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Autore: la_petite_louve    29/03/2019    0 recensioni
Dal testo: ''Mi sentivo nel guardarti da vicino eppur sentendomi lontana, senza riuscire a parlarti, facendo proseguire inesorabilmente la mia vita senza intrecciarla realmente con la tua, ma solo permettendo ai nostri sguardi di sfiorarsi timidi, leggeri, impercettibili...''
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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All’uomo che mi rese Donna
 
Ho provato ad immaginare una vita senza di te, e la cosa mi è risultata difficoltosa se non improbabile. H provato ad immaginare la mia vita se tu non vi fossi mai entrato a farne parte, e la cosa mi ha spaventata ancora di più.

Mi chiedo come sarebbe stata, mi chiedo se ti avrei comunque incontrato e se saresti stato mi nuovamente ed in modi del tutto differenti.

Non riesco a concepire tutto questo, redo fortemente che vi siano cose che in qualche modo siano portate inesorabilmente ad accadere, nonostante i nostri sforzi per far di tutto nell’evitarle, esse arrivano, prima o tardi. Le situazioni e gli avvenimenti influenti della tua vita devono succedere, anche se arrivano in ritardo perché con tutte le nostre energie ci siamo opposti per farle avvenire, esse sopraggiungono impetuose nelle nostre vite e come un mare in tempesta ci travolgono.

I confondono, ci turbano e stravolgono e solo nel momento in cui a marea del cambiamento si ritira iniziamo a capire cosa realmente sia accaduto.

Ecco questo è ciò che sento pensando a molte cose della mia vita e tra queste vi sei tu.

Tu sei quel avvenimento che sapevo sarebbe arrivato, lo sentivo dentro di me, ti vedevo e da tempo ti guardavo con la stessa curiosità con la quale si guardano le piccole cose, quelle belle, che non vogliamo toccare per paura di poter infrangere. La stessa bellezza e fragilità che possiamo cogliere osservando un bocciolo schiudersi, delicato, lo osserviamo nascondendo le mani dietro la schiena ed arricciando il nasino per la curiosità.

Allo stesso modo mi sentivo nel guardarti da vicino eppur sentendomi lontana, senza riuscire a parlarti, facendo proseguire inesorabilmente la mia vita senza intrecciarla realmente con la tua, ma solo permettendo ai nostri sguardi di sfiorarsi timidi, leggeri, impercettibili.

Ma poi la vita non ha pazienza, la vita è cambiamento ed essa evolve e noi con lei, corriamo ed affanniamo per starle dietro ed adattarci. E così ho fatto io, mi sono adattata ai forti cambiamenti che la vita mi ha imposto e ci sono riuscita, assolutamente.

Ho finalmente avuto il coraggio di avvicinarmi a te, non più come una bambina che guarda i fiori sbocciare, ma come una donna che riesce ad accarezzare i petali di quel fiore, senza romperlo, con la giusta delicatezza e al momento giusto, senza farlo sfiorire.

E come donna mi sono affacciata alla vita e ho permesso a me stessa di accoglierti nella mia esistenza, nel mio tutto. Sei diventato parte integrante della mia esistenza e con te sono cresciuta pian piano, ho lasciato per la prima volta a qualcuno il permesso di addomesticarmi, di farmi pettinare i capelli come una brava bambina, di farmi sgridare accettando i rimproveri e di farmi crescere.

Non credo che le cose accadano per caso, in un mondo così immensamente vasto, cosi immensamente pieno vivo e frenetico, così sfuggente e così veloce io ho inciampato nella tua vita.

Un rapido sgambetto ed oplà, rialzandomi ho incontrato i tuoi occhi per la prima volta, come una carezza che ti pervade e la pelle d’oca ti fa scorre piccoli brividi dalla punta del collo fin giù su tutta la schiena.
Quello sguardo che in qualche modo mi ha dato tutto questo, in così poco, forse non sapevamo ancora di appartenerci l’un l’altra, ma quando finalmente ci siamo seduti accanto e vicini ho come avuta la sensazione che ci guardassimo per la prima volta realmente.

Ti ho guardato dentro ed ho visto lo stesso senso di appartenenza, ho sentito tutto ciò di cui fin da bambina avevo letto nei miei libri, le farfalle nello stomaco, il respiro che si accorcia, la lingua che si attorciglia su se stessa e non ti fa parlare.

Ho sentito tutto questo, ed ho capito, che era quello l’amore di cui si racconta nei romanzi, l’amore che impregna pagine di inchiostro, l’amore di cui tutti parlano.
Quell’amore di cui lo sai? Non saprei descriverlo, so solo che ha il tuo profumo, il tuo nome e il tuo volto.

Le tue carezze che ogni volta mi fanno sentire sempre un po’ bambina d’innanzi a te, sempre più piccina mentre appoggi il palmo della tua mano sull’incavo del mio volto.
Ed io mi ci trovo proprio bene lì, in quel posticino, mi sento bene nel sentirmi così minuscola rannicchiata contr di te.

Mi fa sentire così viva.

Mi fa venire voglia di vivere intensamente ogni attimo, ho voglia di crescere e di imparare, di scoprire tutto ciò che la vita ha da insegnarmi, ho fame di vita e voglio trovarti sempre accanto a me quando mi volterò a cercarti per condividere i miei traguardi.
Saprò di esserci riuscita da sola, ma saprò che la forza di farcela da sola me l’avrai data tu. Tu che mi stai facendo divenire la donna che da piccina sognavo di essere.

Forte, selvaggia, libera.

Tua

Sempre
 
   
 
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