Dieci Pietre Magiche
Quelle
Cose Chiamate Guai
Ahkra di Ninive
Ho una domanda. Perché gli
Umani non si possono mai fare i fatti loro? Qualcuno mi sa rispondere? Avanti,
gente, sforzatevi! Tu vai lì, pranzi con
un paio di loro e subito ne hai un’altra decina
addosso, pronti a farti la pelle. Che ho fatto
di male dalla vita! Io non mo sono mai lamentato con loro solo perché
vanno in giro ad ammazzare cervi e conigli. Anzi, preferisco stare
alla larga da quel genere di creature… insomma sono un po’
disgustose, puzzano e hanno nomi assurdi. Sto parlando degli
Umani, era sottinteso, no?
Cioè, una povera creatura come me
passeggia tranquilla per la sua strada e *puff* gli compare davanti un Umano.
Beh, nulla di preoccupante. Cominci ad aggrottare la fronte
quando tira fuori una rete d’argento. Acc.
L’argento per me è come un pesce andato a male per voi. Fa male.
Potresti ancora scappare, ma poi la tua reputazione di duro andrebbe a farsi
benedire. E allora che fai? Ti fai ammazzare da un umanuncolo qualunque o scappi? Voi avete mai visto un
Mannaro scappare? Beh, allora devo proprio ringraziare gli
Dèi di non avermi fatto nascere Mannaro. Scappo – e in fretta, se
posso aggiungere.
Ora vi chiederete chi sono. Assurdo, non mi conoscete
davvero? Allora tremate, poiché io sono il grande
Ahkra di Ninive, meglio conosciuto come Ahkn delle Piramidi o anche, da voi
mortali, come Andrew Crewford. Ehi, a tutti noi abitanti delle tenebre serve uno pseudonimo Umano! Non avete presente quanti dei
vostri siano in realtà dei nostri. Se il discorso vi sembra senza senso, peggio per voi.
Sono registrato anche all’anagrafe, mi credete?
Andate a controllare, se volete! Non
è che questo è solo uno stratagemma per scoprire la mia
età, vero?
Ehi, ma sono affaracci vostri? Comunque,
io appartengo all’antica e rinomata etnia degli Tasuhe
tamm’Yney, volgarmente chiamati da voi Umani Demoni.
Perché, poi, non riuscirò mai a capirlo.
Ci sono più di trecento razze di Demoni, paragonare uno
Tasuhe tamm’Yney
perfetto come me, ad un Rhoes, un demone di primo
livello, è come paragonare una formica ad un elefante. Noi siamo
l’elefante, ovvio.
Mmm… ma dove ero rimasto? Ah, si, all’Umano che
mi inseguiva.
Cioè, in quel momento mi innervosisco
davvero. Il grande Ahkra di Ninive non può fuggire come un ragazzino
davanti ad un tipo qualunque… mi giro e l’umano si mette ad urlare.
Tra il “mi giro” ed l’”urlo
dell’umano” c’è un piccolo intervallo di dieci secondi
in cui riprendo la mia forma naturale. Da togliere il fiato, in tutti i sensi.
Cleo diceva che ero il Demone più bello che
avesse mai visto. Prima di conoscere quel tipo… un certo Cesare
qualcosa… non gli ha neanche detto che era un
Demone- Gatto e quell’idiota non lo ha mai neppure sospettato. Ah, grande ammaliatrice quella Cleopatra!
Però voi Umani non la pensate allo
stesso modo. Quello là ha cominciato a correre come un coniglio, urlando
che aveva visto un mostro (Chissà di chi parlava…)… sarà tornato a casa da mammina in dieci secondi
netti. Spalanco le mie stupende ali da pipistrello, alzandomi in volo. Ah,
tanto per la cronaca, sto andando al Cuore di Drago, il posto più chic
della città, non per Umani, si intende. Perché ci vado? Beh, semplice. Immaginatevi il me
Umano che si sta tranquillamente trascinando per il parco. Ad un certo punto
arriva una Jonhel Umana. Jonhel è la carogna più carognosa che esista su questa
terra di carogne. Però cavoli se ha un bel didietro.
Insomma, mi arriva vicino Jonhel che con quel suo modo
di fare, alquanto da carogna, come al solito, mi sbatte in mano una lettera
sibilando, è un Demone- Serpente, per la cronaca uno degli Ultimi della
Regale famiglia degli Tasuha Canbahda,
di non prendere l’abitudine a farle fare la postina, perché
altrimenti mi ingoia. Non pensavo stesse scherzando, una volta abbiamo lavorato
insieme ad Atene e al nostro capo, che era una specie
di scultore, gli affari non andavano tanto bene. Vi stupirete nel sapere che la
maggior parte dei miei capi sono stati degli sfigati
senza pari. Cioè, questo ci ha mandato in giro
a distruggere quelle ridicole statuette – che si chiamavano Erme, o
qualcosa di simile, e Jonhel se le è mangiate tutte dalla prima
all’ultima. Il nostro capo è stato pagato una fortuna per
costruirne delle altre e la colpa è stata data
a tal Alcibiade, un altro sfigato come pochi, che doveva essere per metà
Vampiro, visto che nella stessa guerra ha cambiato parte almeno una trentina di
volte. Se siete vampiri non dovete offendervi
leggendo. Però ammettetelo. Non è che
siate proprio il massimo come lealtà. Fatevi un bell’esame di coscienza, ok?
Oggi sto continuando a divagare… vabbè,
dicevo, Jonhel mi porta ‘sta lettera e se ne va, inviperita (ah, ah, se
mi sentisse mi ucciderebbe ) io resto a guardarla allontanarsi, vi ho
già detto prima il perché… farebbe tornare la vista ad un
cieco… beh, la leggo – sono curioso per natura – e ci trovo
scritto che tal Viyandra, che non riesco proprio a
capire se è un maschio o una femmina, ha bisogno dell’augusto
aiuto del grande Ahkra di Babilonia. Al diavolo, io sono di
Ninive, NINIVE! Chiaro? Allora, prendo e vado. Non
perché voglia tanto incontrare questo/a Viyandra, ma perché non
ho proprio niente da fare. Dopo un po’ andare in giro a trucidare
Umani annoia. Ci ho provato, una volta, nel West End,
a Londra. All’inizio era divertente fare a pezzi la
gente, dico davvero. E’ nell’essenza di ogni
Demone. Però dopo un po’ è troooooppo noioso. E ho mollato,
trasferendomi a Parigi. E dire che in Inghilterra si
erano affezionati a me, mi avevano anche dato un altro nome…
com’era? Jim? Josh?
Jack…? Oh, chissenefrega.
Volare è bello, ma dopo il decimo grattacielo contro
il quale ho rischiato di schiantarmi, ho mandato al
diavolo una decina di Umani con le manie di grandezza e mi sono ritrasformato.
New York è la città
più disgustosamente umana mai costruita. Ragazzi, altro che Ninive.
Ninive era molto più bella… vabbè, poi ci
sono nato. Ma anche Sparta non era così
male. Il cibo faceva schifo, ma il posto era carino. Dicevano di essere discendenti di Eracle,
ma vi assicuro che non è così. Eracle
era un mio vecchio amico, praticamente siamo cresciuti
insieme, abbiamo distrutto un paio di città e ucciso qualche decina di
centinaia di persone con un terremoto… ah, che bella
l’infanzia… comunque, sono sicuro che quei tipi di Sparta non sono
affatto discendenti del vecchio Eracle.
Ma non importa. Cioè,
a loro importava, e parecchio. Ma a me no.
Dopo circa mezz’ora di cammino – i miei piedi
urlavano pietà – arrivo davanti al fatidico luogo
dell’appuntamento. Il Cuore di Drago non è esattamente una villa.
Anzi, è un covo di schifosi assassini, una bettola di porto, il ritrovo
dei più loschi individui della città... un posto adorabile, vero?
Ci entro. E’
sempre pieno, sapete. Mi innervosisco un sacco
a vedere tutti questi demoni che non hanno ancora un centinaio d’anni in
giro a farsi belli. Scommetto che Viyandra è uno/a di
quelli. Uno che scambia Babilonia con Ninive è per forza un novellino.
Vedo un paio di vecchi amici. Jonhel non c’è.
Peccato. Una decina di Vampiri prendono un the “Blood flavour” ad un
tavolino. I Vampiri sono terribilmente tradizionalisti. O
sono tradizionalisti o sono dei pazzi psicopatici. Ci sono più dei
secondi che dei primi, fidatevi.
Zero licantropi, grazie al cielo. Se
ci sono dei piantagrane rompiscatole, su questa terra, sono loro.
Ne ho incontrato uno, una volta. La
scena tipica è:
IO: Ciao!
LICANTROPO: Che hai da guardare?
IO: Eh?
LICANTROPO: Mi stai insultando?
IO: Ma veramente io…
LICANTROPO: Io, io, io, sai parlare solo di te stesso!
IO: Ma… Ma…
LICANTROPO: GROAR!
A quel punto gli ho lanciato un Jipsel, che è una sorta di magia incendiaria che
brucia il pelo dei Licantropi che è una meraviglia. Se avete problemi
con i lupacchiotto del branco usate un Jipsel e siete a posto.
Poi scappate, perché
arriverà resto del Branco che cercherà di farvi a fettine, tipo
prosciutto.
In compenso c’erano alcuni Mangiatori di
Cuore…. Ne ho conosciuti parecchi, quando
lavoravo in Egitto, li usano come mummificatori… è un po’
schifoso da vedere, ma per il resto tutto bene…
Beh, mi avvicino ai tre vecchi amici di cui vi ho accennato
prima. Tre idioti come pochi, ma erano gli unici demoni che conoscevo. Nene,
Kiriusa e Shanash. L’unico con cui si può avere una conversazione decente è Shanash, anche se non mi parla più
da quando io ed Eracle gli abbiamo distrutto la casa
giocando a chi creava il meteorite più grande e lo faceva cadere sulla
terra… Kiriusa è ridicolo, ha passato tutta la sua vita su in
Tibet – e per me sarebbe stato meglio che ci fosse anche rimasto –
poi gli è venuto il tic di venire a rompere a noi poveri Demoni. Nene
è il peggiore. Credo che, se anche avesse avuto un cervello, sarebbe
già scappato da un bel pezzo. L’ho conosciuto
quando i Macedoni – io ero uno dei comandanti, il migliore, dopo Ale, ovviamente – sono andati in India a combattere.
L’ho sconfitto in mezzo nanosecondo, mi ha anche fatto un po’
pena… No, non è vero.
Stavo per aprire bocca quando uno dei Vampiri –
ricordate? Gli Psicopatici con i dentini a punta – mette
il suo piede sotto al mio! E poi pretendeva anche che
gli chiedessi scusa! Roba da pazzi!
<< Levati di torno, sanguisuga! >> forse sono
stato un po’ offensivo. Oh, beh, non è che
non ci dormirò la notte. << Ho di meglio da fare che perdere tempo
con uno come te! >>
<< Come osi, schifoso…! >> stava per dire
demone, ma modestamente sono il lanciatore di Hazzel,
una specie di magia shockante – quanto mi diverto
– più veloce del West. Dopo Calamity. Si
piegò in due, lanciando un urlo di dolore. Poi alzò la testa, gli
occhi illuminati da una luce maligna…
<< Cosa state facendo voi
due! >> esclamò qualcuno. Un qualcuno che
conosco bene. Cioè, ero anche andato al
suo funerale…
<< Sala’hari? Sei vivo? >> Vabbè, dai, ero sicuro che fosse
morto… l’ho ammazzato io! Un po’ di sorpresa è
comprensibile…
<< Certo, Ahkra. Ed è
un piacere vedere che non hai perso le tue sane abitudini… come quella di
distruggere le razze inferiori come quella dei vampiri… >> Questa
volta l’avrei quasi abbracciato. Quasi, ho una mia dignità, che
credete!
<< Come osate, Demoni! Io sono Vladyslaw
di… >>
<< Vladyche? >> di
nomi orribili, assurdi, osceni ne avevo sentiti, ma
quello ne batteva parecchi.
<< Vampiri idioti >> ringhiò
Sala’hari. Non è mai stato un tipo molto
diplomatico. Io ci sarei andato leggero, contando che per un Demone in quel
maledetto buco c’erano almeno… tre vampiri, quattro?
Beh, c’era anche quel/quella Viyandra, però
magri non era ancora arrivato/a…
I Vampiri ci lanciarono un’occhiataccia. Ci avrebbero
attaccati.
Finalmente qualcosa da fare.