Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: pampa98    07/04/2019    1 recensioni
Un anno dopo la sconfitta di Profondo Blu, il pianeta degli alieni viene minacciato da un'invasione nemica. Per fermarla, i fratelli Ikisatashi si affidano all'aiuto delle loro ex-nemiche.
[E' una rivisitazione della mia omonima storia, che purtroppo avevo lasciato incompiuta. Spero che vorrete dare un'occhiata a questa versione aggiornata]
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aver scoperto come gli Xunos manipolavano le piante rappresentava un grande vantaggio per le Mew Mew, anche se sapevano che non sarebbe stato semplice avvicinarsi ancora a Yotsu senza subire danni. Inoltre, la forza di Rei continuava ad essere loro sconosciuta, sebbene avessero intuito che, tra i due, era lui il più forte.
-Dubito che riusciremo a capire cos’è quel ciondolo senza averne un prototipo.- disse Pai. Erano tutti riuniti nel laboratorio di Ryan in cerca di informazioni su quei talismani, per scoprire se potevano crearne alcuni anche loro o se potevano essere resi inoffensivi anche a distanza, ma per il momento la ricerca non aveva dato i frutti sperati.
-Forse se qualcuno non lo avesse distrutto, avremmo ottenuto informazioni molto più utili.- disse Mark, il quale non aveva apprezzato di essere stato messo da parte per un alieno, anche se solo per poco tempo.
-Se qualcuno non lo avesse distrutto,- rispose Kish, -probabilmente sarebbe tornato nelle mani di Yotsu e a quest’ora saremmo tutti morti.-
-Kish ha ragione, Mark.- intervenne Strawberry, -La prossima volta lo prenderemo, ma oggi è stato meglio agire così.-
Mark sospirò.
-Sì, certo, scusami piccola.- disse, cingendo con un braccio le spalle di Strawberry, -E scusami anche tu, Kish. Credo di essere ancora scombussolato per il fuso orario e questo mi rende un po’ nervoso.-
Kish roteò gli occhi: nervoso o tranquillo, Mark gli avrebbe dato fastidio comunque, così come al ragazzo avrebbe comunque dato fastidio vedere Strawberry preoccuparsi per un altro. Evitò però di dare inizio ad un litigio e tornò a concentrarsi sul lavoro di Pai.
Quando capirono che sarebbe stata solo una perdita di tempo, Ryan invitò le ragazze a tornare a casa e loro furono ben felici di acconsentire. Non erano più abituate a vestire i panni delle Mew Mew e la battaglia le aveva stancate molto.
Prima di andarsene, però, Strawberry prese Kish da parte.
-Ascoltami bene,- gli disse, puntandogli l’indice contro il petto, -tu adesso te ne vai in camera, ti stendi e ti riposi, sono stata chiara? Sei ferito e devi guarire. Lascerò detto a Pai e Tart di legarti al letto se rifiuterai di obbedire.-
Kish soffocò una risata.
-Non importa, tanto mi è venuto sonno.- disse, simulando uno sbadiglio, -Non mi muoverò dal letto fino a domattina, va bene?-
-Guarda che sono seria!- sbottò lei.
-Lo sono anch’io. Strawberry,- disse, passandole una mano tra i capelli rossi, -So badare a me stesso, stai tranquilla. Domani mi troverai ancora qui.-
Strawberry arrossì leggermente e chinò la testa. Si stava abituando ad avere Kish intorno e non era certa di volerlo perdere, non così presto almeno.
-Va bene. E,- aggiunse, -grazie per avermi salvata.-
Kish le sorrise dolcemente e Strawberry si sentì invadere da uno strano calore.
-Siamo alleati, adesso. Proteggerti è il mio compito, no?-
Strawberry non sapeva bene cosa ribattere, ma Mark la chiamò dalla porta, togliendole l’impiccio.
Lungo il tragitto, entrambi si comportarono normalmente, come se niente fosse. Mark la accompagnò a casa, ma non si trattenne, dichiarandosi ancora stanco per il viaggio, e Strawberry non cercò di fargli cambiare idea. Per la prima volta da quando lo conosceva, preferiva stare da sola piuttosto che con lui. Si salutarono con un bacio, come sempre, e il ragazzo le disse che sarebbe passato la mattina seguente per accompagnarla al Cafè.
Quando fu finalmente sola, nella sua stanza, Strawberry si lasciò sfuggire un lungo sospiro. Si era abituata alla normalità e non era del tutto entusiasta all’idea di tornare a vestire i panni della Mew Mew. Certo, questa volta avrebbero avuto anche gli alieni al loro fianco, i quali si erano già dimostrati un valido aiuto, ma il nemico era molto forte e dubitava che sarebbero riuscite a fermarli facilmente.
 
Kish era sdraiato sul letto, come gli aveva ordinato Strawberry. Davanti agli altri si era mostrato forte, ma la verità era che la ferita gli bruciava parecchio. Ne era valsa la pena, però: aveva smascherato uno dei trucchi di Yotsu e lo aveva mandato su tutte le furie. Sorrise ripensando alla sua espressione prima che Rei si mettesse in mezzo, anche se una vocina nella sua testa, sinistramente somigliante a quella di Pai, gli disse che era stato un bene che lo scontro fosse stato interrotto. Se Yotsu fosse riuscito ad arrivare a lui, Kish non se la sarebbe cavata con così poco.
Sentì dei colpi sulla porta e, mentre invitava lo sconosciuto ad entrare, sperò con tutto il cuore che non fosse Ryan. Non aveva voglia di affrontare il biondino in quel momento. Con sua grande sorpresa, però, sulla porta comparve Pam. Kish la fissò allibito per un momento, poi si mise a sedere con la schiena appoggiata al muro, e le fece cenno di accomodarsi.
-Ho saputo cos’è successo. Come ti senti?- gli chiese la ragazza, sedendosi sul bordo del letto.
-Ho affrontato di peggio, tranquilla.- E, stranamente, era vero. –Non mi aspettavo che passassi a trovarmi.-
La ragazza non rispose.
-La battaglia per il momento si combatterà qui, deduco.-
Kish sospirò, annuendo. Non avevano mai avuto intenzione di mettere in pericolo la Terra per salvare il loro popolo. Di nuovo.
-Mi dispiace.- disse, -Non credevamo che ci avrebbero seguiti.-
-Non scusarti. Forse è andata meglio così.-
Non era cambiata molto in quei mesi. Era bella e saggia come allora. Non aveva pensato molto a lei mentre era via, ma doveva ammettere che un po’ le era mancata.
-La ami ancora, vero?-
Lo domandò così, a bruciapelo, cogliendo Kish alla sprovvista. L’alieno distolse lo sguardo, cercando di ritrovare il suo solito sorrisetto strafottente.
-Tu, invece, che mi dici?- disse, tornando a guardarla, -Ho notato che passi molto tempo con l’uccellino. C’è del tenero, per caso?-
Pam gli sorrise, come non le aveva mai visto fare.
-Stiamo insieme, sì.- rispose, schietta, -Non mi hai ancora risposto.-
Fu il turno di Kish di sorridere, questa volta con un velo di tristezza sul volto.
-Hai davvero bisogno che ti risponda?- le chiese e la ragazza annuì.
-Puoi stare tranquilla, però.- continuò lui, -Non ho intenzione di saltarle addosso. A meno che non sia lei a chiederlo, naturalmente.-
Rise e Pam ridacchiò a sua volta.
-Sei cambiato.- constatò lei.
-Tu no.- rispose Kish, senza smettere di sorridere. –Ma ne sono felice.-
 
-Maledizione! Me la pagherà! Giuro che me la pagherà!-
Yotsu era furioso per quanto accaduto nello scontro con Kish. Nessuno lo aveva mai sconfitto, né aveva osato prendersi gioco di lui. Un’offesa simile non sarebbe rimasta impunita. Lo avrebbe annientato, avrebbe distrutto lui e tutto ciò che gli stava più a cuore.
-Calmati, Yotsu. Se danneggi questa navicella, avremo dei grossi problemi a tornare su Negea.-
Rei lo aveva riportato alla loro base e poi se ne era andato senza dire una parola, per poi tornare con due frappè al cioccolato. Sembrava del tutto indifferente alla loro missione o al fatto che non avessero più il vantaggio sui loro nemici.
-Senti, non distruggiamo questo pianeta.- disse, -Questa cosa che sto mangiando mi piace e penso che ci siano tante altre cose interessanti qui.-
-In questo momento ti preoccupi del cibo?!- sbottò l’altro, ma lo sguardo che Rei gli rivolse lo fece desistere dall’aggiungere altro.
Non gli piaceva stare con lui. Rei era l’essere più pragmatico e calmo dell’universo, finchè non si infuriava. All’inizio Yotsu credeva che fosse come lui: tranquillo finchè tutto andava come voleva e impulsivo quando le cose si mettevano male. Invece, Rei continuava a mantenere la calma, ma il suo sguardo si trasformava in quello di un folle e nessuno poteva dire con certezza che cosa avrebbe fatto.
Deglutì, ricordando come era stata la prima volta in cui aveva visto quel Rei. Sapeva che non lo aveva ucciso perché credeva che gli potesse essere utile e così era stato. Ma se qui non si fosse dimostrato all’altezza? Se fosse diventato un peso più che un sostegno?
-Scusami,- disse infine. –Ho avuto una reazione esagerata.-
Rei annuì e gli porse il secondo frappè.
-Siediti e recupera le forze. Più tardi penseremo ad un nuovo piano d’attacco.-
Yotsu obbedì.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: pampa98