Capitolo
7: La calma prima
della tempesta
Terra
Capsule
Corporation, venerdì,
14:04
Quando
il Trunks più grande
sentì il potente KI che stava per atterrare sulla Terra,
lasciò cadere la
scatola che aveva in mano e il contenuto, composto da vecchi
giocattoli, si
sparpagliò per il pavimento.
Quella
fonte d’energia… era
così spaventosa e potente… non ne aveva mai
sentita una del genere…
Cosa
stava succedendo?!
“Trunks!!!”
lo chiamò la sua
controparte più giovane, il quale era sceso assieme a lui in
quella umida
cantina, dove entrambi, nei loro rispettivi futuri, si erano nascosti
assieme a
Bulma quando i cyborg attaccavano la città, per prendere i
giocattoli, i
vestiti e le coperte per i due futuri nuovi guerrieri, ossia il figlio
dei due
Trunks e Mai più grandi e il clone di Goku “Ma
cos’è questa energia?! E’
spaventosa e potente!”
“Non
lo so… ma ho un brutto
presentimento… credo che sia persino più potente
di quella di Zamasu quando ha
preso il corpo del signor Goku, diventando Black Goku…
inoltre temo che si stia
dirigendo verso la Terra.”
“Andiamo
ad affrontarla!”
“Certo!”
I
due doppioni corsero verso
la scala ma si accorsero, con sgomento che era chiusa.
Eppure
il Trunks più giovane
ricordava benissimo di aver lasciato aperta la botola della
cantina…
Con
un brutto presentimento,
il Trunks più grande salì la scala di corsa e si
accorse, con sgomento, che i
suoi sospetti erano fondati.
La
porta non si riusciva ad
aprire.
Erano
bloccati.
Terra
Capsule
Corporation, venerdì,
14:07
Tarble
buttò per terra, con
inaspettata violenza, il coperchio della scatola di cartone in cui
Bulma aveva
riposto la sua armatura dopo averla riparata.
Cominciò
a vestirsi in fretta
e furia, in quanto non aveva tempo da perdere.
I
due Trunks si sarebbero
certamente accorti di quell’incredibile potenza…
fortunatamente, aveva
guadagnato un po’ di tempo prezioso, bloccando la botola con
un armadio di
metallo… ma i suoi inseguitori sarebbero atterrati a
momenti… e non appena ciò
fosse successo, si sarebbero messi subito alla sua ricerca e se restava
lì
anche gli altri sarebbero rimasti coinvolti.
Doveva
sistemare la faccenda
il più in fretta possibile, prima che i due Trunks si
liberassero… se loro li
avessero visti e li avrebbero riconosciuti, sarebbe stata
un’autentica
tragedia.
Dopo
essersi messo i guanti
bianchi, si fiondò fuori dalla stanza e uscì di
nuovo in giardino dove trovò
sua moglie che lo aspettava in silenzio.
Non
si dissero niente.
Bastò
uno sguardo per far
capire tutto.
Lui
sarebbe partito per
affrontare la minaccia e lei non lo avrebbe fermato… ma lo
avrebbe aspettato…
per sempre…
“Ah,
eccovi finalmente.”
Esclamò una giovane voce femminile alle loro spalle, che
doveva trattarsi di
una delle due Mai.
I
due coniugi si girarono e
riconobbero la Mai più giovane, la quale, con un sorriso
sulle labbra,
continuò: “Poco fa ha telefonato Bulma, ha detto
che ha deciso di comprare del
gelato.”
“Gelato?”
domandò Gure mentre
l’altro restava in completo silenzio.
“Sì,
è una specialità
terrestre molto buona e dal sapore unico e dolce. Bulma vuole
festeggiare
stasera, visto che domani dovrete partire, e quindi voleva farvelo
assaggiare e
chiedere che gusto volevate.” Spiegò Mai e Tarble,
senza voltarsi e superando
la moglie, le disse: “Oh, a me va bene tutto. Non
preoccupatevi.”
Solo
in quel momento, Mai si
accorse che Tarble indossava una tuta da combattimento e
domandò, stupida:
“Dove stai andando?”
“Esco
un attimo. Devo fare una
cosa molto importante…” Fu la risposta del saiyan,
fermandosi di colpo.
“Non
farlo!” lo pregò,
preoccupata, Gure e Tarble sussurrò: “Va tutto
bene. Tornerò sicuramente.
Perché io… voglio mangiare il gelato. Voglio
sapere se è così buono e,
soprattutto… lo voglio fare assieme a te e agli altri. Ci
metterò un po’, ma vi
prometto che tornerò… potete
aspettarmi?”
“Ma
è ovvio! Cerca, però, di
tornare per cena.” Disse Mai e Tarble disse:
“D’accordo. A dopo!”
Nel
dire l’ultima frase,
Tarble si voltò un’ultima volta e sorrise alla
moglie, in maniera serena,
felice e tranquilla, come se sapesse che sarebbe tornato presto.
“Prima
di andare… c’è una cosa
che vorrei che tu dicessi agli altri…” aggiunse
all’improvviso il ragazzo e,
mettendosi a guardare il cielo azzurro, sussurrò:
“Grazie a voi… anche se per
poco, ho potuto vivere come una persona normale. E’ stato
solo un miraggio,
come temevo… ma mi sono divertito un sacco.”
Poi,
prima che Mai riuscisse a
dire: “Tarble?” il giovane volò via nel
cielo blu a tutta velocità.
“Ehi!”
fece la giovane donna, per poi voltarsi
verso Gure e domandare: “Ma che cosa è successo a
Tarble?”
Ma
l’aliena rimase in totale
silenzio, con lo sguardo basso.
Terra
Capsule
Corporation, venerdì,
14:08
“Riesci
ad aprirla?” domandò,
preoccupato, il Trunks più giovane mentre quello
più grande cercava di aprire
la porta.
“Niente
da fare!” scosse la
testa l’uomo “Chiunque ci abbia bloccati, ha messo
qualcosa di molto pesante
sulla porta… mi domando perché e a quale
scopo…”
“Dobbiamo
fare qualcosa! Sento
che quell’aura che abbiamo sentito si sta avvicinando sempre
di più…”
“Bisogna
trovare il modo di
comunicare da fuori o è la fine!”
“Aspetta!
C’è l’apparecchio
che Whis ci ha dato per le chiamate d’emergenza! Ce
l’ho proprio in tasca!”
“Ottimo,
allora usiamolo per
contattarlo e per farci liberare!”
Terra
Città
dell’Ovest, venerdì,
14:10
Il
vento muoveva lentamente i
suoi capelli e la lunga coda di scimmia.
Tarble
osservò per un attimo,
con profondo dolore, la città dell’Ovest e, in
lontananza, anche la Capsule
Corporation.
Quel
posto, ormai, era
diventato una seconda casa per lui.
Un
posto dove nessuno lo
giudicava e lo guardava dall’alto al basso solo
perché il suo potere non era
così alto… lì, in quella casa, era
stato semplicemente qualcuno… si era fatto
degli amici molto particolari… ma erano stati i suoi primi
amici…
Si
voltò bruscamente, in
quanto se avesse guardato di nuovo quel posto, sarebbe scoppiato a
piangere e
poi riprese a volare a tutta velocità, mentre pensava: “Lo
sconfiggerò!”
Terra
Capsule
Corporation, venerdì,
14:11
Whis
era impegnato nella
missione più importante e delicata della sua vita:
controllare la cottura del
ramen.
Se
avesse osato distrarsi in
quella situazione così delicata, il ramen sarebbe di sicuro
bruciato...
DING
“E'
pronto!!!!!” esultò
l'angelo aprendo la scatola e cominciando a mangiare.
Mentre
mangiava, l'essere
commentò: “Ma che sapore delizioso!!! In tutto
l'universo non avevo mai
assaggiato un cibo più buono!!! I cibi terrestri sono i
migliori!!!”
Ad
un tratto, la porta si aprì
ed entrò Beerus.
“Ben
svegliato, Lord Beerus!”
lo salutò, allegro, Whis e Beerus disse: “Ho
sentito un buon odore, cos'è?”
“Ramen,
signore.”
“Un
nome che ti fa venire
subito voglia di mangiarlo... ne hai lasciato per me, vero?”
“Oh
cielo, Lord Beerus...
pensavo che non lo voleste e così me lo sono mangiato tutto!
Che peccato! Sarà
per la prossima volta!”
“Whis,
dì la verità... te lo
sai mangiato senza dirmelo per non condividerlo, vero?”
“Chissà...”
“MA
CHE CAVOLO...!!!! LO SAI
CHE CI TENGO A QUESTI PIATTI!!!!”
“Come
lei sa che anch'io ci
tengo... eppure in più di un'occasione si è
fregato i miei piatti. Com'è che
diceva lei...? Ah, sì, ora ricordo: -Chi prima arriva,
meglio alloggia-. Io ho
solo rispettato le sue parole.”
Beerus
si mise a ringhiare in
maniera soffocata.
Possibile
che Whis riuscisse
sempre a tenergli testa e a giocare con le sue parole in maniera
così sfacciata
e diretta?!
Proprio
mentre cercava di non
sbraitare, si accorse che il bastone di Whis appoggiato al muro della
cucina,
stava brillando a intermittenza.
“Ehi,
Whis, qualcuno ti sta
cercando.” gli fece notare il dio e l'angelo, sorpreso,
rispose: “Oh cielo, è
vero.”
Con
un movimento della mano,
Whis fece levitare il suo bastone fino alla sua mano e poi, una volta
aperta la
comunicazione, domandò: “Pronto? Chi
è?”
“Whis,
siamo noi!!! Devi
aiutarci!!!” esclamarono, in coro, due giovani coi capelli
viola, completamente
identici.
“Oh,
cielo, sono i due
Trunks.” esclamò, sorpreso, l'angelo e Beerus,
adirato, prese il bastone e
strepitò: “Si può sapere
perché diavolo state chiamando?!?! Siamo tutti e
quattro in questo edificio diroccato, sveglia!!!! Se dovete dire
qualcosa a
Whis, ditegliela personalmente!!! Sapete quanto mi costano queste
chiamate?!?!”
“Ma
se non paga mai le
bollette.” lo punzecchiò, divertito, Whis e
Beerus, rosso dall'imbarazzo,
sibilò: “Taci...”
“Whis,
devi assolutamente
aiutarci!!! Qualcuno ci ha rinchiusi in cantina e non riusciamo ad
uscire!!!”
lo implorarono i due giovani e l'angelo annuì:
“Nessun problema. Arrivo. Fra
dieci minuti sarete liberi.”
Whis
si diresse verso la
stanza dove c'era la botola con la cantina e scoprì che a
bloccare il passaggio
era un enorme armadio di ferro.
Con
un movimento del bastone,
fece sollevare senza alcuno sforzo l'armadio e poi, aprendo la botola,
cinguettò: “Fatto. Siete liberi.”
I
due Trunks si fiondarono
fuori dalla botola.
“Ce
l'abbiamo fatta...”
sussurrò, stravolto, il Trunks più giovane mentre
quello più grande si
domandava: “Sì... ma mi domando chi e per quale
motivo ci ha rinchiusi qui
dentro...”
“Oh,
ma è facilissimo da
capire.”
I
due doppioni si voltarono
verso Whis, colui che aveva appena parlato, e domandarono, increduli:
“Tu sai
chi è stato?”
“Certo...
la persona in
questione per bloccare la botola ha usato questo scaffale di ferro, il
quale è
troppo pesante da sollevare di un centimetro anche per il terrestre
più
forte... ora, quante persone sulla Terra, a parte voi due, me e Beerus
sono in
grado di sollevarlo senza troppi problemi e usarlo per bloccare una
botola?”
“Solo
una... Tarble!”
“Proprio
così. E' stato lui a
rinchiudervi.”
“Ma
per quale motivo?!”
“E'
ovvio! Vi ha traditi,
zucche vuote! Vi ha ingannati per tutto questo tempo e appena avete
abbassato
la guardia vi ha colpiti a tradimento!!! Ecco perché ho
detto a quell'incapace
di Freezer di sterminarvi tutti...”
I
due Trunks abbassarono lo
sguardo.
Quello
che diceva Beerus
doveva essere la verità... però faceva male...
Avevano
vissuto assieme a
Tarble per delle intere settimane... era così gentile e
simpatico... pian
pianino era diventato una persona molto importante all'interno della
loro
casa... un simile colpo basso da parte sua era molto triste e
doloroso...
“Non
ne sarei così sicuro...”
La
pacata voce di Whis fece
girare tutti di sorpresa.
Vedendo
che gli altri lo
stavano fissando, l'angelo riprese: “Tarble ha vissuto con
noi per quasi
un’intera settimana. Avrebbe potuto attaccarvi di sorpresa
quando stavate tranquillamente
dormendo... eppure non l'ha mai fatto. Inoltre, vi ha semplicemente
bloccati in
una cantina con un armadio. Bastava solo chiamarmi per toglierlo e
liberarvi,
com'è appena successo. Se avesse voluto eliminare i due
Trunks avrebbe fatto
crollare l'intero stabile ma non l'ha fatto. Il motivo è
semplice: non voleva
che i due Trunks morissero ma solo bloccarli per un po'.”
Tra
i tre presenti, calò un
improvviso silenzio, poi il Trunks più giovane
domandò: “Ma perché l'avrebbe
fatto?!”
“Ah,
sta a voi scoprirlo.
Comunque, se vi può essere utile, vi suggerisco di cercare
il suo Ki.”
I
due Trunks furono molto
sorpresi da quelle misteriose parole, ma decisero lo stesso di
controllare.
Quando
si resero conto dov'era
diretto, sgranarono gli occhi.
“Ma...
sta volando a tutta
velocità verso il Ki potente che abbiamo
percepito!!!” esclamò, senza parole,
il Trunks più giovane e Whis annuì:
“Esatto. Questo fa supporre che Tarble vi
abbia bloccato solo per impedirvi di affrontare la persona che possiede
una
simile energia. Una volta fatto ciò, si è diretto
verso la persona in questione
per affrontarla.”
“Vuol
farsi ammazzare?! E poi,
perché ci ha tenuto bloccati?! Insieme avremmo avuto
più possibilità di
affrontarlo!!!”
“Certo...
ma non avete notato
qualcosa di strano nel suo comportamento?”
“Che
intendi dire?”
“Tarble
si è comportato come
se sapesse benissimo che non ce l'avreste fatta... inoltre, sbaglio o
quando è
arrivato qui era in condizioni gravi, come se avesse affrontato una
persona
dall'incredibile potere combattivo?”
“Stai
insinuando che...?!”
“Esatto.
Molto probabilmente
l'essere con l'incredibile livello combattivo che sta atterrando
è chi ha
ridotto Tarble in fin di vita. Sospetto che l'ha seguito per finire il
lavoro.
Per questo Tarble vi ha bloccati. Sapeva che era troppo forte per voi
due e non
ha voluto coinvolgervi per colpa sua.”
Per
un attimo, nella stanza
calò il silenzio, poi Whis propose: “In ogni caso,
forse domandando a Gure,
potreste sapere come sono andate le cose...”
Terra
Terra
dei ghiacci, venerdì,
14:15
Paragas
guardava soddisfatto
l'enorme ghiacciaio che si estendeva sotto l'astronave.
Ci
sarebbero voluti ancora
qualche minuto per l'atterraggio ma era solo questione di tempo...
Presto
lui e Broly si
sarebbero vendicati di tutto quello che avevano dovuto sopportare per
colpa di
quel maledetto di re Vegeta III...
Lui
e la sua famiglia erano
stati in continuazione perseguitati, umiliati e considerati
spazzatura... ma
presto tutto sarebbe cambiato...
Non
poteva più vendicarsi del
re ma visto che quel dannato era riuscito a salvare i suoi figli si
sarebbe
vendicato su di loro... li avrebbe ammazzati, in modo che la
discendenza di re
Vegeta venisse completamente sradicata nell'universo.
“Uh?
Ma cosa...?” sussurrò, ad
un tratto, Lemo, sorpreso, il quale si trovava ai comandi, e Paragas
domandò,
seccato: “Che succede?”
“Mi
sembra che in mezzo a
quella landa desolata di ghiacci ci sia qualcuno...”
Sentendo
quella frase, Paragas
si affacciò al finestrino e, dopo un'iniziale sorpresa, fece
un sorriso sadico.
In
mezzo ai ghiacci c'era un
ragazzino in tuta da combattimento, con la coda che si muoveva nel
gelido vento
polare, i capelli a spazzola neri e gli occhi neri, con uno sguardo di
sfida.
Terra
Capsule
Corporation, venerdì,
14:18
Gure
era seduta vicino al
tavolo, con lo sguardo basso, mentre, davanti a lei, c'erano i due
Trunks.
Con
l'aiuto di Whis e dei suoi
poteri, erano riusciti a liberarsi prima del previsto, intuendo
immediatamente
che l'accaduto era stato generato da suo marito e anche una misteriosa
aura si
stava dirigendo verso la Terra, per cui, adesso, ovviamente, volevano
delle
risposte.
“Gure,
tu sai qualcosa, vero?”
le domandò il Trunks più grande, con un tono
calmo e tranquillo, come se non
volesse metterle alcuna fretta.
Doveva
cercare di allungare il
discorso il più possibile, in modo da permettere a Tarble un
certo vantaggio,
come voleva lui, ma sapeva che alla fine avrebbe dovuto dire qualcosa.
Inoltre,
era troppo
preoccupata per suo marito.
Anche
se suo marito si era
allenato ed era diventato più forte, c'era l'alta
probabilità che non ce la
facesse... quel ragazzo che aveva affrontato gli era sembrato troppo
forte...
Alla
fine, ammise: “Non
proprio... non conosco tutti i dettagli... però so che chi
possiede quest'incredibile
energia è un ragazzo pieno di cicatrici che vuole uccidere
Tarble per via di
suo padre.”
“Suo
padre?!” esclamò,
sorpreso, il Trunks più grande.
Qualcuno
voleva uccidere
Tarble, quel ragazzo così beneducato e gentile, per via di
suo padre?!
Questa
era la cosa più stupida
che avesse mai sentito in vita sua!
“Sì.”
continuò Gure, tremando
leggermente come se fosse sul punto di scoppiare a piangere
“Assieme a suo
padre e a due complici, è atterrato sulla nostra stella per
ucciderlo, in
quanto, da quel che ho capito, il padre di Tarble ha fatto un tremendo
torto
alla sua famiglia. Nonostante fosse un saiyan, Tarble è
stato sconfitto e
ridotto in fin di vita da lui e, prima che potesse dargli il colpo di
grazia,
sono intervenuta io salvandolo e portandolo via. Ma a quanto pare, non
ha
ancora rinunciato alla sua vendetta e ha seguito mio marito fino a qui.
Credo
che Tarble se ne sia andato perché pensava che tutti noi ci
saremmo finiti di
mezzo. Non ho mai visto Tarble così felice in queste ultime
settimane... a
parte me, lui non ha mai avuto molti amici e quando mi ha raccontato
del suo
passato, ha rivelato che da bambino, nonostante suo padre fosse una
persona
molto influente sul pianeta, tutti lo evitavano per il suo scarso
potere e per
il suo carattere. Mi ha raccontato che avrebbe voluto vivere qui
assieme a
tutti noi ancora per un po' di tempo...”
Dopo
un attimo di silenzio, i
due Trunks si guardarono negli occhi e si fecero un cenno, per poi
alzarsi in
piedi e dire: “Occupatevi della casa. Se nostra madre ritorna
ditele di
aspettarci qui che torniamo subito.”
“Sì.”
acconsentì la Mai più
grande mentre Gure domandò: “Che cosa avete in
mente?”
“Andiamo
a salvare Tarble e a
combattere questa nuova minaccia.”
“Ma
andrà tutto bene?”
“Ormai
Tarble è un membro di
questa famiglia... non possiamo abbandonarlo. Noi andiamo, ci vediamo
dopo.”
“Aspettate
un attimo, voi
due.”
I
due ragazzi si voltarono
verso Whis, il quale lanciò loro una piccola boccettina
contenente un liquido
di un azzurro brillante, informandoli: “Questa è
l’acqua delle divinità. E’
un’acqua magica capace di far recuperare le forze e la salute
di una persona…
le leggi del mondo delle divinità impedirebbero di darla ai
mortali, ma mi
rendo conto che la situazione è davvero critica…
quello è il massimo che vi
posso dare, quindi vedete di non sprecarlo, intesi?”
“Va
bene, Whis, non ti
deluderemo!” risposero in coro i due Trunks, per poi correre
verso l'ingresso
mentre Beerus urlava: “EHI, VOI DUE!!!! FERMI!!!!”
Ma
fu tutto inutile, in quanto
i due saiyan partirono in volo in pochi secondi.
Terra
Terra
dei ghiacci, venerdì,
14:29
“Non
mi aspettavo di trovarti
già qui al mio atterraggio, principe Tarble.” fu
tutto quello che sibilò
Paragas in tono divertito.
Tarble
non rispose alla
provocazione ma gli lanciò uno sguardo di sfida.
Sapeva
che prima o poi,
sarebbe successo... ma non immaginava che sarebbe accaduto
così presto...
Ad
un tratto, notò che Paragas
spostava lo sguardo in varie direzioni come se stesse cercando
qualcuno...
Dopo
un po', posò di nuovo lo
sguardo su Tarble e gli domandò: “Beh,
dov'è Vegeta?”
“Cosa?”
domandò, sorpreso, il
saiyan.
Cosa
c'entrava Vegeta?!
Poi,
capì.
“Mi
hai lasciato scappare
apposta, vero?” sibilò Tarble “Quella
volta avevi già in mente di risparmiarmi
e di farmi fuggire. Volevi che ti portassi da Vegeta.”
“Ma
guarda, allora hai
ereditato qualcosa dell'intelligenza di tuo padre. E' vero, contavo sul
fatto
che saresti andato a chiedere aiuto a tuo fratello maggiore.
Così mi sarei
vendicato di quello stupido moccioso! E' stata colpa sua se tuo padre,
a causa
dell'orgoglio che nutriva nei suoi confronti, ha esiliato mio figlio in
quel
dannato asteroide! E tutto perché il potere di Broly
superava quello del
principe Vegeta! Ho addestrato Broly personalmente, in modo che
diventasse il
guerriero supremo, e oggi mostrerò all'universo i grandiosi
poteri di mio
figlio! Ucciderò per primo Vegeta, in modo da dimostrare al
re, che i
leggendari poteri del suo primogenito non sono nulla in confronto a
quelli di
Broly e poi toccherà a te! Sradicherò
personalmente la stirpe reale in tutto
l'universo, hai la mia parola!”
“Mi
dispiace informarti che
sei arrivato piuttosto in ritardo. Vegeta è già
morto. E da un bel pezzo,
anche.”
Sentendo
quell'esclamazione,
Paragas sgranò gli occhi sorpreso.
Vegeta
era già morto?!
Cosa
significava quella
storia?!
“Se
Vegeta è già morto, allora
mi spieghi perché non sei scappato?!”
sibilò il vecchio e Tarble rispose: “La
mia navicella era distrutta, quindi ho dovuto ripararla. E, in ogni
caso, io
non ho più intenzione di scappare.”
Paragas
rimase in silenzio.
Quell'avvenimento
stravolgeva
completamente i suoi piani... ma, in fondo, non gli importava.
Questo
fatto dimostrava che il
principe Vegeta non era l'individuo così straordinario che
credeva suo padre...
e in ogni caso, lui aveva sempre il principe Tarble...
“Vedo
che sei coraggioso,
ragazzino...” dichiarò Paragas poi, allungando il
braccio davanti a sé, urlò,
con tutto il fiato che aveva in gola: “QUESTO E' IL GIORNO
DELLA NOSTRA
VENDETTA!!! VA, BROLY!!!”
Il
saiyan più giovane fece un
profondo ruggito e poi attaccò Tarble, che nel frattempo si
era messo in
posizione di combattimento.
Broly
fece per dare un
violento pugno all'avversario ma questo, prontamente,
posizionò le braccia a X
davanti a sé, parando il colpo.
D'istinto,
fece un sorriso di
sfida, pronto a combattere fino all'ultimo sangue, come un vero saiyan.