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Autore: lisi_beth99    25/03/2019    1 recensioni
Minho è stato catturato ed il resto del gruppo cerca di salvarlo dalle grinfie di W.C.K.D.
Lane dovrà lottare un'ultima volta per riuscire a lasciarsi tutto alle spalle e poter costruire una vita pacifica con Newt.
Ma ci sarà un segreto fra loro...
Riusciranno a vincere contro l'organizzazione e a raggiungere un luogo sicuro?
Questo è l'ultimo capitolo della saga, dove tutto si concluderà nel bene, o nel male
//SEQUEL DI: RUN FIGHT SURVIVE\\
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Live, Fight, Win'
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Rimanemmo in attesa per un tempo che mi sembrò infinito. Senza accorgermene, continuavo ad accarezzarmi distrattamente la pancia mentre con l’altra mano tenevo stretta la conchiglia che mi aveva regalato Newt. Il pegno del suo amore. Pregavo che non gli fosse successo nulla, che avessero trovato Minho e che stessero arrivando tutti e quattro sani e salvi.
Fissavo il fuoco che Frypan aveva acceso in un bidone di metallo, mentre Brenda giocava a carte accanto a me. “Rispondete!” la radio che avevamo lasciato appoggiata lì accanto trasmise la voce graffiata di Thomas “Brenda. Brenda ci sei?” come sentì pronunciare il suo nome, la ragazza scattò in piedi e si allontanò con la radio fra le mani – Thomas sono qui! – esclamò appoggiandosi ad un muro.
“Non ce la facciamo.” Quella frase mi gelò il sangue nelle vene. La brunetta mi rivolse uno sguardo preoccupato – Che dici? Perché? –. Non fui in grado di sentire la frase che seguii, però riuscii a captare un “No!” deciso di Brenda. Aveva voltato le spalle a tutti noi, probabilmente per non permetterci di capire cosa stesse succedendo.
Il cuore mi martellava nel petto ed avevo l’orribile sensazione che tutto stesse precipitando in un baratro. Il piano non doveva aver funzionato. Speravo solo che il mio amato stesse bene…
Si sentì il rumore dei rotori di una Berga in avvicinamento. Lanciai un’occhiata speranzosa a Frypan che, come me, aveva percepito quel suono. Ci avvicinammo alla brunetta per uscire a controllare.
Mai fummo più felici di vedere una Berga sorvolare l’edificio in cui eravamo nascosti.
Ci sbracciammo tutti e tre per far segno al pilota di far atterrare il velivolo. –Thomas non preoccuparti! Vengo io da te! – urlò Brenda nella radio per sovrastare il rumore delle eliche.
Forse non tutto era perduto. L’arrivo dei soccorsi mi aveva dato una nuova speranza.
-Aspettaci vicino ai tunnel. – disse ancora la bruna prima di interrompere la comunicazione con l’ex velocista.
La Berga atterrò nel cortile semi distrutto del casolare. Incitammo i ragazzi a correre il più in fretta possibile – Andiamo su! Correte! – esclamai mentre spingevo delicatamente Maggie.
Nel frattempo il portellone si stava aprendo e, dalla rampa, fece la sua comparsa Vince.
-Vince? – Frypan sembrava sorpreso quanto me. – Anch’io sono felice di vedervi! – esclamò l’uomo sorridendo.
Jorge spuntò accanto all’altro uomo – Sì lo so. L’ho raccolto per strada! Andiamo via da qui, okay? – fece segno di salire ma Brenda lo interruppe – Non possiamo andarcene. Thomas è ancora lì dentro… - io mi agganciai alle sue parole – E Newt! –
-Andiamo a prenderli allora! – esclamò Vince stringendomi una spalla con la sua mano.
In breve tempo facemmo salire tutti i giovani sulla Berga, facendoli sedere sui vari seggiolini posti ai lati del velivolo.
Decollammo nel giro di pochi minuti, Jorge ormai ci aveva preso la mano a comandare quei cosi.
Appena superammo le mura ci ritrovammo davanti ad uno spettacolo orribile. Incendi erano scoppiati in diversi punti della città; uomini e donne si riversavano per le strade e combattevano in ogni modo contro i soldati di W.C.K.D. Sembrava a tutti gli effetti una guerra. Il fumo che saliva al cielo, rendeva quasi impossibile la visuale.
-Fa’ che non gli sia successo nulla. – sussurrai incapace di distogliere lo sguardo da quello scenario.
Atterrammo nella piazza accanto ai tunnel a cui Brenda aveva dato appuntamento a Thomas. Il portellone si aprì e uscimmo per controllare la situazione. In quel momento un’esplosione a pochi metri da noi ci costrinse ad indietreggiare di alcuni passi.
-State indietro ragazzi! – li ammonì Frypan. Brenda mi si mise davanti per proteggermi. Fu una cosa istintiva, glielo lessi negli occhi non appena si girò per controllare se stavo bene. – Grazie. – sussurrai per non farmi sentire da nessun altro.
Jorge scosse la testa – Non possiamo stare qui Brenda. – ma la mia amica non voleva arrendersi, così come me- Non preoccuparti, arriveranno! – disse continuando a fissare il punto da cui sarebbero dovuti spuntare gli altri.
Furono attimi infiniti, minuti in cui non facevo altro che rivedere il volto di Newt il giorno in cui mi aveva regalato la conchiglia. E continuavo a domandarmi “Se non dovesse farcela? Cosa farei in quel caso?” era una costante domanda che mi stava assillando. Strinsi la mano di Brenda per cercare un po’ di conforto. Anche lei non ce la faceva più a stare lì ad attendere – Vedrai che ce la faranno. – mi disse ricambiando la stretta.
“Thomas” la voce amplificata di Teresa invase tutte le strade e ci fece immobilizzare. “Mi senti?” io e Brenda ci lanciammo uno sguardo interrogativo. Sul palazzo di fronte a dove eravamo atterrati era comparsa una scritta: Trasmissione di emergenza in corso.
Jorge si affiancò a noi.
“Ho bisogno che mi ascolti. So che non hai motivo di fidarti di me, ma ho bisogno che torni indietro. Thomas, tu puoi salvare Newt!” a quelle parole sentii il cuore perdere un colpo. – Che vuol dire? – sussurrai portandomi una mano sul ventre. “Può ancora farcela.” Stava continuando Teresa mentre la mia mente cercava di elaborare le sue parole.
“C’è una ragione se Brenda non è più malata. È il tuo sangue! Lo capisci? Lei non è più malata, perché tu l’hai guarita.” La ragazza in questione guardò attonita Jorge. “Ma non dev’essere l’unica! Basta che torni qui e finalmente tutto questo finirà. Per favore, torna qui da me. So che lo farai!” Teresa concluse e la trasmissione si interruppe.
Io però ormai stavo pensando solo alle parole che riguardavano Newt. – Perché ha detto che può salvarlo? Cos’è successo che io non so? – lo dissi quasi con rabbia mentre afferravo Frypan per la manica della giacca – Lane! – provò a dirmi qualcosa ma non lo ascoltai, mi misi a correre fuori dalla Berga
-Brenda! – Minho apparve dalla scalinata poco lontana da lì, dietro di lui c’era Gally. Non mi fermai per chiedere loro spiegazioni, continuai la mia corsa percorrendo la strada da cui erano appena arrivati loro due.
-Lane! – la voce preoccupata di Gally mi raggiunse appena, mentre saltavo gli ultimi tre gradini della scalinata e continuavo senza dar conto del fiato corto o del cuore che rimbombava.
Evitai per un soffio l’ennesima esplosione e dovetti nascondermi dietro un’auto abbandonata per evitare che qualche proiettile mi colpisse.
Superai un paio di postazioni create dai ribelli per proteggersi e, incurante di tutto ciò che mi circondava, continuai la mia corsa.
Sul mio percorso mi imbattei nella stazione in cui era stata rapita Teresa solo poche ore prima; era deserta, probabilmente era lì che si erano rifugiati Thomase e Newt.
Fui urtata da una donna che cadde al suolo ma non ci badai quasi. Dietro di me sentii la voce di Brenda che mi chiamava.
Entrai nell’edificio e raggiunsi il cortile interno. Mi ghiacciai sul posto quando mi ritrovai davanti agli occhi l’unica immagine che mai avrei voluto vedere.
   
 
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