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Autore: Ciceronix    18/04/2019    0 recensioni
Cosa succede se una squadra di cacciatrici mezze vampiro si imbatte in sei vampiri e una ragazza da proteggere? Idea mia molto folle per stravolgere la serie, spero vi piaccia!
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yui Komori
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Era un tranquillo tramonto di fine gennaio a villa Sakamaki: raggi rossi, arancio e ocra riflettevano le loro tinte sulle oscure pareti della magione, e mattoni di pietra verdi si convertivano in meravigliosi lingotti dorati. Yui si distrasse un secondo per poter ammirare quella scena fiabesca, e si tagliò accidentalmente la pelle dell'indice. Spaventata che l'odore avrebbe attirato uno dei vampiri se lo mise al'istante in bocca, ignorando il sapore cattivo che le rose da lei tagliate avevano lasciato sulle mani. Non sapeva esattamente il motivo per cui stava creando un bouquet.

Si era giustificata nella sua mente, autoconvincendosi che le servissero per una donazione alla chiesa lì vicino, ma non era così: i fiori che amava di più portare a messa erano i gigli, e creava vere e proprie ghirlande candide da mettere alla fine dell'altare. Se i gigli rappresentavano la purezza, le rose rosse simboleggiavano la passione frenetica e la tentazione. E stranamente, alla bionda iniziavano a piacere di più. Posò le labbra rosee su un bocciolo dai mille petali scarlatti, socchiudendo gli occhi, e ripensò con dispiacere alle parole che aveva sentito la notte precedente, gli occhi di Laito brillavano maliziosamente nei suoi ricordi:

“ Come reagireste se vi dicessi che Bitch-chan ci è stata donata in sacrificio dalla stessa chiesa che amava tanto?”

Yui si chinò con la faccia sulla terra dell'auiola, cercando di reprimere il vomito che saliva per la faringe. Non era vero, sapeva che suo padre le voleva bene, e non avrebbe neanche minimamente pensato di abbandonarla. Questa ormai era l'ultima speranza a cui si era aggrappata.

<< Una cosa del genere non può essere vera. >>

Tornò decisa a tagliare i gambi spinosi, sistemando il mazzo vicino a lei, che si fece man mano più grande.

<< Wow! E' bellissimo, Yui-senpai!! >>

La bionda sobbalzò, facendo cadere le cesoie e si girò verso l'amica con una mano sul petto, ansante:

<< Nyoko, per favore, non spaventarmi così... Mi stava per venire un colpo. >>

La rosa annuì, mortificata e l'abbracciò per scusarsi:

<< La prossima volta non userò il teletrasporto, lo giuro! >>

La bionda ricambiò la stretta, perdendosi nell'odore dolce di zucchero caramellato e fragola che emanava la pelle pallida della minore.

<< E' un regalo per qualcuno, Yui-senpai?? Cosa si festeggia?? >>

Chiese Nyoko ingenuamente, mettendosi vicino alla sua senpai e osservando con interesse il numero di rose impilate che giacevano sull'asfalto.

<< Beh...non esattamente...sono per decorazione...credo... >>

Gli occhi rosati si concentrarono un momento su quelli smeraldo curiosi, poi continuò a spiegare:

<< Mi era sembrata una buona idea abbellire gli interni con dei centrotavola di rose: sono talmente belle in questo periodo dell'anno... e pensare che non è ancora primavera... >>

Nyoko la assecondò, intrecciando i petali cadutegli in grembo e creando una coroncina per Bunny, muovendola per le zampette in un balletto goffo, terminante in un inchino rivolto alla bionda.

<< Hai avuto una fantastica idea Yui-senpai! Anche io e Bunny adoriamo le rose, sono bellissime e ci si possono fare dei dolci deliziosi! Un giorno ti porterò la mia speciale “Fleur de créme”, una mia creazione di crema alla frutta e essenza di rose. Oh, possiamo pure gustarci una bella tazza di tè alla fragola, anzi, organizziamo un tea party!! Potremmo invitare Sui e Reiji, perchè loro adorano il tè! Oh, però anche Kanato-senpai deve venire, sono sicura che divorerebbe tutti i dolci!! E inviteremo anche Shuu e Yuki, così non si annoieranno! Per Akira e Laito preparerò torri di macaron alle violette! Per Subaru e Minako...! Hm, non ne ho idea... Non vanno matti per i dessert...Ma se faccio dei bonbon alla liquirizia e menta forse apprezzeranno! E per Ore-sama, ultimo ma non meno importante... >>

Yui trovava adorabile l'entusiasmo che Nyoko sprizzava quando descriveva i suoi sogni o i suoi progetti. Putroppo, ella dubitava che si sarebbe potuto celebrare un pomeriggio allegro sia in compagnia dei Sakamaki che delle quattro cacciatrici, come avrebbe tanto voluto la quindicenne.

<<...Ad Ayato piacciono i Takoyaki. Potremmo crearne una versione dolce e speziata, per renderlo felice. >>

Suggerì infine la bionda, decisa ad assecondare la più giovane. Vederla sorridere ed applaudire emozionata era ciò che bastava per farle tornare il buonumore.

“E' così dolce e innocente...Meriterebbe proprio...un...”

“Pugno su quel brutto muso.”

Yui si irrigidì, terrorizzata. Quel pensiero, quella voce... Non appartenevano a lei. Mai si sarebbe sognata di voler alzare un dito sul viso di Nyoko. Eppure qualcosa dentro di lei sembrava agire per conto proprio. Era come se l'affettuosità della rosa la disgustasse profondamente.

<< Yui-san. >>

L'umana si voltò ancora sconvolta verso la voce che la chiamava alle sue spalle: Kanato osservava le ragazze con una serietà agghiacciante, ed indicò il mazzo abbondante di rose poggiato sul grembo della sua preda.

<< Ti chiedo di raccoglierle e di seguirmi. >>

Yui sgranò gli occhi, tesa. Quali erano le sue intenzioni? Dai pochi mesi passati in convivenza con i vampiri, si era ben annotata in mente che il violetto era un pericolo celato dietro ad una maschera fragile. Un passo falso le avrebbe condannato il collo e tutto il suo sangue. Nyoko avvolse i fiori di Yui tra le pieghe della sua ampia gonna violetta, rivolgendosi raggiante al vampiro che la scrutava con un sopracciglio alzato:

<< Kanato-senpai, Yui avrebbe un'altra mansione da svolgere, ordine di Reiji! Però posso accompagnarti io, se non ti crea problemi. >>

Il violetto fece spallucce, avviandosi con Teddy nella direzione che portava a destra, nel cimitero onorario di famiglia.

<< Nyoko-chan, non c'era bisogno di mentire per non farmi andare con Kanato. >>

<< Scusami, Yui-senpai. La mia era una bugia buona, perchè sapevo che eri troppo stanca e ti serviva una pausa. Torna pure dentro, ci penso io a Kanato-senpai. >>

Yui sorrise, arresa ma al contempo sollevata:

<< Grazie mille, Nyoko. >>



“Questo posto mi dà i brividi...”

Pensava la povera Nyoko, abbracciando forte il corpo imbottito di Bunny. Le file di lapidi scure senza incisioni né fiori le trasmettevano la solitudine e l'amarezza di essere stati dimenticati per sempre.

“Almeno Kanato-senpai viene spesso qui. Credo ci tenga molto, al contrario di Ayato-senpai o Laito-senpai...”

<< Ehi, mi dici a cosa pensi? Stai guardando nel vuoto come una scema. >>

La voce dura di Kanato la riportò alla realtà. Lanciò uno sguardo alle rose scarlatte e poi gli disse:

<< Ho notato che vieni qui molte volte, Kanato-senpai. Ecco...mi chiedevo se avessi qualche tipo di legame con questo posto. >>

Il violetto annuì, accarezzando la testa di Teddy:

<< Adoro passeggiare in questo cimitero. Le tombe sono così tenebrose e rilasciano il tanfo di putrefazione. Sono grandiose, non credi? >>

Nyoko pensò ad un corpo in decomposizione e fece una smorfia di disgusto. Di certo l'odore di morte non sapeva di dolce, e nemmeno di cose felici.

<< Amo le tombe. Sono così fredde e silenziose, e indifferenti al terrore. >>

Continuò Kanato, prima di fermarsi davanti ad una lapide in pietra, la più grande e vistosa di tutte.

<< Mia madre giace qui. >>

La rosa avvertì un tuffo al cuore. In effetti nella magione non vi era nessuna traccia di figure genitoriali. Aveva scoperto tramite Laito che il padre era sempre via per lavoro o per eventi . Ma il fatto che una madre fosse morta così presto era tremendo. Non osava immaginare quale genere di sofferenza stessero provando i figli, soprattutto Kanato. Però anche lei aveva vissuto un'esperienza simile, anche se di diverso genere.

<< Mi dispiace tanto, Kanato-senpai... >>

Il diciassettenne si volto, stranito:

<< Cosa ti dispiace? >>

<< Della morte di tua madre... >>

<< Oh, quello? Non devi, visto che l'ho uccisa io. >>

Nyoko lasciò la presa sui gambi delle rose, che ricaddero sulla gonna di tulle lilla.

<< C-come? >>

“Ho ucciso mia madre...”

La sua fronte si imperlò di sudore freddo e un'immagine scomoda le comparve nella mente.

“Non adesso, Colette. Non adesso...”

<< Ci crederesti? Comunque sia non importa. Giusto, Teddy? >>

Kanato non si rese conto del disagio della minore, e indicò il punto su cui si dovevano sistemare le rose.

<< Puoi pure metterle là. >>

La rosa si sforzò di mantenere la lucidità e poggiò il bouquet sulla tomba.

<< K-Kanato-senpai? >>

<< Hm? Che vuoi? >>

<< Ecco...Se veramente hai ucciso tua madre... Sappi che lo capisco. Non sono a conoscenza del rapporto che tu, Ayato-senpai e Laito-senpai avevate con lei, ma... Se è stato per il meglio, allora non hai fatto che bene. >>

Il vampiro piegò la testa di lato, sinceramente sorpreso:

<< Tu... Sei proprio strana. >>

In un nanosecondo era ad un centimetro di distanza dalla rosa, cogliendola di sorpresa.

<< CHE COSA MAI POTRESTI CAPIRE DI ME?! >>

Nyoko sussultò, spaventata.

<< S-so esattamente cosa si provi...Solo questo... >>

<< SEI DAVVERO TANTO ARROGANTE DA CREDERE CHE IL MIO DOLORE SIA PARAGONABILE AL TUO, MEZZOSANGUE? >>

Nyoko indietreggiò istintivamente con le braccia davanti al viso. Una delle sue ruote urtò una radice sporgente e la sedia si inclinò. Cadde sul suolo, con Bunny a proteggerle la testa. Kanato scoppiò in una fragorosa risata, mentre osservava il dolore trasparire dalle labbra contratte della rosa.

<< Ah, Nyoko-chan, dovresti vederti. Hai un aspetto talmente patetico! >>

La minore strinse Bunny, evitando il suo sguardo.

<< Adesso rotola nella terra e piangi come la ragazza patetica che sei. Forse così potrò perdonarti. >>

E rise una seconda volta, più forte. Si sentì nel silenzio un singhiozzo, poi dei singulti lievi. Il violetto smise di deridere la miserabilità della mezza vampira, quando si accorse che l'aveva davvero fatta piangere:

<< M-mi dispiace di averti f-fatto arrabiare così tanto. T-ti prego, non farmi male...Non lo farò più... >>

<< Smettila di piagnucolare... >>

Il violetto si inginocchiò sopra di lei, e si mise con la mano a giocare con i boccoli rosa.

<< Adesso dovrò baciarti per farti smettere, vero? >>

Gli occhi arrossati di lei si spalancarono e riuscì solo ad emettere un “Eh?” debole.

<< Voi donne siete proprio un dolore... >>

Si abbassò piano e fece connettere le sue labbra a quelle di Nyoko, che si paralizzò. Era un bacio casto, senza alcun tipo di malizia. Le labbra del vampiro erano morbide, e il tepore calmò i sensi di Nyoko, che smise di lacrimare.

<< Stai meglio? >>

<< S-si... >>

<< Allora... Non ci sono problemi se bevo il tuo sangue... >>

Portò le dita a sfilare il collier ricamato dal collo della rosa. Nyoko non si oppose, sentendosi troppo stanca per reagire.

<< Anche se un po' salato, ha un buon sapore. Penso quasi che potresti prendere il ruolo di Yui-san, non cambierebbe nulla per me. >>

Le sfiorò con le labbra la pelle delicata, e avvolse le braccia intorno al suo busto, parlandole piano all'orecchio.

<< Mi piaci Nyoko. Sei la bambola che avevo sempre sognato. >>

Nyoko vide con gli occhi socchiusi che Teddy era caduto al fianco di Bunny, e sorrise. Kanato osservò il volto dormiente della minore, mentre il sangue colava lento dai fori.

<< Se conosci il mio dolore... Allora devi starmi sempre accanto. >>

Continua...
  
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