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Autore: Ella_Sella_Lella    22/07/2009    3 recensioni
“Pam”
“Dimmi Ryan”
“Non piangere”

Sequel di After I Realized That Was Love.
Il penultimo capitolo(Non che 4) della storia tra Ryan e Pam.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Shirogane/Ryan, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Our Love'
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Occhi Bellissimi
Questa ff, voglio dedicarla al mio migliore amico, a volte mi confondevo nel capire se mi piaceva come ragazzo o come amico, perchè era l'unico gentile con me, ma poi ho capito, ho capito che era il migliore amico che chiunque potesse desiderare e che lo volvo solo per quello.
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There is still a happy ending?

(Esiste ancora il lieto fine?)

 

Era assurdo, come un storia in realtà favola, fosse finita in un disastro più pietoso del Titanic, era così assurdo pensare che la vita non volesse concederli alcuna felicità, che male c’era se per una volta avevano deciso di voler essere felici, ora invece si ritrovavano punto a capo, infelici con solo i ricordi, che non facevano altro che renderli ancora più tristi.

Ryan era steso sul letto, con la testa affondata nel cuscino di piuma d’oca,  allungò la mano verso il comodino, cercando i biscotti nella cesta, che Strawberry li aveva portato, di nascosto, quella mattina, il cesto odorava di vaniglia, era stata Megan a fargli, lei odorava sempre di vaniglia fresca, mentre Strawberry di fragola, quanto li piacevano le fragole, ma anche la vaniglia era buona, prese un biscotto e lo morse. Indovinate il sapore? “Vaniglia!” sussurrò il biondo gustandoselo.

Ryan socchiuse gli occhi, pensando a l’unico neo della sua esistenza, la ragazza insapore o forse aveva un sapore troppo forte perché lui la comprendesse? Forse sarebbe stato meglio se fosse stata sempre la sua migliore amica, cacciatrice di ricordi, certo ora per merito l’uno dell’altra avevano molti più ricordi da inseguire, sta volta molto più felici e meno sbiaditi, ricordi nitidi, ma più erano belli e più erano chiari, più facevano male, il biondo si posò una mano sul cuore. Trattene le lacrime, per lei non avrebbe versato neppure una lacrima, ma dentro piangeva, anzi appassiva, ormai lei si era insinuata dentro, ormai lei era il suo unico pensiero.

Ryan aveva amato, più di una volta, la prima volta aveva amato la Leader delle Mew mew ed il suo amore era fallito. Poi finalmente ha aperto gli occhi è ha visto lei, con quei suoi occhi grigio mare e la pelle bianca come la neve, una ragazza che era capace di capirlo, una ragazza capace di amarlo allo stesso modo, ma soprattutto un’amica.

Ecco dove avevano sbagliato, si erano innamorati, se fossero rimasti amici, adesso lei starebbe canticchiando in camera sua e parlandoli di chi sa che cosa. Ryan avrebbe voluto costruire una macchina del tempo è tornare in dietro, non innamorarsi mai di lei e permettere a lei di innamorarsi di qualcun altro, al Lost Angel, prima che lei dicesse le frasi che li hanno regalato i momenti più belli della sua vita, dirle: ‘Qualunque cosa accada voglio rimanere sempre è solo tuo amico!’ peccato che per quanto fosse intelligente non ne sarebbe stato capace, doveva capire che per loro non esisteva affatto un lieto fine.

SI alzò distrattamente cancellandola dalla mente, anzi cercando di cancellare i momenti tristi, così sarebbe stato più doloro ma più veloce andare avanti, ma era difficile andare avanti,quando sei stato un ragazzo innamorato.  Quando al mondo hai perso quasi tutto e ti restano poche certezze e lei era una certezza.

Si alzò dal letto, infilandosi una giacca, con la certezza di scendere al piano di sotto, intento a voler parlare con lei, voleva assolutamente capire le sue parole, le parole che li aveva sussurrato al tramonto di qualche settimana prima, da allora non si erano più parlati, solo sguardi di sfuggita. Era intelligente ma non riusciva a capire cosa era andato storto, era stato l’anno più bello di tutta la sua vita, eppure un giorno come un altro tutto era sfumato, il loro amore si era sciolto come neve al sole.

Per Ryan lei era stata la neve al inferno.  Una manna dal cielo.

Quando il ragazzo scese le scale ed entrò nel atrio, vide le sue amiche chiacchierare, c’era anche Kyle, anche se all’appello mancava una sola persona. Pam Fujiwara. Prima che parlasse Starwberry lo guardò e in modo vago disse: “Ha un servizio fotografico” si avvicinò e li porse un biglietto da visita, di una marca, prese il bigliettino e scappò.

Infondo non li importava sapere se c’era un lieto fine o se c’era un vita piena di infelicità. Ma lui voleva, anzi doveva assolutamente parlare con lei, voleva sapere il perché, perché così un giorno d’aprile tutto era finito, lui l’amava ancora ma aveva imparato a lasciare andare le cose che non si possedevano più, ma tanto lui voleva solo una risposta. Così correva a perdifiato lungo la strada.

*

Pam, aveva preso finalmente 5 minuti di pausa, si era tolta dalla faccia un sorriso fasullo per riprendere la sua solita espressione, si era seduta sopra la sedia ed aveva aspettato, cercava di fare mente locale delle precedenti tre settimane, dopo il 15 aprile, passato sulla panchina di fronte il fiume. Si chiedeva come era possibile che in quasi un mese Ryan non le avesse chiesto una volta Perché? Ma quella era la sua paura, non aveva un perché. Forse aveva confuso l’amicizia per amore? O viceversa? Forse si stava davvero innamorando? E per questo aveva paura. La cosa che l’ha spaventava di più non era la morte, la vita, l’odio, la guerra ecc … Era l’amore, perché era più grande di lei e sfuggiva al suo controllo.

Sorseggiò un frullato, guardandosi allo specchiò, si toccò la croce regalatali da suo padre, aveva paura che non sarebbe potuta essere felice, anzi aveva paura che sarebbe tornata ad essere felice senza di Lui. Pam non amava Ryan,  forse non l’aveva mai amato o forse l’aveva amato veramente, di sicuro ora non lo amava, si sarebbe voluta tenere tutto dentro ed avrebbe voluto riavere il suo migliore amico.

Chiuse gli occhi per non pensarci. Per settimane neanche un dubbio, ed ora tutti?

Pam, desiderava che Ryan, corresse verso di lei, ma non voleva assolutamente che venisse chiedendoli perché o di tornare con lui, voleva che venisse da lei, la prendesse per mano e le sussurrasse, dolcemente: “Amici?”, lei in preda alle lacrime gli avrebbe risposto e l’avrebbe abbracciato, ma questo non sarebbe mai successo, lo conosceva troppo bene.

“C’è una vista per lei!” le disse l’assistente porgendoli un fazzoletto struccante, notando il mascara calato, colpa delle lacrime, che non era riuscita a  trattenere, la ragazza prese la salvietta e si pulì il volto, andò verso la direzione indicatali dall’assistente, sapeva perfettamente chi era. Ed era ora di affrontare le sue paure, lo doveva a se stessa, ma soprattutto a quel ragazzo dai capelli oro e gli occhi azzurri, i più belli che avesse mai visto.

Ryan impietrì davanti a Pam, aveva un vestito da principessina, solo che era corto, sembrava una bambola di porcellana le morirono le parole in gola. “Prima che tu apra bocca. Lascialo fare a me!” disse, seria quanto malinconica lei. “Si!” disse, in modo straziato il biondo, la tensione tra i due era forte, Ryan l’odiava, amava Pam, perché quando era con lei non c’era alcuna inibizione, era l’unica persona con cui potesse essere se stesso. “Perché per me sei importante!” disse lei, lasciandosi sfuggire quella frase, così come le era cascato in mente, strano però, nella sua testa si era preparata quel discorso così tante volte ed ora era tutto così complicato.

“Eri il mio migliore amico. Mi stavo innamorando di te e …” disse, in modo confuso Pam, Ryan sorrise e saggiamente finì per lei: “L’amore alla nostra età non esiste!” la ragazza sorrise, anche se piangeva, un misto tra gioia ed amarezza, poi disse: “Ho voluto che tutto finisse , prima che il tempo lo consumasse. Prima che mi potessi innamorare di te, perché poi allora …”, “Non saremmo potuti tornare indietro!” finì lui, piangeva, esattamente come lei, erano perfettamente due anime gemelle. “Sei il mio migliore amico Ryan ed è così che ti voglio!” disse, fiera Pam, mentre sorrideva, asciugandosi le lacrime, cosciente che il ragazzo che le sorrideva e piangeva aveva capito tutto, anzi aveva sempre saputo tutto.

“Pam. Credi che per noi esiste ancora un lieto fine?” domandò, perplesso lui, la ragazza sorrise abbracciandolo, poi allietata mormorò: “Si”, poi più dolcemente sussurrò: “Ma non come fidanzati. Come amici!”, lo strinse forte, quasi fosse certa, che lui l’avrebbe strattonata e sarebbe andato via, voleva che se quello fosse il suo ultimo abbraccio durasse il tempo di ricordarlo, un ricordo che non provocasse dolore, ma in real à avrebbe fatto male, un atroce dolore che li avrebbe lacerato l’anima.

Ryan, era confuso, Pam lo abbracciava e li concedeva la possibilità di tornare esattamente come prima, senza essere innamorati, ma lui  ormai l’amava, sentiva il suo calore il suo profumo, lo inebriavano, era rimasto paralizzato, ma alla fine ci riuscì, ricambiò l’abbracciò e le sussurrò dolcemente: “Dammi il tempo per riabituarmi ad averti, nuovamente come amica!”, lei sorrise. Non li disse che era innamorato, perché era certo che con il tempo l’amore sarebbe sparito.

Si dice che stando sempre vicino alla persona amata, questa non possa mai sparire dalla tua mente, ma se lui aveva imparato qualcosa era che la vita era imprevedibili e che loro erano anche più imprevedibili di lei. Pam Fujiwara e Ryan Shirogane, erano le persone più complicate della terra e come amici erano perfetti come fidanzati troppo complessi, per loro ci serviva qualcuno di semplice. Ma se sarebbero stati di nuovo felici. Che importava.

“Pam”

“Dimmi Ryan”

“Non piangere”

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Vorrei dedeicare il penultimo capitolo di questa FF,  ta chi ha seguito tutte e 4 a KissyKikka .  Senza alcun dubbio questa è stata la più complicata da scrivere, non era affatto sicura di volerla fare così, è molto più sdolcinata della seconda e della Terza, bensì abbia ripreso l'importanza dei sentimenti comunci e l'importanza dei ricordi della prima. Spero che ti piaccia a mio parere è la più bella. XD.

   
 
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