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Autore: Francyzago77    22/04/2019    5 recensioni
Tornata in Australia, con il figlio avuto da Abel, Georgie cerca di ricominciare la sua vita serenamente con l'aiuto di Arthur. Ma il passato ritorna e metterà scompiglio nel suo tormentato cuore.
La maggior parte dei personaggi qui trattati non mi appartengono, sono proprietà di Mann Yzawa. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abel Butman, Arthur Butman, Georgie Gerald, Maria Dangering
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Georgie era molto impegnata con il suo lavoro di cucito, aveva tanti abiti da preparare ed andava spesso in città a comprare le stoffe.
Il ritorno di Abel l’aveva sconvolta: la gioia immensa nel rivederlo e saperlo vivo si contrapponeva al timore di perdere quella tranquillità che aveva conquistato stando accanto ad Arthur in tutti questi mesi.
I fratelli Buttman avevano nuovamente occupato il suo cuore e lei non riusciva a capire a quale dei due aprirlo pienamente.
Con Arthur si era instaurato un legame molto solido che non era ancora sfociato in passione, ma andava forse al di là dell’amore fraterno anche per la complicità e l’intesa con cui avevano diviso le gioie e i dolori fino allora.
Abel era l’uomo che aveva amato, con cui aveva avuto un figlio e, credendolo morto, lo aveva forse idealizzato non aspettando più il suo ritorno.
I suoi occhi si riempivano di lacrime mentre ricamava ed il suo cuore era in pieno subbuglio.
Poi c’era Maria che si era stabilita da loro e le stava dando una grossa mano con il bambino. Era molto brava con il piccolo, soprattutto perché gli raccontava le fiabe e gli leggeva le storie contenute in un grosso libro che nonno Fritz aveva regalato al nipotino. Il suo cuore aveva sempre battuto per Arthur anche se il ragazzo, pur essendole molto grato, non era riuscito a legarsi subito a lei. Maria stava cercando un lavoro per rendersi indipendente e non pesare esclusivamente su Georgie e suo padre.
Abel si divideva tra la fattoria e suo figlio, voleva passare la maggior parte del tempo con lui ed alcune volte lo conduceva al porto, dove osservavano le navi, la sua grande passione.
 Il suo sogno di girare il mondo per mare con Georgie e il piccolino non era tramontato e, dentro il suo cuore, sperava sempre di tornare ad essere il grande amore della sua donna. Aveva capito, grazie allo zio Kevin, il dilemma che tormentava Georgie e cercava in tutti i modi di non scontrarsi con Arthur ma di attendere il corso degli eventi come consigliatogli dal vecchio.
Arthur lavorava tutto il giorno alla fattoria ed era impegnato con il comitato degli agricoltori della zona. Era spesso da Georgie per sistemare la vecchia stalla di Kevin che ora era inutilizzata.
-Sarà meglio abbatterla, non sappiamo cosa farcene – disse al conte – inutile sistemarla per poi tenerla così.
-Sì è una buona idea – rispose Fritz – quando arriverà Abel ci aiuterà. Gli ho detto di passare qui, era al porto con il bambino, dobbiamo parlare della scuola per Abel Junior.
Il conte infatti, aveva visto a Sydney un ottimo collegio dove il nipotino avrebbe potuto ricevere un’eccellente educazione. Doveva però parlarne con Abel e Georgie.
-Non sono assolutamente d’accordo – rispose subito Abel alla proposta di Gerard – non manderò mio figlio lontano da me. Se deve andare a scuola, andrà a quella domenicale della parrocchia oppure giù in paese.
-La ritenevo una grossa opportunità – disse il conte – il bambino avrebbe potuto studiare con i migliori insegnanti.
-Va bene così papà – rispose Georgie – io la penso come Abel. Mio figlio è troppo piccolo per staccarsi da noi. Lo manderemo alla scuola del paese ,anche se è lontana. Mi sembra che pure il fratello di Jimmy vada lì vero Arthur?
-Sì, certo è un po’ scomodo perché devono accompagnarlo tutti i giorni – rispose lui – altrimenti c’è la scuola domenicale ma è appunto un solo giorno a settimana e, da quanto ho capito, l’istruzione oggi sta diventando fondamentale per un ragazzino. 
 -Ci vorrebbe una scuola qui vicino – sospirò Georgie – con una brava maestra che possa seguire tutti i bambini che abitano nelle campagne.
-Lo porteremo al paese – disse Abel – Arthur chiedi a Jimmy dove dobbiamo andare per l’iscrizione.
E si alzò per uscire ed andare da suo figlio che era rimasto in giardino con Maria mentre loro discutevano.
Trovò il piccolo sotto l’albero di eucalipto seduto accanto a Maria che gli leggeva una storia. Lei gli scandiva le parole molto lentamente e gliele indicava con il dito sulla pagina mano mano che andava avanti. Il bimbo era entusiasta ed era molto interessato a tutte quelle lettere che scorrevano sul foglio.
-Ecco la maestra per mio figlio – disse Abel ad alta voce avvicinandosi all’albero.
-Ma io non sono una maestra – gli rispose lei candidamente.
-Però ne sai di più di tutti noi! E i bambini stanno bene con te, lo vedevo sulla nave ed ora con mio figlio – affermò lui.
-Ho avuto un precettore per anni – disse Maria – ho studiato anche il francese e una buona parte della matematica, se è per questo!
-Appunto – replicò Abel – vuoi che non sappia insegnare a quattro bambini australiani figli di contadini?
-Abel cosa vuoi dire? – gli disse lei alquanto incuriosita.
Anche Georgie, Arthur e il conte uscirono e li raggiunsero.
-Non demoliremo la vecchia stalla – annunciò Abel a tutti – ma la faremo diventare la nuova scuola. Ci verranno i bambini delle campagne e Maria sarà la loro insegnante.             
 
 
 
 
   
 
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