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Autore: ThEo    22/07/2009    6 recensioni
Dopo tre anni che sono registrato ho finalmente trovato il tempo di scrivere una fic e di pubblicarla.
E' una song fic che si colloca durante il settimo libro e riguarda Harry e Ginny.
Quel pomeriggio, uno come tanti altri di un autunno già inoltrata sembrava non voler mai finire. Il cielo plumbeo, carico di pioggia, non faceva altro che aumentar la malinconia per qualcuno di così lontano.
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Genere: Malinconico, Song-fic, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intanto - scende una lacrima
m’aspetto la pioggia come De Andrè per non lasciare sola l’anima nel pianto
l’orgoglio è tanto - sai terrò nascosto il volto e ti confonderai tra i guai di un cielo stanco
sai - che mi sto disperando scrivo parole sull’acqua per donarle vita la pioggia sta cancellando queste pagine
i pensieri ma tanto in quell’immagine tu c’eri e non sta rimarginando mica
Quella ferita sta aspettando ben altro e qua non basta una pioggia a farla finita non può farlo
perché spetta a te una decisione il cielo aiuta col suo pianto ma è solo parte della soluzione


Quel pomeriggio, uno come tanti altri di un autunno già inoltrata sembrava non voler mai finire. Il cielo plumbeo, carico di pioggia, non faceva altro che aumentar la malinconia per qualcuno di così lontano.
E lì, seduta davanti a una finestra nella sala comune di Grifondoro una ragazza scrutava quel cielo perdendosi nei ricordi felici.
Ricordi lontani, ricordi vicini. Ricordi a cui era obbligatorio aggrapparsi per non sprofondare ancora di più nello sconforto di quei giorni.
Com’ era cambiata Hogwarts in quegli ultimi mesi, dopo che tutto era successo. Dopo che la fine sembrava essere iniziata.
Ginny Weasley, nel silenzio più totale di una sala comune vuota, scrutava al di fuori della finestra. Gli occhi gonfi a causa delle notti passate a piangere e una lacrima che scivolava lentamente sulla sua candida guancia.
Si sentiva così sola ora che lui non c’ era. Chissà se mai sarebbe tornato.
Fu un attimo. Uno scroscio improvviso ed eccola scendere.
La pioggia era arrivata dopo un lungo preavviso.
Le gocce d’ acqua scivolavano sui vetri, che via via iniziavano ad appannarsi, come lacrime. Come le lacrime che copiose iniziarono a scendere nuovamente dai suoi occhi.
Riflessa in quella finestra non c’ era la sua immagine ma quella di Harry. Un crudele scherzo della sua immaginazione che di certo non la faceva star meglio, anzi tutt’ altro.
Un singhiozzo sommesso infrangeva quell’ assordante silenzio in cui si era isolata per quel pomeriggio, così come già aveva fatto altre volte.
Il ricordo di lui, di quel bacio.
Era un arrivederci.
Lei lo sperava, lo sperava davvero con tutto il cuore.
Perché non aveva voluto portarla con lui?
Perché?
Non era più una bambina e sicuramente avrebbe potuto aiutarlo!
Allora perché?
La sua mano si alzò lentamente, andando a disegnare una lettera su quel vetro.
La lettera H.
Una lettera che sparì da li a poco appannata dal contrasto tra la temperatura della sala e quella esterna..


Sono pianti dal cielo lacrime di santi
acqua che depura chiudo i rimpianti nella scrittura
La mia penna cattura
fotogrammi d’esistenza drammi di chi a 21anni matura
La consapevolezza di se non trova risposte nella natura
se non sono fatte su misura - beh ciò che cerco mi tortura
una persona pura che si prenda cura di me
sono un essere complesso riflesso di una società che brucia emozioni come aromi d’incenso
ma - se fermo la realtà capisco in verità la perfezione di una goccia stà nella sua semplicità


Lontano miglia da Hogwarts, in un bosco, un ragazzo dai folti capelli neri lottava contro la pioggia. Non era una vera e propria lotta ma solamente un modo per scacciare dubbi e paure.
Pochi passi per poi appoggiarsi al tronco di un albero e sedersi per terra. Da sotto il mantello eccolo estrarre una foto, la sua.
- Ginny – Disse il ragazzo per poi sciogliersi in un sospiro – Spero tu abbia compreso il perché della mia scelta. Sei troppo importante per me -
In quella foto la ragazza con i capelli rossi ruotava su se stessa per poi fermarsi, sorridere e guardare dritto avanti a se.
Gli si strinse lo stomaco al pensiero che lei potesse essere così lontana. Ma lo aveva fatto per il suo bene, solo perché l’ amava.
Avrebbe voluto averla li con se, stringerla sentire il suo calore.
Ma non poteva, non poteva rischiare di rovinare ancora di più la sua vita.
Se tutto non fosse stato così difficile.
Aveva appena raggiunto la maggior età eppure lui era maturato molto prima.
Era stato quasi un obbligo farlo.
Un obbligo causato da tutte quelle situazione, un obbligo causato da Lui che era ritornato.
Ormai il suo destino era segnato. Gli Horcrux dovevano essere distrutti il prima possibile e Lord Voldemort sconfitto.
Solo così avrebbe potuto finalmente stare vicino a lei.
La persona che rischiarava la sua strada, che illuminava il suo mondo.
La ragazza che gli faceva battere il cuore, che lo faceva correre all’ impazzata.
Perché Ginny?
Perché ti sei innamorata di me?
Perché?
Non riuscirò mai a renderti felice e tu, tu sei così bella, premurosa e piena di vita.
Altri mille ragazzi potrebbero renderti felice e invece ti sei cacciata nel più grande pasticcio della tua vita.
Ma ormai ho deciso.
A costo di morire, farò in modo che tu potrai vivere in un mondo migliore, libero da lui, che ha rovinato la mia esistenza ma non riuscirà a rovinare anche la tua..


Nella scroscio sulla serranda c’è il sapore di un avviso
e riconosco che mi guarda con la faccia di chi ha già deciso
che mi canta il vizio delle sfide da dove alloggia nella pioggia
perché ogni inizio inizia da una fine, e fammi un fischio goccia,
che non c’ho forza nei momenti lunghi in cui mi prendi a pugni
tu giungi quando meno me lo aspetto mi levi il calore e l’ardore perfetto
lo vedi che resto senza una risorsa e senza che si possa
dare una scossa all’intelletto se ogni tua mossa è per tenermi a letto
ma non c’è verso non c’è verso che non trasudi passione
che se perdo ma c’ho messo tutto il cuore è comunque perfetto


Si addormentarono entrambi quel pomeriggio, la ragazza alla finestra, il ragazzo ai piedi di quell’ albero sotto la pioggia.
Nelle sua mani quella fotografia, nelle teste di entrambi l’ immagine dell’ altro, della persona amata.
Anche se non potevano incontrarsi fisicamente li lo potevano fare. Potevano sfiorarsi, abbracciarsi.
Stringersi e baciarsi sotto l’ acqua.
Pioggia e lacrime si sarebbero confuse lasciando quel sapore particolare sulle loro labbra.
Così lontani e così vicini.
Legati l’ uno all’ altra dai pensieri, dai ricordi.
Ed un pensiero comune.
Il dover tenere duro.
Entrambi lo sapevano, ne erano certi.
Prima o poi sarebbero riusciti ad abbracciarsi nuovamente.
A stare l’ uno accanto all’ altro.
Ginny ed Harry.
Lo sapevano che tutto sarebbe tornato come prima, non appena quella guerra si fosse conclusa perché entrambi sapevano che ogni inizio inizia da una fine..
  
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