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Autore: SuperCorpKL    02/04/2019    2 recensioni
"Giuro solennemente di svolgere fedelmente il ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America. Giuro che nel massimo delle mie capacità, io tutelerò, proteggerò e difenderò la Costituzione della Nazione."
Con il peso del mondo libero sulle spalle,Lena Luthor dovrà adattarsi alla sua nuova vita alla Casa Bianca, dove conoscerà il suo staff. In particolare una bionda dagli occhi magnetici, Kara Danvers, sin dall'inizio l'attrazione tra le due donne è palpabile. Tanti segreti ruotano attorno alle due donne, segreti in grado di...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Un brivido percorse tutto il corpo di Lena quando un bacio voluttuoso si posò sulla sua schiena nuda, facendola svegliare del tutto. Tuttavia, non si mosse rimanendo sdraiata a pancia in giù, le braccia piegate sotto la testa e gli occhi sempre chiusi, godendo delle meravigliose attenzioni che stava ricevendo.
 
Quella bocca, che compiva magie lungo la sua colonna vertebrale, risalì lentamente fino alle sue spalle, poi alla nuca, e posò il suo ultimo bacio sulla sua guancia, facendola pigramente sorridere.
 
Il calore di quel corpo nudo poggiato contro il suo, unito alla dolcezza delle labbra che la baciavano e l’odore che emanavano quei capelli scuri che le solleticavano il viso, le diedero l’impressione di vivere un sogno. Un sogno meraviglioso che non era pronta a lasciare.
 
" Svegliati..." soffiò la voce di Kara contro il suo orecchio, provocandole un nuovo brivido lungo la pelle.
 
Lena tirò un sospiro compiaciuto prima di girarsi e mettersi a pancia in su di fronte ad una Kara splendente, leggermente sollevata, la testa poggiata sulla mano, il lenzuolo su a coprirle il petto ed un enorme sorriso sul volto.
 
"Ehi." la salutò Kara sfiorandole le labbra.
 
"Ehi." rispose Lena con un sorriso identico al suo. "Hai dormito bene?"
 
"Non dormivo così bene da un’eternità." rispose. "Tu?"
 
" Anch’io." mentì ripensando al brutto sogno fatto qualche ora prima.
 
Rimasero in silenzio per alcuni secondi, guardandosi intensamente senza abbandonare i loro rispettivi sorrisi.
 
Kara fece scivolare la sua mano libera tra i capelli di Lena e glieli accarezzò teneramente. Quest'ultima, al contatto, chiuse gli occhi per poi riaprirli sospirando nuovamente.
 
"Sto così bene con te."
 
Questa sua osservazione ebbe l’effetto di allargare il sorriso di Kara.
 
" Anche io." rispose dolcemente Kara. "E staremo sempre meglio." 
 
La risata melodiosa Lena risuonò nella stanza; Kara non riusciva a smettere di guardarla.
 
Quella notte era stata straordinaria. Anche se la parola straordinaria le sembrava riduttiva per quello che aveva davvero provato.
 
Aveva fantasticato più volte sull’avere Lena ma nessuno dei suoi sogni era vagamente simile a quello che era realmente accaduto. Perché lei non ricordava di aver provato una così bella e forte intesa con un'altra persona nella sua vita.
 
Per Lena fare l'amore era stato spettacolare, in una maniera che non aveva mai sperimentato, e di esperienze ne aveva avute ... Lei era pienamente consapevole che questo era dovuto a Kara. Ogni sua carezza, ogni suo bacio, aveva fatto sì che si “scaldasse” un po’ alla volta.
 
" Sei bellissima." le sussurrò Kara con un nuovo sorriso.
 
" Anche tu." rispose Lena, sollevandosi sui gomiti. "Sei splendida..."
 
Colmò la leggera distanza che le separava e la baciò teneramente. Kara chiuse gli occhi e si lasciò guidare in quella morsa, sentendo le mani di Lena scivolare sotto le coperte che coprivano i loro due corpi nudi, per cingerle la vita e avvicinarsi un po’ di più.
 
Tuttavia, quando la mora la fece ruotare sul fianco e si allungò su di lei per approfondire il bacio, mescolando ancora una volta le loro fisicità, sentì il flebile trillo del suo cellulare risuonare.
 
"Devi rispondere per forza? " Chiese Lena contro le sue labbra.
 
"Sì." sussurrò Kara allontanandosi leggermente." Sono sparita da ieri sera e oggi arriva mia sorella, le scuse che inventerò non credo che reggeranno molto."
 
In effetti, dopo il loro primo e secondo round della sera precedente, Kara aveva chiamato Winn per dirgli di avvisarla quando sua sorella arrivava. Quest'ultimo l’aveva informata che Alex sarebbe arrivata in tarda mattina e sembrava molto arrabbiata da quello che era successo il giorno prima e Kara sapeva anche il motivo, molto probabilmente la sorella aveva visto la scena con J'onn ma non poteva di certo chiamarla quindi si sarebbe prese il rimprovero la mattina, Lena era vicino a lei, mezza nuda che inviava un messaggio a Maggie per informarla che stava bene e che piano piano si stava riprendendo.
 
Da quel momento in poi, si erano dimenticate del resto mondo e si erano nuovamente immerse nella bolla in cui solo loro due esistevano.
 
Kara si sollevò per sedersi sul bordo del letto, le lenzuola sempre tirate su a coprire il suo seno; afferrò la giacca che giaceva al suolo per prendere il telefono che continuava a squillare.
 
"Agente Danvers all’ascolto." disse rispondendo al telefono.
 
"Kara, sono Winn." disse la voce dall’altro capo della cornetta.
 
Lena si alzò a sua volta e si posizionò seduta sulle ginocchia, proprio dietro di lei. Dolcemente la circondò con le braccia e cominciò a baciarle lentamente il collo.
 
"Che succede Winn?" chiese Kara distrattamente.
 
La sua mente era totalmente annebbiata dalla bocca di Lena che continuava a depositare baci sulla sua spalla ed il suo collo.
 
"Tua sorella ti sta cercando." Rispose Winn.
 
"Oh cavolo...."sussurrò Kara, roteando gli occhi per il piacere quando Lena le afferrò il lobo dell'orecchio con i denti.
 
" Esattamente! " esclamò  al telefono, pensando che stesse parlando con lui.
 
Kara si alzò di scatto per mettere distanza tra lei e la mora per poi lanciarle uno sguardo di rimprovero al quale, Lena rispose con un sorrisino malizioso.
 
"Scusami Winn, dicevi?"
 
"Kara, tua sorella è qui e ha indetto una riunione. E' arrivata all'alba e ha svegliato tutti noi, c'è anche il direttore."
 
Kara spalancò gli occhi. Riunione con J'onn non portava a nulla di buono. Aveva dimenticato la sorella quella notte.
 
Tuttavia, poteva davvero biasimarsi per aver dimenticato il resto del mondo per quella notte, quella in cui aveva avuto Lena tutta per sé?
 
"No!" esclamò infine. "Arrivo subito!"
 
Riattaccò e si voltò verso Lena che continuava a fissarla con una largo sorriso.
 
"Devo andare." disse, afferrando i suoi vestiti sparsi sul pavimento e cominciando a rimetterseli velocemente addosso.
 
"Cosa? No! " Esclamò Lena mettendo il broncio.
 
"Mia sorella è qui e  ha indetto una riunione quindi devo sbrigarmi, dobbiamo essere discrete, ricordi? Sarà già difficile spiegarle dove sono stata."
 
"Che peccato...avevo in mente tante belle cose." rispose maliziosa.
 
" Credimi, non è la voglia che mi manca." rispose Kara finendo di abbottonarsi la camicia." Ma si sta facendo davvero tardi e devo scappare."
 
Lena si alzò sulle ginocchia continuando a tenere le lenzuola sul petto, regalandole un enorme sorriso provocante.
 
"Va bene, avremo tempo." 
 
Kara abbozzò un sorriso indossando la giacca e riempiendo i pochi metri che la separavano dal letto. Si chinò e catturò focosamente le labbra di Lena portando i battiti del suo cuore ad accelerare improvvisamente.
 
Le sembravano assurde le sensazioni che provava ogni volta che la baciava. Sentiva che più assaggiava quelle labbra, più ne diventava dipendente.
 
"Adesso vado perchè sono tentata dal cambiare idea."le disse sfiorandole le labbra.
 
Lena appoggiò la fronte contro quella di Kara e annuì leggermente prima di tirare un sospiro di piacere.
 
"Io non voglio uscire di qui...ci saranno tante cose da spiegare e tante persone pronte a farmi domande, non so se riuscirò a sopportare tutto." il peso della giornata precedente tornò immediatamente su di lei.
 
"Lo so, lo capisco e se potessi resterei con te per tutto il giorno." le assicurò Kara. "Ma il mondo esterno ci chiama e non possiamo tirarci indietro."
 
A confermare quelle parole, il suo telefono suonò, portandola a staccarsi completamente per leggere, irritata, quello che c’era scritto sullo schermo.
 
"Alex. Mi ucciderà..."
 
Si allontanò sotto gli occhi di Lena che si morse le labbra con un gesto pieno di esitazione.
 
"Ci vediamo dopo." disse, retrocedendo verso la porta.
 
Quando vide Lena annuire, lei sorrise e si voltò verso l'uscita.
 
"Kara?" La chiamò infine Lena, portandola a girarsi nuovamente.
 
Kara le lanciò uno sguardo interrogativo, attendendo che terminasse ciò che stava per dire.
 
" Io... la notte scorsa ..." 
 
Fu interrotta dal telefono di Kara che riprese a suonare. Quest'ultima abbassò lo sguardo prima di riportarlo su Lena.
 
"Tranquilla, vai." disse infastidita.
 
 
L'espressione sul suo volto non passò inosservata alla bionda. Ma anche se l'unico desiderio che aveva era quello di tornare sui suoi passi, raggiungere il letto dove avevano trascorso la notte a fare l'amore, e fare sparire quell’aria tesa dal volto della mora, doveva davvero andare via immediatamente.
 
"Ci vediamo il prima possibile? " Le propose con un sorriso rassicurante.
 
"Ci vediamo il prima possibile." confermò Lena scacciando via l'espressione preoccupata.
 
Kara sorrise a sua volta e abbandonò la stanza come un tornado, lasciandola dietro di sé.
 
Fece attenzione a non farsi vedere, uscì discretamente dalla stanza di Lena e si diresse con passo svelto al piano superiore dove l’attendeva la riunione dello staff, sua sorella e J'onn.
 
Arrivò al corridoio che portava alla sala conferenze dove la riunione si svolgeva; si trovò faccia a faccia con Winn, James e Mike, che la raggiunsero quando la videro.
 
" Dove sei stata?" chiese Winn."
 
"Scusatemi." brontolò." ho avuto problemi a svegliarmi ..."
 
Continuava ad avanzare mentre loro la seguivano.
 
"Non hai dormito a casa." disse Mike nervoso.
 
"Esatto." 
 
"Quello che intendevo dire è: perché non hai dormito a casa?"
 
Kara lo ignorò e accelerò il passo. Tuttavia, i tre la seguivano a ruota.
 
"Ma questa non sono i vestiti che avevi ieri? La divisa ufficiale delle uscite." Le domandò James, guardandola da capo a piedi.
 
Kara abbassò rapidamente lo sguardo verso la camicia bianca che indossava e alla quale mancava un bottone, prima di risollevarlo e fare come se nulla fosse.
 
"Le divise sono tutte uguali."
 
"Manca un bottone e c'è un buco lì." disse indicandolo.
 
A quelle parole, si fermò improvvisamente e abbassò lo sguardo.
 
"Cavolo!" 
 
Iniziò a chiedersi se Lena aveva notato quel buco, ma se l'avesse notato le avrebbe chiesto qualcosa, no? Sospirò, magari era troppo presa per notarlo, si doveva essere così.
 
"Alex ti aspetta." disse Winn interrompendo i suoi pensieri.
 
"Vado." 
 
  
Kara allora accelerò il passo fino alla porta della sala conferenze, cercando di nascondere come poteva quel buco sulla camicia e il bottone mancante ma era cosciente che sarebbe stata inutile. Quando stava per entrare, Winn la afferrò per un braccio e la portò in disparte.
 
"Chi è? "Chiese a bassa voce.

"Di che parli?"

"Lo sai...Ieri sera eri con qualcuno e dal viso nervoso di Mike di certo non si tratta di lui."
 
"Winn, sono in ritardo." si esasperò Kara.

"Alex è molto nervosa, fai attenzione."

"E' mia sorella." gli ricordò ironica e gli lanciò uno sguardo scettico.
 
"Giusto."
 
Non aggiunse altro e le accarezzò la spalla prima entrare nella sala.
 
Kara entrò nella sala e si ritrovò due occhi puntati addosso. Detestava far arrabbiare la sorella ma quella volta non aveva avuto altra scelta, doveva usare per forza i suoi poteri e ora doveva spiegarsi con i due e cercare di mostrarsi non coinvolta ma dopo la notte passata con Lena era difficile non mostrare i suoi sentimenti, i suoi occhi si illuminavano solo al pensiero della donna e con Alex non aveva via di scampo. Lei non poteva dirgli la verità ...
 
Tirò un ultimo sospiro e si mise a sedere davanti i due.

"Direttore J'onzz, Alex." salutò. "Come mai qui?" chiese rivolta a lui.

"Pure glielo chiedi?" domandò nervosa Alex. "Hai fatto una cosa che non dovevi fare, Kara! Ti rendi conto che hai messo a rischio te stessa e tutti ?"

"Che dovevo fare, Alex? Lasciare che il proiettile la colpisse?"
Alex la guardò con sguardo feroce e Kara scosse la testa.

"Potevi compromettere tutto, il mio lavoro, il tuo e quello dell'intera organizzazione."

"Certo! Pensi solo a questo tu, compromettere il tuo lavoro." disse ironica.

"Hai sempre reso la mia vita difficile e sto cercando di evitare altri guai."
Kara sgranò gli occhi e incassò le parole della sorella poi balzò in piedi e iniziò a camminare nervosamente.

"Ragazze." richiamò l'attenzione J'onn. "Non litigate."

"Rovino sempre tutto, Alex?" la guardò con uno sguardo infuocato. "Le ho salvato la vita e lo rifarei poi  nessuno si accorto di nulla!"

Alex stava per replicare ma J'onn la fermò.

"Tua sorella è solo preoccupata per te, Kara."

"Esprime la sua preoccupazione così?" 

"Ha esagerato ma solo perchè  vuole il tuo bene, non è così Alex?"
Alex non rispose, era troppo nervosa per dire qualsiasi cosa.

"Devo stare ancora per molto qui?" chiese Kara.

"No, sono qui per un giro di supervisione e non per rimproverarti."

"Almeno qualcuno che non mi tratta come una bambina esiste."

"Io non...lasciamo stare." disse Alex.
 
 "Stavo dicendo...la prossima volta più attenta, usa i poteri solo se è strettamente necassario."

"Certo, è quello che ho fatto."

"Bene. Hai qualcosa da dirmi? Hai visto di chi si trattava?"

"No." disse abbassando lo sguardo.

"Va bene, lo troveremo lo stesso!"

Kara annuì.
*
*
*
 
 
La mattinata di Lena era stata folle. Una volta alzatasi dal letto e aver ripreso il suo ruolo di leader del Mondo Libero, le cose da fare si erano susseguite ad una velocità impressionante.
In primo luogo, aveva dovuto gestire un meeting con il suo governo riguardo le ultime leggi sugli alieni che si apprestavano ad essere votate.
Dopo ciò, Maggie ci teneva tantissimo che facesse delle foto e che rilasciasse un’intervista al Washington Press, con una delle giornaliste più in voga del paese dopo quello che era successo sapeva che i ritmi sarebbero stati frenetici. 
Nonostante le domande, i messaggi e le chiamate che le chiedevano come si sentisse il suo sorriso ripensando alla notte con Kara non spariva. 
Perché il ricordo della notte che aveva trascorso con Kara non l’aveva abbandonata un solo secondo. Lei era ancora sulla sua nuvola, sospesa, e si chiedeva se un giorno sarebbe caduta.
 
Si lasciò andare contro lo schienale della sua poltrona sospirando sognante, quando però il telefono del suo ufficio suonò.
 
Si raddrizzò leggermente, vide che la chiamata veniva dall’ufficio di Jess; ciò la fece, appunto, scendere da quella nuvola.
 
"Si?"
 
"C'è una bionda che desidera vederla."  mormorò Jess alla cornetta sorridendo a Kara che ricambiò livemente, se c'era una persona che poteva sollevarle il morale quella era Lena.
 
Il sorriso di Lena di allargò immediatamente.
 
"Falla entrare."  le intimò "la mia riunione è finita ..."
 
Si alzò dalla sua poltrona, diede una sistemata ai suoi abiti ed ai capelli e fece il giro della scrivania attendendo impazientemente che la porta del suo ufficio si aprisse.
 Il magnifico volto di Kara le si presentò davanti, si ritrovò a contemplarla per qualche minuto, il tempo necessario a capire che qualcosa non andava.
Il suo sorriso si congelò.
 
"Ehi." la salutò avanzando verso di lei.
 
"Ehi."  rispose Kara poco convinta.
 
"Tutto bene? Hai un viso sconvolto." 
Kara la guardò in silenzio per alcuni secondi prima di annuire leggermente e sorriderle.
 
"Tutto bene..."

"Non mentirmi, Kara. Non sai farlo."
Kara bisbigliò qualcosa di incomprensibile e poi tornò a guardare Lena.
 
"Ho litigato con mia sorella, mi ha detto delle cose pessime. Credo di essere solo un peso per lei, forse è meglio mollare tutto, tornare a Midvale da mia madre." disse facendo uscire il fiume di pensieri.  
Il sorriso di Lena scomparve di nuovo, così distolse lo sguardo dall’altra donna.
 
"Partiamo da quello che ti ha detto, che ne dici? Siediti." le disse indicando il divanetto, entrambe vi si accomodarono.
 
"Con lei non sarebbe successo quello che è successo ieri..." aggiunse.

"L'ha detto lei?" chiese innarcando un sopracciglio.

"No, lo dico io."

"Kara, ascoltami. Hai fatto tutto quello che c'era da fare, mi hai salvata! Nessuno può evitare l'inevitabile, io sto bene e per fortuna anche tu." la rassicurò prendendole le mani. "Basta torturarsi, tua sorella è solo preoccupata e quando si è preoccupati si dicono tante cose sbagliate, è la paura."

"Ma lei non deve avere paura, non c'è motivo."

"Sei sua sorella, questo è un buon motivo."

Kara annuì poco convinta e Lena si avvicinò a lei cercando di infonderle sicurezza.
Kara rimase in silenzio per alcuni attimi durante i quali continuò a fissare Lena che continuava ad evitare il suo sguardo, poi riprese a parlare.
 
"Mi sei mancata." disse addolcendosi.
 
"Davvero?" sorrise Lena guardandola. 

"Certo."

 "E se torni a Midvale non ti mancherò?" 
La sua espressione era piena di sfida.
 
"Forse..." sorrise. "Decisamente sì." 
Lena sorrise.
 
"Sto delirando." 
 
"Credo proprio di sì."

"Non vado da nessuna parte." aggiunse Kara. 
 
"Penso che ora stai iniziando a ragionare." 

"Si, presidente?" chiese riprendendo il sorriso.
 
"Forse..." rispose lentamente avvicinandosi.
 
Accennò un sorriso e le carezzò una guancia. 

"Oggi ho pensato spesso ad una persona." la informò.
 
Decidendo di stare al gioco, Kara fece una finta espressione interrogativa.
 " Mi chiedo chi potrebbe essere ..."
 
"Penso che tu possa averne un’idea." rispose Lena mordendosi il labbro inferiore, mentre un nuovo sorriso apparve sul suo volto.
 
Una delle cose che lei amava di più del rapporto con Kara, era la facilità con cui stavano bene insieme. Era così naturale e piacevole che avrebbe potuto farlo per tutto il giorno senza stancarsi.
 
Kara fece finta di riflettere prima di scuotere negativamente la testa.
 
"No, davvero non saprei..."
 
"Si tratta di una donna stupenda con la quale ho trascorso la notte scorsa." spiegò Lena senza smettere di guardarla negli occhi. "
 
"Sarà stata una notte memorabile." commentò Kara.
 
"E’ stata grandiosa." affermò la mora annuendo leggermente.
 
Le loro labbra non si erano ancora toccate ma già potevano sentire il magnetismo che legava i loro corpi. Era incredibile e irreale che Lena potesse completamente consumarsi per la donna che le stava di fronte, ma stava succedendo … Kara poteva farla impazzire con un semplice sguardo.
  
Vivere giorno per giorno era il suo motto. Dalla sua ultima storia seria, non si era più immaginata accanto ad una persona e aveva difficoltà a fantasticare su un futuro in coppia ... Era diverso con lei. 
Era già diverso ...
 Lena riempì gli ultimi centimetri che le separavano e l’abbracciò.
 
Kara dimenticò il suo pessimo umore quando i respiri si mischiarono. Era chiaro, Kara era completamente dipendente dal contatto con l’altra donna.
"Baciami." disse Lena. 

"Se è questo ciò che desidera, Signora Presidente ..."
 
Quelle parole fecero sussultare Lena che catturò con ardore le labbra di Kara. Quest’ultima emise un gemito di piacere prima di far lentamente scivolare le mani lungo la schiena, accarezzandogliela, prima di riporle sui fianchi.
 
Lena si separò lentamente dalle labbra della bionda. 

"Questa sera vieni nel mio appartamento?"
 
"Se riesci ad aspettarmi si, sarò controllata da mia sorella ma visto che abbiamo litigato andrà a letto presto." 
Lena le accarezzò il viso. 

"Certo che ti aspetto." 

Posò un leggero bacio sul collo prima di salire dolcemente fino alle labbra di Kara che catturò provocando una nuova esplosione di fuochi d'artificio nella bocca dello stomaco.

"Abbiamo una cosa in sospeso."
 
Sì, pensò, sentendo il sorriso di Kara contro le sue labbra, valeva davvero la pena stare con lei.



Buongiorno a tutti, eccomi con il capitolo. Che mi dite? Qualcuno è molto arrabbiato, speriamo si risolva...Vi ringrazio sempre per i commenti, fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo. Buona lettura e a presto.
   
 
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