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Autore: ZilviaRaw    24/03/2019    0 recensioni
Brooklyn, 1938.
Steve e Bucky sono migliori amici da sempre, ma il loro rapporto sta per avere una grande svolta.
Qualcosa cambierà per sempre il destino dei due ragazzi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo I - ''In ritardo'' Brooklyn, 1938 Continuando a calpestare le foglie morte sull'asfalto, Bucky guardò per l'ennesima volta il proprio orologio da polso, constatando che oramai il suo migliore amico era maledettamente in ritardo. ''Ma quanto diavolo ci sta mettendo?'' Rumori di passi distanti qualche metro si facevano sempre piu' vicini, mentre un piccolo e rachitico ragazzo dalla chioma bionda, con respiro affannoso, correva verso Bucky. ''H-hey, Bucky. Eccomi qui. Perdonami ma ho dovuto dare una mano a mia madre perchè le si era bruciata la torta nel forno. E' stato assurdo. Ci mancava poco e la cucina sarebbe andata a fuoco. Assurdo vero?'' disse mentre tentava di riprendere fiato. ''Piuttosto insolito'' rispose Bucky sorridendo. ''Tua madre di solito è sempre molto precisa in cucina.'' ''Non questa volta, a quanto pare. Ci vorranno settimane affinchè la puzza di fumo si elimini completamente dall'appartamento.'' Bucky poggiò una mano sulla spalla di Steve cercando di confortarlo. Gli sorrise. Steve ricambiò il sorriso, era uno di quei sorrisi così spontanei, i suoi occhi sorridevano assieme alle sue labbra. ''Bene, allora andiamo. Abbiamo fatto aspettare quelle ragazze fin troppo.'' Bucky e Steve si incamminarono alla fiera annuale di Coney Island. Arte circense, tiro a segno, zucchero filato, musica, balli, giostre, bancharelle di dolciumi, hot dogs e french fries, tutto ciò che la gioventu' statunitense avrebbe apprezzato. Specialmente per due ragazzi di Brooklyn come Steve e Bucky, che quella sera avevano deciso di invitare le sorelle Sutherland. A quanto pare Bucky aveva una cotta per una delle due gemelle dai lunghi capelli ramati, Donna. Non si può dire lo stesso di Steve, ma accettò la proposta di uscire e fare da spalla a Bucky per l'ennesima volta, sperando che questa volta avesse avuto un'opportunità con Carol, la sorella di Donna. Purtroppo l'aspetto fisico di Steve non giocava a suo favore. Era un ragazzo basso, gracile e magro. E non era ben considerato dalle ragazze, viveva sempre nel buio e aveva completamente perso le speranze che qualcuno lo notasse. ''Oh, finalmente vi siete fatti vivi! Non posso crederci, 37 minuti di ritardo. La prossima volta ci andate da soli alla fiera. Incompetenti. Oh, noto che ti sei portato anche il Gobbo di Notre Dame.'' esclamò Donna con tono insolente squadrando l'esile figura di Steve. ''Chiedo umilmente perdono signorine, non accadrà piu', vero Steve?'' rispose Bucky dando un colpetto al gomito di Steve. ''S-si. Scusateci.'' I quattro ragazzi si avviarono presso la fiera, giunsero allo stand del tiro a segno e Bucky decise di vincere, sfoderando le sue doti innate da cecchino, l'enorme orso rosa di peluche per Donna, mentre Steve cercava di instaurare un dialogo con Carol. ''Allora, tu che c-cosa fai nella vita?'' chiese Steve. ''Niente''. rispose Carol con tono freddo. ''Ok..'' ''Beh, che ne dici di fare un giro? Vuoi dello zucchero filato?'' ''No, grazie'' ''Un Hot Dog?'' Carol fulminò Steve e corrugò le ciglia. ''Vuoi farmi ingrassare? Mangialo tu un hot dog. Magari cresci un pò.'' rispose e se ne andò, lasciando Steve solo nel bel mezzo della fiera. ''Ma perchè diavolo sono venuto qui?'' si domandò fra sè e sè, Steve. Bucky e Donna si avviarono verso Steve, mentre Donna abbracciava soddisfatta il grande orso rosa che il suo cavaliere Bucky vinse al tiro a segno. ''Dov'è Carol?'' domandò Bucky a Steve. ''Sicuramente l'avrà fatta scappare'' rispose Donna con arroganza. ''Adesso smettila. Steve è il mio migliore amico e non si merita un trattamento simile.'' rispose Bucky alla ragazza dai capelli rossi. ''Beh guarda con i tuoi occhi.'' rispose Donna indicando sua sorella mentre quest'ultima afferrava il braccio muscoloso di un aitante ragazzone dai capelli color ebano e occhi azzurri mentre si accingeva a comprare dello zucchero filato alla ragazza. Steve deluso, scappò via. ''Steve!'' urlo Bucky. ''Scusami, devo andare. Grazie per la serata.'' e mollò Donna in mezzo alla fiera mentre quest'ultima prese l'orsacchiotto e lo buttò per strada sbattendo i piedi per il nervoso. Bucky raggiunse Steve. Lo vide accasciato vicino ad un albero. ''Hey.. mi dispiace'' disse Bucky sedendosi di fianco al suo amico. ''Sono una schifezza. Sono davvero così brutto? Insomma, io non ce la farò mai..'' si domandò Steve mentre spezzettava un rametto raccolto da terra fra le sue mani. Bucky fisso' Steve per qualche secondo, a bocca semi aperta. Steve rivolse lo sguardo verso Bucky. Non capiva che cosa stava succedendo ma all'improvviso sentì una scintilla nello stomaco mentre guardava nei profondi occhi azzuri del suo amico. ''No, non lo sei. Non ai miei occhi.''
  
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