Capitolo: "Non so quanto ancora potrò resisterle"

Citofonai nella vecchia casa in cui un tempo andavo a trovare Bells; era sempre identica, l’unica differenza era il giardino più curato – Charlie se ne occupava più spesso, da quando era in pensione.
Mi venne ad aprire Nessie che dopo soli 7 anni dalla sua nascita aveva assunto l’aspetto di una diciassettenne e da qualche mese aveva smesso di crescere. Era diventata sempre più bella man mano che maturava, e dovevo ritenermi fortunato a avere l’aspetto di un venticinquenne e poterla amare per tutta l’eternità.
Toccandomi lievemente la mano mi raccontò cosa aveva fatto durante la serata trascorsa col nonno.
Charlie uscì a salutarmi; era diventato più vecchio e bianco ma aveva conservato il vigore, forse anche grazie alla presenza di Sue che viveva con lui da qualche anno; ero contento per loro e per Bella che sapeva suo padre felice…
“Jacob stai attento quando la riporti a casa” mi ammonì come al solito.
Certo. Come avrei potuto fare del male alla mia stessa vita? Lei era veramente mia, come non lo era stata nemmeno Bella, nessuno questa volta mi avrebbe diviso dalla creatura che amavo. Quando la vidi per la prima volta il mio mondo si ricompose: lei divenne il centro di ogni mio pensiero, gesto ed emozione. Ora capivo cosa provavano Edward e Bella l’uno per l’altra.

L’ex sceriffo era diventato sempre più apprensivo nei confronti della sua unica e adorata nipote, - quasi quanto gli altri vampiri Cullen, che la coccolavano e viziavano -, ma aveva reagito bene alla crescita esponenziale della nipote, e senza fare troppe domande.
Anche Edward mi stava un po’ addosso per la via del mio rapporto con Renesmee, sapeva che erano passati i tempi in cui la consideravo una bambina, e notava che piano piano i miei istinti carnali si stavano risvegliando. Ma conosceva anche i pensieri della figlia e sapeva che lei – per quanto io la allontanassi- di certo non mi rendeva il compito più facile.

Una volta saliti in macchina, Nessie mi cinse la schiena accucciandosi sul mio braccio. Non aveva bisogno di parlarmi, comunicava con me grazie al suo splendido e utile dono.
“Jake quando andiamo a caccia insieme? ”
Non le risposi; da due mesi tentavo di rimandare la battuta di caccia che continuava a propormi, fino a adesso ci ero riuscito coinvolgendo Jasper e Alice nella caccia, e una volta addirittura Rose - questo la dice lunga sulla mia buona volontà di non rimanere nel bosco solo con lei.
Due mesi prima infatti, Nessie mi trascinò in una caccia al cervo, che sfociò in una eccitante lotta a due…
Per poco non cedetti. L’aveva premeditata facendo in modo che fossimo soli, furba la vampiretta.

Volevo anche io che fra lei e me le cose si facessero più serie, ma ritenevo Renesmee ancora troppo piccola… L’avevo vista crescere in modo impressionante, e fra tutte le cose strane e impossibili che ho visto nella mia breve vita lei era senza dubbio la più spettacolare.
Mi ricordo della prima volta che le feci il bagnetto con Edward ringhiante che non voleva che la vedessi nuda; e di quando la portai al Luna Park: dimostrava 6 anni e la gente pensava che fosse la mia sorellina, beh in un certo senso all’epoca la trattavo proprio come una sorella.
L’anno precedente Nessie sembrava una tredicenne, attirava gli sguardi dei ragazzi più grandi, io fremendo di rabbia li allontanavo digrignando i denti. Per lei vedermi comportare così era divertente, sembrava addirittura provocarmi mettendosi in mostra agli altri ragazzi.

E per ultimo, ma non meno importante: se le avessi fatto qualcosa avrei avuto una banda di vampiri che avrebbero voluto il mio scalpo.
Eppure Nessie non mollava il tiro, era la più esagitata fra noi due e le sue provocazioni e strusciamenti mettevano a dura prova la mia già limitata pazienza.
“Jake…” mi richiamò, “Quindi? Non mi vuoi accontentare?”.
“Ness, sai che ti porterei uno spicchio di luna se me lo chiedessi, ma ho paura che tu mi coinvolga in qualche altra bravata delle tue” le dissi con uno sguardo allusivo.
“Uff, e allora? Sono abbastanza grande per decidere della mia vita, e se voglio fare… Beh, nessuno potrà impedirmelo! Ma forse tu hai troppa paura di mio padre per accontentarmi…”
Mi aveva colto sul vivo, conosceva bene le mie debolezze, e essere definito codardo nei confronti di Edward era una di quelle.
“Non è per questo, lo sai” dissi cercando di trattenere l’irritazione.
“E allora qual è il problema? Forse anche tu mi reputi una piccola bimba da viziare? Non ce la faccio più!”.
Era passata a esprimersi vocalmente adesso, e anche in modo piuttosto alterato…
Mise il muso.
“Tesoro il fatto è che non voglio che precipitiamo le cose…” cercai di persuaderla. “Ma io sono pronta! Lo voglio davvero. Ormai stiamo insieme da un anno… Ti amo” Mi disse facendomi gli occhi dolci.
Non so quanto ancora le avrei resistito.
Chiudemmo il discorso quando fummo in vista di Casa Cullen, non volevamo che ci sentissero grazie al loro udito sopraffino; ma sapevo che Renesmee sarebbe ritornata in argomento appena ne avesse avuto l’occasione.

Il giorno dopo andammo sulla spiaggia di La Push: era una bella giornata di sole, e i vampiri erano tutti rintanati in casa, temevo che Nessie ci riprovasse e infatti:
“Tesoro, che ne dici di fare una passeggiata nel bosco?”
La guardai cercando di trovare nei suoi occhi l’allusione al fatto che potevamo divertirci senza pericolo di essere scoperti. Ma lei mi rassicurò con un puro e raggiante sorriso.
“Visto che non ti fidi, allora acchiappami!”, e si mise a correre.
Risi, voleva solo giocare, io ero più veloce per cui le lasciai qualche secondo di vantaggio. Cercava di depistarmi, ma sentivo l’odore che lasciava nel sottobosco.
Correva alla massima velocità mentre io facevo il minimo per non perderne le tracce, se la facevo stancare per un po’ si sarebbe dimenticata di sedurmi.
Nessie iniziava a salire per il monte, dove stava andando? O meglio: dove voleva condurmi?
Accelerai e la raggiunsi su un altura, lei si era seduta su uno spuntone di roccia piatta che dava a precipizio sulla vallata.
“Mi hai raggiunta” mi disse col respiro affannato.
“Sono il migliore” le risposi con una faccia trionfante.
Mi guardò con un sorriso carico di trepidazione.

Era così bella: il vento le accarezzava i capelli ramati, un raggio di sole le sfiorava la pelle candida che sembrava rilucere, pur non brillando come quella dei vampiri.
I suoi occhi nocciola mi reclamarono; mi avvicinai abbracciandola; adesso anche io avevo il respiro corto, odoravo il suo profumo: un misto di lillà e muschio baciato dal sole. Accarezzavo la sua pelle sempre più calda, quasi quanto la mia.
Mi aveva attirato nella sua trappola, 'che stupido' mi rimproverai mentre affondavo il viso nel suo collo…


N.d.A. Devo essere sincera, sono molto contenta del risultato finale. Ho scritto di getto, senza pause, le parole e le scene mi sono venuti naturali. Ma c’è qualche aspetto da migliorare, ma non saprei esattamente cosa…
Sono aperta a eventuali opinioni costruttive :)

Aggiungo che: a me Jacob è sempre piaciuto, la Meyer ha fatto la scelta migliore facendogli avere l'imprinting con Renesmee. A questo proposito ho scritto appunto QUESTA Fan Fiction che racconta il primo vero incontro dopo l'imprinting tra la piccola e Jake, si intitola "La mia trasformazione", ed è raccontata da Jacob.

EDIT risposte commentatori: Grazie Uchiha_chan, quindi secondo te è troppo lunga? La storia si potrebbe anche continuare, ma ho voluto raccontare solo la scena della prima volta di Jake e Nessie, lasciando il tutto avvolto da una vena di mistero, proprio come ha fatto la Meyer con Ed e Bella.

Grazie Noe 89: ma se la continuassi sfiorerebbe l'erotico. ^^
E poi volevo solo descrivere come, secondo me, potrebbe essere la prima volta della nuova coppia creata dalla Meyer, visto che in Breaking Dawn Nessie è troppo piccola :)