Routine
-Voglio scopare!-
Cozzò la testa nel delicato tavolino in ferro battuto
del locale di Ino.
Naruto la guardò imbarazzato e divertito
allo stesso tempo, gli altri clienti, perlopiù spocchiose signore di mezz’età ,
la osservavano disgustate per l’ uscita volgare.
Sbuffò,facendo scorrere lo slider
del cellulare, constatando per l’ennesima volta in due ore che, l’elemento dal
quale aspettava un messaggio o una chiamata, si era dato alla macchia.
-
magra anche
oggi ne Sakura?-
Naruto
– quasi soddisfatto – sorseggiò un po’
del suo martini ghiaccio e arancio.
Inarcò un sopraciglio, sforzandosi di trovare qualche
frase tagliente per ferirlo leggermente, giusto il tempo per prendere un
respiro e quindi farlo zittire un po’.
-tu sei in magra da secoli…vedrai
che prima di passare a quello con Hinata, io sarò
sposata con figli-
Sbottò afferrando con poca grazia il bicchiere
panciuto ,colmo di vodka aromatizzata alla fragola.
Inghiottì lentamente, lasciando che il liquido la
invadesse del suo sapore dolce per poi bruciarle la gola.
Un po’ come faceva lui…
Quando la prendeva e la faceva sentire una regina di
un piccolo regno, fatto di quattro mura
smorte e spoglie, colorate in seguito dalle esplosioni di un orgasmo
,dalle loro grida rotte dal piacere, e dei gemiti che –lui asseriva – solo lei
riusciva a strappargli.
Ma non sapeva quanto peso dare a quelle parole e
sensazioni, quello lì, l’aveva fatta diventare ninfomane con il suo
sparire settimane intere, e tornare alla carica ad orari improbabili della
notte, esigendo di vederla.
Ma come poteva dir di no, se durante tutto il tempo di
aspettativa, non faceva altro che pensare a cosa gli avrebbe fatto?
Quella che all’inizio ,era una semplice storia basata
su sano sesso, stava diventando – per lei – qualcosa di più.
Era uscita con molte persone, ed il sesso le era
sempre piaciuto , non aveva mai avuto problemi quando le relazioni terminavano,
e aveva sempre guardato altri uomini immaginandosi come sarebbero stati sotto
le lenzuola.
Ma da quando aveva preso a frequentare lui – nove
mesi/ tre giorni/ sette ore –
Non riusciva a trovarsi più .
Immaginarsi con altri uomini le dava un fastidio
tremendo , e anche dormire con Naruto, il suo
migliore amico – asessuato per quanto poteva riguardarle- la faceva sentire
irritata.
-come mai stamattina ti ho trovata nel divano? -
Domandò Naruto
,massaggiandosi le spalle larghe, Sakura arrossì ,chinando il capo.
-
Non
prenderla male .. ma mi fa strano ora, dormire con te. Quello lì mi fa
un brutto effetto-
Il biondo storse il naso , inarcando un sopraciglio
-
mi chiedo
perché continui a chiamarlo quello lì..ha un nome anche lui-
Mormorò osservandola mentre giocherellava ancora con
lo slider del cellulare
-
Preferisci
che lo chiami Punto . eh Naruto? –
In effetti , l uomo in questione, se non nei primi
periodi , non aveva avuto un nome normale segnato nella rubrica della ragazza.
Per un periodo era stato un punto di domanda, per via
della situazione ambigua, poco dopo era stato modificato in mago, per il
continuo sparire e riapparire come se fosse stata la cosa più normale del
mondo, successivamente un punto esclamativo, per un discorso contorto dove
blaterava di un possibile futuro insieme, ultimamente invece, era solo un
punto.
Perché Sakura aveva rinunciato ad averlo per se, se
non per quella notte di passione settimanale che lui , le “concedeva”.
-So che la prenderai un po’ così.. ma non pensi sia il
caso di troncare il tutto? –
La rosa sgranò gli occhi verdi , per poi socchiuderli… malinconica.
Naruto per un attimo, temette il finimondo.
-
credo.. –
mormorò mesta chinando il capo , lasciando che i
lunghi capelli le oscurassero il viso
-
…che tu abbia ragione-
Con velocità impressionante- forse prima che i sensi
di colpa, i se ed i ma la raggiungessero-
Si apprestò a scrivere.
“è il caso di non vederci più.”
Breve e chiaro, proprio come piaceva a lui.
Dopo l invio di quel messaggio, Sakura non disse una
parola, e Naruto si guardò bene dall’obbligarla a
parlare.
Intanto , un ragazzo , si reggeva la testa con le
mani, il telefono abbandonato vicino ai suoi piedi, era completamente
distrutto.
Qualche coccio di vetro sparso qua e la nella stanza
spartana , macchie di sangue nella moquette chiara.
“Non capisco… non capisco”
Pensava lanciando di tanto in tanto , un occhiata al
cellulare, un tempo integro.
Si alzò di scatto,uscendo come una furia dalla stanza,
alla ricerca di qualcosa.. o qualcuno.
-
Oh
finalmente ti sei degnato di uscire dalla tua camera!-
Lo sorprese una voce alle sue spalle, voltandosi vide
un se stesso più adulto, che l’osservava freddo con le braccia conserte ed il
busto posato all’angolo della porta della cucina.
-
Cos’hai
rotto sta’ volta razza di scemo? –
Gli domandò avvicinandosi per poi portare lo sguardo
scuro verso la mano ferita,ancora sanguinante.
-lo specchio..Itachi fammi
fare una chiamata.-
L’altro inarcò il sopraciglio, prima di esibirsi in
una caustica risata
-solo se mi racconterai perché hai rotto lo specchio e
,presumo,l’ennesimo telefono-
Fu la risposta che ottenne ,allegata ad un ghigno
sadico.
-
Quella là… ha detto che per lei è meglio non vedersi e sentirsi
più-
Sbottò masticando quasi quelle parole, stringendo più
i pugni, ottenendo solo maggior fuoriuscita
Di sangue.
-Oh beh almeno è intelligente !-
Replicò Itachi
consegnandogli sgarbato il piccolo aggeggio nero.
Rapace l’altro l’afferrò componendo di fretta e furia
il numero.
Cristo lo sapeva pure a memoria.
……E quanto senti
-
Sakura –
Sibilò godendo del sussulto all’altro capo
dell’apparecchio.
-
pensavo di
essere stata chiara Punto.-
Il moro storse il naso, irritato.
Sapeva perfettamente la stronzata delle sue evoluzioni
nella rubrica telefonica della ragazza ,e non gli faceva affatto piacere.
In verità da una come lei si aspettava qualcosa di più
smielato come “amore” o “tesoro”
Non oscenità come un punto interrogativo o un punto e
stop. – non che amore e tesoro gli avrebbero fatto piacere.-
-
Primo , non
chiamarmi Punto, secondo : tu me lo dici in faccia che non mi vuoi più vedere
Sakura. Dove sei?-
Indispettito maggiormente dal silenzio , cercò di
imporsi la stoica calma che lo caratterizzava, Sakura spesso e volentieri
riusciva a fargli perdere il controllo.
-allora?-
Domandò cercando di mantenere – per quanto il tremore
rabbioso alla voce gli concedesse- il tono freddo.
-sono.. sono al locale di Ino
. -
Mormorò impaurita.
-cinque minuti ed esci. Non portarti dietro il Baka, sono stato chiaro?-
Non attese oltre, ponendo fine alla chiamata, la sua
non era una richiesta, bensì un ordine.
-
Tu con le
persone non ci sai proprio fare otouto .. –
Lo rimproverò Itachi,tendendo
la mano per riavere indietro l ‘aggeggio.
Sasuke lo fece scivolare fra le mani del
fratello maggiore, mormorandogli di sparire velocemente visto che sarebbe
tornato presto e non da solo.
Nel viso dell’Uchiha
maggiore si formò un sorriso sghembo, un giorno avrebbe stretto la mano alla
ragazza che procurava tutte quelle crisi isteriche e tare mentali al fratello.
Compose di fretta un numero, senza smettere di
sorridere.
-Yukari,senti sono stato sfrattato per
questa notte, puoi darmi asilo? Grazie…….si certo sto
arrivando-
E afferrando le chiavi della macchina per dirigersi a
casa della fidanzata secolare,si rese conto di stare ancora sorridendo come un
idiota.
[e molto probabilmente avrebbe riso anche lei non
appena le avrebbe raccontato la scena]
Naruto osservò sconcertato la sua migliore
amica raccogliere tutti i suoi averi dal tavolo,facendoli sparire dentro la
capiente borsa di pelle bianca.
-Io vado-
Sospirò la ragazza, lisciando i capelli rosa.
-tu sei matta… alla faccia
del non vederlo più..-
Ribatté acido, infossando la testa fra le spalle,
incrociando poi le braccia al petto.
-Lascia perdere.. –
Rispose Sakura lasciando cadere,con delicatezza,
qualche yen nel tavolo
non potresti capire.-
Si allontanò a
grandi ed eleganti passi da lui, quasi con la morte del cuore, sapeva , in un
certo qual modo, che l aveva deluso.
Ino si avvicinò a Naruto,
una mano posata nel fianco magro e l’altra a sorreggere il vassoio vuoto.
-
Cristo santo
ci risiamo? –
Domandò inarcando un sopraciglio chiaro per poi
sbuffare
-
Il giorno
che finalmente metteranno in chiaro le cose vi faccio sbronzare gratis-
Bofonchiò dando le teatralmente spalle all’amico ,
muovendo i lunghi ,setosi capelli color grano, con un gesto apparentemente
distratto della mano.
In breve, all’angolo poco lontano dalla sua
postazione, vide spuntare l’elegante
macchina verde scuro metallizzato, e come da copione – oh quella scena …quanto la faceva sentire puttana – in breve tempo le si
affiancò.
Da dietro il finestrino scuro, comparve un Sasuke più accigliato che mai.
-
Sali.-
Disse soltanto,e Sakura chinando la testa , non poté
fare altro che ubbidire.
Solitamente non era una ragazza così arrendevole,
silenziosa e forse timida.
Anzi poteva definirsi il contrario: caparbia, despota,
rumorosa, manesca e per niente succube degli altri.
Il perché,al cospetto di Sasuke
Uchiha , cambiasse così era un mistero.
-
non voglio
andare a casa tua..-
mormorò torturandosi il bordo della minigonna bianca.
Sasuke la guardò con la coda
dell’occhio,facendo vagare lo sguardo
verso il basso, e cominciò a
sudare freddo
- ed invece andremo proprio lì, non ho assolutamente
voglia di restare in giro,con questo caldo poi-
Rispose ingranando la quarta, per poi sorpassare una
macchina sulla sinistra.
Sakura osservava il paesaggio sfuggirle alla
vista per via della velocità, avrebbe
voluto sottrarsi allo stesso modo dalla figura di Sasuke,
ma con il tempo si rese conto che lo amava troppo.
La frenata improvvisa la fece avanzare leggermente con
il busto, e con una punta di terrore si rese conto di essere arrivata.
Sasuke spense con un gesto secco la
macchina ,uscendo velocemente, per poi chiudere con forza lo sportello.
Al rumore improvviso ,la ragazza sobbalzò, mentre
impacciata cercava di liberarsi della cintura.
“tu con le persone non ci sai proprio fare otouto..”
Il rimprovero di Itachi ,
risuonò fastidioso,mentre osservava Sakura raccogliere la borsa dal tappetino.
Si avvicinò nuovamente all’auto, aprendo lo sportello.
Drizzò sorpresa lo sguardo chiaro in direzione di Sasuke –che non la guardava nemmeno-, per poi riprendersi e
uscire velocemente dalla vettura.
Superò il moro senza dire una parola, percorrendo
velocemente ed in silenzio il vialetto che portava alla porta d’ingresso .
Strinse gli occhi quando sentì il rumore che avvisava
l’inserimento dell’antifurto.
Sasuke le fu in breve tempo dietro, con
lentezza esasperante inserì le chiavi nella toppa, aprendo poi l’uscio.
-Seguimi. –
Senza farselo ripetere due volte, gli fu dietro ,con
gli occhi bassi seguiva i piedi del ragazzo.
Si sorprese quando si rese conto che, la destinazione
non fosse la sua camera, ma un’altra parte della casa.
La cucina.
Le fece tacitamente cenno di sedersi ,accomodandosi
anche lui ,vicino a lei.
-
spiegami il
messaggio Sakura . Io non capisco. Avevi detto che avresti aspettato, avevi
detto che ti eri innamorata di me per quello che ero, erano tutte stronzate
allora?-
La rosa si umettò le labbra ,intrappolando nuovamente
la gonna fra le dita nervose
- non erano stronzate Sas’ke-kun.. ma davvero.. io pensavo che tutto l’amore nei tuoi
confronti mi avrebbe aiutata a passar sopra i tuoi silenzi ed i tuoi modi.. ma
davvero non ci riesco. Fra le tue mani mi sento sporca, puttana, priva della
mia personalità, perché sei l’unico capace di annullarmi in questo modo. Non è
fattibile per nessuno,vivere accanto ad un telefono che non squilla mai, se non
quando tu hai bisogno di soddisfare le tue voglie. Quando io ho bisogno di te
non ci sei mai. -
Concluse con un sospiro.
Sasuke, occhi serrati , ed il mento
sorretto dai pugni, annuiva di tanto in tanto.
- E dovrei cambiare per te? Se
volevi melassa,rose e cioccolatini, potevi benissimo prenderti la briga di
frequentare rock Lee. Sono certo che a lungo andare ti sarebbero piaciute le
sue sopraciglia ed il suo eccentrico abbigliamento-
rispose cattivo,ghignando per l’espressione schifata
di Sakura.
-
hai
sbagliato tu, perché mi hai idealizzato, illudendoti forse che la mia fosse una
maschera, che un giorno mi avresti cambiato. Mi dispiace ma io sono questo.
Desideravo non renderti noiosa ai miei occhi, non vedendoti e sentendoti ogni
santo giorno , perché mi conosco, ma
riesci benissimo da sola a tediarmi…-
La ragazza digrignò i denti, se voleva farla incazzare
era nella giusta via.
-
Sentimi bene
Sas’ke!-
Sbraitò
rasentando l’isterico ,e forse sfogando rabbia taciuta per tanto tempo.
- Io non ho idealizzato proprio nessuno. Pregi in te
non ne ho mai visto, nemmeno un barlume.
Sei vanesio,tronfio, inetto socialmente,
acido,scorbutico,privo di tatto, ma io ho amato questo!Hai ragione ho sbagliato
io, ma non perché mi sia fatta chissà quale illusione sul tuo conto, spocchioso
imbecille, o perché pensassi che in un certo qual modo ti avrei cambiato, ma
perché pensavo che con il tempo avrei saputo gestire le tue mille mancanze!
Stabilito che non è così , adesso possiamo pure lasciarci, semmai siamo stati
insieme Punto, perché di farmi denigrare da te non ho più voglia!Con permesso!-
Si alzò ,facendo strisciare (coprendo il sospiro di
lui ) la sedia alle sue spalle, con
passi pesanti e decisamente poco femminili, si apprestò a raggiungere l’uscita,
sforzandosi - nonostante l’uscita in grande stile, sebbene avesse fatto vedere a Sasuke Uchiha chi fosse Sakura Haruno – di non guardarsi indietro.
Proprio per questo soffocò uno strillo,quando si sentì
afferrare per la vita e sbattere – quasi delicatamente – al muro.
La testa del moro era già nell’incavo del collo bianco
e magro, sentiva le ciocche più lunghe sfiorarle appena il seno, e le labbra
del ragazzo muoversi sensualmente su di se.
Lo diceva sempre lei, che quello lì era croce e
delizia.
Rilassò i muscoli, facendo intuire che poteva pure
lasciarle andare i polsi, e quando Sasuke percepì le
lunghe dita ,perdersi fra i suoi capelli , ghignò .
Tutta quella manfrina – con variante il discorso sta’
volta - si ripeteva si e no una volta alla settimana.
Lei gli diceva di non volerlo più vedere, lui la
raggiungeva ovunque fosse, di solito non si perdevano in chiacchiere.
I vestiti di Sakura
insieme ai suoi, si perdevano uno ad uno nell’andito per arrivare
alla stanza da letto, facevano sesso per
ore, per poi addormentarsi stanchi.
Sasuke lo diceva sempre – quella là
era noiosa e rompicoglioni , ma non poteva farne a meno-.
L’afferrò di scatto per le cosce , mentre lei gli si
aggrappava al collo con le braccia,mentre le labbra si preoccupavano di
torturare la pelle delicata dell’orecchio.
Quasi di corsa, cercando di non pensare a quello che stava combinando sulla sua pelle,
si infilò in camera sua, chiudendo con un calcio la porta.
La fece cadere nel letto, ed in breve le fu sopra
bloccandola con le gambe.
-
Non
riuscirai mai.. –
Mormorò con voce rotta dal desiderio ,levandole la
magliettina
-…a fare la despota con me. –
Nonostante tutto Sakura sorrise.
-
e tu …-
rispose slacciando la cinta dei jeans, per poi
lanciarla alla cieca,lontana da loro .
-
non potresti
mai fare a meno di me. –
Lui sorrise
lievemente nell’interno delle sue cosce, abbassando poco a poco la gonnellina,
che in verità avrebbe voluto strapparle già da quando erano in macchina.
Si passò una mano sul viso ,quando comparì al suo
cospetto , lo striminzito perizoma nero semitrasparente.
-
che c’è.. –
domandò cattiva, chiudendo leggermente le gambe,
assumendo uno sguardo innocente
-
…forse non ti piacciono? –
Ultimò mordendosi il labbro inferiore sollevando
appena la gamba, il tanto giusto per
accarezzargli con il piede, la linea del collo e del braccio
-
potresti
farti del male Sakura..-
Mormorò lui contenendosi.
Quella là,
aveva la dote di farlo uscire fuori di testa nel bene e nel male.
Quando gli si era appiccicata,da bambina, non pensava
che da adulta, sarebbe stata così.
Ventidue anni vincenti e seducenti, sebbene la
paranoia della fronte alta, bussasse spesso alla sua porta.
Ciò che alla fine contava era che, contrariamente alle
sue previsioni, era riuscita a farlo cadere nelle sue trappole da tempo.
Ma continuava a concedersi il lusso di mentire
spudoratamente e masochista com’era, combatteva con il desiderio di chiamarla
tutti i santi giorni.
Desiderava legarla a quel letto per sempre,dalla prima volta in cui era
affondato in lei.
Ma convenne con
se stesso ,quando si diceva che forse quel particolare , lei, non l’avrebbe dovuto sapere.
E sicuramente non ci sarebbe stato il bisogno di
legarla.
Le strappò con foga il microscopico indumento,
ignorando palesemente i lamenti.
-te lo ricomprerò…Cristo …-
Sprofondò in lei riprendendo - f i n a l m e n t
e - il respiro dopo giorni.
Lo accolse in se privandosi dell’ossigeno.
Quella sensazione era comunque sempre- fottutamente-
estremamente diversa ogni volta.
Osservarla dal basso, con la vista annebbiata dal
piacere, muoversi su di lui… gli occhi socchiusi ed il corpo imperlato di sudore.
Sorreggerle la schiena con le mani , donandole
sostegno ogni qual volta avrebbe inarcato eccitata la schiena…
[ l’amava ancora di più quando lo faceva e nel
frattempo si sfiorava i seni con le dita ]
Le pacche nel sedere alle quali lei , rispondeva con un sorriso sensuale e
qualche graffio nel petto.
Pregarla di morire in lei , svuotandosi completamente,
stracciandole un frammento.
Aspettare di sentirsi invasa da lui.
Mischiarsi.
Sakura ,con un ultimo sforzo, si sollevò leggermente,
facendo si che lui uscisse fuori da lei, e per un attimo, un brivido le
percorse il corpo.
Sasuke se la tirò al fianco,facendo si che
i capelli rosa, si sparpagliassero nel torace largo e chiaro.
-
che abbiamo
risolto? –
domandò debolmente lei respirando pesantemente per
recuperare fiato.
-
non te lo
dirò Sakura, lo sai già.-
Si accomodò meglio nel torace del ragazzo,mentre
quest’ultimo usava le braccia come cuscino.
Ora avevano avuto entrambi tutte le risposte.
-Ciao. –
Naruto alzò gli occhi trovandosi davanti
la figura austera di Sasuke Uchiha.
Non sapendo che
fare, sorrise debolmente facendogli cenno di sedersi al suo fianco.
Notò lo sguardo scuro svagare per il locale, muta
domanda
-
E’ in bagno
. arriva.-
Gli disse ammiccando poi in direzione di Hinata che , si avvicinò si avvicinò poco dopo con un non
so che di spensierato negli occhi chiari.
-
Lui è…-
Cominciò il biondo ,interrotto bruscamente dall’altro
-
Sono il …mh … ragazzo… che esce con
Sakura.-
Grande ammissione per uno che stava appena imparando
cosa fosse realmente la possessione.
Naruto dal canto suo sorrise un po’, vide
la sua fidanzata allungare la mano pallida – nonostante fosse luglio
torrido - verso il moro, che in quanto a
carnagione , se la contendeva alla grande con
Sakura, senza fare molto caso alla situazione surreale
che si era creata, prese posto fra l’amico di sempre ed il suo Punto, bevendo
un gran sorso della vodka abbandonata nel tavolino da qualche tempo.
Sasuke si allungò titubante, non sapeva
bene come comportarsi in quei casi.
Le effusioni d’amore pubbliche – ma anche private- non
erano il suo forte, in un certo senso stava provando a smussare il carattere
rude che si trovava.
La ragazza gli andò in aiuto avvicinandosi.
Non fu un bacio di labbra, tantomeno uno appassionato,
il moro si limitò a leccarle la bocca curvata di malizia.
Probabilmente , fra una settimana lui sarebbe sparito
– nuovamente- e lei, impazzita e sconsolata , avrebbe minacciato la sua
spontanea estromissione dalla vita dell’Uchiha, cosa
che avrebbe portato certamente quest’ultimo ad andare e riprenderla con la
forza – o quasi- .
Comici, scontati, banali, pazzi, con un gusto
particolare a rendere ogni singola cosa tragica, ninfomani e allo stesso tempo
controcorrente .
E Naruto sorrise guardandoli
: in ogni caso, erano il suo appiglio da quando aveva undici anni, ed ebbe come
la sensazione che forse, sarebbe stato sempre così.
Sarebbero stati sempre Quelli lì.
- Inooooo mi devi una
sbronza gratis!!!!!!-
Charlotte J’s spaces.
Salve a tutti!
Se state qui a leggere ciò che sto scrivendo, meritate
un applauso per la temerarietà dimostrata.
Ispirata da fatti realmente accaduti, mi sono messa
d’impegno ,creando questa one shot
.
Voglio illudermi del fatto che un po’ , vi sia piaciuta .
Veniamo al perché di questa storia.
Sono solita, come tante altre persone, portare un po’
di realtà in quello che scrivo.
Un po’ perché mi sono sempre rapportata a Sakura, nel
bene e nel male, [ -.- ]
Un po’ perché c’è una persona e s a s p e r a n t e ,
che mi ricorda Sasuke.
Un po’ ( molto, forse la ragione vera) perché questi
due sono la mia droga e proprio non riesco a scrivere altre coppie. Non ci
riesco, è più forte di me.
Augurandomi ancora che questa accozzaglia di parole
non meglio identificata, vi piaccia, vi
auguro la buonanotte , nella speranza di qualche commento, critica positiva e negativa…
L’importante è che sia costruttiva. Ovvio.
Baci
J