina". Mi alzai con un solo movimento fluido e lo fissai sorridendo "vorrai dire uno pari, nel corridoio ti ho atterrato se non sbaglio, Erik" si fece subito vicino tanto che sentivo il suo odore, caldo, provocante, avvolgente … e qualcuno mi fermi prima che degeneri! "Nel corridoio hai barato piccola, hai giocato sporco". Mi sollevai sulle punte dei piedi per raggiungerlo meglio e gli afferrai un bordo della maglietta nera che portava "ho preso spunto dal migliore ".
Con un sorrisino di sfida lo lasciai andare e mi allontanai per bere dell’acqua. Dovevo calmarmi e smetterla di pensare a lui, dovevo rimanere concentrata per batterlo e rimetterlo al suo posto. Ancora non capivo perché avessero assegnato me alla sua custodia quando era più forte e grosso di me. Ora che ci pensavo era veramente alto e spesso...mi chiesi se il siero gli avesse donato capacità fuori dalla norma solo nel combattimento o se…. Ecco mi ero incantata a fissarlo di nuovo, e sulle sue labbra per giunta. Volevo sotterrarmi, soprattutto quando si mise a ridere per poi quasi urlare " Sarah suvvia, ti serve una bella scopata per distendere i nervi, sei tesissima e mi guardi come volessi mangiarmi... io mi offro disponibile sia chiaro... " finì la frase abbassando la voce e trasformandola in una roca carezza. Spalancai gli occhi davanti alla sua sfacciataggine eppure mi sentivo quasi tremare, quanto lo odiavo! Ovviamente tutte le guardie si voltarono fissandoci, o meglio, fissandomi. Arrabbiata per la figuraccia decisi di fargliela pagare. Mi vuotai dandogli le spalle e presi lentamente la mia bottiglietta d’acqua. La portai alle labbra e le inumidii con la lingua, ormai doveva sapere che sfidarmi così portava solo guai e che se mi mettevo qualcosa in testa, nessuno poteva battermi. Mentre bevevo accidentalmente dell'acqua misi rovesciò sulla canotta rendendola perfettamente aderente ad ogni curva del mio corpo. Mi mossi sensuale verso di lui e poco a poco la sfilai dalla testa mostrando un reggiseno sportivo totalmente trasparente sui fianchi. Vidi che serrava la mascella e deglutiva forte. Se voleva la guerra, guerra avrebbe ottenuto, perché non era l'unico bravo in quel gioco!
Quando fui nuovamente davanti a lui estrassi scaltra il pugnale che portavo sempre nello stivaletto e lo usai rapida per tranciargli la maglietta lasciandolo così a petto nudo. Ammetto che fu un arma a doppio taglio perchè quella visuale mi fece avvampare. Scossi la testa e letteralmente gli saltai in braccio "dicevi di rilassarmi così prima? " poi feci scorrere il pugnale sul braccio afferrandolo saldo nell'altra mano. Saltai a terra pestandogli un piede e tirando un calcio ben dato nello stinco. Si inginocchiò al suolo preso alla sprovvista e gli puntai la lama alla gola. Quando i suoi occhi di ossidiana si puntarono nei miei verdi lo incatenai con lo sguardo "ricordati Erik, con me non si scherza ".


Tutte le guardie erano rimaste immobili a fissarci, come pietrificate. Lasciai il suo collo libero e le guardai tutte " lo spettacolo è finito signori, spero abbiate apprezzato!" Feci un inchino teatrale ed uscii dalla palestra all'aperto, non prima di aver fatto alzare il mio prigioniero ed averlo rinchiuso nella sua stanza. Smisi di pensare a lui, gli stavo dando davvero troppo potere su di me. Questi ultimi due giorni erano stati troppo intensi, tra il suo asciugamano, il corridoio e poi, per finire in bellezza, la scenata nella palestra.
Non pensavo di potermi trovare così coinvolta da Erik in pochi giorni, eppure al sol pensiero di rivederlo questa mattina mi tremano quasi le gambe. Ed eccomi a rimuginare sugli ultimi giorni mentre cammino nei corridoi deserti verso i suoi appartamenti. Non so cosa succederà d’ora in poi, ma sicuramente devo aspettarmi qualunque cosa da Erik. Arrivo davanti alla porta della sua camera ed esito, temo di non riuscire a fronteggiarlo di nuovo come ieri, temo che il mio corpo mi tradisca questa volta che soccomberò facendo la figura della povera scolaretta indifesa. Abbasso la mano sulla maniglia ed entro nella camera "Erik sei presentabile? Sto entrando!" Lo trovo seduto sul letto intento a leggere un libro dalla copertina logora.
" Sono presentabile piccola" ridacchia con il suo bellissimo timbro di voce, basso e roco "ammetto che la tentazione di presentarmi senza vestiti mi allettava molto, ma non volevo rischiare di ucciderti sul colpo". Questa volta quasi scoppia a ridere. Lo ammetto, è divertente, e anche sexy, ma mai lo darei a vedere "non sono così impressionabile Erik, e poi non chiamarmi piccola, sono la tua guardia!".
Mi siedo su una poltroncina bianca affianco al letto. Mi sento osservata, mi sta facendo un accurato scanner dalla testa ai piedi, per poi leccarsi le labbra con la punta della lingua, proprio come un felino che pregusta la sua preda. Mi irrigidisco e cerco di distendere la situazione " cosa stai leggendo? Non ti facevo un tipo intellettuale". Riporta subito l'attenzione sul suo libro, anche se noto un pizzico di dispiacere nei suoi occhi. "È un volume sulla storia del Wakanda, mio padre me lo leggeva quando ero piccolo", mi avvicino per vederlo meglio. Sembra vecchio, letto e riletto più volte, ma ben tenuto. Con un gesto fluido Erik mi tira verso di se; sono già pronta ad allontanarlo ma mi sorprende: mi tira al suo fianco facendomi appoggiare al suo petto con la schiena. Come fossi una bambina mi mette un braccio intorno alle spalle e si mette a leggere il libro ad alta voce. Adoro sentire la sua voce profonda che legge per me, solo per me.
Presa dal momento così semplice in apparenza, ma così intimo per me, mi abbandono al calore del suo corpo, alla melodia della sua voce, alla storia del Wakanda ed appoggio la testa nell'incavo della sua spalla. Senza rendermene conto pian piano mi addormento, cullata dal suo fantastico profumo. Sento una piccola pressione sulla tempia, quando riapro gli occhi mi ritrovo coricata sul petto di Erik, intento ad accarezzarmi i capelli e giocare con i miei riccioli ribelli. Mi metto a sedere di scatto, anche se una parte di me sarebbe voluta rimanere accoccolata al suo petto. Mi guarda ghignando, il suo marchio di fabbrica. "Cosa è successo io... cavolo devo essermi addormentata, mi toglieranno l'incarico, perderò il mio ruolo, verrò cacciata dal Wakanda perché sono una guardia pessima sono un vero disastro io-" le mie labbra sono bloccate da una dolce carezza di velluto caldo.
Erik ha posato le sue morbide e calde labbra sulla mia bocca azzittendomi. Mi paralizzo all'istante mentre, mio malgrado, il mio corpo reagisce alle sue premure. Sento una sensazione di calore irradiarsi dal basso ventre in tutto il corpo, le gambe diventano molli e le mani vanno ad aggrapparsi ai suoi bicipiti. Inizio a rispondere al bacio prima timidamente, ma poi, sollecitata dalla sua lingua e dai suoi movimenti possessivi, mi lascio andare alla passione. Le nostre lingue si incrociano e si inseguono nelle nostre bocche. Sento che si solleva di più e mi afferra per i fianchi con le sue grandi mani. Mi attira su di se mettendomi in braccio. Le mie mani salgono e su avvinghiano al suo collo, per poi tirare piano i suoi capelli nerissimi. Sento il calore del suo corpo che mi avvolge.
Vorrei restare così per sempre, avvinghiata a Erik, baciandolo come adesso. Le sue mani salgono a scompigliarmi i capelli e la mente cede un poco, mi lascio sfuggire un dolce gemito che subito lui cattura della sua bocca. Lo sento ghignare soddisfatto sulle mie labbra mentre mi stringe possessivamente a se. Ad un certo punto si stacca e d'istinto mi protendo in avanti, come a non volerlo lasciar andare, contrariata dall'interruzione del nostro bacio. Lo guardo negli occhi e mi vedo riflessa in quelle pozze di oro nero, ho gli occhi lucidi di desiderio, sono rossa in volto e ho il fiato corto, proprio come una piccola pantera arruffata. "Erik io..." realizzo cosa è appena accaduto solo quando mi rendo conto che la mia mano è ancora tra i suoi capelli e le sue sono ancora strette sui miei fianchi. Mi distacco da lui velocemente rischiando di cadere dal letto " Perchè lo hai fatto? Tu non puoi baciarmi! Io sono la tua-"- "Guardia? Si lo so, lo ripeti in continuazione, ma sei anche la mia piccola pantera, mettitelo in testa".

Rimango sbalordita dalle sue parole, ha veramente detto che sono Sua? Dovrei infuriarmi, urlargli contro che sono una donna indipendente e non appartengo a nessuno, eppure sento solo una grande felicità montarmi nel petto. Senza lasciarmi il tempo di riflettere riprende " non stavi zitta e stavi dicendo un mucchio di stronzate, abbiamo, o meglio, hai solo dormito, nulla di grave eri esausta! E poi pensi sul serio che avrei fatto la spia? Io? Rischiando anche di perderti? ". Spalanco gli occhi dalla sorpresa "tu tieni così tanto a me? Perchè? " .
Vedo che si sistema meglio seduto sul letto davanti a me "Due giorni fa non è stata la prima volta che tu ho vista. Quando ero in America e lavoravo nell'esercito, degli agenti dello Shield sono venuti per conferire con i nostri generali e tu eri nel gruppo. Subito mi sei rimasta in testa, con i tuoi capelli simili ad una criniera e gli occhi verdi come i campi... ho pensato che fossi la ragazza più bella che avessi mai visto. Nei giorni seguenti ti ho diciamo, tenuta d'occhio. Ti guardavo allenarti con i miei compagni ed eri un fenomeno veramente, eri decisa e testarda, proprio come me... Purtroppo dopo tre giorni il tuo gruppo è ripartito e non ti ho mai più ritrovata. Poi quattro giorni fa mi sono affacciato alla finestra e ti ho vista camminare nel cortile interno del palazzo. Puoi immaginare la mia sorpresa nel rivederti proprio qui, così vicina, eppure troppo lontana. Durante il mio colloquio con mio cugino ho porto come unica richiesta quella di potere avere te come guardia, promettendo di non ribellarmi e non creare altri problemi. Pensavo che quel giorno al campo militare fossi elettrizzato, ma nulla è paragonabile a quello che ho provato nel vederti nella mia camera con le guance rosse e la pelle accaldata. Eri una visione".

Si alza dal letto e continua a tenere i suoi meravigliosi occhi di ossidiana su di me, che sto quasi tremando sulle lenzuola candide. "Scoprire poi che anche tu non mi eri indifferente è stato il colpo di grazia finale. Sono egoista, lo so, ma so che alla fine cederai piccola, tu cederai a me. Da quando sei arrivata ho persino interrotto il mio piano di fuga da qui, in fondo per te posso anche rimandarla di un pochino". Finisce la frase ridendo, mentre si passa una mano sulle sue treccine. Mi alzo in piedi anche io andandogli di fronte. Non so cosa dirgli, pensavo fosse solo uno stronzo egocentrico molto sexy, ma mai avrei immaginato tutto questo. Gli tocco il braccio mentre con l'altra mano mi sfioro le labbra, ho ancora il suo sapore in bocca e sento il suo calore impresso sulla mia pelle " Erik hai ragione, non mi sei indifferente ma... sono la tua guardia, non posso darti ciò che desideri, mi dispiace... ".
Abbasso il braccio e mi avvicino alla porta. Afferro la maniglia per uscire dalla camera, sto pregando con tutta me stessa che mi fermi, che dica qualcosa, che capisca cosa desidero realmente. Ormai sto per chiudermi la porta alle spalle, l'ho perso, non proverò più quelle bellissime sensazioni ...non posso "Aspetta!" Mi volto cercando di mitigare il sorriso che mi è nato sulle labbra "si Erik?" fa un passo nella mia direzione "Questa sera vieni in camera mia, tranquilla non voglio farti nulla, ma non mi piace mangiare da solo...almeno avrei un pò di compagnia."
Sorrido segretamente soddisfatta " Va bene, all'ora di cena sarò qui" prima che possa chiudere la porta sento ancora la sua voce "mettiti qualcosa di carino! Hai sempre quella divisa che, per carità, ti fa un sedere da paura, ma vorrei vederti con altro".

Senza rispondergli chiudo la porta alle mie spalle sorridendo ed arrossendo per il complimento sfacciato. Già lo immagino a ghignare nella camera. Corro nei miei appartamenti, apro il rubinetto della vasca da bagno e mi spoglio entrando nell'acqua calda che mi avvolge come un abbraccio vellutato mentre penso a cosa indosserò per stupirlo.
 
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rieccomi con il secondo capitolo! siamo prossimo alla fine e mi chiedo cosa ne pensiate fin'ora della mia storia!! Fatemi sapere con recensioni e messaggi!!!
Grazie ancora a tutti coloro che hanno letto!!! 
Alla prossima! XD
   
 
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