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Autore: pampa98    15/04/2019    3 recensioni
Un anno dopo la sconfitta di Profondo Blu, il pianeta degli alieni viene minacciato da un'invasione nemica. Per fermarla, i fratelli Ikisatashi si affidano all'aiuto delle loro ex-nemiche.
[E' una rivisitazione della mia omonima storia, che purtroppo avevo lasciato incompiuta. Spero che vorrete dare un'occhiata a questa versione aggiornata]
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per una settimana le Mew Mew non ebbero notizie degli Xunos. Gli alieni avevano ricevuto un messaggio dal loro pianeta, nel quale venivano informati che gli attacchi a Negea erano cessati da alcuni giorni e, sebbene questa notizia li tranquillizzasse, erano quasi certi che adesso gli Xunos puntassero alla Terra. Anche se la loro gente era momentaneamente salva, non si poteva dire lo stesso dei terrestri.
-Quest’attesa è snervante.- disse Pai.
-Un po’, però è anche piacevole, no? Ci dà modo di riposarci e ci permette di passare del tempo in pace con le nostre Mew Mew. Almeno uno di noi è molto felice per questa cosa.-
Non avendo niente a cui lavorare, Tart era sempre libero ed ogni volta che Paddy lo invitava ad andare da qualche parte, lui accettava volentieri. Negli ultimi tempi aveva anche smesso di fingere che non gli importasse e Kish cominciava a credere che quei due stessero per oltrepassare il confine dell’amicizia, sempre che non l’avessero già fatto.
-Non sembra l’unico ad esserne felice.- commentò Pai, -Non avevi detto di non volere più pensare a lei?-
Kish sbuffò. –Mi annoio! Non è colpa mia se lei è l’unica con cui posso passare un po’ di tempo. Con Pam e l’uccelletto farei il terzo incomodo e basta. Comunque non devi preoccuparti, mi sembrava di averti già detto che non avrei fatto nulla di strano, o no?-
-E pensi davvero di riuscire a farlo se sei sempre insieme a lei?-
-Non sono sempre insieme a lei.- rispose.
In realtà, poteva stare con Strawberry solo perché Mark non lavorava al Cafè. Le ore lavorative erano le uniche in cui quell’insulso essere la lasciava sola. Si era ritrovato, per forza di cose, a dover stare in sua presenza, anche a parlargli, e davvero non capiva cosa ci trovasse Strawberry in lui.
-Ti avvicini a lei ad ogni occasione. Non la dimenticherai mai se non cambi atteggiamento.-
-Oh, dunque è per questo che ultimamente eviti Lory come la peste?-
Se anche un tempo poteva avere ragione a rimproverare Kish per i suoi sentimenti verso Strawberry, adesso che si trovava nella sua stessa situazione non poteva permettersi di lamentarsi o giudicarlo.
-Perché devi sempre mettere in mezzo lei?- sbottò Pai, voltandosi verso di lui.
-Per farti capire che io e te non siamo poi così diversi,- rispose Kish, serio. –Anche se tu una speranza ce l’hai.-
Pai strinse i denti, imponendosi di non reagire. Non aveva voglia di parlare di Lory o dei suoi sentimenti con nessuno. Tornò al lavoro sul suo computer e, quando sentì alle sue spalle uno spostamento d’aria, si lasciò sfuggire un sospirò.
-No, non ho nessuna speranza.-

Era tornato a controllare la navicella – Ryan aveva capito che era perfettamente in grado di farlo da solo – e, quando era arrivato al Cafè, aveva visto Lory fuori dalla porta. Sapeva che il locale restava chiuso di domenica, quindi non capiva cosa ci facesse lei lì. Stava per andare a chiederglielo, quando vide uscire Ryan. Si nascose su uno degli alberi circostanti e rimase ad osservarli. Si salutarono allegramente, probabilmente avevano un appuntamento, dal momento che nessuno dei due indossava i soliti abiti. Poi lo vide: Ryan le toccò la guancia con la mano e si chinò verso di lei. Lory ricambiò timida il bacio, poi si allontanarono insieme.

Aveva già intuito che loro due avessero una relazione, ma forse una piccola parte di lui aveva sperato che fossero solo buoni amici e che gli atteggiamenti protettivi del biondo fossero dovuti semplicemente al fatto che ancora non si fidava dei suoi ex-nemici. Ma, in fondo, perché mai Lory avrebbe dovuto preferire lui a Ryan? Era stato meglio così. In questo modo, Pai aveva capito che non ci sarebbe mai potuto essere niente tra di loro e lo aveva accettato. O almeno ci avrebbe provato.
 
Lory si era fermata un momento al parco. Era andata a fare la spesa da sola, ma non era stata un’ottima idea, visto che si era ritrovato a dover portare sei buste piene di cibo. Fortunatamente il giovedì mattina il parco non era molto affollato e aveva trovato subito una panchina libera su cui riposare. Si sentiva che stava arrivando l’estate: il sole splendeva caldo nel cielo e una leggera brezza rinfrescava l’ambiente. Tra poco sarebbero potuti andare a fare una gita al mare, pensò. Sarebbe stato divertente andare in spiaggia e fare il bagno con le sue amiche e gli alieni e…
Si chiese se sarebbero venuti tutti, soprattutto se fosse stata lei a proporlo. Negli ultimi giorni, Pai era stato strano con lei, sembrava quasi che volesse fare di tutto per convincersi che non esisteva. Lory davvero non capiva cosa potesse aver fatto per farlo arrabbiare. Tart gli aveva detto che era normale che lui fosse scontroso e taciturno, era nel suo carattere, ma con lei si era sempre comportato diversamente. O almeno era quello che lei pensava. Inoltre, c’era anche la sua storia con Ryan. Era tutto così confuso nell’ultimo periodo, o meglio, da quando Pai era tornato. Lory stava bene con Ryan, apprezzava molto la sua compagnia, ma ormai non sentiva più le farfalle nello stomaco ogni volta che la guardava, né sentiva il cuore battere forte quando pensava a lui. Caso mai, queste sensazioni si erano trasferite su qualcun altro.
Sospirando, riprese le buste della spesa e si avviò verso il Cafè. Ad ogni modo, anche se Pai non fosse stato arrabbiato con lei, dubitava che ricambiasse i suoi sentimenti, quindi non aveva senso sperare che nascesse qualcosa tra di loro.
-Non sai che è pericoloso per una ragazza andare in giro da sola?-
Lory alzò lo sguardo, riconoscendo quella voce, ma prima che riuscisse a prendere la sua spilla Yotsu l’aveva già colpita, mandandola a sbattere contro un albero. Durante la caduta la spilla le era scivolata di tasca ed era finita a terra, lontana da lei. Lory cerco di raggiungerla, ma Yotsu le bloccò la strada.
-No, oggi non ti trasformi, mi dispiace.-
-Yotsu,- disse lei, -Che cosa vuoi da me?-
Yotsu rise, -Cosa voglio? Voglio che tu sparisca.-
Creò una sfera d’energia dalla sua mano e la scagliò contro di lei. Lory saltò di lato, riuscendo ad evitarla.
-Mmm, sei abbastanza agile anche da semplice umana.- constatò Yotsu e il suo sorriso sadico si fece ancora più grande, -Meglio così, almeno non mi annoierò.-
Creò altre due sfere e le scagliò nuovamente verso Lory, ma stavolta una di queste riuscì a colpirla alla gamba, facendola sanguinare.
-Ohi, ohi,- la canzonò Yotsu, -E adesso come farai a scappare?-
La ferita non era profonda, ma avrebbe rallentato i suoi movimenti. Se solo Yotsu si fosse spostato, lei avrebbe potuto tentare uno scatto e riprendersi la spilla.
-Cosa, hai già esaurito le energie?- chiese Yotsu, -Che delusione!-
Stavolta la sfera di energia era molto più grande delle precedenti. Lory non sarebbe riuscita ad evitarla. Cercò di allontanarsi, sperando di fargli perdere la mira, ma non era abbastanza veloce e Yotsu riusciva a seguire facilmente i suoi spostamenti.
-Correre non ti servirà a nulla!-
Scagliò il suo attacco e Lory non poté far altro che aspettare che la colpisse.
-Lory!-
Un fulmine colpì la sfera di Yotsu, disperdendone il potere.
-Oh, ecco che arrivano i rinforzi.-
Pai si frappose tra lei e Yotsu, mentre alle sue spalle Lory sentì accorrere il resto delle Mew Mew.
-Stai bene?- le chiese Pai, senza distogliere lo sguardo dal nemico.
-Sì.- rispose lei, ma prima che potesse ringraziarlo, le sue amiche le furono addosso.
-Lory, come stai?-
-Sei ferita?-
Le chiesero Mewpaddy e Mewmina, preoccupate. Lory rivolse loro un sorriso, cercando di rassicurarle.
-Sì, va tutto bene. Mi spiace di avervi fatte preoccupare.-
-Non dirlo neanche.- rispose Mewpam.
-Ehi, tu! Maledetto extra-terrestre, come hai osato attaccare la nostra amica?!- urlò Mewberry, rivolta a Yotsu. –Ora la pagherai! Angeli protettori della Terra custodi, Nya!-
-Nah, non stare a scomodarti, ragazzina.- le disse Yotsu, -Me ne vado. Per oggi sono a posto così.- E con questo si smaterializzò, lasciando i presenti a bocca aperta.
-Ma che problemi ha?- disse Mewmina.
-Non importa, adesso. Lory sta sanguinando, torniamo alla base.-
Al Cafè, Kyle medicò la ferita di Lory, assicurandole che non era grave e non aveva nemmeno bisogno di andare all’ospedale.
-Cerca di non sforzarla per qualche giorno, va bene?- Fu l’unica raccomandazione che le diede.
-Dovresti restare qui, almeno per stasera.- disse Ryan, -E’ meglio se non rimani da sola, non sappiamo che cosa volesse esattamente Yotsu da te.-
Tutti i presenti approvarono quella decisione, così Lory fu costretta ad accettare a sua volta, nonostante fosse imbarazzata all’idea di passare la notte sotto lo stesso tetto di Ryan e Pai.
 
 
Kyle le preparò un letto in infermeria, dal momento che Ryan gli aveva detto che la ragazza si sentiva troppo imbarazzata per dormire in stanza con lui, preparandole anche un bicchiere d’acqua nel caso le fosse venuta sete.
-Per qualsiasi cosa, chiamaci, va bene?- si raccomandò Kyle.
-Sì. Grazie mille, Kyle.-
Quando rimase sola, Lory si stese sotto le coperte, rendendosi conto di quanto fosse stanca. Inoltre, sapere che c’erano due piani di distanza tra lei e gli altri inquilini, alleviava il suo imbarazzo.
Si tolse gli occhiali e spense la luce, quando sentì dei passi fuori dalla porta.
-Cu-cu! Posso entrare?-
Kish era comparso sulla soglia, ma vedendo tutto buio, temette che Lory si fosse già addormentata.
-Sì, sì, vieni.-
Riaccese la luce e si infilò gli occhiali, così da vederlo meglio.
-Scusa il disturbo,- cominciò lui con il suo solito sorrisetto, -volevo solo dirti che Pai aveva intenzione di scendere giù a fare qualche ricerca e lui sa essere molto rumoroso quando lavora.-
Lory lo guardò confusa, -Va bene, non preoccuparti, riuscirò a riposare lo stesso.-
Il sorriso di Kish aumentò, -Non lo dubito, ma, dal momento che io e Tart non restiamo qui per stanotte, ci sarebbe una bella cameretta libera al piano di sopra, dove non ti disturberebbe nessuno.-
Lory arrossì vistosamente. Le stava proponendo di andare a dormire nella camera di Pai? Certo, senza di lui sarebbe stato un po’ meno imbarazzante, ma non era certa che si sarebbe sentita del tutto a suo agio.
-Non… Non so, non vorrei disturbare… E poi Pai non resterà tutta la notte in laboratorio, no?- cominciò lei.
-Ah, io penso proprio di sì.- rispose Kish, -Non sarebbe la prima volta, inoltre.-
In effetti, Lory ricordò che Pai trascorreva spesso la notte a fare le sue ricerche.
-Ma sei sicuro?- azzardò, -Vi sta bene che dorma in camera vostra?-
Kish annuì allegro, -Certo. Anzi, è stata proprio di Pai l’idea.-
A quelle parole Lory diventò ancora più rossa.
-A-Allora, va bene, credo. Grazie.-
-Bene, bene. Dai, ti accompagno io.-
E con uno schiocco di dita, la teletrasportò in camera. Quando Lory si ritrovò sul letto si rese conto che primo: non era sola, secondo: era sul letto di Pai e terzo: desiderò poter strangolare Kish seduta stante.
-Lory?- chiese Pai, sorpreso nell’averla vista comparire sul letto accanto a lui.
Lory arrossì fino alla punta dei capelli e si alzò di scatto.
-S-Scusami tanto! Kish mi aveva detto che- Ouch!-
La sua gamba si lamentò per il movimento repentino a cui era stata sottoposta.
-Tranquilla. Vieni, mettiti seduta.-
La prese per mano e la fece sedere di nuovo sul letto. Mentalmente, prese nota di uccidere Kish non appena lo avesse rivisto.
-Scusami davvero.- disse lei, -Torno di sotto, non voglio disturbarti.-
Fece per alzarsi, ma Pai la fermò.
-No, non preoccuparti, resta.- le disse, -Tanto non avevo molta intenzione di dormire.-
Forse una cosa vera Kish l’aveva detta.
-V-Va bene,- rispose lei, -E grazie. Anche per prima,- aggiunse, -Se non mi avessi salvata…-
-Ho fatto solo il mio dovere.- tagliò corto lui, -Tra alleati ci si aiuta.-
Eccolo di nuovo. Il tono freddo, distaccato. Alleati… Non la considerava nemmeno un’amica? Davvero si era solo immaginata che con lei fosse diverso?
-Ti chiedo scusa,- disse, tenendo gli occhi a terra.
-Per cosa?- chiese Pai, sorpreso.
-Be, per… per averti infastidito. Mi dispiace.-
Pai sgranò gli occhi. Averlo infastidito?
-Guarda che ti ho aiutata volentieri.-
Lory scosse la testa, -Non parlavo solo di oggi.-
Pai ci stava capendo sempre meno.
-Io… Ecco, in realtà non mi sono resa conto di ciò che ho fatto, ma ho come l’impressione che tu ultimamente sia arrabbiato con me.-
Lo guardò con i suoi grandi occhi blu, che brillavano intensamente anche nell’oscurità, e Pai sentì l’impulso di prendersi a pugni. Si limitò ad un sospiro stanco.
-Perdonami, Lory. Tu non hai fatto niente, credimi.– Stai con Ryan, ma non posso certo fartene una colpa. –Non ce l’ho con te, dico davvero.-
Lory sembrò illuminarsi a quelle parole, ma la sua preoccupazione non era ancora svanita del tutto.
-A-Allora, posso chiedere perché sei diventato così freddo?-
Chiunque altro avrebbe detto che lui era sempre freddo, ma Lory non era come gli altri. Lei aveva sempre visto il buono in lui, anche quando lui stesso non credeva di averne.
-Be’, perché io…- cominciò, ma non riuscì a dirglielo.
C’erano dei momenti – rarissimi, quasi inesistenti – in cui invidiava Kish. Sì, era un pazzo maniaco pervertito, ma almeno non aveva difficoltà a dire ti amo alla ragazza che gli piaceva, mentre Pai, in quel campo, era davvero negato.
-Non ha importanza, davvero. Cerca di riposare.- sperò di poter chiudere lì la conversazione, ma Lory non sembrava intenzionata a cedere. Sapeva essere davvero cocciuta quando voleva.
-Ce l’ha invece.- esclamò lei, alzandosi in piedi, facendo però attenzione a non premere troppo sulla gamba ferita, -Tu… Tu sei importante per me. Io tengo molto alla nostra… insomma, a noi… ecco…-
Aveva iniziato a parlare con sicurezza, ma vedendo lo sguardo esterrefatto di lui, temette di aver esagerato. Abbassò lo sguardo, sentendosi una sciocca, ma subito Pai le mise due dita sotto il mento, costringendola ad alzare il viso e, prima che potesse dire qualsiasi cosa, sentì le labbra dell’alieno posarsi sulle sue.
Lory sgranò gli occhi, colta totalmente alla sprovvista da quel gesto. Rimase immobile per qualche secondo, ancora incapace di credere che stesse accadendo davvero, ma quando sentì che Pai cominciava ad allontanarsi, lo afferrò per le spalle e ricambiò timidamente il bacio. Una parte di lei sapeva che era sbagliato, che lei aveva un ragazzo e non avrebbe dovuto baciare un altro, ma era certa che se avesse interrotto quel momento se ne sarebbe pentita amaramente.
Sentendo che anche Lory prendeva parte attiva al bacio, Pai strinse di più la presa sul suo fianco, facendo aderire meglio i loro corpi. Per una volta, fu felice di aver messo da parte la ragione e il controllo per cedere il posto ai suoi impulsi. Lory sapeva di mare, di bontà e purezza, e in quel momento lui desiderava solo perdersi in lei, senza più tornare al mondo pieno di tenebre ed odio che c’era fuori da quella stanza, da loro.
Ma lei aveva bisogno di riprendere fiato, così, a malavoglia, si staccò da lei quanto bastava per permetterle di respirare.
-Vuoi sapere perché ero arrabbiato?- disse Pai a bruciapelo. Il coraggio che prima gli mancava era improvvisamente comparso e, se non lo avesse sfruttato subito, temeva che non sarebbe tornato tanto presto, -So che tu e Ryan state insieme, so – credevo – che lo amassi, ma desideravo stare io al suo posto. Volevo che tu fossi mia, che tu amassi me, e se non poteva essere così, allora… Allora dovevo solo cercare di dimenticarti. E’ per questo che ti ho evitato in questi giorni e mi dispiace.-
Si erano guardati negli occhi per tutto il tempo e, alla fine, Lory gli aveva sorriso.
-Avevo già intenzione di rompere con Ryan, comunque.-
-Davvero?-
Lei annuì.
-In realtà, già prima del tuo ritorno avevo capito che per me Ryan era diventato solo un caro amico, e poi… Be…-
Arrossì guardandolo e Pai capì cosa volesse dire. Le sorrise a sua volta, passandole una mano sui capelli.
-Ora dovresti riposare.- le disse dolcemente.
Lory fu d’accordo con lui e tornò a sdraiarsi nel letto. Pai la guardò mentre si metteva comoda, poi le diede un bacio sulla fronte e si allontanò.
-Pai?- chiamò Lory. Credeva che avrebbe dormito con lei, -Scusa, ma non resti?-
-No. Voglio cercare altre informazioni sugli Xunos.-
-Vuoi una mano?- si offrì Lory, anche se sapeva che non sarebbe stata di grande aiuto. L’alieno scosse la testa e le suggerì nuovamente di riposare. Questa volta la ragazza non oppose resistenza e si addormentò in pochi secondi.

 
   
 
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