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Autore: bbhyung    08/04/2019    1 recensioni
Baekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano stati toccati.
Genere: Angst, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chanyeol guardò il numero inciso accanto alla porta di legno e vide che era quello che gli era stato fornito dall'infermiere, per cui poggiò la mano sulla maniglia ed entrò, c'erano due signore nella stanza. Una non l'aveva mai vista, aveva una gamba ingessata e sembrava stare dormendo, l'altra era la sua mamma. Stava dormendo anche lei, si avvicinò al suo letto e si svegliò subito - era sempre stata così, il suo sonno era leggerissimo. "Chan, sei venuto." gli disse improvvisamente, gli occhi le se illuminarono e provò ad alzarsi. Non aveva un brutto aspetto, anzi, Chanyeol la trovava stranamente in forma. Sperava solo che stesse anche bene perché teneva tanto a lei e non avrebbe mai sopportato di vederla soffrire.

"Che hai combinato?" gli domandò lui, abbassandosi per abbracciarla. "Scusa se non sono venuto a farti visita in quest'ultimo mese, sono stato molto occupato."

"Non fa niente." rispose lei. Chanyeol si allontanò e la vide strofinarsi gli occhi, poi continuò a parlare. "Non credevo che saresti venuto così tardi, mi hai fatto una bella sorpresa."

"Ho preso un giorno dal lavoro anche se abbiamo un caso importante da risolvere perché mi sentivo proprio un figlio di merda." trascinò la sedia fin lì e si sedette, poi la guardò sorridendo. "Come stai?"

"Mi hanno fatto delle analisi più approfondite poco fa e ho un paio di valori sballati ma non è niente di grave, è che mi hanno tirato via talmente tanto sangue che ho il braccio pieno di lividi, è la cosa peggiore." si lamentò, sollevando la schiena e guardandolo. "Chanyeol... ti vedo proprio messo male, sei pallido, non mangi?"

Rise e scosse la testa. "Fisicamente sto bene, per il resto non è un bel periodo questo e sono un po' stanco, non dormo molto."

"Per il lavoro?" chiese, allungando un braccio verso di lui e prendendogli la mano. "Sei stato assunto perché sei bravo, all'inizio è normale che sia difficile ma vedrai che imparerai tutti i segreti del mestiere."

Ci mise un po' prima di rispondere, voleva raccontargli di tutto quello che stava succedendo ma non poteva farlo e quella situazione gli faceva male perché avrebbe tanto voluto un consiglio da parte di sua madre, sapeva che lo avrebbe sostenuto. "Ci sono delle novità, comunque." si inumidì le labbra, teneva gli occhi fissi sul pavimento. "Non te l'ho detto perché volevo parlartene di persona."

"Ti sei fidanzato?" domandò improvvisamente lei. "È l'amore che ti fa stare male? Lo sapevo, non sei mai stato un tipo da -."

"Mamma." la interruppe imbarazzato, era sorpreso che avesse subito indovinato. "Guarda che non sto male per quello, anzi, è molto bello."

"Sai che è difficile far conciliare amore e lavoro, no? Forse è questo che ti fa sentire stressato ma prenditi il tuo tempo. Forza, racconta." disse curiosa, non vedeva l'ora di saperne di più. Era sempre stata molto di supporto nei suoi confronti, avendolo cresciuto da sola era molto prudente e attenta, inoltre le piaceva sapere cosa combinava.

"Non c'è molto da raccontare, sono arrivato a lavoro il primo giorno e ho conosciuto tutti, sono molto simpatici e hanno circa la mia età, compreso il mio capo." disse, vide che lei aveva assunto un'espressione scioccata e cominciò a ridere. "Siamo usciti insieme un paio di volte e poi è successo."

"Gesù." esclamò, mettendosi una mano tra i capelli. "Sei riuscito a farti assumere e a farti il tuo capo, sei proprio mio figlio." inutile dire che Chanyeol per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. "E com'è?"

"Ti faccio vedere una sua foto." recuperò il cellulare e aprì la galleria. "Anche lui è stato in ospedale ultimamente, è stato brutto, ora sta bene però." divagò sull'argomento e recuperò una delle foto che gli aveva scattato, gliela mostrò e la donna guardò attentamente lo schermo del telefono senza dire niente.

"È un bel ragazzo." rispose dopo un paio di secondi, gli restituì il telefono e sorrise. "Quando me lo presenti?"

"Non appena saremo più liberi e potremo venire insieme a trovarti, tranquilla." disse, sapeva che avrebbe cominciato a fargli quella domanda continuamente ora che ne era venuta a conoscenza, ma era felice di averglielo detto.

"Stai sempre attento, mi raccomando."

"Guarda che è una persona straordinaria, ci conosciamo da pochissimo eppure mi sento già così..." rise imbarazzato, era strano parlare di quell'argomento ad alta voce e con sua madre.

La donna sorrise. "Anche io e tuo padre ci siamo innamorati in pochi mesi, non è una cosa brutta." parlò. "Poi sono rimasta incinta e siamo stati costretti a sposarci subito, ero molto indecisa e mi chiedevo sempre se stavo facendo o no la cosa giusta, ma dal modo in cui lui mi trattava ho sempre creduto che fosse l'uomo giusto per me. Certo, i tempi erano diversi, ma l'amore esiste anche oggi. E per quanto riguarda tuo padre sono sicura che lui è molto più fiero di quanto immagini, sia per il lavoro che per questo, sei diventato un uomo."

Chanyeol si morse il labbro e cercò di non piangere pensando a lui, guardò l'orologio e vide che si era fatto molto tardi. "Stavi dormendo e ti ho svegliata, quando vuoi ci riposiamo perché sono stanco anche io." disse, guardando l'altra signora che stava dormendo - e russando - beatamente, si sentiva geloso di lei, voleva riposare in modo così tranquillo anche lui. "Domani ti farò compagnia tutto il giorno e potremo parlare quindi è meglio dormire adesso, sei contenta?"

- - -

"Baek, dobbiamo alzarci." il suo amico gli poggiò una mano sulla spalla e lo scosse, poi realizzò che quella che stava toccando era la sua spalla ferita, si spaventò perché credeva di avergli fatto del male ma Baekhyun non si mosse di uno spillo. "Ma... dai." continuò a parlare ad alta voce, schiaffeggiandogli le guance. Alla fine aprì gli occhi e corrugò le sopracciglia, si sentiva la bocca tremendamente secca. "Certo che sei crollato."

Ci mise un paio di secondi a riflettere, poi disse qualcosa. "Mi sento una merda." sorrise e sollevò le braccia, poi si guardò le mani. "Ma dato che sono andato a dormire in divisa non c'è bisogno di vestirmi, è fantastico, no? Ho chiuso gli occhi per due secondi e devo ritornare di nuovo in ufficio, che vita di merda, che schifo, ah." si lamentò e sollevò la schiena, guardò Kyungsoo negli occhi e sorrise. "Sei già pronto?"

Gli prese entrambe le mani e lo aiutò a sollevarsi. "Vai a darti una sciacquata, hai tutto il tempo di toglierti questa puzza di dosso."

"Grazie." disse offeso, entrando in bagno e chiudendo la porta. Uscì da lì circa dieci minuti dopo, in una condizione molto più decente di prima. "Possiamo andare, se vuoi posso prendere la mia macchina."

"Andiamo con la mia e dopo ti riaccompagno a casa, per me non è un problema tanto dovrei passare per questa strada comunque, non fa niente." quella giornata proseguì in modo molto lento e monotono, non avevano ricevuto nessuna informazione riguardo l'assassino del poliziotto  del dipartimento vicino al proprio e non potevano occuparsi del caso dato che non rientrava nella loro giurisdizione, avevano comunicato del proiettile che avevano ricevuto a chi si occupava di quell'omicidio e speravano tutti che loro riuscissero a fare qualcosa per aiutarli, anche se il capo di quel dipartimento non era molto socievole.

Si chiamava Wonwoo, e quando Baekhyun lo aveva contattato per spiegargli di quella situazione gli aveva risposto in modo molto acido, gli aveva detto che un suo agente era morto e che doveva occuparsi di risolvere quel caso prima, e poi avrebbe pensato alle minacce - di poco conto, a suo parere - che gli erano arrivate. Naturalmente Baekhyun si era subito lamentato col direttore di quel dipartimento, e aveva da poco saputo che Wonwoo gli aveva trasferito delle informazioni riguardanti il caso così che potessero collaborare anche loro alle indagini... anche se era parecchio difficile scoprire chi fosse stato, non c'era nessuna prova e il compagno di squadra dell'uomo che era stato ucciso non era riuscito a vedere o a fare niente, per quello non c'erano testimoni, in assenza di telecamere e di altri segni - che non fossero polvere da sparo e il bossolo ritrovato sulla scena del delitto - non c'era molto che potevano fare. E Baekhyun aveva un brutto, bruttissimo presentimento.
 


 

a/n ; mancano pochi capitoli alla fine della storia, io vi ho avvisati
  
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