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Autore: Teacher    01/04/2019    1 recensioni
E' una sera come le altre in un pub di New York... o forse no. Purtroppo quando ci sono di mezzo le storie da pub non si sa mai come vada a finire.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tarda sera a New York. Un piccolo locale nei vicoli più bui della città mostrava dalle proprie finestre la luce proveniente dal suo interno che come fasci di luce si univa all’allegra musica irlandese dando a quella sera un accenno di calore umano in contrasto al primo freddo d’autunno.
Un giovane dai capelli rossi, celati da una coppola verde scuro e con indosso una camicia a quadri prese il suo boccale di birra raggiungendo un secondo giovane, anch’esso rosso di capelli appoggiato alle assi di legno color marrone chiaro che facevano da parete al locale.
“Sempre in orario Flynny.” Disse quest’ultimo all’avvicinarsi del primo.
“Non mi chiamare così. Solo la mamma poteva farlo Kyra.” Rispose l’altro rivolgendogli un’occhiataccia.
“Pace all’anima sua...” fece eco il primo abbassando lo sguardo.
Una voce interruppe quel momento tra i due ragazzi. Una giovane, forse sulla ventina d’anni, con occhi e capelli color nocciola e una camicietta a quadri leggermente sbottonata sul seno fece capolino dal bancone del locale osservando i due clienti.
“Siete fratelli per caso?” chiese continuando a osservarli per poi continuare: “ Sapete, è abbastanza raro trovare due persone con i capelli rossi a New York, e per giunta nello stesso locale.”
Flyn si voltò verso la ragazza sfoggiando un sorriso divertito e rispondendo alla domanda.
“No, ma siamo irlandesi. E questo basta e avanza.” Commentò mentre Kyra lo guardava di nascosto divertito.
“Resta il fatto che siete la cosa più strana che ho visto da quando mi hanno assunta. Sono qui da qualche settimana e non è successo mai nulla di divertente o almeno interessante: il locale è sempre mezzo vuoto.” Disse la giovane sbuffando delusa.
“Beh, se la graziosa donzella si annoia, potremmo sempre raccontarle quella storia.” Disse Kyra rivolgendosi all’amico, sfoggiando un sorriso e tirando fuori dalle tasche dei suoi pantaloni un mazzo di carte ed iniziando a mischiarlo.
“Intendi quella storia?” Chiese l’altro con uno sguardo interrogativo.
“Ma per chi mi avete presa? Quel genere di storie potete anche tenervele per voi.” Commentò stizzita la ragazza.
Flyn si avvicinò al bancone sistemandosi il cappello ed appoggiando la birra.
“Ehm, Karol...Kassie... ah Kelly! Scusa non sono bravo con i nomi.” Disse bevendo un sorso della rossa che aveva nel bicchiere per poi aggiungere: “ Credo tu abbia frainteso.”
“Beh, risolviamola così: Tu stà zitto e tu, apri bene le orecchie bambolina perchè non mi ripeterò due volte.” Incalzò Kyra raggiungendo il compare al bancone e appoggiando il mazzo di carte sul legno.
Mentre Flyn si spostò leggermente per far spazio allo spettacolo che l’amico stava per mostrare la ragazza si avvicinò ai due incuriosita mentre il Kyra continuò a parlare.
“Molto bene. Direi che possiamo cominciare: per prima cosa, ci serve un luogo e un protagonista. Il luogo è questo pub e il protagonista...” disse estraendo una carta dal mazzo: “ è un Re di Denari.”
“ E cosa ci faceva un Re di Denari in questo pub?” Chiese Kelly osservando i due.
Flyn sorseggiò la sua birra e vedendo lo sguardo interrogativo della ragazza disse: “Le storie con le carte sono la sua specialità.”
Kyra lo zittì e ripreso il mazzo tra le mani ricominciò a mescolarlo.
“Signori: si alza il sipario.”
 
“Il nostro simpatico Re stava seduto proprio qui, ad uno di questi tavoli. Non era propriamente un re, nemmeno un nobile direi ma quando ti affidano le chiavi della cassaforte privata di  qualcuno che per hobby colleziona diamanti beh... hai un pò di grana che ti fila tra le mani.
Tecnicamente però, nessuno sapeva di quel suo lavoro e nemmeno avrebbe potuto immaginarlo guardandolo bene in volto.”
 
“Era un bel paffutello.” Commentò Flyn “ Nessuno lo avrebbe preso sul serio.”
Kyra intanto estrasse altre due carte dal mazzo continuando a parlare tranquillo.
 
“Nel frattempo si uniscono alla storia due Jack: il Jack di Cuori ed il Jack di Picche. Due cani randagi pronti ad azzannarsi al primo sguardo. E sapete per cosa? Ovviamente, per la Donna di Cuori.
In teoria per il nostro Jack di Cuori Murphy la favola sembrava andare per il verso giusto: aveva un lavoro come scaricatore al porto, la fidanzata sempre al suo fianco e nessun problema all’orizzonte. Sempre che far infuriare la propria ragazza non conti come problema.
La Donna di Cuori invece, Sherydan, dolce come una manciata di cannella negli occhi e raffinata come il ferro grezzo se ne stava lì, persa con lo sguardo nel vuoto e la mente incentrata a decide come farla pagare all’infame che le siede accanto. Ogni tanto gli saetta sguardi che sembrano bombe eppure, a Murphy non sembrano fare effetto.”
 
“Beh, probabilmente quelle voci su Murphy dovevano essere vere.” Incalzò nuovamente Flyn.
“Quali voci su Murphy?” Chiese Kyra sistemava le quattro carte sul bancone distanziandole bene tra di loro.
“Sai... quelle di lui, al porto che non scarica solo le navi... ma anche altro. Quelle robe ti cambiano amico mio.”
“Ah sì... ho sentito. Non che io ci creda. Forse...” rispose il giovane mentre si grattava il mento mal nascondendo quella che sembrava agitazione per poi riprende il racconto.
 
“Al tavolo davanti c’era il Jack di Picche, Liam. Quel dannato gigante peno di muscoli, amico di Mc Navara non aveva scollato gli occhi di dosso a Sherydan nemmeno per un minuto. Forse non se ne era accorta, oppure fingeva di non vederlo. La stava letteralmente divorando con lo sguardo. Del resto non ci si poteva aspettare niente di meno da un bestione del genere – seppur resti un uomo molto affascinante.”
 
“Se non ricordo male, girava voce avesse litigato con un poliziotto, per poi ucciderlo a pugni...”
“Preferisco non indagare troppo a riguardo. Comunque lasciami finire. Perché ora, entra in scena la mia figura preferita.”
“Chi? L’Asso di Denari?” Chiese Flyn sorridendo.
“No fratello: i soldi non fanno schifo a nessuno ma, qui stiamo parlando di un’altra cosa. Qui siamo su tutt’altro livello.” Disse l’altro mentre estraeva una nuova carta dal mazzo mostrandola a Kelly.
 
“La Donna di Fiori: scaltra, lesta, diretta e con un fascino che uccide. Sa esattamente ciò che vuole, quando e come prenderselo. Senza aver paura di farlo. Se dovessi paragonarla a qualcosa dire... un bellissimo cobra reale. Il suo nome? Miv.”
 
“Beh, mi sembra abbastanza scontato il motivo per cui sia entrata.”
“Questo perchè sei una persona furba. A differenza di qualcun’altro.” Incalzò Kyra indicando il Re di Denari.
 
“Miv spudoratamente si sedette accanto al Re. La risposta di lui fu più veloce del previsto. Braccio intorno al collo da vero signore...
Peccato per lui stesse giocando col fuoco senza saperlo. Ecco che intanto dall’altra parte della stanza scattano le scintille.”
 
Kyra estrasse dal mazzo un Nove di Picche mostrandolo a Kelly che osservò la carta.
“Che significa il Nove?”
 
“Le birre tracannate da Murphy che ora andava contro Liam. Ma ora, ti racconto cosa vuol dire avere classe.
Mentre i due si azzuffavano la preda si era terrorizzata, il Re voleva fuggire. Dopo tutta quella fatica lasciar scappare il tesoro così? Non scherziamo. Qui serviva un’azione rapida.
Grazie al suono della faccia di Murphy che si schiantava contro la parete Liam coglie l’attimo, prende la mano di Sheydam e decide di andarsene. Proprio come farà Miv a breve e seguita da un tumefatto Murphy.”
 
Mentre il ragazzo giocava con le carte rimaste nel mazzo una giovane donna dai capelli rosso vivo si avvicinò a Flyn. Gli diede un piccolo bacio sulla guancia per poi andarsene subito dopo. Dopo qualche secondo un ragazzo pesto in volto e pieno di lividi barcollò verso l’uscita del locale mentre i tre giovani lo osservavano.
“Fermi tutti ma... Che sta succedendo?” Chiese Kelly. Era appena passata una donna che si sposava perfettamente con quella descritta poco prima e subito dopo un ragazzo tumefatto, come quello della storia aveva raggiunto la porta.
“Scusa bambolina, mi sono dimenticato di nominare due personaggi...” Disse Kyra sorridendo malizioso mentre estraeva una carta dal mazzo accompagnato da Flyn che fece lo stesso estraendone una dalla tasca della camicia.”
“... I Joker.”
“E tutte quelle cose su Sherydan e Murphy? E Liam? E i diamanti del Re?”
I due giovani sorrisero divertiti mentre Flyn fece scivolare la carta nella tasca estraendo poi una piccola chiaver di ferro.
“Era tutto organizzato. Per i diamanti invece... ti faremo sapere.” Concluse strizzando l’occhio alla ragazza ora colta alla sprovvista facendo poi per andarsene.
“Stammi bene piccolina. Tutto il casino mettilo pure sul mio conto.” Aggiunse Kyra per raggiungere il compare uscendo dal locale.
  
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