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Autore: Happy_Ely    16/04/2019    1 recensioni
Sei capitoli per raccontarvi la storia di come Yuuka si innamora di Atsuya, una storia che segue passo per passo il rapporto, dalla più tenera età fino alla più adulta.
Perchè si sa, l'amore non ha età.
Con qualche accenno alla Shuuya×Shirou ( perché non si può vivere senza di loro!)
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#1: Il primo incontro( Yuuka/ Atsuya pov’s) ( per vedere la cover cliccare all'interno del testo su Atsuya and Yuuka fanfiction)
#2: La prima gelosia (Atsuya pov’s) ( per vedere la cover cliccate all'interno del testo su Atsuya and Yuuka Fanfiction! Second Chapter! )
#3: La prima cotta (Yuuka pov’s) ( per vedere la cover cliccate all'interno del testo su Atsuya and Yuuka Fanfiction! Third Chapter!)
#4: La prima dichiarazione (Atsuya pov’s) ( per vedere la cover cliccate all'interno del testo su Atsuya and Yuuka Fanfiction! Fourth Chapter!)
#5: Il primo appraccio (Yuuka pov’s)( per vedere la cover cliccate all'interno del testo su Atsuya and Yuuka Fanfiction! Fhith Chapter!)
Dal testo:
- Non so, forse sebrerà qualcosa di banale, forse… -Risposi io mentre guardova fisso il pavimento di sicuro, avrebbe riso di me.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Axel/Shuuya, Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Shawn/Shirou, Shuu, Yuuka Gouenji/Julia Blaze
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#5: Il primo appraccio
(Atsuya and Yuuka Fanfiction! Fifth Chapter!)
(Yuuka pov’s)

Era strano, molto strano, non avevo mai provato una sensazione del genere, non riuscivo nemmeno a spiegarmela.

Guardai l’orologio e dopo poco iniziai a camminare avanti e indietro per la cucina mentre mi sfregavo continuamente le mani per avitare di morderle.

- Non avrei mai dovuto ascoltare le mie compagne. – Dissi ad alta voce mentre continuavo a guardare l’orologio.

- Yuuka-chan qualcosa non va? – La voce di Shiuro mi fece sobbalzare e per poco non cadde qualcosa dalla credenza, era arrivato improvvisamente alla porta della cucina e il suo tono era preoccupato, non avrei dovuto parlare ad alta voce.

- Sì, tutto apposto Shi-kun! – Risposi diventando paonazza mentre cercavo di prendere uno straccio caduto a terra.

- Mi sembra il contrario, Yuuka è successo qualcosa? Sai che con me puoi parlare e tuo fratello non c’è, approffintane sono un ottimo consulente in questioni amorese, e sono anche gratis. – Disse lui mentre si abbassava alla mia altezza e mi sorrideva.

Shirou aveva un sorriso fantastico da farti sciogliere il cuore ed era stato uno dei tanti motivi che aveva fatto innamorare mio fratello di lui.

- Non so, forse sembrerà qualcosa di banale, forse… -Risposi io mentre guardova fisso il pavimento di sicuro, avrebbe riso di me.

- Da come ci stai rimuginando, sembra il contrario, ti ha fatto disperare Atsuya? – Chiese mentre si sedeva davanti a me appoggiando la schiena alla parete.

Lo guardai fisso negli occhi, dovevo dirglierlo o no?

- Mi sa che la questione richiede l’uso del gelato. – Disse di punto in bianco mentre apriva il frigo poco distante da lui.

Lo guardai di nuovo cercando di trattenere le risate: - Ma ci sono sei gradi fuori! Come fai a mangiarlo? – Mi sedetti accanto a lui e iniziai a ridere.

- Devo riccordarti, dove sono cresciuto? E poi il gelato auita sempre, forza affonda il cucchiaino, dove vuoi!- Disse mentre mi porgeva l’arma del dellitto.

- Non era stato preso per le emergenze delle sessioni universitarie? – Chiesi mentre affondavo il cucchiaino nella vaniglia.

- Sì ma facciamo finta che questa è una di quelle, in caso nasconderemo il misfatto. – Rispose Shirou mentre addentava il cucchiaio ricolmo di gelato alla fragola.

Il gusto freddo e dolce del gelato mi pervase il palato, chiusi gli occhi per assaporare il momento al meglio delle mie capacità.

Shirou aveva ragione, il gelato aiutava sempre.

Restammo così per un po’, ognuno a gustarsi il proprio gusto preferito.

 
- Quindi? –

Lo guardai di nuovo negli occhi, poi presi un respiro profondo: - Com’è darsi un bacio vero? - Dissi buttando fuori tutto il fiato che avevo nei polmoni.

Shirou resto perplesso dalla mia domanda, lo vidi battere le ciglia un paio di volta.

Forse stava cercando di non ridere per quella sciocca e stupida domanda da ragazzina di terza media. Abbassai lo sguardo verso il pavimento pronta ad ogni sua reazione.


- Il mio fratellino non riesce a spingersi oltre? – Disse invece lui mentre mi posava il braccio intorno alle spalle.

Restai per un attimo basita, non riusicvo a crederci finalmente qualcuno che non mi rideva in faccia per quella dannata domanda.

Annui con la testa mentre mandavo giù dell’altro gelato.

- E tutto ciò da dove nasce? – Chiese lui mentre riponeva il cucchiaino sul tavolo.

- Non lo so, ma quando ci penso una strana sensazione mi pervade l’anima. – Risposi mentre mi appoggiavo su di lui.

- Vedi, non è che lui non mi bacia, anzi lo fa spesso… - Dissi io mentre ripensavo alla mattina quando Atsuya mi aveva svegliato ricoprendmi di baci sulle guace.

- Shuuya vi vorrebbe uccidere ogni tanto. – Commentò Shirou ridendo sotto i baffi.

- Io invece v’invidio, perché Fubuki non è come te, tu sei più… più disinvolto!- Sbottai io mentre diventavo rossa.

Dentro di me desideravo con tutta me stessa che il salmone mi bacciasse come si dovrebbe fare di solito.

Shirou intato stava ridendo per il mio commento: - In realtà è tuo fratello a essere più disinvolto, io lo sono diventato con il tempo, avanti continua, sputa il rospo. –

- Vorrei solo che ci provasse, insomma ogni sacrosanta volta in cui provo ad alzare un po’ di più la situazione lui s’irrigidisce, ogni suo singolo muscolo diventa duro come il marmo e interrompe tutto quanto con una dannata battuta. – Dissi mentre continuavo a sfregarmi i polpastrelli.

Ripensai a qualche giorno prima, quando finalmente ero riuscita a farlo andare un po’ oltre, ero riuscita ad approfondire iil nostro contatto,  ma lui si era improvvisamente bloccato, i suoi occhi mi fissavano con un’espressione strana, erano sgranati e  io non riuscivo a capire il perché.

- Il problema, però, è che io non riesco ad affrontare l’argomento con lui, ho sempre paura di esagerare, proprio quando l’esagerazione manca a lui! Sono stanca di vedere le altre coppie scambiarsi effusioni da far venire il voltastomaco quando anch’io vorrei provare quelle emozioni e far venire il voltastomaco agli altri. –

Mi morsi il labbro, erano dei pensieri stupidi i miei, stavo orchestrando un’inutile tragedia per una sciocchezza di capriccio.

- Spesso ho pensato che i miei baci non gli piacessero tanto, poi però lui mi dice il contrario e poi mi coccola, mi fa sentire di nuovo bene ma ogni volta ho questa sensazione che io non sia abbastanza e… - Mi morsi più forte il labbro mentre cercavo di mantenere un tono di voce calmo, anche se i miei tentativi erano vani, stavo tremando.
- Non lo pensara mai Yuuka, tu per lui sei una vera e propria benedizione. – Disse Shirou mentre mi stringeva a lui, il suo corpo era caldo ed emanava sicurezza.

- Credo di aver capito perché lui non si spinge oltre con te: ha paura di farti male, terrorizzarti o peggio ancora di farti soffrire, vorrei ricordarti che state assieme ufficialmente da meno di un mese, e ne avete passate  di tutti i colori assieme. Atsuya vuole solo protegerti, da tutti, dalla vostra differenza di età – hai solo sedici anni e ai suoi occhi sei ancora la bambina piccola alla quale faceva da baby sitter – e soprattutto da lui. – Disse mentre mi accarezzava i capelli per cercare di calmare il mio tremolio, alludendo a tutte le volte che avevo sofferto per Atsuya quando lui si metteva nei guai, e anche a come c’eravamo dichiariti.

- Yuuka, Atsuya è un ragazzo di ventiquattro anni: grande e vaccinato e con le sue esperienze alle spalle, mentre tu sei ancora innocente ai suoi occhi, sa che per te lui è il primo tutto di ogni cosa, non vuole rovinarti niente, per questo si trattiene. –
E in quell’istante mi chiesi con quante donne fosse andato a letto o con quante si fosse baciato, perché con loro ci riusciva e con me no?

La sensazione che provavo continuava a crescere ed io non capivo come avrei potuto placcarla.

- Perché con le altre si e con me no? – Chiesi ad alta voce stringendo forte le mani sulla maglietta per tenerle ferme.

- Io mi sento pronta… -

Continuavo a tremare e a sfregarmi i polpastrelli delle mani, non riuscivo a stare ferma, e i miei pensieri non facevano altro che correre dentro la mai testa come se fossero impazziti.

- Yuuka non è una cosa che decidi tu. –

- Come farò a capirlo allora? –

- Lo sentirai come una morsa allo stomaco, il tuo cervello ti dirà di non farlo mentre
il cuore e ogni tuo singolo muscolo invece faranno il contrario e nonostante la paura ti butterai per cercare di fare tua questa sensazione. – Rispose Shirou mentre sorrideva
dolcemente.


- Come faccio ad affrontarlo senza che lui mi prenda per una sedicenne pazza? – Chiesi osservando l’orologio, il tempo sembrava non volersi fermare.

- Fidati, anche lui sarà ben lieto di togliersi questo macigno dallo stomaco. – Anche Shirou guardava l’orologio e dentro di me pesai a quanto fossi fortunanta ad avere qualcuno come lui come migliore amico e consulente. Non avrei mai potuto affrontare questo discorso con qualche mio compagna di classe o con Aki o Nastumi.

- Ancora non hai risposto alla mia prima domanda, cosa mi dici…? – Lasciai la frase in sospeso per vedere la sua reazione, gli occhi grigi si Shirou s’illuminarono per un secodo di una strana luce, si morse il labbro, rise tra se e se e poi si girò verso di
me.


- È come una droga, non ne puoi fare a meno. È uno scontro vero e proprio che però sei ben accetto a perdere, non importa se ti toglie il fiato o se ti senti svenire, ne vuoi sempre di più fino alla nausea. E posso assicurarti che in ogni sua forma, rude, dolce, appassionato, veloce, profondo, superficiale, lento, umido, tu ne desideri sempre di più. Quasi vuoi svenire dal piacere di quel semplice contatto, anche se poi ti senti totalmente svuotato dentro, ma se già pronto per una nuova dose. – I suoi occhi brillavano di una luce quasi accecante, era ovvio che stesse pensando a tutti i baci che si era dato con il mio fratellone, e più lui mi descriveva le sue sensazioni più io volevo provarle sulla mia pelle, quasi volevo che si marchiassero a fuoco.

- Siamo qui! Shirou forza che tra poco dobbiamo andare o perdiamo il pulman. – La voce di mio fratello mi ricordò che io e Atsuya saremmo stati soli per quella notte e per tutto il giorno dopo.

- Ei scricciolo dove sei finita? Ho preso i film che volevamo vedere, sta sera più tutto il necessario per allestire un cinema clandestino.-

Io e Shirou scoppiamo a ridere e dopo poco uscimmo dal nostro nascondigloio.

- Si ho già fatto le borse, vado a prenderle, smettetela di guardarvi male! – Disse Shirou mentre posava il gelato.

Ancora quei due non riuscivano a convivere pacificamente, erano anche arrivati a minacciarsi con i cuscini del salotto un giorno, riducendlo in condizioni pietose.

Shirou poi li aveva messi entrambi in punizione ma nonostante tutto si continuavano a guardare in cagnesco.


- Che è successo? Il gelato non era per le emergenze universitarie? – Chiese mio fratello notando il corpo del delitto.

Io e Shirou ci guardammo e poi scoppiammo nuovamente a ridere.

- Questione di organizzare gli studi, per riusciere a finire il tirocineo. – Risposi mentre prendevo i sacchi della spesa da Atsuya che non mancò si scoccarmi un bacio sulla guancia e di stringermi forte a lui.

Li posai sul tavolo mentre Shirou posava il gelato e metteva i cucchiai nel lavello, poi approfittanro della distrazione dei nostri reciproci partener, si avvicinò a me.

- Ti dico solo questo… - E la sua voce di Shirou divenne un sussuro che solo io riuscii a sentire, divenni rossa per l’imbarazzo ma avevo tutte le intenzioni di seguire il suo consiglio alla lettera.

Avrei voluto chiedergli altro ma in quel momento i nostri rispettivi fratelli e partener erano appena rientrati in cucina.

 
***

- Ei scricciolo lascia mettiamo i piatti nella lavastoviglie. – Disse Atsuya mentre mi aiutava a sparecchiare.

- Non era rotta? – Chiesi mentre gli porgevo il tutto, poi presi la tovaglia e apri la finestra.

- Sì, ma con il porcospino abbiamo trovato il guasto. – Rispose mentre caricava il tutto.

- Una faticaccia? – Chiesi mentre riponevo la tovaglia, dopo averla scotolata, dentro l’armadio.

- Sì, qualcuno ci aveva fatto finiri dei confetti rosa… o una cosa simile dentro e il tubo si era otturato alla grande. – Atsuya aveva appena finito di caricare la lavastoviglie e ora si stava passando le mani sugli occhi.

- Guarda il lato positivo…- Dissi mentre lo abbracciavo da dietro e mi stringevo forte a lui: - Se Super Mario fallisce, possone sempre usare te come nuovo idraulico per salvare la pricipessa Peach! – Risi mentre nascondevo il volto nella sua maglietta, già immaginamo il mio ragazzo con il completo del personaggio più famoso della nintendo in versione rosa salmone, con tanto di frase e posa: “ It’s me! Atsuya”.

- Basta sfottermi! – Disse mentre si girava verso di me, sul suo volto era comporso il solito ghigno, quello che mi faceva sempre perdere un battito al mio cuore per quanto era bello.

- Mi hai dato tu l’assist perfetto!-

- Non iniziare con i termini calcistici ora scricciolo! –

- Vivo con tre ragazzi che giocano a calcio! –

Stavamo morendo dal ridere tanto che mi dovetti agrappare a lui per non cadere, era bello sentirlo ridere, Atsuya appariva più rilasato.

- Su forza, va a torglierti la divisa, così poi ci possiamo vedere insieme i film che abbiamo scelto. – Disse dopo un po’ mentre cercava di regolare il fiato, aveva riso troppo.

- Sistemi tutto tu? –

- Si vai, e per la cronaca, io salverei soltanto le madamigelle scricciole che hanno come rapitori i loro fratelli porcospino! – Doveva sempre averla vinta lui, ma non riuscii a ribattere che una nuova ondata di risate ci pervase.

 
Era fantastico.

***
- NOOOOOOOO! DEKU FORZA RESISTI! - Gridai mentre ci guardavamo il nuovo film di boku no Hero academia.

- Non muore è il protagonista, lo sai meglio di me. – Aggiunse Atsuya mentre mi passava i popcorn.

- Lo so ma… ma… non possono farmi prendere questi colpi! – Dissi mentre addentavo i popcorn dalla sua mano.

Continuammo a guardare il film in silenzio, solo piccole esclamazioni uscivano dalla nostra bocca quando succedeva qualcosa di brutto o qualche scena comica.

Verso metà film mi voltai verso Atsuya per chiedergli altri popcorn e in quel momento mi paralizai, non mi ero accorta che indossava solo una canotta leggere bianca e i pantaloni del pigiama larghi, tutto metteva in risalto il suo corpo perfetto ed io mi ritrovai a deglutire pesantemente.

- Tutto bene scricciolo? – Chiese in quel momento, forse si era accorto che lo stavo fissando troppo.

- Si! – Risposi diventando rossa e girandomi a guardare il film – per il quale avevo perso ogni interesse – speravo soltanto che lui non se ne accorgesse.

Di tanto in tanto lanciavo sguardi fugaci al mio ragazzo, non volevo farmi nontare mentre lo guardavo come una perfetta pervertita e inoltre la sensazione di questo pomerggio era ritornanta ed io avevo ripreso a sfregarmi i polpastrelli per il
nervosismo.


Perché non riuscivamo ad usicre da quella situazione di stallo che si era creata, non riuscivo a trovare una risposta e questo mi dava fastidio.

Poi ad un tratto le parole di Shiuro mi risuonarono in testa: “ mettilo all’angolo,affrontalo guardandolo dritto neglio occhi e fai qualcosa che lui non si aspetta. ”

“ Come lo potevo mettere all’anogolo se poi lui ribaltava la sensazione a suo favore? Che cosa avrei dovuto fare in quel momento? ” pensai dentro di me mentre guardavo le scene susseguirsi senza rimanerne realmente interessata, perché era tutto così fottutamente difficile?

- Scricciolo stai bene? Sei tutta rossa….- La voce di Atsuya mi ridestò dai miei pensieri, il suo volto era molto vicino al mio, quasi i nostri nasi si sfioravano ed io rimasi ipnotizzata dai suoi occhi, color ghiaccio ma che allo stesso tempo trasmettevano un colare intenso.

- Sto…sto…bene… - Risposi balbettando, sentivo il cuore battere a mille, la mia testa diceva di non farlo, che era qualcosa di troppo avventato ma io non volevo più farmi guidare dalla ragione.

- Non mi sembra, sei calda e hai le guance… - Non gli lasciai il tempo di finire la frase e lo baciai.

I popcorn caddero a terra, mentre io facevo appoggiare Atsuya sul divano - in una maniera poco delicata.

Lo guardai dritto negli occhi e dopo poco lo ripresi a baciare, cercando di approfondire in ogni modo il nostro contatto.

Nello stesso istante lui mi prese per le braccia e mi sollevò leggermente, gli occhi erano spalancati per la sorpresa, ma qualcosa aveva iniziato a brillare.

- Che ti prende?! – Disse mentre cercava di riprendere fiato, il suo tono era roccoe sgraziato e mi mandò ancora più in imbarazzo, perché era così dannatamente attraente in quelle condizioni.

- Che prende a te invece! – Dissi mentre mi sistemavo a cavalcioni su di lui, cercando di riprendere un po’ di lucidità, il dado era stato lanciato e ora dovevo affrontarne le conseguenze.

- Mi sei saltata addosso, senza nessun apparente motivo. – Rispose lui mentre continuava a stringermi per le braccia.

Mi morsi il labbro e dentro di me sperai di non rovinare tutto, forse non avrei dovuto affrettare i tempi.

- Perché non mi baci mai? – Chiesi con un filo di voce mentre abbassavo lo sguardo.

- Ma noi due ci baciamo sempre Yuuka. – Rispose Atsuya mentre si avvicinava di più a me, il suo tono era legermente esasperato ma era anche strano, era come se già sapesse dove volessi andare a parare.

- Non in quel modo, nell’altro…cioè…perché non riesci mai ad andare… a fondo?- Alzai lo sguardo, cercando di essere la più sicura possibile ma il mio rossore e il mio tremolio tradivano il mio intento.

- Yuuka…io… - Chiuse gli occhi mentre prendeva un respiro profondo, per poi riaprili e piantarli nei miei, mi metteva sempre in sogezione il suo sguardo.

- Ogni volta che ci provo tu diventi… statico,immobile come una statua di Michelangelo… e poi ti allontani usando una mezza battuto e io… io ogni volta penso di sbagliare qualcosa o di non essere brava… o… abbastanza e…- Mi morsi di nuovo il labbro, poi presi un respiro profondo e continuai: - Insomma… hai avuto tante altre ragazze prima di me, forse erano anche più brave di me in certe cose… ma io non capisco perché…non ti… vuoi spingere… non dico tanto… ma un pochino oltre… - Più che un discorso era una supplica.
Sentii le sue mani lasciarmi le braccia e posarsi sul mio viso, ora non potevo più sfugirgli.

- Yuuka non pensarlo mai che tu non sia abbastanza per me, tu sei la raagzza che tutti desiderebbero… Ti amo Yuuka - S’interruppe mordendosi anche lui il labbro, Astuya preferiva dimostrare con i fatti il suo amore per me, ma quando diceva quelle semplici parole sentivo che qualcosa di strano accadeva dentro di me, come se avessi improvvisamente bisogno di una boccata d’ossigno o di qualcosa per bloccare il mio batticouore. Prese un respiro e continuò a parlare: - Io non voglio solo farti del male, ho… dannazione… ho paura di mandare tutto a puttane. –

E in quel momento sentii il macigno che avevo sullo stomaco farsi più leggero. Non m’importava l’espressione colorita che aveva utilizzato, finalmente stavo iniziando a capire perché Atsuya si comportava in quel modo.

Entambi evavamo puara, una tremenda paura di sbagliare e di rovinare tutto.

Mi diedi della stupida per non averlo voluto ammettere prima, Atsuya si stava dando un freno – molto doloroso – solo per potermi permettere di vivere tutto quel turbine di emozioni in tranquillità senza correro o costringermi a fare qualcosa. Mentre io al contrario sembravo un treno impazzito, ero veramente una ragazzina ingenua ma ostinata a portare a termine ciò che aveva iniziato.

- Perché non ci proviamo? – Chiesi timidamente mentre appoggiavo la mia fronte alla sua, avevo abassato lo sguardo, non mi sentivo ancora pronta a guardarlo in faccia, qualcosa dentro di me mi stringeva la bocca dello stomaco e mi faceva tremare ancora di più.

- Sei sicura di volerlo fare? Madamigella le ricordo che noi cavalieri siamo tipo poco…
- Aveva notato quanto tremassi e subito aveva iniziato ad accarezzarmi la schiena conmovimenti lenti per calmarmi.


- E lei cavaliere sa che le madamigelle scricciolo sono più testarde che mai.-  

Ridemmo entrambi ed io chiusi per un secondo gli occhi, cercai dentro di me la forza per continuare e per evitare di mandare tutto quanto in fumo, poi li riaprì per incastonare il mio sguardo nel suo di ghiaccio, che di freddo aveva ben poco.

 - Atsuya proviamoci… - Non era un sussurro, era un ordine.

- Sai che potrei non fermarmi scricciolo? – Il suo tono era serio, possibile che avesse ancora più paura di me, era come se non volesse andare oltre.

- Chi ha detto che ti devi fermare. – Tremai mentre sentivo le sue mani inchiodarsi ai miei fianchi e i suo sguardo non lasciarmi per un attimo.

Il tempo sembrava infinito, e il silezio che si era creato non aiutava per neinte.
A cosa stava pensando? Avrei dovuto fare qualcosa? Ma cosa?

Mi baciò all’improvviso, piano quasi come se stesse per tornare sui suoi passi e mentre poggiavo le miei mani sulle sue spalle mi incominciò a mordere il labbro inferiore e a stringere forte per i fianchi.

Sussultai per quella improvvissia irueza e strinsi più forte la mani sulle sue spalle mentre chiudevo gli occhi.

Sentii il mio seno premere contro il suo petto mentre i nostri cuori battevano insieme crendo una melodia impercettibile ma bellissima.

Atsuya continuava a mordermi il labbro inferiore, mugugnai quelche gemito mentre stringevo la sua conottiera, era come se mi volesse martoriare il labbro per lasciarvi un segno  e solo dopo qualche minuto premette la sua lingua contro le mie labbra.

Le dischiusi di poco, e lui entrò dentro di me con irruenza e prepotenza da farmi gemere forte.

Sussultai per il contatto ma non mi ritrassi indietro, cercai di ancorarmi saldamente a lui per evitare che si allontanasse e continuai a baciarlo.

Le nostre lingue si incrociarono per la prima volta ed io sussultai, quella sensazione di calore e appicicosità mi annnebiarono per un momento la vista mentre all’altezza del basso ventre sentivo una strana fitta accompagnata da uno strano calore.
Che cosa mi stava succedendo?

Era strano, sentivo pulsare ogni centimentro della mia pelle mentre il cuore mi batteva forte nel petto, avevo paura che potesse esplodere da un momento all’altro. Però allo stesso tempo ero felice, quasi euforica.

Le sue mani stringevano spadosticamente i miei fianchi, come un cacciatore stringe forte la sua preda, non li lasciava mai anzi con i pollici compiva movimenti lenti e circolari che mi facecvano perdere ancora di più la ragione.

Non riuscivo a capire più nulla.

Uno spostamento d’aria mi riscosse dalla mia trans e improvvisamente mi ritrovai schiacciata tra il divano e Atsuya.

Un gemito più acuto uscì dalla mia bocca che io riuscii ben poco a celare, invertendo in quel modo le posizioni e i nostri bacini si scontrarono e quel contatto mi causò un
brivido intenso alla schiena, era stato così duro e frettoloso che volevo riprovarlo.


Atsuya si era fermato per guardarmi fissa negli occhi e solo in quell’istante setii qualcosa di duro premere contro di me.

E in quel momento il mio cervello ricollegò tutti i miei neuroni e se possibbile divenni ancora più rossa, quasi flourescente.

Si sorreggeva su un braccio per evitare di pesare su di me, i suoi occhi erano due pozze disciolte e carichi di una strana luce, e quella luce mi faceva arrossire ancora di più e ansimare senza controllo.

- Forse… dovremmo… - Il suo respiro era affannato, ma il suo ghigno non accennava a sparire, era come soddisfatto ma sembrva che volesse qualcos’altro.

- Non ci… pensare…neanche per scher..zo… - Dissi mentre lo baciavo di nuovo, strusciando involontariamente – o no? – le nostre intimità.

Avvinghiai le miei gambe al suo bacino e lo ritrasportai in quella danza strana, calda e viscida.

Quello strano calore al basso ventre era diventato più intenso, non capivo cosa mi stesse succeddendo ma avevo ancora bisogno di quel contatto tra di noi.

Era lui a condurre il gioco, forse un giorno avrei imparato a condurlo io. Era possessivo e gli piaceva cercare di soffocare i miei gemiti, quasi osceni ma allo stesso tempo gli piaceva anche provocarli.

Non volevo capire più nulla di quello che ci circondava, era come se ci trovassimo in una realtà completamente nostra e volevo solo che quel bacio continuasse all’infinito.

Un altro spostamento d’aria e ci ritrovammo in un’altra posizione e poi ancora in un’altra. Una volta ero sopra, l’altra era invece Atsuya a dominarmi completamente stringendomi così forte da fare male ma bene allo stesso tempo.

Ci staccavamo per poco tempo per poi rifiondarci a baciarci di nuovo, ogni tanto mi mordeva le labbra e io glielo lasciavo fare, stringeva i miei fianchi all’altezza del bacino in un punto che mi faceva impazzire.

Io gli tiravo i capelli e gli graffiavo la schiena e mi inarcavo solo per sentirlo più vicino a me.

Tremamo sempre di più a ogni nostro contatto e quello strano calore che sentivo al basso ventre continuava crescere tocco dopo tocco. Non mi volevo fermare, desideravo sempre di più.

L’enesimo cambio di posizione mi stravolse completamente, e questa volta il mio gemito non riuscì a soffocarlo, si sentii in tutta la stanza mi sentii mancare.

Atsuya se ne accorse e mi strinse ancora più forte a se mentre il nostro bacio diventava più lento, quasi dolce rispetto alla bataglia che avevamo scatenato prima. Per un momento tutto sembrò fermarsi mentre il mio respiro diventava più affannoso e mi sentivo in qualche modo appicicicosa in un determinato punto.

La presa sui miei fianchi non era più così possessiva si stava allentando per diventare una carezza.

- Cosa… - Appogiai la testa sulla sua spalla nel tentativo di sorregermi, la testa aveva preso a girarmi vorticosamente.

- Shhh… tranquilla scricciolo… - Mi riassicurò mentre sospirava leggermente, avrei dato non so cosa per capire cosa gli passasse per la testa.

Mi alzai piano, quasi avevo paura di aver sbagliato qualcosa, cercavo di trattenere le lacrime, mi sentivo completamente svuotata, frostornata, debole e paurosa. Cosa mi stava succedendo?

- Io…ho…sba… - Provai ad articolare una frase, ma venni interotta.

- Non hai sbagliato nulla, sei stata fantastica… - Mi disse guardandomi negli occhi, era ancora presente quella strana luce.

- Cosa… - Volevo capire la situazione, avevo bisogno di risposte.

- Non vorrei rovinare il momento… - Disse semplicemente Atsuya mentre mi stringeva forte al suo petto e mi dava tanti piccoli baci sul viso.

Solo in quel momento cappi cosa era successo: ero venuta a causa dei suoi baci.
Nessuno dei due sapeva cosa dire, io non sapevo che fare e non riuscivo a controllare gli spasmi del mio corpo, sentivo tutte le pulsazioni, centimentre per centimetro.

Atsuya respirava piano, quasi cercasse di far calmare i nostri battiti, i suoi occhi erano leggermente socchiusi e sul suo volto era appena apparso un sorriso disteso e non il solit ghigno.

- Sono venuta vero? – Chiesi con un filo di voce mentre mi accarezzava i capelli.

- Si, come ti senti? – Chiese continuando ad acarezzarmi i capelli, forse aveva capito che era la prima volta che venivo, prima di allora non ci avevo mai provato su me stessa e dentro di me speravo di non aver rovinato tutto.

- Non lo riesco a capire, è come se fossi stanca e disorientata …ma allo stesso tempo voglio rifare tutto dall’inizio… come se ne avessi bisogno…Siamo venuti entrambi? –
Rispoi mentre mi appoggiavo di nuovo sul suo petto, il suo cuore continuava a battere all’impazzata.


- È stata la tua prima… – La sua voce era stranamente più profonda e calda, si stava preoccupando di qualcosa.

- Si… - Risposi con un filo di voce mentre i nostri sguardi si incontravano.

 
- Atsuya sei il mio primo tutto…-

Lui sorrise semplicemente e continuò a cullarmi tra le sue braccia.
- Tu sei… insomma… cioè come ti senti? –

- Non ti preoccupare, io sto bene… ho solo paura di averti terrorizzato. – Atsuya aveva un tono strano, tra il sarcastico e l’esasperato.

Mi alzai di scatto e lo fissai negli occhi, sopresa per quella affermazione, perché si era trattenuto per me?

- Diciamo che poi risolverò la situazione da solo. –Aggiunse mentre fissava il soffitto.

- Ma….- Provai a ribattere io sporgendomi verso di lui, e di nuovo le preoccupazioni mi assalivano.

- Yuuka…tranquilla… penso che per sta sera abbiamo già dato abbastanza. – Rispose mentre rideva e baciava la mia fronte.

- Ora però voglio scoprire tutto il resto… - Dissi mentre gli occhi si facevano pesanti, ma allo stesso tempo ero felice.

- Come desidera madamigella, ma la prego non mi metta così all’angolo la prossima volta… non potrei tratternermi dal saltardi a dosso….– Rispose Atsuya mentre prendendomi in
braccio mi portava verso la mia stanza, mi sentii adagiare sul letto, poi i suoi passsi tornare indietro, il rumore delle luci che si spegnevano e dopo una manciata abbondante di minuti – quasi interminabili-  Atsuya tornò nella mia stanza e si coricò accanto a me, potevo intuire cosa avesse fatto in quel lasso di tempo, ma ero troppo stanca per domandarglielo.


Mi rannicchiai su di lui, crollando definitivamente tra le braccia di morfeo mentre il mio cuore era leggero.

Atsuya mi strinse a se e io lo abbracciai, tutto stava finalmente iniziando a prendere una piega diversa.
 
***

Shirou guardò il telefono erano le quattro del mattino, aveva sonno, ma non poteva fare a meno di leggere e rileggere più volte il messaggio di suo fratello.
 
“ Prendetevi più tempo tu e il porcospino . ”

Sorrise tra se e se, finalmente quei due si erano sbloccati, forse doveva dire ad Atsuya di non correre con Yuuka, ma si fidava si suo fratello, non le avrebbe fatto del male.
Ripensò alla chiaccherata con Yuuka e sorrise di nuovo, sapeva come si sentiva la sua cognatina, le stesse identiche emozioni le stava provando lui in quel momento.

Poi uno spostamento d’arai e un improvviso cambio di posizione riportarono Shirou alla realtà.

- Ti sei già ripreso? – Chiese Shuuya mentre gli dava un leggero bacio sulla fronte.

- Tu no? – Rispose provocatorio mentre si posiziovano sopra il suo fidanzato.
Non ci fu bisogno di altre parole, Shuuya riprese a baciare Shirou portandolo sotti di
se ed iniziando di nuovo quella danza peccaminosa che tanto li mandava in estasi ad entrambi.


Prolungare il loro soggiorno non era una cattiva idea, e sapeva come ottonere tutto ciò.



Angolo Autrice che finalmente si decide ad aggiornare anche se domani ha una prova di fisica da sostenere(?)

Lo ammetto, mi voglio molto male, ma che devo dire? Amo questa storia e sono felice di averla quasi finita anche se un po' mi sento svuotata.
Certo partorire questa creatura non è tanto semplice. Ho cancellato quattro volte questo capitolo, riscrivendolo e maneggiandolo non so quante volte: ho tagliato, aggiunto, moltipiclato tutto il possibile per cercare di rendere più verosimili Yuuka e Atsuya.
Mi sono chiesta  e richiesta  se quello  che ho scritto andasse bene, mi sono basata molto sulle mie esperienze e parlando con il mio ragazzo beh...sono usciti tanti discorsi belli XD.
Quindi non mi dilungo molto con le chicchere, speso che il capitolo vi piaccia e se non è così ditemelo attraverso una recensione!
Sono couriosa dei vostro pareri.
Ora scappo
Un bacio

Happy_Ely

P.s.
Nel prossimo e Aihme ultimo capitolo ci saranno i ringraziamenti per tutti!

 
   
 
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