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Autore: mikymusic    31/03/2019    1 recensioni
Ritardi, paure e una cena romantica .
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
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TI AMO!

 

Harry si rese contro che erano già le  dieci di sera, quando finalmente  rientrarono al ministero, andò a lavarsi negli spogliatoi, e pensò a quello che gli aspettava tornando a casa. Il ragazzo lo avrebbe ucciso di sicuro, oggi era il loro anniversario, facevano 3 anni,  aveva promesso che gli avrebbe fatto trovare una cena, si sentiva in colpa, non  aveva avvertito che faceva tardi, ma non era stata colpa sua.
-Harry, hai da fare?- domandò un auror, avvicinandosi, mentre si stava vestendo.
Harry sbuffò, questo ci provava sempre, specialmente se si trovavano in momenti imbarazzanti.
-Robert, ancora ci provi con Harry- esclamò una voce divertita  -Secondo te, con un biondo che ha casa, che sembra un fotomodello, sceglie te?-
-Grazie Alex- rispose divertito Harry.
-Ma- balbettò lui.
-Mi dispiace, ha ragione- rispose divertito Harry, toccandoli il viso con la stoffa del maglione, divertito.

Rientrando a casa trovò delle candele nel entrata, che crearono un sentiero da percorrere, andò vero la sala, nottò che doveva uscire nel giardino. Mise lo zaino nel mobiletto e uscì, e vide un cerchio grande, sempre fato di candele dove si trovava un cesto da picnic, un grande lenzuolo sotto, e vide la figura del suo biondo seduta, a guardare le stelle.
Cercò di non spaventarlo, sembrava assorto in chi sa quale pensiero, e nottò che aveva una linea nella guancia, aveva pianto, e questa cosa lo colpì come una pugnalata.
Si sedette vicino, e gli prese la mano, ma Draco la scansò.
-Mi dispiace, non è stata colpa mia- sussurrò, cercando di guardarlo negli occhi.
-Stai zitto- rispose rude, senza guardarlo.
-Lo so che è tardi, mi farò perdonare – gli rispose, avvicinando il viso per cercare di guardarlo, ma Draco girò il viso nel altra parte.
-Draco ti prego non fare cosi-  lo pregò.
-Vado a farmi un giro- rispose, alzandosi.
-A quest’ora?- domandò alzandosi anche lui.
-Lasciami andare- ordinò, sentendo la mano di Harry che gli aveva preso un polso.
-No, non ti faccia andare via cosi- rispose –Ti prego Draco, guardami- lo pregò di nuovo.
-Ho bisogno di pensare- rispose Draco, per poi andarsene velocemente, lasciandolo li da solo, sconvolto.

 

Draco camminò, finché non arrivò a un parco li vicino, aveva camminato una mezzoretta al meno, pensava a tutte le volte che lo aveva aspettato, a tutti i ritardi che aveva fato, ma mai cosi tante ore. Il problema non era che non lo avesse avvisato, sapeva che fare l auror, capitavano situazioni di emergenza che alle volte, non cera ne anche il tempo di mandare un gufo o un Patronus. Il problema era un altro, la paura di non vederlo più, l’ansia che gli fosse successo qualcosa, voleva sul serio vivere, con quella sensazione, che appena usciva di casa poteva non vederlo più, si domandò.

-Harry, stai bene?- domandò, raggiungendolo nella stanza del infermeria, che avevano nel ministero, veniva usata solo in caso non ci fosse il bisogno di portare gli auror al San Mungo. Lo raggiunse, e lo aveva visto seduto, con il petto scoperto, e una ferita che prendeva dal collo fino l’ombelico.
-Sto bene Draco, e solo un graffio – rispose, al abbraccio.
-MI SPIEGHI IL PERCHÉ HAI DECCISO DI FARE IL COGLIONE!- lo accusò
-Draco, non potevo lasciare il mio collega da solo- rispose dispiaciuto, di averlo fatto preoccupare.
-Ti avevano ordinato  di tornare indietro-ricordò di aver sentito, appena era arrivato.
-Lo so, ma Draco, non potevo, sai sua moglie e incinta, e io….- mormorò.
Draco sospirò, e lo abbracciò per poi darli un bacio leggerlo sulle labbra.


Chiuse gli occhi, e sorrise, cosa stava facendo si domandò, guardando la scatolina che aveva in mano .

 

In tanto Harry, aveva sistemato tutto con la magia, per poi accendere il cammino e vide la foto che si trovava sopra. Erano loro due insieme, stavano sorridendo, quella foto era stata fotografata da Hermione, mentre erano a una festa al ministero,  erano seduti in un divano, che bevevano qualcosa da un bicchiere, ora non si ricordava che cosa fosse, poi era in tento a guardare gli occhi di Draco e giocare con le sue mani, quando Hermione gli vide e aveva chiesto di fare una foto.
Draco non meritava vivere cosi, il suo lavoro lo portava alle volte anche lontano per giorni, lo avrebbe fato vivere in ansia, e un ritardo anche solo di pochi minuti lo avrebbe fato preoccupare, figuriamoci di ore, chi sa che aveva pensato, magari che era stato rapito, o peggio ucciso.
Guardò l’ora, erano già mezzanotte, aveva passato un ora seduto a guardare le stelle e a piangere, e ora non sapeva che fare, e vedendo l’ora, si arrese, non sarebbe tornato pensò. Alzandosi nottò un mazzo di fiori, erano gigli bianchi, erano messi nel centro del tavolino.
Salì in camera, e vide nel letto un cuore fatto con dei petali rossi e in mezzo una parola “TI AMO”, quella scritta lo fecce scoppiare, e iniziò a singhiozzare, per poi sentire delle forti braccia, che gli prese i fianchi facendolo girare.
Draco lo guardò negli occhi, e lo strinse, facendoli appoggiare il viso sul suo petto, facendoli bagnare la camicia bianca.
-Sono qui- sussurrò cullandolo.
-Draco….Non lasciarmi – singhiozzò. Draco sorrise tristamente, come poteva credere che lo avrebbe lasciato, era solo infastidito,  leggermente arrabbiato, ma mai lo avrebbe lasciato.
Lo staccò e lo guardò negli occhi, e gli sorrise in contro.
-Draco mi dispiace, io sono una frana- iniziò a dire.
-Harry calmati, io adoro come sei, e pazienza che dovrò vivere con la paura che sei ferito da qualche parte, o peggio che non tornerai più da me-
-Non succederà- rispose Harry, cercando di parlare, ma Draco lo bloccò, mettendo il dito sulle sue labbra, con il gesto di fare silenzio.
-Harry io ti amo, voglio vederti appena ti svegli, voglio tenerti nelle mie bracci quando sei felice, triste, arrabbiato, voglio coccolarti fino allo sfinimento – sussurrò, carezzandoli le guance dolcemente.
-Draco – mormorò.
-Ti amo, vuoi sposarmi?- domandò, inginocchiandosi.
Harry restò senza parole, non credeva i suoi occhi, il suo Draco era inginocchiato e aveva una scatolina aperta, era un piccola fede, e i suoi occhi era cosi luminosi, poi nottò che indossava la camicia bianca che gli aveva comprato qualche tempo fa, e i Jeans, lo aveva preso in giro, perché era un tessuto un po’ grezzo come diceva lui, e per non darli vinta, gli avrebbe detto che non lo avrebbe messo.
-Harry- lo chiamò, togliendolo nei suoi pensieri. Harry si buttò su di lui, facendolo cadere di indietro, facendolo ridere.
-Ti amo, ti amo- rispose baciandolo per ogni parola.
-Dovrei dedurre che è un si?- domandò prendendolo per i fianchi .
-Si, si, e ancora si !- rispose baciandolo.


AUTORE:

 Spero che vi piaccia  questo piccolo regalino, che ho voluto farvi ;)
Scusatemi per gli errori che ci saranno, in caso scrivetemeli.
Non insultate, si può far capire un errore, anche senza :P.





   
 
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