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Autore: Spensieratezza    09/04/2019    2 recensioni
Può il potere di una moneta cambiare il corso di una vita? E perchè Jared Padalecki lo permette?
Jared Padalecki e Jensen Ackles si ritroveranno a essere l'uno, l'antitesi dell'altro, senza averlo scelto.
Genere: Angst, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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“Chad, tu sei da sempre stato il mio migliore amico, noi due abbiamo da sempre nutrito dell’affetto sincero e vero nei confronti l’uno dell’altro…”

“Ma non scelgo te. Scelgo Jensen.”

“Il nostro primo bacio..non deve essere davanti a tutti.”

Fu un bacio romantico, come se fossero degli amanti che vivevano un amore clandestino e proibito.

 "A quest’età l’amore vero è davvero difficile da provare e ancora di più l’amore a prima vista! Jared non mi ama? Non mi importa! Mi amerà. 

"Avete dato tutti per scontato, che, la moneta avesse scelto JENSEN e invece NO. Aveva scelto CHAD.”

“La verità è che non sono così fatalista dal lasciar decidere ad un pezzo di metallo, della mia vita."

"Quando ho visto Jensen, da quando l’ho visto e conosciuto… quando stiamo insieme…mi sento come se volessi stare sempre con lui..come se fossimo…anime gemelle.”
 
Una dolcissima musica di sottofondo, accompagnò quei dolci ricordi (Nd: U2 - With Or Without You )

“Io credo di amarti, Jensen…”
“Eravamo in due. “ disse Jared, asciugandosi una lacrima da un occhio. “ io e mio fratello, ma alla nascita, solo io sopravvissi. Lui NO.
Quello che ho fatto io avrebbero potuto farlo tutti.”


“Ma non l’hanno fatto tutti, l’hai fatto te.” Disse il ragazzino sorridente. “è questa la differenza tra la gente"
Io..io spero di non deluderti mai, Jensen. Non lo sopporterei.”
“Ma che sciocchezze dici? Perché mai dovresti deludermi?” gli chiese Jensen dolcemente, abbracciandolo.

“Perché sono una persona, Jensen, e le persone deludono. Sempre.”


“Io volo, Jared.”
 dicono tutti che io sarò il tuo peggior nemico!”

“Dicevano tutti anche che la terra fosse piatta! Come disse una persona fantastica una volta, Francamente me ne infischio!

Craaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaash

JENSEN. JEENSSSEEEEN” 

“Che cos’hai fatto? Hai venduto la tua anima a quella bastarda di moneta? DIMMELO!” 

“Jensen, calmati adesso..l’importante è che tu stai bene e..”

“Al diavolo la mia salute!! Avrei preferito morire!!!” 

“è d’argento, si chiama pietra di luna. Affinchè se deciderai davvero di lasciarmi, possa comunque tu avere la luce del mio amore, sempre con te..e magari..sentire di tanto in tanto la nostalgia riguardo a quello che hai voluto rinunciare.
“Ti amo più della mia stessa vita, Jensen..morirei per te..” dicendo così gli prese il viso tra le mani e lo guardò negli occhi. “Dio, quanto vorrei che tu non dovessi dimenticarlo..” 
“N.no..no..no..”

“Ma devi..

 
 
Jensen si svegliò con un sobbalzo da quel lungo sonno.
Si guardò attorno. Si trovava in un ospedale.
All’improvviso si sentì angosciato.
“Jared…lui..dov’è? LUI DOV’è?

Senza pensarci due volte,si alzò dal letto, strappandosi i tubicini, senza badare a eventuali rischi. Si sentiva bene, certo, se non si contavano le palpitazioni esagerate e lo stato di angoscia nel quale versava.
Incespicò due volte nel corridoio e si trovò davanti Jared.
E Misha.
Li guardò a bocca aperta, Jared aveva i capelli VIOLA ma era lui, era assolutamente LUI, e sembrò impallidire quanto lui, vedendolo.

Ebbe un capogiro e rischiò quasi di svenire di nuovo.
“Jensen, ehi, ehi, ehi, tranquillo, è tutto a posto.”gli disse Misha raggiungendolo e tenendolo stretto.
“Anf, anf, no, lui..”
“Infermiera!!”
“NOOO!” gridò Jensen.

Non voleva dormire di nuovo, non voleva!!
 
 
 
*

“Mmmmm…maledetti…maledetti..”
Jared e Misha si scambiavano occhiate significative, era da una buona mezz’ora, quasi quaranta minuti, che Jensen nel dormiveglia, continuava a smozzicare insulti a mezza bocca al personale dell’ospedale, per quei tranquillanti che gli avevano dato.
Jared non si sentiva di dar loro torto.
“Figli di puttana..”

L’ennesimo insulto fece sorridere un po Jared, che gli accarezzò una guancia dolcemente, ma Jensen si ritrasse, bruscamente, sempre a occhi chiusi.
“Traditore..”
Jared assunse un’espressione addolorata e si alzò, voltandosi dall’altra parte.
“Jared!” lo richiamò Misha.

“Lui ricorda, Mish. Ricorda ogni cosa!”
“Non puoi esserne sicuro..”

“Davvero??  Più volte nel sonno ha mormorato: perché mi hai abbandonato? Perché mi hai fatto questo..perchè te ne sei andato..”
“Potrebbe ricordare soltanto che l’hai lasciato, non che tu..sia..insomma, hai capito..”

“E credi davvero che cambi qualcosa per me, Mish? Lo credi davvero??”
“….”
“Il ragazzo che più amo al mondo si ricorda che io l’ho tradito, abbandonandolo a sé stesso per anni!! E chissà da quanto lo sa! Magari lo sa anche da molto tempo e io lo scopro adesso solo perché è finito in coma per una fottuta settimana!! L’hai vista la sua espressione quando mi ha visto in corridoio! Mi ha riconosciuto, cazzo Mish! E ora io sono qui, gli ho provocato un altro dolore dopo che si è appena risvegliato da un coma e inganno tutti, tutto il personale dell’ospedale, che grazie alla magia della moneta, non sanno chi sono in realtà! Perché se lo sapessero non permetterebbero a Duefacce “ disse quel nomignolo a bassa voce “di restare in compagnia dello stesso ragazzo che gli ha provocato un coma! Inganno tutti! faccio del male a tutti! Dio, quanto vorrei che questa moneta mi avesse ucciso ANNI FA!!”

Misha non lo schiaffeggiò  ma gli scrollò bruscamente le spalle e lo attaccò alla parete, in un brusco movimento che lo fece gemere e sorprese Jared.

Ai tempi della scuola, Misha era un ragazzo così tranquillo e mingherlino, non aveva tutta quella forza. Ma da quando era andato con Jared in viaggio per le galassie, la sua forza era aumentata. Era cambiato. Tutti erano cambiati per colpa sua.

“Non ti schiaffeggio soltanto perché verrei bloccato dalla sicurezza e comandato a lasciare immediatamente l’ospedale, lasciando solo il mio amico, ma sappi che desidero TANTO farlo.” Gli disse con una calma glaciale ma la furia negli occhi.
Jared lo guardò affranto.

“Credi che tu sia l’unico ad aver sofferto?? Tutti noi siamo stati male, tutti noi abbiamo sofferto, non ti ho mai condannato o giudicato per aver abbandonato Jensen e per quello che gli hai fatto cancellando i ricordi di te, costringendomi a fare altrettanto, ma adesso piantala di autocommiserarti e di piangerti addosso! Il ragazzo che tu ami, che ami ANCORA, giace in un letto d’ospedale. Sarà già abbastanza dura per lui quando dovrà fare i conti con questo, non farti vedere da lui così, sii forte e se non ci riesci, faresti meglio ad andartene adesso perché saresti solo un problema in più. Che cosa decidi?”
Jared deglutì.
“Io resto.”

“Bene.” disse Misha bruscamente e poi altrettanto bruscamente lo abbracciò.
Jared ricambiò profondamente. “Grazie amico.”
 
 
 
 
*

Quando Jensen si risvegliò di nuovo, era da solo, o meglio c’era Misha nella sua stanza, che leggeva una rivista.
“Oh, ben svegliato, bell’addormentato.” Disse lui.
“Mish..do..dov’è lui?”

“Lui..chi!?” chiese Misha ma la sua voce tremava benché cercasse di suonare indifferente.
Jensen era troppo addolorato per arrabbiarsi anche con lui.
“Lui..Jared..il mio ragazzo..

Misha attraversò tutte le diverse tonalità di bianco, Jensen decise di toglierlo da quell’imbarazzo.

“Puoi anche smetterla di fingere. So che lo stai coprendo, ho avuto dei flash, come dei lampi di ricordi, mentre dormivo..sono assolutamente sicuro di non essermeli inventati, è la mia VITA, una parte della mia vita che avevo dimenticato..Jared è..era il mio ragazzo..e io non so cosa è successo in tutto questo tempo..ma ho capito che tu sai qualcosa..vi ho visti insieme e..ho capito che tu lo stai coprendo.”
“Jensen, sei ancora molto confuso, perché non ti riposi e ti prometto che ne poi parleremo meglio."

“NO!!” urlò Jensen disperato.”LUI è DUEFACCE VERO?”
Misha trasalì a quel nome.

“è sempre stato lui. Ce l’ho sempre avuto davanti e non lo sapevo!”

“Jensen, ascoltami, lui l’ha fatto per proteggerti..” cercò di prendergli le mani ma Jensen le scostò senza alzare lo sguardo.
“Tutte quelle persone con la memoria cancellata, tutti quei vuoti di memoria..è stato lui non è vero? Ha cancellato e modificato la memoria di tutti, anche la mia..e tu..DIOSANTO, tu ne hai fatto parte. Sei andato via con lui!!”
“Stai travisando ogni cosa!!”
“Come osi mentirmi!!!!!”

Misha sospirò e guardando la faccia affranta di Jensen, sospirò:
“Non intendo negare..quello che tu hai detto..ma tu devi sapere che Jared ha avuto le sue buone ragioni..tutto quello che ha fatto, l’ha fatto per proteggerti! Temeva che la moneta avrebbe finito per distruggerti, forse ucciderti, se fosse rimasto al tuo fianco. Lui non poteva sopportarlo.”

“E così mi ha reso più morto che vivo. Bella trovata, non è vero? O forse nessuno di voi due geni, l’ha capito, che in tutti questi anni io anche se non lo ricordavo, sono stato tormentato dalla sua assenza? Mi ha ucciso comunque! Avrebbe potuto dirmi la verità in qualunque momento e non l’ha fatto. E TU, gli hai retto il gioco!”disse infine puntando un dito indice contro di lui.
Misha scosse la testa, non sapeva come fare per spiegargli il patto che aveva stretto con Jared, non era quello il momento e avrebbe fatto uscire di testa Jensen del tutto.

“Hai intenzione di dire a tutti chi è LUI?”
Jensen lo fissò basito.
“è solamente questo che ti interessa? Che VI interessa?”
“Jensen, devi capire che malgrado quello che tu provi adesso, e non sto dicendo che i tuoi sentimenti non contano, Jared non può controllare quello che è, non è colpa sua e quindi non merita..”
“Vattene via.”
“Ma..Jensen..

Vattene – via. Adesso. Non voglio vederti. E non ti azzardare a far venire LUI qui.”
Misha sospirò e reprimendo le lacrime, si allontanò dalla stanza.
Jensen passò tutta la giornata a piangere sul letto.
 
 
 
 
 
*

Il giorno dopo, di pomeriggio, si svegliò, ancora con le lacrime agli occhi e vide tre figure osservarlo.
Ma per un attimo, pensò di vederci doppio.

C’era quello che sicuramente era Jared, vestito normalmente, tutto di nero, e vicino a lui, c’era, oddio..c’era il ragazzo che in corridoio aveva scambiato per lui, quello con i capelli VIOLA, che non sembravano tinta, ma semplicemente naturali assolutamente identico a lui, . Ma stranamente anche se non era il suo Jared, avvertì una spina nel cuore a guardarlo, perchè? E..oh, erano magnifici, i due ragazzi si tenevano la mano e dall’altra parte, c’era un tizio biondo che sembrava il suo doppio, ma con anche il doppio dei capelli, molto arruffati.
“Oh…oh mio dio…”
“Jared..” disse il ragazzo con i capelli viola, con una nota di panico nella voce.
“Sì..” rispose lui.

Tutto a un tratto, tutta l’angoscia e la paura che aveva cominciato a provare, sembrarono lasciare spazio a una sorta di tranquillità innaturale, quasi forzata.
“Mi state…drogando?” ebbe la forza di dire.

“Dio, no..” disse Misha e solo a quel punto si accorse della sua presenza in quella stanza, era appoggiato al termosifone. “Hanno solo fatto in modo che non avessi una crisi di nervi, Jensen. abbiamo anche tracciato qualche..magia..per impedire che venga qualcuno a disturbarci, almeno per un po. E non guardarmi così, ho provato a dire loro che ti serviva del tempo, ma purtroppo i tempi stringono e loro volevano parlarti subito.”
“Io..non capisco quello che tu dici..e perché quelle persone sono uguali a me e a…lui? Oddio, sto impazzendo..”
“Jensen..voglio presentarti il mio gemello.” parlò il tizio dai capelli viola.

“Cos…non era morto?” chiese Jensen a bocca aperta, rendendosi conto solo di sfuggita che la sua prima impressione fosse GIUSTA, non era l'altro tizio, il SUO Jared, ma il tizio dai capelli viola, e l'altro al suo fianco, doveva essere il fantomatico gemello di Jared.
“A quanto pare no.” rispose Jael, stringendo la mano del suo gemello e a quella vista, nonostante la rabbia, il cuore di Jensen si riempì di letizia. “Ci sono tante cose che ci sono state tenute nascoste, Jensen..e lui non è neanche l’unico gemello..”

Gli occhi di Jensen vagarono subito a incontrare quelli del SUO.
“Stai dicendo che anche io ho..”
Il gemello di Jensen si gratto la testa imbarazzato.
“Sì.” Disse Misha.
“No..no..non è possibile..l’avrei saputo..non si può nascondere e far sparire un gemello..l’avrei saputo..io..”

“Non se non faceva parte di questo mondo. Jared, non ho mai detto che loro ne fanno parte.”
Jensen fissò Jael stralunato.
“Quindi non sono dei nostri fratelli, ma sono..”
“No, no, siamo proprio vostri frat..” cominciò Jared, ma Misha lo interruppe

“Ok, basta, ragazzi, così lo fate confondere ancora di più, francamente non era così che doveva andare questa chiacchierata.” Disse Misha.
“Perché non spieghi tu allora tutto, visto che sei un genio?” chiese il doppio di Jensen.
“Già, pensi che sia come bere acqua fresca, spiegare una cosa tanto assurda?” disse Jael.

“Ascoltaci, io e lui.” Cominciò Jared con dolcezza. “Veniamo da mondi differenti, ma io sono comunque suo fratello, lui è il tuo, siamo stati separati alla nascita e portati in mondi diversi, ma abbiamo tutti dei poteri magici specifici e dobbiamo unirci tutti contro una minaccia più grande.”
Guardarono tutti allibiti Jared.

“Beh, che c’è? Voi continuavate a girarci intorno e non abbiamo mica l’eternità. Tutta questa situazione sta diventando noiosa, visto che quando me la immaginavo nella mia mente, era una scena molto più strappalacrime!”
Si sentì un conato e Jensen si toccò lo stomaco.
“Devo andare a vomitare.” Annunciò.
 
Jael fece per seguirlo, ma Misha glielo impedì e lo cacciò dal bagno, anzi, mentre accarezzava la schiena di Jensen, cacciò tutti dalla stanza, dicendo che aveva avuto abbastanza emozioni per quel giorno.






















Note dell'autrice: 

Spero di non essere stucchevole o noiosa, ma sono sinceramente sbalordita dal fatto che ho scritto di più in questi due giorni che ho dato la priorità alle mie storie rispetto a quei sei mesi in cui la storia è stata ferma perché prima di tutto pensavo ad aiutare gli altri con le loro fan fiction (faccio anche da beta e corretrice ) e a leggere e recensire le storie degli altri quando la maggior parte della gente neanche pensa di ripagarmi recensendo le mie ) intanto le mie storie ci andavano di mezzo, lo so a nessuno frega niente di questa cosa, ma io ho sofferto tanto per questa cosa, perchè mi faccio sempre in quatto per aiutare tutti e pochissime persone (quasi nessuno) pensa di ripagarmi un minimo per l'aiuto che do, facendo che ne so, qualche recensione a qualche mia storia, il risultato è che per stare dietro alle ff degli altri, ci rimetto sempre io, ma ora ho deciso che vedendo il risultato di questi due giorni metterò sempre come priorità le mie storie e dopo arriveranno quelle degli altri;

chiusa questa parentesi che non frega a nessuno , ma mi dovevo sfogare, sono davvero contenta di aver scritto questo capitolo , non immaginate neanche da quanto tempo lo avevo progettato, fin da quando avevo immaginato la storia del giocattolaio e avevo deciso che ci sarebbe stata quella dei gemelli, purtroppo per cause di forza maggiore ho procrastinato un bel po' questa scena, devo dire la verità quando me la sono immaginata oggi che l'avrei scritta , dentro di me doveva concludersi con un bel po' di scene successive a questa scena dell'ospedale , non si sarebbe conclusa così ma con un'altra scena che non sono riuscita a mettere perché è già tanto che sono arrivata a 2000 parole, non sono riuscita a scrivere altro perché già la lucidità stava andando di nuovo via, (stare la computer mi stanca e mi viene mal di testa, anche perchè non porto mai gli occhiali) però è comunque un capitolo molto più lungo di quelli che faccio di solito .

Spero che vi sia piaciuta la scena dell'ospedale, sinceramente quando me la immaginavo, era molto più di così , mi immaginavo che Jensen si svegliava direttamente con tutti lor davanti e che loro gli spiegavano tutta la storia e magari ci sarebbe volato qualche abbraccio !! Cioè non mi immaginavo che la prendesse così male, dico " Mi immaginavo" perché anche se sono io l'autrice, penso che le cose vadano in modo ma poi quando le scrivo diventano tutt'altro , non so perché è venuta così angst, ma ormai sono abituata che quando penso una scena è così, poi diventa tutt'altro. LE REAZIONI DI JENSEN: spero siano state credibili, non me la sono sentita di far reagire Jensen che buttava le braccia al collo del suo amato, l'avrei tanto voluto ma ho pensato non fosse realistico perchè il dolore dell'abbandono è ancora molto presente, anche se sono stata molto tentata, non so sinceramente come reagirebbe chiunque di noi in una situazione così, trovandosi davanti tutti questi gemelli, ho cercato di farla più realistica possiile, esagerando anche un po nei termini, perchè farlo più tranquillo sarebbe stato paradossale. ma non potevo farlo gridare, ovvamente, se no sarebbe intervenuta la sicurezza davero e mi implodeva la trama xd
   
 
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