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Autore: amelie p0ulain    29/03/2019    0 recensioni
Ti direi di venire via con me, di non aver paura perché io tremo solo all'idea ma provo a restare in piedi. Ti direi che ti aspetto, che nonostante i tuoi mille passi dietro me io ne riservo sempre uno per non perderti, uno per ritrovarti ancora.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa sera, le luci sono un po' più soffuse, così come il tuo sorriso un po' più lontano. Ti guardo da qui, seduta su questo divano che non è mai lo stesso se le tue gambe sfiorano le mie. 

Vorrei poterti dire che ricordo a malapena il colore dei tuoi occhi, ma conosco ogni tua sfumatura come se fossero le mie. Vorrei poterti dire che le tue mani son come tutte le altre, ma riesco a comprendere ogni tuo gesto, riesco a percepire quel calore che ancora adesso mi sconvolge. 

I tuoi ricci sono più corti, la tua barba più folta e il tuo corpo stanco, poggiato sullo scaffale dei liquori che prima o poi berrò. A volte alzi lo sguardo, forse incuriosito dai nostri discorsi, poi scuoti la testa senza dire niente ed io davvero non capisco se il mio cuore riesci a sentirlo anche da qui.

Mi hai detto che non saresti mai abbastanza per me, che non riuscirei a farmene niente di te. Eppure so per certo che il tuo colorito è più acceso se il mio fiato è sul tuo collo, se ti sussurro qualcosa che forse nemmeno capisci. So che socchiudi gli occhi quando sei attratto da qualcosa, quando i nostri discorsi ti fanno sorridere mentre io semplicemente non saprei spiegarti nulla di tutto questo. Come le volte in cui immagino te al posto delle mie sigarette fra le labbra, le volte in cui sorrido a testa bassa se mi osservi, curioso ma sfuggente, attento ad ogni dettaglio. E mi piacerebbe tanto poterti spiegare cosa si prova coi tuoi occhi che affondano nei miei, che sono sempre un po' più timidi, che sono sempre veri anche se tu non te ne accorgi. 

Io non lascio perdere, non ti lascio perdere. Il tuo pensiero si incastra perfettamente in mezzo a tutti gli altri, che sono sempre meno importanti delle parole che mi dedichi tu. E non è facile dirti quanto io ti stia ancora aspettando, quanto mi spezzi in due per poi ricompormi in maniera perfetta, ricucendo ogni piccolo graffio che lasci. 

Forse hanno ragione, quando mi dicono che non ne vale la pena, che dovrei solo accontentarmi, andare avanti. Ma lo sai anche tu, che a me della ragione non me ne importa nulla. Lo sai anche tu, di quanto la mia testa sia dura, e le mie spalle fragili ma resistenti per te, il mio cuore debole ma vivo.

Per te, per i tuoi gesti involontari che mi fanno sempre sussultare. Come i nostri momenti che mai nessuno vede, i tuoi occhi scuri che parlano più di quanto vorresti, la tua pelle bianca in contrasto con la mia. E vorrei tanto far finta che tutto questo non mi tocchi, vorrei tanto fingere che non mi importi, che io non ci pensi neanche un po'.

Ma, tu, sei ogni giorno più vicino ed io sempre più lontana. Da me, che continuo a fuggire anche se tu non lo vedi, con queste mie parole incastonate in testa, sempre più addosso.

E forse la ragione ce l'hai tu, quando dici che le cose naturali sono quelle più belle. Me lo hai scritto per messaggi, io che continuo a non comprenderti e tu, che se t'immagino, sorridi silenziosamente davanti ai miei mille dubbi. Riesco a vedere le tue dita fra i capelli adesso più corti, il tuo modo di socchiudere gli occhi quando non hai abbastanza parole, i tuoi "va bene così" ai miei "non ti capisco". Se ci penso, riesco ancora a sentire il calore della tua pelle sulla mia che adesso brucia, assieme a queste lacrime che portano il tuo profumo. 

Ti direi di venire via con me, di non aver paura perché io tremo solo all'idea ma provo a restare in piedi. Ti direi che ti aspetto, che nonostante i tuoi mille passi dietro me io ne riservo sempre uno per non perderti, uno per ritrovarti ancora. 

'Che sì, non capisco le tue parole, non capisco le tue strette e il modo che hai di allontanarmi se siamo troppo vicini. Non capisco se ci pensi, se anche a te succede di crederci, anche solo per un po'. Non capisco se sei tu ad aver paura o sono io a non aver coraggio. E forse adesso riesco finalmente a vederle, tutte le speranze riposte nei miei cassetti a cui tu non hai dato importanza. Forse adesso riesco finalmente a capirle, tutte le volte in cui ti guardavo più di quanto potessi, le volte in cui tu abbassavi lo sguardo, complice di qualcosa che non puoi - non vuoi - spiegare. 

Ed io ti aspetto, ancora qui, su queste gambe stanche per tutte le volte che ti ho rincorso senza trovarti mai.

 




 
avevo anche dimenticato dell'esistenza di questo sito e adesso so a malapena perché mi ritrovo a pubblicare questo schifo di cosa nonostante sappia che proprio no, non ne vale la pena
non so se abbia un senso, posso solo dirvi che è questo il mio modo di dar voce ai pensieri, che siano i miei o quelli di qualcun altro
spero vi lasci qualcosa, qualunque essa sia



  
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