Anime & Manga > Georgie
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Autore: Basiileia90    09/04/2019    2 recensioni
La mia storia è la continuazione dell’anime o meglio, tre anni dopo quel momento. Abel e Arthur sono tornati in Australia, Georgie invece ha deciso di rimanere a Londra col padre. Adesso però è tempo di rivedersi... che cosa succederà tra i fratelli? Abel e Georgie avranno modo di conoscersi (nuovamente) e stare insieme ?
Questa è la mia prima fanfic e spero davvero che possa soddisfare le aspettative di tutti!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abel Butman, Arthur Butman, Georgie Gerald, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ci ha accusati di essere noi i colpevoli di questa situazione, capito? Noi avremmo dovuto scriverle prima di incontrarci, noi avremmo dovuto fare il primo passo! La contessa capito? Adesso le è tutto dovuto, si è abituata in fretta devo dire. Noi avremmo dovuto fare tutto mentre lei imparava a suonare i pianoforte insieme al suo nuovo damerino”

Arthur osservava il fratello senza rispondere, capendo che la sua rabbia aveva ingigantito tutto. Era come accecato dall’ira, soprattutto dopo aver conosciuto Christopher. 

“Abel ascolta, cerca di calmarti, non è il modo giusto per affrontare questa situazione. Sapevamo che non sarebbe stato facile, è vero Georgie sta vivendo una vita completamente diversa dalla nostra ma, scusami se lo penso, scommetto che l’avrai subito aggredita”

“ Ma che diavolo dici?!”

“ Dico che ti conosco e non stento ad immaginare come siano andate le cose. L’avrai incolpata di essere rimasta a Londra e di essersi dimenticata di noi”

“ E non è così?”

“Beh da un certo punto di vista... ma forse è anche vero che potevamo muoverci prima per rivederla. Abel la scoperta di non essere nostra sorella l’ha sconvolta, è normale che si sia dovuta adattare alle convenzioni dell’aristocrazia per essere inclusa e ben voluta in quella che è la sua vera famiglia. Non deve essere stato facile per lei.”

“Tu sei impazzito, l’aria di Londra non ti fa bene” disse Abel pentendosi immediatamente di quello che aveva detto .

Arthur fortunatamente non volle capire l’allusione del fratello e continuó “ Abel nel bene e nel male noi siamo rimasti uniti e siamo usciti da situazioni terribili. Ma lei, dopo aver scoperto di non essere legata a noi da alcuna parentela si è sentita abbandonata... credo che se in tutta questa storia c’è una vittima, quella sia proprio Georgie”

Arthur nonostante tutti i soprusi subiti, le droghe e i loro effetti, era tornato il giovane amorevole di un tempo. Estremamente razionale, dolce, mai egoista sempre pronto a capire il comportamento altrui.

Abel ebbe modo di riflettere su quelle parole e nonostante gli costasse non poté che essere d’accordo; ma più di tutto gli faceva rabbia il fatto di non essere stato vicino a Georgie come avrebbe voluto in anni così decisivi, così ricchi di eventi.

Nel frattempo, nella grande sala col pianoforte Georgie non riusciva ad eseguire nemmeno brevissime sinfonie come normalmente faceva.

“Georgie quello è un SI”

“ Come scusa ?”

“Il SI, la nota musicale”

Georgie lo guardava con aria sconfitta, in procinto di mettersi a piangere. 

“E va bene, rimanderemo la lezione alla settimana prossima. Che succede?”

“Nulla....”

“ Sai che può parlarne con me. Quando siamo tra di noi lasciamoci alle spalle tutte queste convenzioni, formule di saluto, suvvia!”

“Se tuo padre ti vedesse...” scherzó Georgie 

“Sarebbe invidioso di me che sono in compagnia di una graziosa ragazza....”

Georgie arrossì. Non era innamorata di Christopher, però le faceva piacere che qualcuno fosse così dolce con lei. Le ricordava Lowell in molti aspetti, ma Christopher era molto più brillante, a tratti anticonformista. Dal canto suo, Christopher era visibilmente interessato a Georgie, così pura ma allo stesso tempo diversa dalle ragazze aristocratiche, restie    e saccenti. Rimaneva incantato dalla sua umiltà. Del resto, un matrimonio del genere sarebbe stato accolto bene anche dalle rispettive famiglie. 

Georgie decise di lasciar andare prima del previsto il suo maestro e si diedero appuntamento per la settimana dopo. Salí nella sua camera per disegnare alcuni vestiti che erano stati commissionati, così da poter rendere le bozze ad Emma, che li avrebbe cuciti. Nel corridoio incontro Arthur che amorevolmente la prese in giro. 

“Contessina Gerald, come si sente quest’oggi?”

“Arthur ti prego!” Rise

“Fatti abbracciare sorellina mia...”

“Prima ho discusso con Abel...”

“So tutto. Sai com’è fatto, però non ci fare caso. Ti vogliamo un bene incredibile, e non siamo venuti prima era per lasciare che ti ambientassi, che scegliessi cosa fare senza condizionamenti. Non ci siamo dimenticati di te, sei stata il nostro pensiero fisso ogni giorno. Sarà difficile recuperare il nostro rapporto è superare tutti gli imbarazzi, ma io lotterò per questo.”

Tra le lacrime Georgie lo strinse “vi prego non ve ne andate....”

“Saremo qui finché vorrai, per starti vicino, proteggerti, sempre”

Abel assisteva alla scena spiando dalla porta semiaperta della sua stanza; ammirava e invidiava il fratello per la sua fiducia. In cuor suo sperava però di poter davvero riavvicinarsi alla sua Georgie, chiedendosi se lei lo avrebbe mai visto come qualcosa in più di un fratello.

   
 
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