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Autore: SuperCorpKL    26/03/2019    2 recensioni
"Giuro solennemente di svolgere fedelmente il ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America. Giuro che nel massimo delle mie capacità, io tutelerò, proteggerò e difenderò la Costituzione della Nazione."
Con il peso del mondo libero sulle spalle,Lena Luthor dovrà adattarsi alla sua nuova vita alla Casa Bianca, dove conoscerà il suo staff. In particolare una bionda dagli occhi magnetici, Kara Danvers, sin dall'inizio l'attrazione tra le due donne è palpabile. Tanti segreti ruotano attorno alle due donne, segreti in grado di...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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La vita è strana, nessuno è in grado di spiegare il susseguirsi delle situazioni, nessuno è in grado di sapere prima che cosa succederà. Vivi il momento, la giornata, le ore, i minuti e i secondi senza sapere che cosa può accadere e sei impotente davanti a tutto.
Kara scattò velocemente verso Lena, la velocità di certo non le mancava e in un millesimo di secondo si ritrovarono entrambe a terra. Kara si sollevò immediatamente sulle braccia per guardare la donna che in quel momento aprì gli occhi terrorizzata.

"Stai bene?" chiese immediatamente.

"Si...io...sto bene."

Kara tirò un sospiro di sollievo.

"Meno male!" esclamò.

"Tu come stai? Ti ha colpito? Hai il giubbotto antiproiettili?" chiese riprendendosi dallo sgomento, allungò la mano sulla divisa di Kara per assicurarsi che lo indossasse e la guardò immediatamente male. "Perchè non lo indossi? " quasi urlò.

Kara la fissò per qualche secondo prima di tirarsi su e tirare su lei.

"Odio indossarlo, non preoccuparti Lena. Adesso devi andare via da qui immediatamente."

"Ma..."

"Niente ma! Portatela lontano da qui, in una zona sicura." disse ai suoi agenti liberi. "Vai con loro, ti raggiungo."
Lena avrebbe voluto replicare ma non lo fece, era spaventata davvero e sapeva che Kara era una persona davvero testarda quindi lasciò perdere, l'avrebbe rimproverata dopo.

Kara controllò il perimetro, si assicurò di mettere al sicuro le persone presenti e ricontrollò usando attentamente la sua vista quando vide che tutto sembrava tornato tranquillo e che il bastardo che voleva uccidere Lena era sparito si fermò un momento e ripensò alla scena vissuta qualche ora prima, il suo cuore aumentò i battiti, aveva rischiato di perdere la donna di cui si stava innamorando follemente e aveva rischiato di essere scoperta ma per fortuna nessuno delle due cose era successa e a salvarla era stato il momento di confusione che si era creato, Alex si sarebbe infuriata tantissimo ma infondo non aveva usato i suoi poteri, aveva solo fatto da scudo alla sua donna gettandosi su di lei, schivando il proiettile e usato un briciolo di velocità in più. Nessuno ci avrebbe fatto caso.

Lena scattò in piedi quando Kara entrò nel suo ufficio, con passo svelto si gettò tra le sue braccia subito pronte ad accoglierla. La stretta decisa fece di gran lunga calmare Lena.

"Come stai?" chiese Kara restando abbracciata a Lena.

"Come una che ha subito un quasi attentato..." rispose ironica.
Kara si staccò lievemente e prese il viso della donna tra le sue mani, le lasciò un bacio casto sulle labbra e si abbandonò in quegli occhi limpidi.

"Mi dispiace." abbassò la testa Kara.

"Di cosa? Mi hai salvato la vita."

"Io...avrei dovuto evitarlo."

"Kara, non potevi saperlo e in parte la colpa è la mia e della mia ostinazione."

"Lo so..."

"Piuttosto..." si staccò da lei e ripreso lo sguardo severo di qualche ora prima. "Perchè non indossavi il giubbotto? Potevi essere meno fortuna e potevi essere colpita." incrociò le braccia.

"Non preoccuparti e poi non è successo."

"Kara!" disse seria.

"Va bene, la prossima volta lo indosserò! Contenta?" disse facendo spallucce.

"Ne ho bisogno, non voglio perderti...ho perso troppo nella vita e adesso che ho trovato te non posso."

"Lo stesso vale per me." disse avvicinandosi. "Devi stare attenta anche tu, non devi far sempre di testa tua. Sapevi che era rischioso e lo è stato."

"Staremo entrambe più attente." sorrise e Kara ricambiò immediatamente.

"Sono d'accordo." la strinse di nuovo tra le sue braccia e le lasciò un altro bacio.

"Maggie mi ha imposto di andare nel mio appartamento per riposare in vista della conferenza di domani visto che i media si sono scatenati e ci sono persone preoccupate per me, devo tranquillizzare gli animi nonostante il comunicato ufficiale, ha detto anche che sarebbe passata dal mio ufficio per controllare."

"Ha ragione, ti accompagno." disse Kara afferrandole la mano.

"Aspetta, Kara." la fermò. "Vado nel mio appartamento solo se resti con me."
Kara sorrise e annuì.

"Mi sembra un sacrificio accettabile." 
Lena innarcò un sopracciglio.

"Sacrificio?" chiese avvicinandosi provocante, serviva un momento di spensieratezza nonostante la paura che entrambe provavano ancora. "Stare con me è un sacrificio?"
Kara la guardò divertita e la mora si avvicinò alle sue labbra, leccò il suo labbro inferiore e poi lo prese lievemente tra i denti facendo attenzione a non farle male; la baciò subito dopo con molta passione, il viso di Kara si colorò di rosso e la temperatura del suo corpo iniziò a salire poi Lena si staccò e si allontanò.

"Quindi?" chiese Lena.

"No! Non lo è." disse Kara a corto di fiato e non perchè le mancasse il fiato ma quella donna era capace di creare reazioni strane al suo corpo.

"Andiamo nel mio appartamento." concluse Lena prendendole la mano.
*********

In tarda serata si trovarono entrambe sul divano con un bicchiere di vino tra le mani, Lena dolcemente appoggiata sulla spalla di Kara.

"Stiamo infrangendo parecchie regole." interruppe il silenzio Kara, si riferiva a loro due.

"Non importa, io voglio infrangerle." disse alzando la testa per guardarla.

"Cosa potrà esserci tra di noi?" chiese più a se stessa.

"Tutto quello che vogliamo, tutto quello che vuoi. " la guardò con occhi sinceri. 

"Una relazione segreta." sussurrò Kara.
Lena abbassò la testa.

"Il mondo non..." iniziò.

"Non può saperlo, lo so." la interruppe Kara.

"Si parlerebbe solo di questo e non posso permettermi che l'attenzione venga spostata sulla mia vita privata."

"Lo so e io verrei mandata via." disse alzandosi in piedi.

Lena annuì triste, si stava tirando indietro?

"Forse, pensadoci, è poco quello che posso offrirti." disse piano.
Kara le prese entrambe le mani e la sollevò in piedi, si trovarono faccia a faccia.

"Assolutamente no, tu non sei poco. Tu sei il massimo." disse sicura. "Solo che...dobbiamo stare attente, domani torna mia sorella e credo che sarà molto arrabbiata e sono certa che mi farà passare poco tempo con te."

"Allora ce lo faremo bastare." disse baciandola.
Kara lasciò cadere tutte le sue preoccupazioni, le sue mani si insinuarono tra i morbidi capelli scuri di Lena, sentì le mani della donna salirle lungo la schiena, entrambe chiusero gli occhi e Kara sentì il cuore esplodere come se dei fuochi di artificio le stessero scoppiando nel petto, quel bacio non era come gli altri, no era toltamente diverso; erano solo loro due, Kara e Lena, nessun Presidente, nessun Capo della Sicurezza, erano loro stesse, nient'altro che loro, guidate dal desiderio e dall'attrazione reciproca, quel bacio era puro, era dolce ed esploratore, era tutto quello che si avvicinava di più ad un sogno. Quando mancò loro il respiro, si allontanarono per guardarsi intensamente negli occhi prima di tornare di nuovo a baciarsi, questa volta con più foga, nel momento in cui le loro lingue si toccarono, un'ondata di piacere le invase nel corpo, Kara strinse leggermente le sue braccia intorno al collo della mora, per poi scendere sulla schiena ed arrivare ai suoi fianchi.

"Kara." gemette lei.

Spinta dal desiderio che continuava a crescere di attimo in attimo, Kara guidò Lena fino al tavolo della sala da pranzo che si trovava alle loro spalle e, senza separare le labbra, la sollevò per farla sedere su di esso e si posizionò tra le sue gambe, le liberò le labbra per baciarle dolcemente il collo e risalire verso l'orecchio mentre le sue mani eseguivano la loro magia sulle sue gambe nude, scese giù verso i piedi, le tolse le scarpe, risalì lentamente accarezzandola lungo le cosce, provocando una moltitudine di emozioni sotto le sue dita, il battito cardiaco di Lena guadagnò velocità sotto quel tocco.

"Ti desidero, Kara." disse con trasporto Lena. 

Kara si fermò, si liberò per immergersi nei suoi occhi, aveva ancora le mani sulle sue gambe ma cessò di accarezzarle cercando in quello sguardo il significato delle parole pronunciate dalla mora, un'ondata di calore la raggiunse quando notò che le sue pupille erano dilatate, in quel momento capì.

"Sei sicura di voler restare qui, se vuoi..."

Lasciò la frase incompiuta, terminandola con un solo sguardo, Lena non rispose verbalmente, sciolse le mani dalla nuca per raggiungere delicatamente il bavero della sua giacca che tirò verso di sé prima di lasciar cadere l'indumento sul suolo, Kara abbassò lo sguardo verso le mani di Lena quando la vide impugnare la fondina nella quale vi era la sua arma, la tolse immediatamente con attenzione, la posò di lato, sul tavolo in cui erano poggiate, senza smettere di guardare la bionda nemmeno un secondo, Kara alzò lo sguardo quando Lena iniziò a sbottonarle ad uno ad uno i bottoni della camicia, quando fu completamente aperta potè vedere i suoi seni stretti da un reggiseno blu, Lena sentì il suo respiro fermarsi improvvisamente e le sue pulsazioni nel suo basso ventre decuplicarsi.

"Tu...sei stupenda." sussurrò senza smettere di guardarla.

Le spostò la camicia e le accarezzò le spalle con la punta delle dita prima di posare un bacio sulla clavicola quasi nuda di Kara, quest'ultima emise un gemito mentre un brivido le percorse la schiena quando le labbra poco a poco salirono fino al collo, prima di sfirlarle la camicia le mani di Lena sfiorarono il tessuto della camicia.

"C'è un buco...sulla tua camicia." disse staccandosi lievemente per controllare ciò che le sue dita stavano toccando.
Kara sgranò gli occhi.

"Non...Lascia stare la camicia." disse sperando di distrarla e ci riuscì unendò le sue labbra con quelle di Lena.

Kara lasciò cadere la camicia e si concentrò sul vestito della mora, Lena sentì abbassare delicatamente la cerniera del suo vestito e roteò gli occhi quando le mani di Kara entrarono in contatto con la sua pelle nuda, un gemito le scappò dalla bocca quando la gamba di Kara fece pressione tra le sue gambe, portandola a stringersi institivamente intorno alla sua vita.

"Oh mio Dio."

Era in confusione, come mai, completamente in trance e il tocco meticoloso della donna bellissima che la baciava non faceva altro che eccitarla.

"Il letto." ansimò contro le labbra Kara.

Quest'ultima rafforzò il loro contatto stringendola a sè in braccio, Lena mise le gambe contro la sua vita e le mani intorno alla nuca e si lasciò portare sul letto che stava a pochi metri da dove si trovavano, Kara non smise di baciarla durante il percorso, era come se fosse semplicemente incapace, l'accumulo delle ultime ore, in cui aveva affrontato la paura di perderla si stava dissolvendo, non voleva far sfumare la magia, così tenne Lena stretta a sè fino a quando non arrivarono in camera; Kara fece sdraiare delicatamente Lena sul letto e l'aiutò a togliersi il vestito che sfilò via su per le spalle  poi si fermò ad osservarla, era divina, semplicemente divina, non ricordava di aver mai visto una ragazza così bella e sontuosa come Lena Luthor.

"Non ho mai visto nessuna bella come te." disse in un soffio.

Il suo sguardo era di un'intensità che fece accelerare il ritmo cadenzato del respiro di Lena, l'avevano definita bella in passato ma non aveva mai avuto un effetto tanto eloquente come in quel momento e il modo in cui la guardava la splendida donna sopra di lei poteva solo accentuare il tutto.

"Vuoi accontentarti di guardare o hai intenzione di toccarmi?" chiese dolcemente.

Perchè lei non poteva più aspettare.

"Oh...si" rispose con una voce roca.

Rimase ad osservarla ancora qualche secondo, prima di abbassarsi di nuovo per ritrovare le sue labbra, facendo attenzione ad equilibrare il peso sui gomiti, premette un po' più su Lena che emise un gemito di piacere quando il loro corpi nudi entrarono di nuovo in contatto. Era tutto così lento e piacevole, non stavano semplicemente per andare a letto insieme, stavano per fare l'amore e non c'era niente più bello di quello. 
Nessuno poteva distruggere quel momento.


Buongiorno, eccomi! Oggi voglio essere dolce ahahah nessun drama, perora...che ne pensate? Vi piace? 
Vi ringrazio sempre per esserci. Oggi sono di poche parole, tra poco vado a vedermi l'episodio 4x16 e niente chissà che succederà...
Buona lettura a voi  e grazie sempre.
   
 
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