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Autore: lmpaoli94    29/03/2019    1 recensioni
Dopo essere partita da Storybrooke senza dire niente a nessuno, Ruby si rifugia a New York incominciando una nuova vita.
In una delle città più grandi del mondo, la giovane Cappuccetto rosso cerca di dimenticare il suo passato da lupo facendo nuove amicizie e conoscendo un giovane ragazzo che cercherà in tutti i modi di cambiargli la vita
Ma non potrà mai sottrarsi al suo passato.
Soprattutto nascondendo un segreto che non potrà mai celarsi per sempre.
Perché la verità viene sempre a galla… Nel bene e nel male…
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Merida, Ruby/Cappuccetto Rosso, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ruby era appena rientrata nel suo appartamento di New York dopo una giornata molto faticosa passata in ufficio.
Dopo essere scappata da Storybrooke, la giovane ragazza aveva trovato il coraggio e la fortuna di ricominciare a vivere senza pensare al suo passato burrascoso.
Un passato che era riuscita a tenere segreto anche alla sua coinquilina Emily.
< Sei già a casa, Ruby? >
< Sì. Thomas mi ha detto che potevo andare. >
< Avete lavorato oggi al negozio? >
< Sì. Non ho avuto un attimo di sosta… Tu al bar? >
< A chi lo dici. Sono stanchissima > rispose Emily stiracchiandosi sul divano.
< Che hai intenzione di fare stasera? >
< Non lo so. Vuoi andare a cena fuori? >
< Potrebbe essere anche un’idea. A te potrebbe andare bene? >
< D’accordo. Basta non tornare a casa troppo tardi. Domani attacco alle sei. >
< Possiamo andare nel ristorantino qui sotto. Che ne dici? >
< Non lo so… Non ci si mangia tanto bene. L’ultima volta ho vomitato tutta la notte a causa di quello schifo di pasta. >
< Vuoi allora andare a mangiare cinese? >
< Nel nostro ristorante preferito? A quel punto dovremmo oltrepassare mezza città. >
< Allora decidi cosa vuoi fare, Emily. Io intanto vado a sistemarmi i capelli > replicò Ruby andando verso il bagno.
< A proposito di capelli, vedo che te li sei fatti rossi come me. >
< Sì. Il colore di prima non mi piaceva molto quindi ho deciso di cambiare. >
< Hai avuto un’ottima idea… Non è che sotto è stato un ragazzo a farti cambiare colore dei capelli? >
< Perché dovrebbe essere stato un ragazzo? >
< Non lo so… Potrebbe essere una possibilità. >
< Una possibilità inesistente, te l’assicuro io. >
< Sì certo… Lo sai che non m’inganni. Tu mi nascondi qualcosa > replicò Emily con ghigno malefico.
< Io non ti nascondo proprio un bel niente. E smettila di guardarmi così. Mi dai sui nervi > rispose Ruby guardandola accigliata.
< Ahahah lo sai che prima o poi la verità viene sempre a galla… >
< Che cosa vuoi farmi? Adesso ti vuoi mettere pure a controllarmi? >
< Potrebbe essere una possibilità. >
< Se lo vengo a sapere… >
< D’accordo d’accordo, stavo scherzando. Vai a prepararti. Questa sera mi devi spiegare un sacco di cose. >
< Io non devo spiegarti proprio un bel nulla. E levati quel sorrisino dalla faccia. Non lo sopporto. >
< Ihihi. >
Dopo essersi rinchiusa in bagno per sistemarsi i capelli e riflettere sulle parole di Emily, Ruby pensò a quell’incontro fatto una mattina mentre stava entrando in negozio.
 
 
Inizio flashback
“Maledizione. Non riesco a trovare le chiavi dell’auto… Ma dove potrebbero essere?”
Spazientita e preoccupata allo stesso tempo, Ruby gettò la sua borsa per terra facendo un errore a dir poco sconsiderato.
Senza che se ne accorgesse, un malvivente gli passò accanto fregandogliela da sotto il naso.
“Fermati! Al ladro!”
Correndo a tutta velocità con i tacchi che le stavano perforando i talloni, Ruby cercò con fatica di stare dietro al malvivente.
Ma grazie all’intervento tempestivo di un giovane uomo che stava passando nelle vicinanze, riuscì a riavere la sua borsa.
“Vattene via! Altrimenti…”
Ma prima che il giovane uomo potesse minacciarlo o prenderlo a schiaffi, il ladro era già andato molto lontano.
“Grazie mille. Grazie veramente” fece Ruby con il fiatone.
“Figurati.”
“Ancora non capisco come questa città possa brulicare di malviventi di ogni tipo.”
“Questo succede nelle grandi città come New York.”
“Peccato che non sono abituata a questo genere di cose…”
“Mi dispiace per tutto quello che le è successo. Spero solo che stia bene.”
“Adesso sto bene. Grazie a lei.”
S’eppur fissandolo con sguardo timido, Ruby era rimasta folgorata dall’intervento dell’uomo.
“Posso sapere chi è il nome del mio salvatore?”
“Mi chiamo Frank… E lei?”
“Ruby.”
“Bel nome, Ruby. Molto particolare e affascinante.”
Sentendo quelle parole, la giovane ragazza avvampò all’istante
“Spero di non aver detto niente d’imbarazzante…”
“Oh no, certo che no. Sono abituata a questo genere di complimenti” replicò Ruby con sorrisetto forzato.
“Ci credo. Una bella ragazza come lei…”
“Sì… E comunque puoi benissimo darmi del tu. Il lei mi fa sentire molto vecchia.”
“Ok, come vuoi tu Ruby.”
Dopo aver spostato lo sguardo verso il suo orologio, Ruby si ricordò che era tremendamente in ritardo.
“Accidenti! Devo andare ad aprire il negozio di parrucchieri e sono in un ritardo stratosferico.”
“Lavori forse da Thomas?”
“Sì, esatto.”
“Lo sai? È da molto che mi faccio i capelli da lui. Però non ti ho mai visto… Sei forse nuova?”
“Sì. Sono entrata a lavorare da nemmeno un mese.”
“E ti lascia già la chiave del locale? Dev’essere una grande responsabilità.”
“Infatti lo è. Però Thomas è un uomo molto gentile. Mi tratta come una figlia e mi fa sentire al negozio come se fossi a casa mia.”
“Sì, lo so bene… Scusa se ti faccio tutte queste domande. Sono un tipo un po’ curioso.”
“Figurati. Mi piace conversare.”
Dopo essere diventata rossa come un peperone, alla fine Ruby dovette far di tutto per troncare la conversazione.
“Vuoi che ti aiuti a cercare le chiavi della tua auto?”
“Faresti questo per me?”
“Sì, nessun problema.”
“Ti ringrazio infinitamente. Non ricordo dove le ho lasciate… Io alloggio qui vicino. Magari potremo andare in casa…”
“Come vuoi tu. Fammi strada.”
Ma appena Ruby ricontrollò accuratamente nella sua borsa, poté notare di avere le chiavi della macchina.
“Accidenti. Non so proprio dove ho la testa.”
“Ahahah, non ti preoccupare.”
“Ho fatto solo una grandissima figura di merda… Scusami tanto. E per di più ti ho fatto pure perdere tempo.”
“Nessun problema.”
“Adesso devo davvero scappare… Però mi piacerebbe molto rivederti.”
“Senz’altro… Va bene domani sera qui sotto alle otto in punto?”
“Sì. Alle otto in punto è perfetto” replicò Ruby con il cuore che gli martellava all’impazzata.
“D’accordo. Ci vediamo domani sera.”
“Grazie ancora per il tuo aiuto tempestivo. Non so cosa avrei fatto senza di te.”
“Dovere di buon cittadino” rispose l’uomo facendogli l’occhiolino “A presto” disse infine Frank scomparendo da dietro il vicolo.
Fine flashback
 
 
< Ruby! Sei pronta?! > gridò Emily da dietro la porta.
< Un attimo! > replicò Ruby dopo essere stata riscossa dai suoi pensieri < Devo mettermi i tacchi! >
< Muoviti! Altrimenti facciamo tardi! >
< Ma cos’è tutta questa fretta?! >
< Ho una gran fame. Oggi non ho mangiato niente. >
< Va bene. Arrivo. >
Dopo essersi lavati i denti e messasi il primo vestito che gli capitò a tiro, Ruby era pronta per uscire con la sua amica.
< Wow! E quel vestito? >
< L’avevo nell’armadio. >
Emily era completamente estasiata nel vederla in quel candido vestito rosso e quei tacchi dello stesso colore.
< Se fossi un uomo ti salterei addosso. >
< Emily! Ma cosa stai dicendo?! >
< Sei bellissima. Ma perché ti sei fatta così elegante? >
< Perché mi andava di farlo > replicò Ruby distogliendo lo sguardo dalla sua amica.
< Non è una risposta logica. E tu lo sai bene… Non è che devi incontrarti con qualcuno? >
< Non devo incontrarmi con nessuno! E smettila di fare la sospettosa. >
< Va bene, voglio crederti…. Però ti tengo d’occhio. >
< Uffa. Ma non hai di meglio da fare? >
< Assolutamente no. >
< Non avevi fretta di andare a mangiare? >
< Mi è completamente passato l’appetito. >
< Non ci credo > rispose Ruby scioccata < Una mangiona come te... >
< Che vorresti dire? Che sono una grassona?! >
< Ahahah non ho detto questo. >
< Però lo stavi pensando, vero? >
< Ahahah andiamo a cena, che è meglio. >
< Rispondi prima alla mia domanda. >
< Se fai la brava, ti racconto che cosa mi è successo questa mattina. >
< Adesso mi ricatti anche? >
< Sì. E mi piace molto farlo. >
< Sei molto crudele >
< Lo so > rispose Ruby facendo la linguaccia e l’occhiolino alla sua amica.
   
 
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