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Autore: Il corsaro nero    30/03/2019    3 recensioni
In una terra diversa da quella che conosciamo noi, il destino degli ultimi saiyan in vita si legherà in un ultimo drammatico incontro: due combattenti solitari che hanno perso molto dalla vita a causa della guerra, uno dei quali persino il proprio mondo, un principe esiliato a causa della sua diversità e un guerriero costretto a combattere una battaglia non sua in nome dell'odio di qualcun altro... riusciranno questi quattro guerrieri, sul ciglio dell'abisso, a resistere? Cadranno a causa dei propri demoni contro cui combattono sempre o il coraggio di una madre potrà cambiare le cose?
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Broly, Lord Bills, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Tarble
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7: La calma prima della tempesta

 

Terra

Capsule Corporation, venerdì, 14:04

 

Quando il Trunks più grande sentì il potente KI che stava per atterrare sulla Terra, lasciò cadere la scatola che aveva in mano e il contenuto, composto da vecchi giocattoli, si sparpagliò per il pavimento.

Quella fonte d’energia… era così spaventosa e potente… non ne aveva mai sentita una del genere…

Cosa stava succedendo?!

“Trunks!!!” lo chiamò la sua controparte più giovane, il quale era sceso assieme a lui in quella umida cantina, dove entrambi, nei loro rispettivi futuri, si erano nascosti assieme a Bulma quando i cyborg attaccavano la città, per prendere i giocattoli, i vestiti e le coperte per i due futuri nuovi guerrieri, ossia il figlio dei due Trunks e Mai più grandi e il clone di Goku “Ma cos’è questa energia?! E’ spaventosa e potente!”

“Non lo so… ma ho un brutto presentimento… credo che sia persino più potente di quella di Zamasu quando ha preso il corpo del signor Goku, diventando Black Goku… inoltre temo che si stia dirigendo verso la Terra.”

“Andiamo ad affrontarla!”

“Certo!”

I due doppioni corsero verso la scala ma si accorsero, con sgomento che era chiusa.

Eppure il Trunks più giovane ricordava benissimo di aver lasciato aperta la botola della cantina…

Con un brutto presentimento, il Trunks più grande salì la scala di corsa e si accorse, con sgomento, che i suoi sospetti erano fondati.

La porta non si riusciva ad aprire.

Erano bloccati.

 

Terra

Capsule Corporation, venerdì, 14:07

 

Tarble buttò per terra, con inaspettata violenza, il coperchio della scatola di cartone in cui Bulma aveva riposto la sua armatura dopo averla riparata.

Cominciò a vestirsi in fretta e furia, in quanto non aveva tempo da perdere.

I due Trunks si sarebbero certamente accorti di quell’incredibile potenza… fortunatamente, aveva guadagnato un po’ di tempo prezioso, bloccando la botola con un armadio di metallo… ma i suoi inseguitori sarebbero atterrati a momenti… e non appena ciò fosse successo, si sarebbero messi subito alla sua ricerca e se restava lì anche gli altri sarebbero rimasti coinvolti.

Doveva sistemare la faccenda il più in fretta possibile, prima che i due Trunks si liberassero… se loro li avessero visti e li avrebbero riconosciuti, sarebbe stata un’autentica tragedia.

Dopo essersi messo i guanti bianchi, si fiondò fuori dalla stanza e uscì di nuovo in giardino dove trovò sua moglie che lo aspettava in silenzio.

Non si dissero niente.

Bastò uno sguardo per far capire tutto.

Lui sarebbe partito per affrontare la minaccia e lei non lo avrebbe fermato… ma lo avrebbe aspettato… per sempre…

“Ah, eccovi finalmente.” Esclamò una giovane voce femminile alle loro spalle, che doveva trattarsi di una delle due Mai.

I due coniugi si girarono e riconobbero la Mai più giovane, la quale, con un sorriso sulle labbra, continuò: “Poco fa ha telefonato Bulma, ha detto che ha deciso di comprare del gelato.”

“Gelato?” domandò Gure mentre l’altro restava in completo silenzio.

“Sì, è una specialità terrestre molto buona e dal sapore unico e dolce. Bulma vuole festeggiare stasera, visto che domani dovrete partire, e quindi voleva farvelo assaggiare e chiedere che gusto volevate.” Spiegò Mai e Tarble, senza voltarsi e superando la moglie, le disse: “Oh, a me va bene tutto. Non preoccupatevi.”

Solo in quel momento, Mai si accorse che Tarble indossava una tuta da combattimento e domandò, stupida: “Dove stai andando?”

“Esco un attimo. Devo fare una cosa molto importante…” Fu la risposta del saiyan, fermandosi di colpo.

“Non farlo!” lo pregò, preoccupata, Gure e Tarble sussurrò: “Va tutto bene. Tornerò sicuramente. Perché io… voglio mangiare il gelato. Voglio sapere se è così buono e, soprattutto… lo voglio fare assieme a te e agli altri. Ci metterò un po’, ma vi prometto che tornerò… potete aspettarmi?”

“Ma è ovvio! Cerca, però, di tornare per cena.” Disse Mai e Tarble disse: “D’accordo. A dopo!”

Nel dire l’ultima frase, Tarble si voltò un’ultima volta e sorrise alla moglie, in maniera serena, felice e tranquilla, come se sapesse che sarebbe tornato presto.

“Prima di andare… c’è una cosa che vorrei che tu dicessi agli altri…” aggiunse all’improvviso il ragazzo e, mettendosi a guardare il cielo azzurro, sussurrò: “Grazie a voi… anche se per poco, ho potuto vivere come una persona normale. E’ stato solo un miraggio, come temevo… ma mi sono divertito un sacco.”

Poi, prima che Mai riuscisse a dire: “Tarble?” il giovane volò via nel cielo blu a tutta velocità.

 “Ehi!” fece la giovane donna, per poi voltarsi verso Gure e domandare: “Ma che cosa è successo a Tarble?”

Ma l’aliena rimase in totale silenzio, con lo sguardo basso.

 

Terra

Capsule Corporation, venerdì, 14:08

 

“Riesci ad aprirla?” domandò, preoccupato, il Trunks più giovane mentre quello più grande cercava di aprire la porta.

“Niente da fare!” scosse la testa l’uomo “Chiunque ci abbia bloccati, ha messo qualcosa di molto pesante sulla porta… mi domando perché e a quale scopo…”

“Dobbiamo fare qualcosa! Sento che quell’aura che abbiamo sentito si sta avvicinando sempre di più…”

“Bisogna trovare il modo di comunicare da fuori o è la fine!”

“Aspetta! C’è l’apparecchio che Whis ci ha dato per le chiamate d’emergenza! Ce l’ho proprio in tasca!”

“Ottimo, allora usiamolo per contattarlo e per farci liberare!”

 

Terra

Città dell’Ovest, venerdì, 14:10

 

Il vento muoveva lentamente i suoi capelli e la lunga coda di scimmia.

Tarble osservò per un attimo, con profondo dolore, la città dell’Ovest e, in lontananza, anche la Capsule Corporation.

Quel posto, ormai, era diventato una seconda casa per lui.

Un posto dove nessuno lo giudicava e lo guardava dall’alto al basso solo perché il suo potere non era così alto… lì, in quella casa, era stato semplicemente qualcuno… si era fatto degli amici molto particolari… ma erano stati i suoi primi amici…

Si voltò bruscamente, in quanto se avesse guardato di nuovo quel posto, sarebbe scoppiato a piangere e poi riprese a volare a tutta velocità, mentre pensava: “Lo sconfiggerò!”

 

Terra

Capsule Corporation, venerdì, 14:11

 

Whis era impegnato nella missione più importante e delicata della sua vita: controllare la cottura del ramen.

Se avesse osato distrarsi in quella situazione così delicata, il ramen sarebbe di sicuro bruciato...

DING

“E' pronto!!!!!” esultò l'angelo aprendo la scatola e cominciando a mangiare.

Mentre mangiava, l'essere commentò: “Ma che sapore delizioso!!! In tutto l'universo non avevo mai assaggiato un cibo più buono!!! I cibi terrestri sono i migliori!!!”

Ad un tratto, la porta si aprì ed entrò Beerus.

“Ben svegliato, Lord Beerus!” lo salutò, allegro, Whis e Beerus disse: “Ho sentito un buon odore, cos'è?”

“Ramen, signore.”

“Un nome che ti fa venire subito voglia di mangiarlo... ne hai lasciato per me, vero?”

“Oh cielo, Lord Beerus... pensavo che non lo voleste e così me lo sono mangiato tutto! Che peccato! Sarà per la prossima volta!”

“Whis, dì la verità... te lo sai mangiato senza dirmelo per non condividerlo, vero?”

“Chissà...”

“MA CHE CAVOLO...!!!! LO SAI CHE CI TENGO A QUESTI PIATTI!!!!”

“Come lei sa che anch'io ci tengo... eppure in più di un'occasione si è fregato i miei piatti. Com'è che diceva lei...? Ah, sì, ora ricordo: -Chi prima arriva, meglio alloggia-. Io ho solo rispettato le sue parole.”

Beerus si mise a ringhiare in maniera soffocata.

Possibile che Whis riuscisse sempre a tenergli testa e a giocare con le sue parole in maniera così sfacciata e diretta?!

Proprio mentre cercava di non sbraitare, si accorse che il bastone di Whis appoggiato al muro della cucina, stava brillando a intermittenza.

“Ehi, Whis, qualcuno ti sta cercando.” gli fece notare il dio e l'angelo, sorpreso, rispose: “Oh cielo, è vero.”

Con un movimento della mano, Whis fece levitare il suo bastone fino alla sua mano e poi, una volta aperta la comunicazione, domandò: “Pronto? Chi è?”

“Whis, siamo noi!!! Devi aiutarci!!!” esclamarono, in coro, due giovani coi capelli viola, completamente identici.

“Oh, cielo, sono i due Trunks.” esclamò, sorpreso, l'angelo e Beerus, adirato, prese il bastone e strepitò: “Si può sapere perché diavolo state chiamando?!?! Siamo tutti e quattro in questo edificio diroccato, sveglia!!!! Se dovete dire qualcosa a Whis, ditegliela personalmente!!! Sapete quanto mi costano queste chiamate?!?!”

“Ma se non paga mai le bollette.” lo punzecchiò, divertito, Whis e Beerus, rosso dall'imbarazzo, sibilò: “Taci...”

“Whis, devi assolutamente aiutarci!!! Qualcuno ci ha rinchiusi in cantina e non riusciamo ad uscire!!!” lo implorarono i due giovani e l'angelo annuì: “Nessun problema. Arrivo. Fra dieci minuti sarete liberi.”

Whis si diresse verso la stanza dove c'era la botola con la cantina e scoprì che a bloccare il passaggio era un enorme armadio di ferro.

Con un movimento del bastone, fece sollevare senza alcuno sforzo l'armadio e poi, aprendo la botola, cinguettò: “Fatto. Siete liberi.”

I due Trunks si fiondarono fuori dalla botola.

“Ce l'abbiamo fatta...” sussurrò, stravolto, il Trunks più giovane mentre quello più grande si domandava: “Sì... ma mi domando chi e per quale motivo ci ha rinchiusi qui dentro...”

“Oh, ma è facilissimo da capire.”

I due doppioni si voltarono verso Whis, colui che aveva appena parlato, e domandarono, increduli: “Tu sai chi è stato?”

“Certo... la persona in questione per bloccare la botola ha usato questo scaffale di ferro, il quale è troppo pesante da sollevare di un centimetro anche per il terrestre più forte... ora, quante persone sulla Terra, a parte voi due, me e Beerus sono in grado di sollevarlo senza troppi problemi e usarlo per bloccare una botola?”

“Solo una... Tarble!”

“Proprio così. E' stato lui a rinchiudervi.”

“Ma per quale motivo?!”

“E' ovvio! Vi ha traditi, zucche vuote! Vi ha ingannati per tutto questo tempo e appena avete abbassato la guardia vi ha colpiti a tradimento!!! Ecco perché ho detto a quell'incapace di Freezer di sterminarvi tutti...”

I due Trunks abbassarono lo sguardo.

Quello che diceva Beerus doveva essere la verità... però faceva male...

Avevano vissuto assieme a Tarble per delle intere settimane... era così gentile e simpatico... pian pianino era diventato una persona molto importante all'interno della loro casa... un simile colpo basso da parte sua era molto triste e doloroso...

“Non ne sarei così sicuro...”

La pacata voce di Whis fece girare tutti di sorpresa.

Vedendo che gli altri lo stavano fissando, l'angelo riprese: “Tarble ha vissuto con noi per quasi un’intera settimana. Avrebbe potuto attaccarvi di sorpresa quando stavate tranquillamente dormendo... eppure non l'ha mai fatto. Inoltre, vi ha semplicemente bloccati in una cantina con un armadio. Bastava solo chiamarmi per toglierlo e liberarvi, com'è appena successo. Se avesse voluto eliminare i due Trunks avrebbe fatto crollare l'intero stabile ma non l'ha fatto. Il motivo è semplice: non voleva che i due Trunks morissero ma solo bloccarli per un po'.”

Tra i tre presenti, calò un improvviso silenzio, poi il Trunks più giovane domandò: “Ma perché l'avrebbe fatto?!”

“Ah, sta a voi scoprirlo. Comunque, se vi può essere utile, vi suggerisco di cercare il suo Ki.”

I due Trunks furono molto sorpresi da quelle misteriose parole, ma decisero lo stesso di controllare.

Quando si resero conto dov'era diretto, sgranarono gli occhi.

“Ma... sta volando a tutta velocità verso il Ki potente che abbiamo percepito!!!” esclamò, senza parole, il Trunks più giovane e Whis annuì: “Esatto. Questo fa supporre che Tarble vi abbia bloccato solo per impedirvi di affrontare la persona che possiede una simile energia. Una volta fatto ciò, si è diretto verso la persona in questione per affrontarla.”

“Vuol farsi ammazzare?! E poi, perché ci ha tenuto bloccati?! Insieme avremmo avuto più possibilità di affrontarlo!!!”

“Certo... ma non avete notato qualcosa di strano nel suo comportamento?”

“Che intendi dire?”

“Tarble si è comportato come se sapesse benissimo che non ce l'avreste fatta... inoltre, sbaglio o quando è arrivato qui era in condizioni gravi, come se avesse affrontato una persona dall'incredibile potere combattivo?”

“Stai insinuando che...?!”

“Esatto. Molto probabilmente l'essere con l'incredibile livello combattivo che sta atterrando è chi ha ridotto Tarble in fin di vita. Sospetto che l'ha seguito per finire il lavoro. Per questo Tarble vi ha bloccati. Sapeva che era troppo forte per voi due e non ha voluto coinvolgervi per colpa sua.”

Per un attimo, nella stanza calò il silenzio, poi Whis propose: “In ogni caso, forse domandando a Gure, potreste sapere come sono andate le cose...”

 

Terra

Terra dei ghiacci, venerdì, 14:15

 

Paragas guardava soddisfatto l'enorme ghiacciaio che si estendeva sotto l'astronave.

Ci sarebbero voluti ancora qualche minuto per l'atterraggio ma era solo questione di tempo...

Presto lui e Broly si sarebbero vendicati di tutto quello che avevano dovuto sopportare per colpa di quel maledetto di re Vegeta III...

Lui e la sua famiglia erano stati in continuazione perseguitati, umiliati e considerati spazzatura... ma presto tutto sarebbe cambiato...

Non poteva più vendicarsi del re ma visto che quel dannato era riuscito a salvare i suoi figli si sarebbe vendicato su di loro... li avrebbe ammazzati, in modo che la discendenza di re Vegeta venisse completamente sradicata nell'universo.

“Uh? Ma cosa...?” sussurrò, ad un tratto, Lemo, sorpreso, il quale si trovava ai comandi, e Paragas domandò, seccato: “Che succede?”

“Mi sembra che in mezzo a quella landa desolata di ghiacci ci sia qualcuno...”

Sentendo quella frase, Paragas si affacciò al finestrino e, dopo un'iniziale sorpresa, fece un sorriso sadico.

In mezzo ai ghiacci c'era un ragazzino in tuta da combattimento, con la coda che si muoveva nel gelido vento polare, i capelli a spazzola neri e gli occhi neri, con uno sguardo di sfida.

 

Terra

Capsule Corporation, venerdì, 14:18

 

Gure era seduta vicino al tavolo, con lo sguardo basso, mentre, davanti a lei, c'erano i due Trunks.

Con l'aiuto di Whis e dei suoi poteri, erano riusciti a liberarsi prima del previsto, intuendo immediatamente che l'accaduto era stato generato da suo marito e anche una misteriosa aura si stava dirigendo verso la Terra, per cui, adesso, ovviamente, volevano delle risposte.

“Gure, tu sai qualcosa, vero?” le domandò il Trunks più grande, con un tono calmo e tranquillo, come se non volesse metterle alcuna fretta.

Doveva cercare di allungare il discorso il più possibile, in modo da permettere a Tarble un certo vantaggio, come voleva lui, ma sapeva che alla fine avrebbe dovuto dire qualcosa.

Inoltre, era troppo preoccupata per suo marito.

Anche se suo marito si era allenato ed era diventato più forte, c'era l'alta probabilità che non ce la facesse... quel ragazzo che aveva affrontato gli era sembrato troppo forte...

Alla fine, ammise: “Non proprio... non conosco tutti i dettagli... però so che chi possiede quest'incredibile energia è un ragazzo pieno di cicatrici che vuole uccidere Tarble per via di suo padre.”

“Suo padre?!” esclamò, sorpreso, il Trunks più grande.

Qualcuno voleva uccidere Tarble, quel ragazzo così beneducato e gentile, per via di suo padre?!

Questa era la cosa più stupida che avesse mai sentito in vita sua!

“Sì.” continuò Gure, tremando leggermente come se fosse sul punto di scoppiare a piangere “Assieme a suo padre e a due complici, è atterrato sulla nostra stella per ucciderlo, in quanto, da quel che ho capito, il padre di Tarble ha fatto un tremendo torto alla sua famiglia. Nonostante fosse un saiyan, Tarble è stato sconfitto e ridotto in fin di vita da lui e, prima che potesse dargli il colpo di grazia, sono intervenuta io salvandolo e portandolo via. Ma a quanto pare, non ha ancora rinunciato alla sua vendetta e ha seguito mio marito fino a qui. Credo che Tarble se ne sia andato perché pensava che tutti noi ci saremmo finiti di mezzo. Non ho mai visto Tarble così felice in queste ultime settimane... a parte me, lui non ha mai avuto molti amici e quando mi ha raccontato del suo passato, ha rivelato che da bambino, nonostante suo padre fosse una persona molto influente sul pianeta, tutti lo evitavano per il suo scarso potere e per il suo carattere. Mi ha raccontato che avrebbe voluto vivere qui assieme a tutti noi ancora per un po' di tempo...”

Dopo un attimo di silenzio, i due Trunks si guardarono negli occhi e si fecero un cenno, per poi alzarsi in piedi e dire: “Occupatevi della casa. Se nostra madre ritorna ditele di aspettarci qui che torniamo subito.”

“Sì.” acconsentì la Mai più grande mentre Gure domandò: “Che cosa avete in mente?”

“Andiamo a salvare Tarble e a combattere questa nuova minaccia.”

“Ma andrà tutto bene?”

“Ormai Tarble è un membro di questa famiglia... non possiamo abbandonarlo. Noi andiamo, ci vediamo dopo.”

“Aspettate un attimo, voi due.”

I due ragazzi si voltarono verso Whis, il quale lanciò loro una piccola boccettina contenente un liquido di un azzurro brillante, informandoli: “Questa è l’acqua delle divinità. E’ un’acqua magica capace di far recuperare le forze e la salute di una persona… le leggi del mondo delle divinità impedirebbero di darla ai mortali, ma mi rendo conto che la situazione è davvero critica… quello è il massimo che vi posso dare, quindi vedete di non sprecarlo, intesi?”

“Va bene, Whis, non ti deluderemo!” risposero in coro i due Trunks, per poi correre verso l'ingresso mentre Beerus urlava: “EHI, VOI DUE!!!! FERMI!!!!”

Ma fu tutto inutile, in quanto i due saiyan partirono in volo in pochi secondi.

 

Terra

Terra dei ghiacci, venerdì, 14:29

 

“Non mi aspettavo di trovarti già qui al mio atterraggio, principe Tarble.” fu tutto quello che sibilò Paragas in tono divertito.

Tarble non rispose alla provocazione ma gli lanciò uno sguardo di sfida.

Sapeva che prima o poi, sarebbe successo... ma non immaginava che sarebbe accaduto così presto...

Ad un tratto, notò che Paragas spostava lo sguardo in varie direzioni come se stesse cercando qualcuno...

Dopo un po', posò di nuovo lo sguardo su Tarble e gli domandò: “Beh, dov'è Vegeta?”

“Cosa?” domandò, sorpreso, il saiyan.

Cosa c'entrava Vegeta?!

Poi, capì.

“Mi hai lasciato scappare apposta, vero?” sibilò Tarble “Quella volta avevi già in mente di risparmiarmi e di farmi fuggire. Volevi che ti portassi da Vegeta.”

“Ma guarda, allora hai ereditato qualcosa dell'intelligenza di tuo padre. E' vero, contavo sul fatto che saresti andato a chiedere aiuto a tuo fratello maggiore. Così mi sarei vendicato di quello stupido moccioso! E' stata colpa sua se tuo padre, a causa dell'orgoglio che nutriva nei suoi confronti, ha esiliato mio figlio in quel dannato asteroide! E tutto perché il potere di Broly superava quello del principe Vegeta! Ho addestrato Broly personalmente, in modo che diventasse il guerriero supremo, e oggi mostrerò all'universo i grandiosi poteri di mio figlio! Ucciderò per primo Vegeta, in modo da dimostrare al re, che i leggendari poteri del suo primogenito non sono nulla in confronto a quelli di Broly e poi toccherà a te! Sradicherò personalmente la stirpe reale in tutto l'universo, hai la mia parola!”

“Mi dispiace informarti che sei arrivato piuttosto in ritardo. Vegeta è già morto. E da un bel pezzo, anche.”

Sentendo quell'esclamazione, Paragas sgranò gli occhi sorpreso.

Vegeta era già morto?!

Cosa significava quella storia?!

“Se Vegeta è già morto, allora mi spieghi perché non sei scappato?!” sibilò il vecchio e Tarble rispose: “La mia navicella era distrutta, quindi ho dovuto ripararla. E, in ogni caso, io non ho più intenzione di scappare.”

Paragas rimase in silenzio.

Quell'avvenimento stravolgeva completamente i suoi piani... ma, in fondo, non gli importava.

Questo fatto dimostrava che il principe Vegeta non era l'individuo così straordinario che credeva suo padre... e in ogni caso, lui aveva sempre il principe Tarble...

“Vedo che sei coraggioso, ragazzino...” dichiarò Paragas poi, allungando il braccio davanti a sé, urlò, con tutto il fiato che aveva in gola: “QUESTO E' IL GIORNO DELLA NOSTRA VENDETTA!!! VA, BROLY!!!”

Il saiyan più giovane fece un profondo ruggito e poi attaccò Tarble, che nel frattempo si era messo in posizione di combattimento.

Broly fece per dare un violento pugno all'avversario ma questo, prontamente, posizionò le braccia a X davanti a sé, parando il colpo.

D'istinto, fece un sorriso di sfida, pronto a combattere fino all'ultimo sangue, come un vero saiyan.

   
 
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