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Autore: Jack83    22/04/2019    2 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pasquetta con un nuovo capitolo e spero che vi piaccia assai perché ho messo un po’ di carne al fuoco.
Se vi va commentate.
P.s. a breve comincerò il prossimo capitolo di Red Passions quindi state pronti.





Minto si svegliò appena la radiosveglia cominciò a suonare, si portò una mano agli occhi e cominciò a massaggiarseli.
-Che strano sogno- mormorò
Detto ciò si alzò e andò verso il bagno dove si lavò la faccia per poi dirigersi verso la sbarra per gli allenamenti dove, dopo aver fatto un po’ di riscaldamento, fece un breve sessione di allenamento.
Al termine di esso una signora di mezz’età, vestita da cameriera, entrò spingendo un carrellino.
-Buongiorno signorina- fece lei -ben alzata-
Minto sorrise leggermente -Buongiorno a lei signora Yukawa e grazie per aver portato la colazione-
La donna annui -Mio dovere ma adesso vada a farsi una doccia prima che la colazione si freddi-
La mew bird annui alla premura della nuova capocameriera che per lei era paragonabile ad una zia acquisita.
-Come sta il signorino Akasaka? – Chiese la donna prima che Minto entrasse in bagno.
-Bene, anche se è dovuto partire per questioni d’affari e studio- rispose la mora triste.
Ma alla signora Yukawa sembrava aver intuito che c’era anche dell’altro -Ha dormito bene? La vedo come dire… un po’ strana stamattina-
Minto alzò le spalle -Stia tranquilla signora Yukawa- fece lei posata come al solito -Dormire ho dormito bene e solo che stanotte ho fatto un sogno strano tutto qui-
La donna si sentì sollevata -Come capita a tutti del resto, si fanno dei sogni strani che poi si dimenticano-
-Già- fece la mew bird che però, nel suo intimo, pensava che quel sogno fosse in qualche maniera familiare e angosciante allo stesso tempo.
Si ricordava solo di una ballerina in un tutu nero che le somigliava ma che era al contempo diversa.
Non capiva in cosa differisse ma c’era qualcosa che, nel suo aspetto, la rendeva al tempo stesso familiare ed inquietante.
Scosse la testa sotto l’acqua della doccia così da togliersi quei pensieri dalla testa.
Ma un altro pensiero fece capolino nella sua mente ed era quello che era successo il giorno in cui Keiichiro le aveva portato ii dolcetti e di come le avesse lavato per bene la schiena.
Arrossi leggermente ma era felice di quelle piccole attenzioni che il suo amore donava solo a lei.
Una volta finita la doccia, fece colazione, si cambiò ed iniziò la sua giornata.

-Allora sono partiti ieri mattina presto per il Ciad? – Chiese Purin a Taruto poco prima di entrare nel cafè
-Sì- rispose lui -Il viaggio sarà durato al massimo quattro ore ma prima dovranno smaltire il cambiamento di fuso orario inoltre quando saranno arrivati là sarà stata notte fonda-
-Mi preoccupa un po’ il fatto di non averli sentiti ma ci avrebbero avvisati in caso di problemi- affermò la biondina
Il fidanzato annui -Già-
-Pensi che riescano ad arrivare per la gara di Ichigo one-chan e Kisshu oni-chan? – Chiese di nuovo
-Che ne so- rispose l’altro con fare un po’ brusco poi sospirò vedendo lo sguardo triste della mew scimmia
-Non credo che ci riusciranno… Pai mi ha detto che spera che né la né qua ci siano casini-
-Come quella volta durante il meeting di magia? – chiese lei osservandolo male
-Già- ridacchio lui nervoso -però devi ammettere che senza quel casino non avremmo potuto avvicinarci- detto ciò le posò un veloce bacio sulle labbra.
-Vero- sorrise poi Purin -Comunque Kisshu nii chan sta bene senza le codine-
-Sì, bisogna ammettere che sta bene però non diciamolo troppo forte perché sarebbe in grado di fare il figo tutto il tempo poi mi ha detto che la nostra cara spia gli ha consegnato un braccialetto per celare la sua vera identità-
-Perché? – chiese la ragazza
-Perché- rispose Taruto -C’è il rischio che durante i volteggi possa perdere la medaglietta e quindi salta la copertura e sai che casino -
-Già- ammise sospirando Purin
Detto ciò i due andarono a cambiarsi per iniziare a lavorare.
    
In Ciad i tre stavano controllando che tutto fosse in ordine e che i chimeri talpa creati da Pai per creare un varco per entrare nel tempio facessero per bene il loro lavoro.
I tre erano all’interno di una struttura che Marco aveva fatto paracadutare lì vicino e che era paragonabile ad un grosso container provvisto di tutto il necessario.

Una delle cose che avevano trovato aveva però, durante la loro ispezione prima che i chimeri iniziassero il loro lavoro, sconvolto Keiichiro: i corpi del team di Mark coperti da un leggero velo di sabbia.
Al contrario Marco e Pai non sembravano turbati dalla cosa.
Forse, si disse tra sé e sé il pasticcere, sono abituati a vedere tali scene ma lui dovette aspettare un momento prima di riuscire ad essere di nuovo operativo.
-Forse- fece la spia vedendolo molto turbato -è meglio che tu vada dentro alla stazione mobile a riprenderti.
Qui ci pensiamo io e Pai a sistemare il tutto-
Lui annuì ed entrò
Poco dopo che era entrato un secondo grosso container arrivò dal cielo come se fosse una meteora ed atterò poco distante da lì sollevando una nuvola di sabbia.
-Hai fatto in fretta- fece Pai osservando la seconda struttura
-Dobbiamo dare a questa gente una degna sepoltura non trovi? – Rispose lui sospirando
-Hai comunicato con il tuo super computer? – chiese l’alieno
-Sì, ed ho chiesto l’invio di una struttura frigo-
-Come l’altro prende energia da un piccolo reattore ad antimateria? – chiese il viola
Marco annui -Adesso non perdiamoci in chiacchere e portiamo i corpi la dentro ma se il Team è stato massacrato vorrà dire che anche Mark ha avuto un pessimo incontro. -
Pai sospirò -Poco ma sicuro-
I due allora presero i corpi del team di ricerca e, caricati su delle barelle, li trasportarono nella seconda struttura.
Keiichiro all’interno della prima cominciò a prende a pugni la porta d’entrata per la frustrazione e la rabbia.
Tra i corpi aveva visto una ragazza che sarà stata poco più grande di Minto ed era morta a causa di un gruppo di pazzi che voleva ammazzarli tutti.
Non voleva che la sua ragazza combattesse ma se non lo avesse fatto tutti avrebbero rischiato l’osso del collo.
Si sentiva responsabile di quella situazione, lui e Shirogane l’avevano trascinata assieme alle altre in una cosa più grande di loro ma al contempo se non l’avessero fatto le possibilità di incontrarla sarebbero state nulle… Maledetto deep blue e i suoi generali pensò alla fine il pasticcere mentre si accasciò lungo la porta.

Eye e Ringu si inginocchiarono appena le otto ombre apparirono
-Signori- fecero i due con riverenza
-Domani- cominciò una delle otto ombre -attaccherete qui- davanti a loro apparve un’immagine della palestra dove Kisshu e Ichigo avrebbero dovuto fare la loro gara.
-Signori sarà fatto ma ci chiediamo a cosa serva però? – Fece Ringu
-Serve ad aumentare la nostra forza- rispose una seconda ombra
-Ormai ci siamo quasi per la nostra rinascita- riprese una terza
-Quando uno di noi ritornerà gli altri seguiranno uno dopo l’altro ed allora riporteremo il nostro popolo agli antichi fasti-
I due sorrisero maligni e salutarono le ombre quando esse sparirono
Quando si rialzarono i due videro che Akira era apparso anche lui.
-Bene vedo che i generali stanno assorbendo sempre più potere- fece l’anziano
-Sì, signore- fecero in coro i due -Spero che l’aiuto che abbiamo richiesto stia arrivando- chiese poi Ringu
-Certamente- fece Ryuga sorridendo -Dovrebbe essere già arrivata-
Da una zona in ombra usci fuori un alieno che aveva un’aria familiare.
-Spero che ti abbiano detto cosa dovrai fare- chiese Eye
-Certo- fece quello guardandoli un po’ male -mi fa un po’ schifo dover prendere le sembianze di un umano ma se serve alla causa-
-Tranquillo Mirai- fece Ringu -tutto ciò ci porterà alla vittoria-
I tre quindi sorrisero in maniera maligna.
-Allora pronti? – Chiese Marco hai due sue compagni
-Sarebbe stato meglio se andassi io la sotto- fece serio Pai -Sono pur sempre rovine del mio passato-
-Lo so mio caro- rispose la spia -Ma devo anche valutare il tuo lavoro in team con un umano anche se sei facilitato che Keiichiro sia molto più… accomodante di Shirogane-
Il viola sbuffo mentre il pasticcere sorrise benevolo -Speriamo che vada tutto bene- disse lui cercando di stemperare la tensione.
-Comunque mi chiedo- fece ancora l’alieno indicando tre fucili mitragliatori e quello che sembrava un cannoncino -Perché tu abbia tirato fuori quelle armi-  
-Per il semplice fatto- rispose il castano -Che qui ci sono gruppi di fondamentalisti islamici… Cose che capitano in fin troppi universi-
Il viola guardò in maniera scettica i due -Marco intende dire che ci sono dei gruppi di violenti che vogliono imporre la loro visione della religione-
A quel punto Pai alzò un sopracciglio -Un po’ come noi con Deep Blue o i dissidenti con i generali-
-Sì- fece semplicemente Keiichiro.
-Per questo ho tirato fuori le armi… nel caso ci sia bisogno di difendersi… Ok io vado là sotto… speriamo in bene e, nel caso ci fossero dei problemi a Tokyo andremo subito là –
I due interlocutori strabuzzarono gli occhi -Non arriveremo mai in tempo-
-Voi dite? - Sorrise furbo Marco -Viaggiare più veloci della luce ha i suoi vantaggi sapete-
Keiichiro sospiro -Jat lag portaci via-
Detto ciò la spia, prese uno dei fucili e si diresse verso l’apertura fatta dal chimero e cominciò ad esplorare la cavità.

Kisshu osservò Ichigo nella sua tenuta da gara e si trovò a desiderare due cose: Una doccia e i suoi tridenti.
Una doccia per calmare i suoi bollenti spiriti e suoi tridenti per uccidere o, almeno, spaventare chi stava guardando con fare lupesco la sua gattina.
-Cavolo ed io la guardo allo stesso modo- esclamò lui ad alta voce facendo spaventare leggermente i suoi compagni di squadra.
-Nervoso elfetto? – Chiese con Minto osservandolo male
-E tu che ci fai qui passerotta- chiese in sgarbato lui
-Mi ha mandato Ichigo- rispose lei sbuffando -voleva sapere come stavi ma si vede bene che sei nervoso-
-Non è tanto la gara se vuoi saperlo- spiegò il verde -Bensì il fatto che ci siano ragazzi che stanno letteralmente sbavando su Ichigo-
La mora si voltò e notò che molti ragazzi la osservavano ammirati -Mi ricorda qualcuno- fece lei-
-Non infierire uccellino lo so da me- fece Kisshu sbuffando
-Mi piace infierire su di te lo sai- sorrise la Mew Bird malefica -Ehi comunque sembra che tu ammetta che con Ichigo  tu sia andato un po’ oltre-
Il verde roteo gli occhi all’indietro -Sì va bene!? Con lei ho un po’ esagerato in passato e quelli che la guardano in maniera strana mi danno fastidio-
-Il nostro elfetto è geloso- rispose l’altra sorridendo ironica -Non è che prima non lo eri ma adesso ne hai tutte le ragioni-
-Piantala Minto perché rischi di vederti volare addosso qualcosa la prossima volta-
Minaccio lui alla fine
La ragazza, capita l’antifona, salutò non prima di avergli fatto gli auguri e ritorno da Ichigo.
-Allora come sta? - chiese la ragazza
Minto ridacchio -Diciamo che ricorda il vecchio Kisshu-
-In che senso- chiese la rossa
-Nel senso che è un po’ geloso del fatto che tu sia ammirata da molti ragazzi- e dicendo questo fece un gesto ad indicarne alcuni che la osservavano di soppiatto dall’altra parte della palestra.
-È così puccioso non trovi? – fece la mew neko sorridendo
La mora scossa la testa -Ok, adesso torno dalle altre… cerca di non fare casini-
-Grazie- rispose irritata l’altra per poi fargli una linguaccia

Intanto sugli spalti Zakuro osservava il tutto con fare pensieroso
-Tutto bene? – Chiese Taruto
La ragazza si voltò verso il giovane alieno -Ho una strana sensazione… quasi un déjà-vu-
Il castano alzò un sopracciglio e poi sospirò -Non so cosa significhi ma anche io mi sento inquieto-
-Pensi anche te che ci possano attaccare? – Chiese la viola
-Spero di no- fece l’altro sbuffando -non ho voglia di andare sotto questa struttura, di nuovo, rischiando di rimanerci-
-Potrebbero pur sempre attaccarci dall’esterno- replico l’altra increspando le labbra in un sorriso al ricordo di come lui attacco il meeting di magia e di come, in seguito, salvò Purin e rimise a posto la situazione.
-Già vero comunque teniamo gli occhi aperti non si sa mai-

Eye e Ringu osservavano dall’alto la struttura con fare annoiato
-I nostri amici- fece Ringu -si sono riposati fin troppo… vediamo di riscaldare un po’ l’ambiente-
Eye ridacchio con fare sadico -Mi piace il tuo piano- concordo la sua compagna che poi si avvicinò e lo baciò.
-Ti voglio- affermò l’altro portando abbracciandola e baciandola a sua volta -Forse anche questa volta sarà un buco nell’acqua ma… Dopo ti voglio-
-Anche io ti voglio- fece lei languida -Il mio corpo freme nel volerti ma prima il dovere-
-Già- fece Ringu -Dobbiamo farci notare un po’- detto ciò lanciò la sua arma provocando un sommovimento che danneggio la struttura.

-Che succede!? – Gridarono Retasu e Zakuro che, per non cadere si strinsero alla balaustra nel mentre sotto uno dei ragazzi che stava facendo uno degli esercizi mancò la presa e cadde sui materassi
-Sembra un terremoto- fece Taruto che abbracciò d’istinto Purin
-Non credo- rispose prontamente la Mew Lupo -Da quando Ryo ci ha infuso il DNA degli animali red data io, Ichigo e Purin riusciamo a prevedere i terremoti con qualche minuto di anticipo ma questa volta…-
-Non abbiamo percepito nulla- concluse Purin che si strinse maggiormente al fidanzato
-Inoltre, questa scossa è stata violenta ma molto limitata nel tempo- affermo Minto che si stava intanto rialzando da terra
-Allora…- Stava per chiedere Retasu quando un grido di terrore si levò dal basso e portò alla fuga di tutti gli atleti e gli allenatori verso le uscite di sicurezza.
Tutti tranne Kisshu e Ichigo che si misero, anche se non trasformati, in posizione d’attacco per fronteggiare un chimero che spunto dal pavimento.
-Ricorda un Garydos- disse la mew neko quando lo vide apparire
-Quella specie di dragone che appare ogni tanto in quel cartone che guardavi quando venni qui la prima volta? - chiese Kisshu
-Sì- rispose la ragazza evitando un getto d’acqua che provocò un nuovo grosso danno al pavimento.
-Sai diavoletto questa cosa mi ricorda qualcosa-
-Quando qualcuno di nostra conoscenza fece quel casino al meeting di magia? – chiese il verde alla fidanzata
-Già- rispose lei -i problemi adesso sono tre: salvare tutta quella gente, trovare un posto tranquillo dove trasformarci e…-
Non fini la frase che Ringu la prese da dietro e gli punto la sua arma alla gola.
-Io fossi in te ragazzina non ci spererei tanto-
Kisshu sbianco e si catapultò verso di lui venendo colpito però da Eye che lo fece volare verso il gruppo di persone che si era bloccato per la paura.
-Bastarda- mugugno per il dolore
-Sai verdino- fece l’aliena -Siete divertenti ma adesso…-
Prima che potesse completare la frase una freccia le sfiorò il viso
-Sembra che la cavalleria sia arrivata- Ghigno Kisshu
Le mew mew più Taruto si misero davanti a lui per difenderlo -Ti consigliamo di andare a trovarti un posto tranquillo- Fece seria Zakuro -I civili non sono ben accetti- rincarò la dose Minto
 -Il chimero per ora non è un problema ma…- affermò Purin -A salvare la vecchiaccia ci pensiamo noi- concluse Taruto
-Va- Retasu dicendo ciò indicò un via di fuga che lei aveva aperto poco prima con un Retasu Rush e da dove la gente stava defluendo ma che dava accesso anche agli spogliatoi.
-Grazie salvate la mia fidanzata- disse solo lui con un ghgno poi guardò in direzione di Ichigo e gridò -Torno subito micetta-
Il Garydos infatti non riusciva più ad attaccare perché delle liane e un grosso flan ne impedivano i movimenti.
Ma Eye bloccò di nuovo le uscite facendo sorgere dal basso delle rocce
-No no- disse lei -Da qui non si scappa anzi… si muore- così lanciò un fendete con le sue armi verso le persone ancora chiuse all’interno.
Ma uno venne distrutto da un electro siluro ed un altro si andò a schiantare contro una parete invisibile
-Sembra che siamo arrivati in tempo- fecero ansanti Marco e Pai all’unisono.
-Cosa? Come? – Si chiesero Eye e Ringu ma prima che l’alieno potesse dire altro Ichigo approfitto del fatto che il suo “rapitore” tenesse le gambe leggermente divaricate dandogli così l’occasione di sfregargli una dolorosa quanto efficace tallonata nelle parti basse liberandosi e potendo così fuggire verso i suoi amici.
-Non scappi- l’alieno che un momento prima la teneva in ostaggio però si riprese quel che basta per riprende la sua lancia e lacciargliela contro ma la spia alzò una ma e gridando -Orion Shield- creò una barriera davanti alla ragazza che bloccò l’arma.
La cosa lasciò attoniti tutti tranne Pai che ghigno -Immaginavo che avresti lasciato a bocca aperta pure loro- ridacchio poi verso la spia che lo guardò male -Le spiegazioni a più tardi- rispose lui cercando aria.
Kisshu arrivò in quel momento prese Ichigo e la portò in salvo giusto nel momento in cui il chimero si liberò.
-Micetta sai cosa devi fare- disse lui -noi prendiamo un po’ di tempo con loro e con quel mostriciattolo-
Detto ciò lanciò uno sguardò incenerente verso Ringu che, ripresosi, ghignava in maniera sadica
-Io quel tipo l’ammazzo, trovo un modo per resuscitarlo e l’ammazzo di nuovo- Sbraito quindi
-Prima però- fece Zakuro affiancandolo dobbiamo distruggere quel chimero.
Detto ciò la squadra parti per affrontare il mostro che stava fluttuando in aria cominciando mentre Kisshu, Pai e Marco affrontavano Eye e Ringu.
-Voi due- fece Eye puntando la sua arma verso di loro -Dovreste essere ancora alle prese con Sui-
-Quel tipo- fece Marco evitando un colpo lanciato dalla aliena -Starà bruciando all’inferno-
I due nemici spalancarono gli occhi all’affermazione della spia -Cosa? -
Il castano sorrise sghembo ed intanto che lottava ripensava a ciò che era successo solo un’ora prima.

Marco si stava addentrando all’interno del corridoio del tempio illuminato dalla torcia frontale che aveva in testa e da quella posta in punta al fucile.
Osservava il tutto con meticolosità -Notate nulla di strano? –
Chiese ad un certo punto lui -No, per ora non vediamo nulla di strano – rispose Keiichiro
-Strano che sulle pareti non ci siano degli affreschi o cose del genere- concordo Pai
-Io intanto ho trovato delle cose più inquietanti- comunico loro la spia
-Resti umani- fecero all’unisono i due all’esterno
-Quelli di Mark Evans- rispose Marco mentre li studiava con fare critico -Tagliati perfettamente…-
-Eye- mormoro il viola -È l’unica che potrebbe fare una cosa del genere-
-Bella notizia- fece con sarcasmo Marco che poi riprese a camminare ma qualcosa gli disse di fermarsi.
Si tolse lo zaino che aveva, prese da lì una maschera antigas e se la infilò per poi proseguire.
-C’è qualcosa che non va? – Chiesero Pai e Keiichiro
-Ho una strana sensazione- Nel momento che diceva quello degli allarmi cominciarono a gracchiare
-C’è una alta concentrazione di una tossina mortale- fecero allarmati i due all’esterno
-Dovrebbe essere normale dentro un tempio così antico ma…- sospirò Marco
-Ma questa non è una tossina terrestre- fece Pai osservando l’analisi fatta dal computer.
-È di Ghea? Chiese sempre più preoccupato Kei ed il viola annui -So anche chi può averla prodotta-
Nel momento che lo diceva Marco entrò nella grande sala del tempio ed una voce lo accolse
-Eye e Ringu mi avevano avvertito che tu fossi un umano fastidioso-
La spia alzò la testa e vide un alieno dai capelli arancioni che fluttuava in alto con le braccia incrociate.
-Grazie per il complimento- Rispose l’altro puntando poi il fucile
-Sui! - grido Pai -Stai attento Marco è un soldato molto forte-
Marco cominciò a sparare ma l’alieno evitò con grazia i colpi.
-Dannazione- fece il castano saltando dietro una colonna per proteggersi visto che il suo avversario aveva tirato fuori la sua arma un Kyoketsu-shoge, una specie di pugnale che grazie ad una lunga corda poteva essere lanciato per poi essere ripreso.
-Sei veloce umano- fece Sui vedendo che Marco aveva evitato un ennesimo attacco -Ma solo ad evitare in miei attacchi e non tanto per riuscire a colpirmi con la tua arma-
La spia non poté che assentire silenziosamente all’affermazione del suo avversario ed era a corto di proiettili, senza la possibilità di ricaricare e con la maschera che stava esaurendo la sua ricarica… Doveva agire così chiuse gli occhi, lasciò andare il fucile e tra le sue mani comparve un lungo bastone che aveva su una estremità un teschio intarsiato che sorreggeva una sfera di colore rosso*.
-Cosa vuoi fare piccolo umano- fece con fare di scherno Sui -Fermarmi con quell’insulso bastone-
Marco, da dietro la maschera, fece un piccolo sorriso poi alzò il bastone e fece partire delle sfere di energia che, sulle prime Sui evitò, ma esse poi si indirizzarono contro di lui uccidendolo.
-Mai mettersi con un tizio che viaggia per gli universi- mormoro la spia.
Fuori Pai e Keiichiro erano rimasti senza parole ma si ripresero appena Marco gli parlò -Scusate se non vi ho detto nulla sui miei poteri ma voglio sempre tenermi degli assi nella manica da utilizzare al momento giusto-
I due si guardarono attonito poi non poterono che esclamare un -Giusto-
-Ora scusate ma qui è pieno di geroglifici della lingua di Pai che potreste tranquillamente tradurre-
Il viola e il pasticcere cominciarono a leggerli -Allora a quanto sembra Deep Blue mise alla prova i generali:
Per prima cosa impose a due di essi di smetterla di insegnare al popolo la bellezza del ballo e della recitazione- disse Pai.
-Poi ordinò a due di essi di non continuare ad aiutare il popolo con l’agricoltura e di smetterla di insegnare giochi vari ai fanciulli- lesse Keiichiro
-In seguito, impose ad altri due di non motivare la popolazione nella scienza ed in altre arti- continuo il viola
-Ma alla fine, l’ultima prova, voleva imporre ad un generale di lasciare la sua amata a lui ma essi si rifiutarono e, assieme agli altri lo attaccarono… provocando il cataclisma che ci ha portato a fuggire dalla terra. – lessero poi all’unisono i due.
-Ora si spiegano molte cose- ma appena disse queste cose un allarme partì e fece capire a tutte e tre che c’era bisogno di loro a Tokyo perché Asia aveva captato la presenza di Eye, Ringu e di un chimero sotto il palazzetto dove si stava svolgendo la gara.
-Speriamo di fare in tempo- grido Marco mentre correva verso l’esterno.

-fiocco di luce! Massimo splendore! – Mew Ichigo sconfisse il chimero e così facendo mise fine all’attacco di Eye e Ringu che però non sembravano troppo innervositi dalla cosa.
-Ci rivedremo- fecero i due evitando gli ultimi attacchi dei loro avversari
Marco a quel punto si giro verso di loro, sorrise, e poi crollo a terra con Pai che lo segui subito dopo.
Spaventando il team che si avvicinò ma che sentendogli russare si sentirono rincuorati.





* L’arma che Marco sta utilizzando è il Bloodscrouge.
Appare nel gioco HeXen: Beyond Heretic ed è l’arma finale del personaggio definito mago
   
 
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