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Autore: Nosense0    06/04/2019    0 recensioni
La storia che state per leggere è quella di tante ragazze e ragazzi che hanno accantonato i loro sogni e seguito una strada differente per accontentare i propri genitori, per seguire degli amici, per scegliere una facoltà che dia un posto stabile ed una buona situazione economica. "I soldi fanno la felicità" "ci sono tante cose impossibili" "la realtà non è un sogno" quante volte ce lo siamo detti? Anche la protagonista di questa Fanfiction era tra questi, poi un giorno la sua vita è di colpo cambiata: la sua strada e quella di Willy Wonka si sono intrecciate e lui le ha insegnato a credere nei propri sogni ed a vivere sul serio. Tuttavia, il famoso cioccolattiere non è qualcuno di sano e privo di problemi ed anche la ragazza dovrà aiutare lui. La loro storia d'amore sarà molto problematica e praticamente inesistente all'inizio, tant'è che sembra un amore unilaterale e spesso lei rischia di precipitare in un rapporto insano, eppure la loro sarà una relazione profonda e salvifica per entrambi
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Willy Wonka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Secondo capitolo: "Il treno ha fischiato!" Sono in treno, diretta verso la segreteria, devo consegnare i moduli per il tirocinio. Il mio telefono mi annuncia che c'è un nuovo messaggio su Whatsapp, è sul gruppo dell'Università, sono gli ultimi messaggi che leggerò, dopo lo abbandonerò e la mia strada e quella dei miei colleghi si dividerà per sempre. Non sono triste, non ho mai legato con loro, dunque, non mi va di fare finta all'ultimo che mi mancheranno. "Come faccio a non sentire neppure un pò nostalgia di loro e dell'Università? Non lo so, ma è così, per me è solo un posto dove sono andata tutte le mattine per inerzia ed ho lottato fino a sfinirmi per non deludere i miei, cercare di non dargli dispiaceri. Ho preso voti anche alti alla fin fine e sono stata etichettata come una secchiona che se la tira, ovviamente, non hanno idea di ciò che ho passato, non sanno nulla della mia storia e come mi sento e mi sono sentita. E no, neppure l'etichetta di figlia perfetta affibiatami in famiglia mi si confà: semplicemente ho distrutto tutte le imperfezioni a loro scomode ed indesiderate, piegandomi al loro volere, ignorando costantemente la mia insoddisfazione e questo solo per me stessa, al fine di preservare l'unico legame che posseggo nella mia vita, mi ci aggrappo con le unghie e con i denti nonostante non vi è nè vicinanza,nè appoggio reciprovo è ne intesa e si regga su delle bugie che ho messo in piedi giorno dopo giorno. Clicco sul link che hanno mandato sul gruppo Whatsapp, annoiata, ma i miei occhi si sgranano all'istante quando vedo di cosa si tratta: c'è la possibilità di ottenere i crediti necessari alla laurea recandosi alla fabbrica di Willy e facendo le analisi ai dolci, inoltre, se si fa bene il lavoro si otterrà una piccola somma di denato. Sarà un opzione molto dibattuta,dunque si devono inserire i propri dati e tra due giorni sarà sorteggiato un vincitore. Provo un misto di invidia e gelosia al pensiero che altre persone andranno lì e passeranno del tempo a tu per tu con lui ed un po' ne ho il diritto visto che sono l'unica a comprenderlo sul serio e ad amarlo in ogni sua sfumatura, mentre gli altri non fanno che criticarlo su ogni fronte e sono interessati solo alla fama e ai soldi. Però, sarebbe inutile partecipare, tanto non vincerei mai comunque ed una cosa è la teoria, una molto diversa è la pratica, non so se sarei mai in grado di fare quanto detto, anche se, essendo il mio futuro lavoro dovrò imparare, però oramai ho già pronto tutto l'occorente per la richiesta di tirocinio, avrò modo di accrescere lì le mie capacità; stare a contatto con la persona ed il luogo dei miei sogni non mi farebbe bene visto che sto per dire definitivamente addio a tutto ciò. Ho solo un dubbio: se la penso così, perchè sto compilando lo spazio apposito, perchè ho cliccato invio? [Due giorni dopo] Sono nell'aula magna universitaria, tra milioni di persone e stiamo attendendo il nome dello studente che ha la possibilità di ottenere cfu esaminando i dolci di Willy Wonka. Sono seduta infondo alla sala e sto battendo il piede per terra, mentre non so cosa provo. Improvvisamente sento una voce chiamarmi, mi giro e mi trovo davanti Irene, l'unica con cui ogni tanto ho scambiato qualche chiacchiera durante i corsi e le sessioni. La saluto, lei ricambia, per poi sedersi vicino a me. "Anche tu hai dato il tuo nome?" le domando retoricamente "Si ... insomma, lo sai, ho problemi economici ed avere una piccola somma di denaro,prima che trovi un buon posto, mi servirebbe" annuisco, non ci avevo pensato "Tu perchè hai fatto la richiesta?" mi chiede di rimando. Non so cosa asserire, non le ho mai raccontato di me ed in ogni caso, non so neppure io perchè l'ho fatto "È un ottimo modo di passare dalla teoria alla pratica e poi, insomma, chi rifiuterebbe del denaro?" lei asserisce:"Già, i soldi fanno gola a tutti, non so chi abbia detto che non fanno la felicità, uno stupido, o un uomo ricco per tenere a bada i poveri" faccio un mugolio di assenso "Però, scusa, spero di vincere io, ne ho davvero bisogno" dice. Le do ragione ed intanto ignoro il nodo che mi si forma nello stomaco. "Zitti tutti" qualcuno é entrato nella sala e piomba il silenzio. Stanno per annunciare il vincitore, ci siamo. "Avevamo intenzione di fare personalmente il sorteggio, ma il Signor. Wonka ha voluto occuparsene personalmente" una serie di sguardi indignati e preoccupati si formano sulla maggior parte dei presenti. Già, le raccomandazioni, una cosa che annulla totalmente le mie possibilità di essere scelta, mi alzo e faccio per andarmene, inutile rimanere qui ulteriormente "abbiamo dovuto mettere una scatola con la lista dei vostri nomi e lui ce ne ha resistituito solo uno" tirò la maniglia ed apro la porta, poi odo il mio nome e resto pietrificata. "Chi è? Si faccia avanti!" non riesco a muovermi, mentre coloro che mi conoscono mi fissano. La domanda viene ripetuta ed alla quarta volta riesco a rispondere io, agitando in alto la mano. Avanzo verso il lato opposto della sala mentre i mormorii usuali si levano da ogni parte. Mi viene ripetuto cosa dovrò fare, mentre mi sento totalmente estraniata. "Inizierai da domani, alle 10, ok?" ci metto un pò a metabolizzare le ultime parole, dunque ad annuire. Un attimo, andrò alla fabbrica di Willy Wonka, fermi tutti, mi stanno dicendo che la visiterò finalmente e staró a tu per tu con lui. Non riesco a contenere la gioia che sto provando e faccio un gesto totalmente inusuale per me: faccio dei saltelli di gioia mentre esclamo:"Evviva, andrò alla fabbrica di Cioccolato più grandiosa dall'Universo! Urrà!" agitó ritmicamente le braccia in segno di gioia per poi concludere con il titolo di una novella di Luigi Pirandello:"Il treno ha fischiato" quello che intendo dire é che mi sento euforica e fuori di testa all'esatto modo del protagonista di quel racconto.
   
 
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