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Autore: Akane_Tendo    22/04/2019    2 recensioni
Il giorno del diploma è ormai arrivato, cosa ne sarà di Ranma ed Akane?
Edit: 16/12/2020 Ho ripreso in mano la storia sistemando tutti i capitoli ed inserendo un finale migliorato.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome, ranma/akane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era tempo di festeggiamenti e per cena Kasumi e Nodoka non si erano risparmiate, avevano deciso di organizzare una grande festa nella palestra dove erano invitati tutti gli amici, una pessima idea secondo i due festeggiati che già presagivano il disastro imminente e l’addio alla pace che ormai regnava da qualche tempo.

«Trovo ridicolo doversi vestire bene per una festa nel doujo, in fin dei conti è come se fosse in casa» «Dai Ranma oggi è un giorno importante, fa felice tua mamma e indossa qualcosa di carino.» insistette Nodoka agitando un completo con colletto alla coreana «Non lo sai cara che quella che indossa è la casacca preferita da Akane » si intromise Genma cercando di far dispetto al figlio «M-ma che dici, non è per questo che la indosso! La casacca bianca piace anche a me, non significa nulla!» rispose subito sulla difensiva «Che carino volersi vestire per far piacere alla propria fidanzata» sorrise Nodoka divertita dalla faccia sempre più imbarazzata del figlio.

I primi ospiti non tardarono ad arrivare, portando con sé cibo e bevande, proprio come per la vigilia di Natale ormai era consuetudine riunirsi per le grandi occasioni per passare la serata tra giochi e divertimenti vari.
Aprirono come sempre le ragazze con il karaoke, Yuka e Sayuri erano classiche esibirsi in coppia, anche Shanpoo cantò una canzone d’amore in cinese dedicandola a Ranma, il quale si limitò a scuotere la testa e ad evitare l’attacco di gelosia di Mousse, il quale non tardò ad arrivare, carico della disperazione del ragazzo che proprio non si sapeva rassegnare al rifiuto costante dell’amazzone.
Al karaoke partecipò anche Akane, convinta da Kasumi, con un’antica melodia che le aveva insegnato la madre e che le era rimasta dentro, Ranma conosceva quella canzone, molto spesso dopo una litigata o una giornata particolarmente dura sentiva Akane cantarla dalla sua stanza, a bassa voce mentre ormai era a letto, come una ninna nanna che serviva a rasserenarla, l’aveva sentita nonostante la cantasse a bisbigliandola da fuori la sua finestra indeciso se entrare in camera per chiederle scusa. Akane aveva proprio una bella voce doveva ammetterlo, si esibiva intimorita e tenendosi stretta al microfono, facendosi piccola piccola con il suo vestito fiorato.

L’ esibizione finì tra gli applausi e i volti commossi di Kasumi e Nodoka, ma venne subito trascinata dalle compagne di classe a cantare tutte insieme una nuova canzone questa volta più allegra. Ranma la osservava dal suo tavolino diviso con i suoi compagni di classe che come al solito si lasciavano andare ad apprezzamenti sulle amiche che per l’occasione erano tutte eleganti e truccate.
Ora che ci faceva caso anche Akane aveva messo un po’ di trucco, le guance rosate e un filo di rossetto rosa le davano un’aria diversa, più adulta.

Finirono di esibirsi e tutte paonazze tornarono ai tavoli «Akane siediti qui» chiamava Sayuri dall’alto capo del tavolo, ma improvvisamente si sentì tirare la gonna verso il basso e si ritrovò seduta sul cuscino accanto a Ranma «tieni, bevi un po’» e senza aggiungere altro le passò una bevanda che aveva preso per lei, la ragazza sorrise, per tutto il tempo si era chiesta come mai Ranma fosse seduto in quella maniera strana, con le gambe larghe ad occupare tanto spazio e come mai avesse negato a Shanpoo e Ukyo il posto tra lui e Daisuke, troppo piccolo per chiunque non volesse stare appiccicato, ma adesso che si era seduto composto lo spazio c’era, tanto quanto bastava per stare comodi, vicini da potersi sfiorare ma non troppo da farlo in maniera evidente.

Era sempre così nei suoi riguardi, gentile ma in maniera quasi prepotente, non riusciva a dirle semplicemente di sedersi vicino a lui, no, doveva tirarla, obbligarla per poi voltarsi dall’altra parte mentre faceva scivolare con discrezione nella sua direzione la bevanda per lei ma qualora fosse stato scoperto avrebbe negato anche di aver visto quel bicchiere.
Ormai Akane era abituata a quei suoi gesti spontanei ma pieni di timidezza, si era resa conto che nonostante i suoi limiti ed insicurezze era lei la persona matura della coppia, così senza farsi vedere dagli altri toccò con la punta delle dita il ginocchio di lui e sussurrò un felice «grazie», ottenendo come reazione il volto arrossato di lui.

La serata proseguì tra cibo e musica, giochi da tavolo e scene comiche offerte da Sasuke poi fu il turno di Gosunkugi che con l’intento di voler fare un rito di buon auspicio per i presenti finì con incendiare la tenda, prontamente spenta dal signor Saotome.
Kuno che in preda a qualche bicchiere di sakè di troppo iniziò un concerto di musica popolare dedicato alla “deliziosa Akane Tendo” con i suoi migliori auguri, farneticando su come adesso fosse pronta a diventare sua moglie.

Fu poi il momento dei saluti da domani sarebbe stato tutto diverso per tutti, anche per Ukyo, la quale intervenne facendo un annuncio, l’indomani stesso sarebbe partita  per un viaggio, rimanere a Nerima non aveva senso se era solo per mandare avanti il negozio, nel suo futuro c’era una lunga carriera come cuoca di okonomiyaki e non poteva fermarsi dal momento che Ranma vedeva in lei solo un’amica e nulla più.

Quando l’ultimo ospite andò via venne il momento delle pulizie, Nodoka e Kasumi si occuparono della cucina, ancora sottosopra, mentre Akane e Ranma si occuparono della palestra, un lavoro lungo ma abbastanza semplice, si trattava solo di riporre le decorazioni, i tavoli e buttare tutto il resto, per fortuna gli ospiti non erano molto disordinati e quando anche l’ultimo piattino fu cestinato i due si avviarono verso i cassonetti li vicino.

Illuminati solo dai lampioni e dal cielo stellato estivo i due procedevano lentamente e in silenzio verso casa.
«Ti sei divertita?» «Certo, è sempre bello passare del tempo con i nostri amici,mi rende un po’ triste sapere che da domani non ci vedremo più tutti i giorni …» rispose malinconica «non fare la solita piagnucolona» «Io non faccio la piagnucolona» disse iniziando ad alterarsi ma si bloccò vedendo l’espressione di Ranma, la stava fissando, le stava fissando le labbra
«Hai messo il rossetto?» borbottò passando un dito sulle labbra di lei per levarlo «ehi ahi! Che fai? Mi rovini il trucco!» cercò di dimenarsi per cercare di farlo smettere «Il rossetto non sta bene ai maschiacci come te e poi come faccio a …»  «come fai a fare cosa?» lo interruppe Akane con le guance rosse di imbarazzo cosa che di rimando fece arrossire anche Ranma resosi conto di quello che stava dicendo ad alta voce e non nella sua testa.
«N-niente» si scostò velocemente e affrettò il passo «ehi tu!» protestò la ragazza iniziando a seguirlo quando ad un tratto Ranma fece uno scatto indietro nella sua direzione e la trascinò via giusto in tempo per vedere cadere dall’alto un oggetto che atterrando in maniera violenta li vicino a loro alzò un polverone carico di detriti derivati dall’asfalto che si frantumava per l’impatto.
  
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