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Autore: Spensieratezza    23/04/2019    2 recensioni
Può il potere di una moneta cambiare il corso di una vita? E perchè Jared Padalecki lo permette?
Jared Padalecki e Jensen Ackles si ritroveranno a essere l'uno, l'antitesi dell'altro, senza averlo scelto.
Genere: Angst, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Avviso: per avere una visione più chiara di tutto, leggete anche la mia fanfiction "Il giocattolaio." la trovate all'interno della serie in alto "Fiaba oscura" così conoscerete anche l'altro fratello di Jared e l'altro fratello di Jensen :)) questo è l'ultimo avviso che faccio, volevo farlo ancora una volta, ma ora non lo farò più, perchè poi divento noiosa :)










Jensen rimaneva lì, a tavola, durante la grigliata ad ascoltare tutti parlare ed illustrare la situazione.
Ascoltava tutto, come in un sogno. L’altro Jared, raccontava di come aveva conosciuto il suo, di come avevano scoperto di avere altri fratelli sparsi per il mondo, dell’altro loro fratello “rapito” da un’organizzazione segreta, di questa grande scacchiera che prevedeva il farli combattere tutti uno contro l’altro per determinare chi avrebbe vinto e conquistato la Terra.

Il suo Jared era l’unico che parlava poco, ma si limitava a fissarlo intensamente, spesso gli diede l’impressione che si asciugò gli occhi, come a scacciare delle lacrime.
Voleva delle spiegazioni ma non davanti a tutti, no.

Faceva fatica a restare concentrato sul racconto, tutto gli sembrava avvenire come in un sogno, gli facevano le domande ma non riusciva a sentirle, immaginava che avrebbe dovuto farsi spiegare tutto da capo quando sarebbe stato più lucido.
Ma tutti non sembravano badare a lui, forse avevano capito che aveva bisogno di tempo.

Di contro, Alfred, tempestava tutti di domande e sembrava che non finisse mai di parlare, Jensen gli fu grato di questo. Sentiva che un po lo faceva anche per lui.
 
Alla fine, scappò durante il caffè.

 
 
 
Si chiuse dentro una delle stanze da letto. Quella villa era davvero enorme.
Aveva il fiatone e la tachicardia, Jared l’aveva seguito. Lo sapeva.
“Jensen..”

Fu un attimo, lo agguantò per la collottola e lo trascinò nella stanza e lo spinse contro il muro.
Jared gemette.

“Perché cazzo continui a seguirmi???”
La sua furia gelida era più dolorosa di mille coltellate.
“IO..io non ce la faccio più, Jensen, dovevo venire a palarti..io..”
“Parlarmi???”
Jensen rise. Una risata spettrale, da far venire i brividi.

Con una forza sovrumana, lo spinse dall’altra parte del muro.
“Adesso vuoi PARLARE??”
Jared ansimò.
Hai avuto ANNI per parlare. Razza di infimo codardo.

“Ti prego, non dirmi queste cose, io non ho mai smesso di amarti..”
Jensen si aggrappò alle sue spalle quasi usando degli artigli invisibili.

“Quando mi amavi, Jared? Quando eri Duefacce? Quando manipolavi quei poveretti per fare cose che non volevano fare? Quando ti divertivi a giocare con le loro menti? Con il mio cuore? Oppure ogni volta che giocavi con me con il gatto con il topo? Ridendo di me, ridendo dei miei fallimenti, delle mie sconfitte..della mia DEBOLEZZA!” ruggì quella parola con ferocia.

Stavolta Jared reagì, spingendolo con furia, lontano da sé.
“Non ho MAI RISO DI TE! Io soffrivo, ogni dannata volta che dovevo misurarmi con te! Non volevo farti del male, non ho mai voluto!

“Sei riuscito a manipolarmi..quante volte ho pensato..non è così cattivo..c’è del buono in lui..oh, non sei così cattivo! Sei soltanto l’uomo che mi ha spezzato il cuore!! L’uomo che amavo e che si è preso i miei ricordi!! Chi tei ha dato il diritto?? CHI??
“L’ho fatto perché ti amavo troppo!!”

Jensen ruggì di frustrazione, prese un fermacarte tagliente e lo sbattè al muro.
“Se ora io VOLESSI, potrei squarciarti la gola con QUESTO!!”
Jared lo guardò, inerme, gli occhi pieni di terrore.
“Jensen..ti prego…”

Questo è volere o non volere, Jared, QUESTO. Sei ancora convinto di non aver avuto una scelta?”
“Io volevo solo evitare che la moneta ti facesse del male. Mi disse che dovevo scegliere. Che tu potevi morire, se io avrei continuato a starti accanto, tu DOVEVI essere Batman, e io non potevo intralciarti, se fossimo rimasti insieme, non saremmo potuti essere…quello che siamo..”

Jensen rise, una risata amara.
“Credi davvero che io sia stato qualcuno in tutto questo tempo?”
“Cosa?”
Jensen lasciò cadere il fermacarte a terra.

“Non ho avuto un’identità..in tutto questo tempo..ho assunto quella di batman, ma in realtà ero l’uomo invisibile, io senza di te..non esistevo.” (ND: "non c'è nessun me se non ci sei anche tu" citazione di Supernatural)
Jared restò a bocca aperta.

“Volevi sapere cosa provavo? Eccolo qui. Non ho mai smesso di amarti, facendomi dimenticare di te, non mi hai salvato, mi hai annullato.”
Le parole di Jensen erano troppo strazianti, Jared gli accarezzò il viso con le dita, gli occhi lucidi di lacrime. Si sentiva così in colpa.
A quel gesto, Jensen fece qualcosa di inaspettato, poco dopo aver sentito il contatto delle sue dita sul suo viso, incollò le labbra a quelle del moro, sbattendolo di nuovo contro il muro.

Per fortuna non ci fu bisogno di richiedere l’accesso alla sua bocca, Jared la aprì immediatamente e le loro lingue si trovarono immediatamente.
Sentì Jared sospirare e subito dopo allacciare le gambe alla sua schiena.
Era incredibile.
Così tanti anni erano passati da quando stavano insieme, uno si aspetterebbe che l’intimità scemi, invece fu come se non si fossero mai separati.

Si baciarono come non facevano da secoli, continuando a scontrarsi con le pareti e i mobili, fecero cadere un comodino e un attaccapanni, ma non smisero un secondo, crollando subito dopo sul letto.

Inaspettatamente per la loro furia, non si spogliarono subito, ma rimasero sdraiati un tempo interminabile a baciarsi, senza spogliarsi, poi Jensen prese a baciargli tutto il corpo, con ancora i vestiti indosso, facendo inarcare Jared di piacere, poi il moro ribaltò le posizioni e fece lo stesso, ma Jensen dopo poco, gli prese i capelli costringendolo a guardarlo.
“Ti amo.”
E poi lo baciò, languidamente, intensamente.

Poi finalmente si spogliarono, con frenesia, ma quando si accarezzarono, furono lenti come se stessero accarezzando un uccellino.
Cominciarono a piangere nello stesso momento.
“Perdonami..perdonami..perdonami..non posso vivere se tu mi odi…morirei pittosto..”

“Non..ti azzardare…” gli disse Jensen, tirandogli i capelli.
 

Dopo minuti interminabili di coccole, Jared lo pregò di fare l’amore con lui, non avevano il lubrificante, ma il moro disse che non era un problema.
Jensen cominciò a prepararlo con le dita, facendolo gemere a più riprese.
“Muoviti..Jens…amore..”

Ma Jensen non lo faceva, ogni volta si fermava perché troppo era il bisogno di baciarlo e anche Jared malgrado la bramosia di essere un tutt’uno, accettava e voleva ogni bacio, sempre di più.
“Ahhh..” i loro respiri si confusero, quando Jensen entrò dentro di lui.
Jared gli accarezzò languidamente la schiena e Jensen sentì che avrebbe potuto venire così, solo per quelle carezze.

Quanto gli erano mancate!!
“Sì…Jens…oh…sì..sì…ti amo…ti amo..”

Quando vennero entrambi, si accasciarono sudati e ansimanti, nel letto, Jensen abbracciò il moro,determinato a non lasciarlo andare mai più.

“Mi hai appena..ridato la vita..” disse Jensen al suo orecchio.






















Note dell'autrice: 

scusatemi per tutto questo angst, ma non me la sentivo di far perdonare subito Jared a Jensen, volevo rendere tutto il più realistico possibile e ho pensato: se nella vita reale uno ti abbanona, cosa fai, gli getti le braccia al collo subito? No xd in più Jared ha anche l'aggravante di avergli cancellato i ricordi e di aver indotto Jensen a conbattere contro di lui più volte senza sapere chi era davvero, una cosa difficile da perdonare secondo me, insomma volevo che Jared la pagasse un po xd ma poi è sempre l'uomo che Jensen ama, gli è mancato e non potevo farli soffrire troppo :))

voglio che sia chiara una cosa: sono VOLUTAMENTE VAGA sulla spiegazione, non vi siete persi nessun pezzo importante, io devo ancora spiegare tutta la storia dei gemelli di tutti, ma non potevo farlo in questo capitolo ancora, perchè avevo fretta di riunire i j2, non avevate fretta anche voi? ahhah xd e dare spiegazioni numerose e prolisse avrebbe rimandato la riunione a chissà quanti altri capitoli xd quindi ho decsio di fare una cosa che forse non ho mai fatto, fare che la spiegazione c'è già stata, ma io la racconterò solo fra un po, magari proprio qui, attraverso flahback, oppure con dei missing moment in uno spin off, ma tranquilli che ci sarà, devo solo decidere come inserirla, così come ho intenzione di raccontare assolutamente l'incontro tra Jared e Jael e il perchè ad un certo punto Misha è tornato a casa separandosi da Jared/Jael.
   
 
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