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Autore: lelouch 25    01/04/2019    0 recensioni
Lovino fin da quando era piccolo conosceva Gilbert, noto con il nome di Prussia, questo perché Gilbert era uno dei migliori amici di Antonio ovvero Spagna, la nazione che lo aveva cresciuto. Anche se ormai era cresciuto continuava a volere bene ad Antonio, lo vedeva come un fratello maggiore, inoltre era una delle poche persone che lo capivano davvero.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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II 

 
Passò il tempo, Lovino era cresciuto ed era diventato davvero un bel ragazzo. 
Quando il capo di Lovino e Feliciano gli disse che sarebbero entrati in guerra al fianco di Germania, Feliciano ne fu felicissimo, Lovino invece no, lui odiava quella “ patata macho” di Ludwig, non sapeva chi avrebbe rivisto…
Quando si incontrarono per firmare l’alleanza Lovino rimase di stucco vedendo Gilbert; a fine riunione lo raggiunse e gli disse:
“ tu che cazzo ci fai qui?”,
Gilbert sorrise:
“ kesese, oggi non mi hai portato nessun pomodoro?”,
il ragazzo arrossì, poi Gilbert riprese a parlare:
“ forse non lo sai ma Ludwig ovvero Germania è il mio fratellino, per questo sono qui, non vedo l’ora di vederti combattere pulcino!”,
detto questo gli fece l’occhiolino e se ne andò.
Tornati a casa Lovino si chiuse in camera sua per elaborare. Il “macho patata” era il fratello minore di Gilbert; suo fratello Feliciano era innamorato di Ludwig, mentre a lui piaceva… Gilbert. Subito dopo averlo pensato si diede dello stupido, a lui non piaceva in quel modo era un amico, inoltre era sicuro che a lui come a tutti piacesse suo fratello, allora perché per tutto il tempo Gilbert non gli aveva tolto gli occhi di dosso? 
Gilbert quando aveva rivisto Lovino per poco non aveva avuto un infarto; l’ultima volta che lo aveva visto era un moccioso scorbutico, mentre ora era diventato un gran figo scorbutico. Da piccolo lo aveva trovato carino e divertente, adorava vedere le sue reazioni imprevedibili, ma vedendolo adesso lo aveva trovato semplicemente stupendo, per lui Lovino aveva una grazia felina, diciamo che somigliava molto ad un gatto dispettoso o selvatico che andava quindi domato, a quel pensiero si leccò  le labbra, pensando che si lo avrebbe domato.
Gilbert protesse Lovino per tutto il tempo della guerra, nelle missioni erano sempre insieme. Quando avevano del tempo libero Gilbert lo invitava sempre ad uscire con lui, lui faceva sempre un po’ il ritroso, ma Gilbert sapeva come prenderlo e di questo Lovino si era reso conto. 
Una sera Gilbert bussò alla porta della stanza di Lovino per chiedergli di uscire, perché era tutto il giorno che Lovino lo evitava.
Lovino ormai aveva capito ciò che provava e lo aveva accettato, dopo secoli che si conoscevano, ma lo aveva evitato perché era sicuro che l’altro lo vedesse come un amico o un fratellino e il suo cuore non avrebbe retto ad una simile delusione; lo sentì bussare ma decise di ignorarlo. 
Gilbert sapeva che era in camera, e non gli piaceva essere ignorato, quindi fece l’unica cosa possibile buttò giù la porta, sotto lo sguardo sconvolto di Lovino, poi prima che il ragazzo potesse reagire se lo caricò come un sacco di patate e lo portò fuori con lui.
Quando Lovino si riprese dallo shock gli disse:
“ si può sapere che cazzo ti frulla in quella testa candeggiata che ti ritrovi?”, Gilbert rispose:
“ kesesesese!, mi erano mancati i tuoi insulti artistici!, per rispondere alla tua domanda, semplicemente volevo vederti e la porta me lo impediva, quindi tutto ciò che si frappone tra il magnifico e il suo obiettivo va eliminato”,
Lovino sgranò gli occhi sembrava quasi che lui provasse gli stessi sentimenti, poi rispose:
“ chi ti dice che io volevo vederti?”,
Gilbert sorrise in modo furbo poi disse:
“  me lo dice il colorito che hai adesso…sembri uno dei pomodori di Tony…”,
poi gli diede un bacino vicino le labbra aspettando di vedere la reazione del ragazzo. 
La reazione del ragazzo lo sorprese e lo fece sentire in colpa.
Gli occhi di Lovino si fecero lucidi, poi delle lacrime iniziarono a scendere, con voce tremante di rabbia e dolore disse:
“ ti diverti a vedermi soffrire, vero!, chissà quante volte hai riso di me con tuo fratello o col mio!, non capisci un cazzo di quello che provo!, non capisci il dolore che mi provochi!, se farai di nuovo una cosa del genere…”,
ma non finì mai la frase perché Gilbert lo strinse a sé e lo baciò sulle labbra, poi sorridendo disse:
“ possibile che tu ancora non abbia capito perché mi comporto così?, sapevo che eri un po’ ottuso, forse questo è da imputare ad Antonio…, comunque tu mi piaci Lovino, mi sei sempre piaciuto!, adoro vedere le tue reazioni, adoro il tuo sorriso, amo tutto di te!, solo che non sapevo se tu mi ricambiavi o meno è questo mi faceva impazzire per questo ogni tanto ti facevo dei dispetti o ti facevo ingelosire!”,
Lovino arrossì, non poteva credere di essere ricambiato, era così felice che lo baciò in modo appassionato, venendo ricambiato magnificamente da Gilbert.
   
 
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