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Autore: Sarah Shirabuki    16/04/2019    0 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia è un sequel di " il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra ", e non tiene conto delle altre saghe, come Omega e compagnia, ma solo delle classiche. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Sono passati sette anni da quando Shura ha sconfitto il padre ai Campi Elisi, e la pace pare regnare sovrana sulla terra. Il giovane è rimasto al gran tempio ed è ormai diventato cavaliere d'oro dei Gemelli. Tutto scorre tranquillo fino a quando una giovane non bussa alla porta di Crystal e Tea, ora sposati e genitori di due bimbi, e rivelerà di essere la figlia della fanciulla e dell'ex cavaliere di Gemini, Saga. Un misterioso nemico intanto sta aspettando di potersi risvegliare dal suo lungo sonno, mentre un giovane pare dare la caccia alla bella Iris. Il corpo di un cavaliere d'oro verrà trafugato dal Gran Tempio, come mai? Chi sarà il nuovo e temibile nemico che, secondo il Gran Sacerdote, supererebbe Hades in crudeltà? Vi invito a leggere anche la prima storia per conoscere meglio i personaggi OC.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Gemini Saga, Nuovo Personaggio, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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Circa diciotto anni prima, città di Athene. 

La giovane si è appena ripresa dopo il difficile parto: tutto intorno a lei pare aver perso vita, tutto e tutti. Tranne lei: sua madre. La donna che l'ha aiutata a mettere al mondo i suoi due bimbi, due bellissimi maschietti. " Mamma... ". Sussurra solamente la fanciulla. " Mamma... perchè i miei bambini non piangono? ". Chiede. Improvvisamente uno dei piccoli scoppia in lacrime: è in salute e sta bene. La fanciulla sente quel pianto e sospira sollevata, ma non è ancora tranquilla. " Mamma? ". Chiede. La donna dalla chioma color ebano le porge il piccolo affinchè lo calmi, e possa per la prima volta stringerlo tra le braccia. 

" Oh, tesoro mio: è bellissimo ". Sorride, per poi guardare l'altra creatura: quel piccolo non da segni di vita, nulla. E' molto pallido e non piange, e di questo anche la neo mamma si accorge. 

" Mamma, e l'altro bimbo? Perchè non lo sento...? ". Chiede iniziando ad agitarsi. La donna cerca di calmare la figlia, che pare quasi intenzionata ad alzarsi dal letto pur essendo indebolita dai dolori del parto. 

" Tesoro, sta tranquilla: il tuo bimbo sta bene. Non ti devi agitare, ora ". Cerca di tranquillizzarla, ma la fanciulla fa un cenno negativo con il capo. 

" Allora perchè non sta piangendo! Che sta succedendo?! ". Chiede esasperata la neo mamma, cullando poi il bimbo tra le sue braccia che, avvertendo la tensione non pare volerne sapere di quietarsi. La madre osserva la figlia: come fare? Come confessarle quella terribile verità? Alla fine decide: deve farlo e non può più indugiare. Guarda la figlia senza riuscire a trattenere le lacrime. 

" Tesoro, sii forte ti prego ". Inizia il discorso. La neo mamma la guarda iniziando seriamente a preoccuparsi.

" Mamma... ". Mormora solamente. La donna scuote il capo per poi scoppiare a sua volta in lacrime. 

" Tuo figlio... l'altro bimbo è nato morto, figliola ". Silenzio: un surreale silenzio, rotto solo dai singhiozzi della nonna del bimbo appena nato quanto del bimbo morto che giace esanime tra le sue braccia. La neo mamma è in totale stato di shock: non si occupa nemmeno di quietare il bimbo che le è rimasto, e che ancora sta piangendo. Forse a causa della tensione, forse sente la mancanza del gemello. Poi, un urlo straziante: l'urlo di una madre disperata. La mora la guarda per poi posare il corpo dell'altro nipotino nella culla, ed andando ad abbracciarla forte. " Tesoro, figlia mia non fare così, ti prego! ". Tenta. Ma lei non si calma: continua a gridare e piangere, stringendo forte a sè il figlio che ancora è vivo. 

" Non è vero! No! No, dimmi che non è vero, mamma! ". Grida ancora la bruna. La donna sente una terribile morsa accanto al cuore: non osa immaginare come debba stare sua figlia. La stessa figlia che, non ottenendo la risposta che avrebbe desiderato posa il figlio tra le braccia di sua madre. In seguito si alza nonostante non abbia forze. Si aggrappa con forza ad un mobile, ed in seguito alla parete. Giunge fino alla culla dove giace il corpo del suo bambino: lo guarda per poi accarezzargli il viso. " Demetrios... ". Sussurra: si, questo era il nome destinato a quel piccolo. Demetrios, proprio come uno dei valorosi Cavalieri della Dea Demetra. " Demetrios, bambino mio svegliati. La mamma è qui con te ". Lo prende tra le braccia mentre la madre la osserva piangendo: si sente impotente. Vorrebbe fare qualcosa, qualsiasi cosa per poter aiutare la figlia. Vederla in quello stato la dilania atrocemente, eppure non trova soluzione. " Piccolo... ti prego... ". Esausta per lo sforzo la giovane donna crolla a terra, in ginocchio. La madre si alza per soccorrerla, lasciando l'altro nipotino sul letto. 

" Figlia mia ti supplico! ". Tenta ancora una volta. Ma sua figlia non pare volerlo accettare: non può accettare di aver messo al mondo un bimbo morto, non può accettare di non essere stata capace di donargli la vita!


Demetrios si riprende dal duro colpo inflittogli da Athena: la fanciulla ha infatti scagliato un potente attacco per potersi difendere dalla furia dell'avversario, riuscendo per un soffio ad evitare di essere eliminata. In quel momento il gruppo che poco prima era al terzo piano arriva al quarto. Seiya ed il Gran Sacerdote si voltano, sbigottiti: l'aura di Saga non è più nera come la notte, e nemmeno quella di Defteros che anzi, sta indossando l'armatura d'oro del Capricorno! Sagitter è il primo ad avvicinarsi. " Ma che cosa sta succedendo? Io credevo che Saga e Defteros fossero nostri nemici! ". Fa, per poi guardare Tea e sorridere. " E tu, Tea? Tu stai bene? Quando ci siamo incrociati prima, non mi sembrava affatto... ". Si ferma, aspettando una risposta. Tea annuisce per poi ricambiare il sorriso. 

" Si, ora sto bene. Ho ritrovato mio figlio, Saga è nuovamente dalla nostra parte. E sono sicura che insieme potremo anche salvare la mia Iris ". Fa fiduciosa la reincarnazione di Persefone. Demetrios si accorge dell'entrata in scena di nuove persone. Con uno scatto in avanti stordisce Athena, per poi puntare lo sguardo sui nuovi arrivati. 

" Ah bene, così siete voi: la reincarnazione della Dea Persefone, corretto? ". Chiede, ora rivolgendosi a Tea. Athena cerca di rialzarsi, sanguinando al capo per la caduta subita. 

" E' davvero forte... ". Sussurra, per poi guardare l'avversario: si è ora avvicinato a Tea, che lo guarda un pò perplessa. 

" Si, sono io. Chi è che vuole saperlo? ". Chiede semplicemente dopo aver risposto alla sua domanda. Il ragazzo non risponde ma si limita a fissarla gelidamente. 

" Demetrios è il mio nome celeste, e sono un Ghost del divino Chrono ". Si presenta, per poi proseguire. " Quando il mio scontro con la Dea Athena sarà concluso, voglio che siate voi la mia avversaria. Sempre se accettate la sfida ". Tea lo guarda un momento, per poi sussultare: quello sguardo. Perchè lo riconosce? Dov'è che lo ha già visto? In seguito guarda Shura, poi ancora Demetrios. Improvvisamente pare sconvolta, per poi scuotere il capo: sicuramente si è confusa, la stanchezza le sta giocando dei brutti scherzi. Eppure... 

Al quinto piano intanto giungono Phoenix e Shun: i due fratelli hanno infatti proseguito il loro cammino, spronati dagli amici che li hanno invitati a proseguire mentre loro avrebbero affrontato i nemici ai piani precedenti. Il Cavaliere di Leo e quello di Virgo si affiancano, guardandosi intorno sospettosi. Il primo a prendere parola è il verde. " Fratello, non trovi che tutto ciò sia sospetto? ". Chiede, mentre l'altro annuisce per poi dargli una risposta. 

" E' vero: nessun nemico si è ancora palesato. Mi chiedo se il quinto piano non sia incustodito ". Fa semplicemente il maggiore. Improvvisamente tuttavia si volge come se avesse sentito qualcosa. " Giù, Shun! ". Grida, gettando a terra il fratello e gettandovisi a sua volta. Un potente fendente si scaglia su una parete, senza distruggerla ma lasciandovi un vistoso crepo. 

" Grazie, fratello! Mi hai salvato ancora una volta ". Fa il Cavaliere di Virgo. Phoenix annuisce, mentre entrambi si alzano da terra e si guardano intorno. 

" Non abbassare mai la guardia ". Fa il Cavaliere di Leo. Virgo sta per risponfergli, ma un secondo fendente viene lanciato nella loro direzione. Stavolta i due fratelli lo schivano con un abile salto, mentre il cavaliere dalla chioma blu prende parola di li a poco. " Fatti vedere! O dorse sei un codardo che attacca gli avversari rimanendo nascosto nelle tenebre? ". Lo provoca deliberatamente: sa che è l'unico modo per fare uscire allo scoperto l'avversario. Dei passi sono l'unica risposta alla frase del Cavaliere. 

" E' lui, il nemico? ". Chiede Shun, preparandosi alla difesa. Phoenix annuisce per poi dargli una risposta. 

" Si, è lui: avverto il suo vasto cosmo. Un cosmo nero come la notte più profonda. Può appartenere solo... ". Si ferma, mentre l'avversario prende finalmente parola. 

" Ad un Titano, si. Hai detto bene, cavaliere di Leo ". Capelli rosso scarlatto, occhi blu oceano. Tra le mani tiene la sua spada, che sembra essere quasi fatta di diamanti. Indossa la sua armatura divina, il suo mantello si muove a ritmo dei suoi passi. 

" Finalmente ti mostri ". Fa ironicamente Phoenix. " Sai, iniziavo a stancarmi di giocare a nascondino ". Continua con l'ironia tipica di lui, mantenendo quell'espressione beffarda come stesse prendendo in giro l'avversario. 

" Sai, vi sarebbe convenuto se fossi rimasto nascosto: con un colpo vi avrei eliminati e vi avrei risparmiato molte sofferenze ". Risponde con la stessa ironia il rosso, per poi guardare gelidamente il Cavaliere. Questi decide che combatterà lui per primo, e si pone davanti al fratello. 

" Saremo noi ad eliminare te, te lo assicuro ". Sentenzia risoluto. L'altro non si scompone e riprende parola, mettendosi a sua volta nella propria posizione d'attacco. 

" Non esserne tanto convinto, potresti rimanere deluso ". Impugna fiero la propria spada, per poi proseguire. " Io, Ponto, vi toglierò di mezzo una volta per tutte. Nel nome del mio signore ". Sentenzia, rivelando di essere niente poco di meno che Ponto, il Titano del Mare e del Destino. 

Salve amici, come va? Eccomi con un nuovo ( e purtroppo orto ) capitolo. Diciamo che è solo unpreludio alla prossima battaglia: Demetrios sta concludendo lo scontro con Athena ed ha sfidato Tea, ma tutti sembrano turbati da lui e dal suo sguardo. Come mai? Nel frattempo Shun e Phoenix incontrano il primo Titano: Ponto. Come se la caveranno contro il terribile fratello di Chrono, che risvegliò le sue memorie? Lo sapremo nel prossimo capitolo! Baci
  
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