Guardo mio marito dormire beatamente, il sonno lo rende sereno. Io lo rendo felice e il suo carisma mi avvolge in un bagliore splendido. Lo amo.

Questa casa inizia a sembrarmi troppo piccola, la prigione di tre anime che devono sfuggire alla follia di un uomo che vede nel mio neonato una minaccia.
È quest uomo che hai deciso di seguire no? Quest uomo che veneravi fin da quando eravamo due bambini che si allietavano di parole dolci e di informazioni importanti in riva a quel lago.
La nostra amicizia infranta dalle tue idee controte, dalla tua visione distorta. Quello era il tuo “bene” secondo la tua ottica del mondo. Il tuo dolore diventato una sciabola affilata che ha sventrato il mio cuore e con lui la nostra amicizia. Perdono mi avevi supplicato ma i miei occhi colmi di disprezzo non conoscevano un perdono per te, anima buia che hai vomitato quella frase squallida.
I miei occhi lacrimarono dopo che ti voltai le spalle davanti il ritratto, il mio cuore infranto tremava. Vibrava ogni porzione della mia anima che hai distrutto insieme a noi e me. Eravamo amici, grandi amici.

Ti odio perchè il mio cuore si strugge nel ricordare il primo incontro;

ti odio perchè avverto costantemente una nostalgia viscerale di te e dei nostri discorsi in riva a quel fiumiciattolo sporco come i tuoi capelli;

ti odio perchè Mary, Marlene e Alice, per quanto amiche migliori di quanto lo sia mai stato tu, non hanno mai riempito il vuoto che mi hai lasciato, tu eri unico;

ti odio perché i miei occhi brillavano quando ti parlavo;

ti odio perchè  hai spezzato il mio cuore e quella che poteva essere un’  amicizia perfetta.
Eravamo in sintonia come gli ingranaggi di un orologgio perfetto, anche nei litigi che delineavano le nostre diversità eravamo perfetti;

Ti odio perchè un giorno ci potremmo trovare nei lati opposti: io auror, tu mangiamorete. E la colpa è solo tua;

Ti odio e mai riuscirò a perdonarti. Severus.