Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Nymeria87    23/03/2019    3 recensioni
la mia prima Jonsa con tutto il cuore...
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[dal testo] scese da cavallo continuando a cercare tra la piccola folla che si stava radunando attorno a loro…
ancora niente…ma dove poteva essere, a chi poteva chiedere…
cautamente, senza smettere di studiare ogni singola persona, si girò ancora una volta, 
e li, sul parapetto che si stagliava di fronte a lei, infine lo vide!
[...]erano loro due, il centro del mondo erano loro due,
ad ogni passo Jon realizzava davvero chi aveva di fronte,
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riparto dalla 6x4 per ricostruire il loro percorso insieme, interpretando il non detto che traspare incontrollabile dall'alchimia del loro rapporto.
primissima fanfic, spero piaccia!
La ff si conclude con Winds of Winter, seguiranno altre 2 ff che andranno a percorrere gli eventi della settima e dell'ottava stagione.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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Missing Moment 5.2

“…la fiamma più vivida proietta sempre le ombre più oscure…” 
quelle parole avevano lasciato Jon in preda all’inquietudine,
cosa intendeva la sacerdotessa rossa con quella frase ambigua?
quali erano le ombre che stando a lady Melisandre si originavano dalla sorella?

“per un’attimo ho pensato di impazzire…” le aveva detto in un sussurro,
trasportato dalle onde dei suoi pensieri che gli offuscavano la mente e gli annebbiavano gli occhi al solo pensiero di perderla…
Aveva necessità di lei, di averla accanto, come se la sua mancanza lo privasse di battiti e respiri;
la profondità del suo attaccamento nei confronti della sorella gli gravava sulle spalle come un macigno,
non si era aspettato di provare sentimenti così dilanianti e al contempo così caldi e avvolgenti…
In ogni modo sentiva il bisogno di dominarli:
il momento che stavano vivendo era troppo delicato per lasciarlo in balia di un’emotività che non riusciva a comprendere fino in fondo,
inoltre si sentiva già disorientato dagli atteggiamenti di Sansa.

Ostinazione… quella parola continuava a tornargli in mente…
ostinazione… ovvero determinazione, certo,ma accompagnata ad un’ombra che pareva propagarsi a macchia d’olio, ogni giorno che passava,
figlia di una disillusione generata da eventi costellati da crudeltà indicibili.

Tuttavia Jon non riusciva ad esserne spaventato,
poiché l’orgoglio e l’amore per la famiglia era all’origine di ciò che tanto animava il fervore di Sansa.

…e quelle parole decise…

“Jon no, ma io si!” in risposta ad una giusta osservazione di Davos rispetto alla sua posizione all’interno della casata Stark;

una risposta di chi non ha paura di quello che è, di ciò che ne comporta, e anzi si assume tutte le responsabilità dinastiche del caso, 
una risposta degna della vera Lady di Grande Inverno.

Jon non si era infastidito dall’asserzione della sorella,
in fondo lui si era sempre ben guardato dal ritenersi egli stesso uno Stark, sapeva quale fosse il suo posto, lo aveva sempre saputo;
no, Jon era rimasto folgorato dalla fierezza di lei, dal suo sguardo luminoso e vivo, dall’orgoglio che risuonava argentino da quelle parole;
ancora una volta Jon era rimasto scottato da Sansa, la sorella si rivelava una continua sorpresa ai suoi occhi e ai suoi sensi:
straordinariamente imprevedibile…

…e immancabilmente gli tornava in mente Ygritte!

…perché mi viene in mente proprio Ygritte?

[“Oh, un ragno! Salvami Jon Snow, il mio vestito è fatto della più pura seta di Tralalalalaleeday…”]

l’ombra di un sorriso gli apparve sul volto adombrato al ricordo di quello spensierato episodio,
quando ancora si beava della purezza leggera e incontaminata dell’animo di Ygritte,
dei suoi occhi vivaci, delle sue efelidi delicate quasi fossero dipinte…
Ygritte era sempre stata così consapevole e protettiva rispetto alla sua libertà in quanto Bruta del popolo libero, ma soprattutto in quanto donna,
una libertà che le aveva permesso di scegliere qualunque aspetto della sua breve vita.

Sansa questa libertà la stava sperimentando ora,
una brama celata dietro abiti finemente ricamati, acconciature complesse e gesti gentili.
Sansa stava determinando in quei giorni la donna che era destinata a diventare,
e questa metamorfosi che si stava compiendo sotto gli occhi di Jon era a dir poco sconvolgente,
del tutto inaspettata e a tratti davvero seducente…

Seducente…Sansa?

“ma come ti viene in mente?!” sbottò a voce alta realizzando in quel momento l’entità dei suoi pensieri
e la pericolosa strada che stavano immaginariamente imboccando,
“Dei… se Robb fosse vivo mi attaccherebbe al muro seduta stante, per non parlare di nostro padre!”

ma come mi viene in mente?…
si, è cresciuta e si è bellissima ma è mia sorella e… è incredibile solo che io mi metta a cercare di dominare questi pensieri, ma cosa mi prende?!

“la partenza: organizzare la partenza;
il cavallo,
Lungo Artiglio,
avvisare gli alfieri di mio padre,
le missive,
i corvi…”

Jon percorse la stanza ad ampie e decise falcate, la soglia della porta, il lungo corridoio,
cercando di ottenebrare i pensieri con il lungo elenco di cose da fare;
eppure in quel preciso istante, una scintilla, minuscola e accecante, si faceva strada nell’angolo più remoto della sua anima,
mettendo radici, più forti e profonde di quanto lui stesso non volesse ammettere.

 
   
 
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