Fuori rotta
«Ci
sono mille corridoi, eppure imbocchi sempre quello sbagliato!».
Raccogli
in fretta le pergamene da terra e gli dai le spalle, fingendo un’indifferenza
che non provi.
«Sei
tu che hai sbagliato strada, Rose…».
Sai
che ora è appoggiato al muro, la solita aria sardonica e lo sguardo che brilla di
malizia; sai di avere i suoi occhi puntati addosso e senti le orecchie in
fiamme.
È
da quest’estate che James ha iniziato a guardarti come se volesse spogliarti. E
tu hai iniziato mentalmente a lasciarglielo fare.
Prima regola: studia
la mappa.
***
«In
giro oltre il coprifuoco?».
Ti
sorprende alle spalle mentre sei intenta a scrivere i tuoi pensieri.
«Sto
studiando».
«Rose
Weasley, non dire bugie…».
Prova
a sfilarti di mano il diario, ma tu sei più veloce.
«Tu,
piuttosto, cosa fai qui?».
«Muori
dalla voglia di saperlo, vero?».
Ha
il sorriso beffardo che riserva solo a te; vorresti strapparglielo dal viso a
suon di schiaffi, ma ti trattieni: mai un capello fuori posto, mai una parola o
un gesto che possano condurti fuori rotta.
James
se ne va; senti le viscere contrarsi come serpi quando lo senti bisbigliare per
le scale e capisci che non è solo.
Seconda regola: affidati
alla bussola.
***
Quand’è
che tutti sono andati a dormire, lasciandovi davanti al camino e a una
bottiglia di Vino Elfico?
«A
cosa stai pensando?».
James
è ipnotizzato dalle fiamme danzanti, ma quando la tua voce infrange il
silenzio, il suo sguardo riacquista lucidità.
«Alla
tizia dell’altra notte?».
Da
quando sei così spavalda e le parole ti scivolano dalle labbra prima che tu
possa fermarle?
«Gelosa?».
Quand’hai
cominciato a fingere di sistemare le braci per sfiorarlo distrattamente con il
braccio?
«James,
ti piace così tanto dire sempre la cosa sbagliata?».
«Mai
quanto farla…».
Lo
leggi nei suoi occhi quando si gira a guardarti: James ti sta pregando di
sbagliare con lui.
Terza regola: niente
scorciatoie.
***
«Ieri
sei scomparsa».
Pensavi
che la Biblioteca fosse un porto sicuro e invece ti ritrovi in trappola: la
schiena contro lo scaffale, l’odore di carta e di polvere, la sua figura che si
staglia nella luce fioca.
«Hai
sbagliato strada?».
«Nessuna
strada è sbagliata se mi porta da te».
Ti
parla a bassa voce, guardandoti dritto negli occhi, incatenandoti lì, senza
nemmeno sfiorarti; senti il legno premerti contro le scapole e vorresti che
fossero le sue mani a farlo.
«James…
Cosa fai qui?».
«Fidati,
non vuoi saperlo…».
Senti
il cuore esplodere: James è troppo vicino e tu sei troppo lontana da te stessa.
Quarta regola: non
allontanarti dal sentiero.
***
«Sei
innamorata di me».
Non
è una domanda.
Ti
giri e sai già cosa incontreranno i tuoi occhi: il tuo diario tra le sue mani,
un'affermazione inattaccabile su ogni fronte, incisa nella carta e sulla tua
pelle.
La
gola secca, le labbra socchiuse in una preghiera tacita, le mani che tremano;
l’eco impietosa della sua risata che aleggia ancora.
Hai
preso la strada sbagliata, e sei finita sull’orlo del precipizio.
Quinta regola: non
perderti.
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Seconda classificata e vincitrice dell'Oscar "Migliore Ispirazione" al
contest “Citazioni in cerca d’autore (Oscar Edition)!” indetto da Rosmary
sul Forum; la citazione-prompt scelta è la seguente: Le strade percorribili sono tante e diverse, eppure riusciva sempre a
imboccare quella sbagliata.
NOTE: le frasi in
corsivo che chiudono ogni paragrafo possono essere intese come delle
"regole di sopravvivenza" che Rose dà a se stessa (è a
interpretazione del lettore se sono regole che lei scrive anche sul suo diario
o meno). Sono volutamente le (credo) tipiche regole che si potrebbero dare a
una persona che va in esplorazione in un bosco o, comunque, in un luogo ignoto.
Ho cercato di ricollegare queste regole in qualche modo a quello che succede
nel paragrafo stesso, anche se in alcuni casi in senso non letterale (esempio: "bere
alcol e trovare il coraggio di fare qualcosa che normalmente non si farebbe"="prendere scorciatoie"). Spero sia
abbastanza chiara la mia intenzione.
Grazie per essere
arrivati fin qui.
July