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Autore: Zinho_Menino    24/04/2019    0 recensioni
Dapprima si era chiuso in un tacito, quanto duro silenzio, ma adesso Ricky non riusciva a trattenere le lacrime che lentamente gli solcavano il viso. Solo dopo un'attesa, che al buon Giorgio parve interminabile, Riccardo asciugandosi gli occhi cerulei con la manica della felpa chiese: "E di noi che sarà?"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Dai, amore" lo esortò Giorgio cercando di avvicinarsi di più a lui, ma Riccardo per tutta risposta lo cacciò in malo modo, scostandosi bruscamente da un tentativo di abbraccio. Dapprima si era chiuso in un tacito, quanto duro silenzio, ma adesso Ricky non riusciva a trattenere le lacrime che lentamente gli solcavano il viso. Solo dopo un'attesa, che al buon Giorgio parve interminabile, Riccardo asciugandosi gli occhi cerulei con la manica della felpa chiese: "E di noi che sarà?"
Il tono della sua voce era tremante come la fiamma di una candela. Giorgio riuscì ad avvicinarsi e non appena fu accanto a lui, cominciò ad accarezzare i biondissimi capelli di Ricky. "Credi sia facile per me lasciare tutto? Lasciare te? Se ci penso il mio cuore si..." Giorgio si interruppe. Stava per commuoversi e non poteva permetterselo. Era lui quello forte della coppia, non poteva vacillare. "Ti ho portato un pensiero Ricky. Spero che ti piaccia" disse successivamente in maniera apparentemente più serafica.
Riccardo prese il pacchetto con una certa riluttanza, gli sembrò quasi che il suo ragazzo gli stesse porgendo un palliativo alla sua partenza. Strappata la carta color arancione pastello Riccardo vide un CD, senza alcuna etichetta. Incuriosito cercò lo sguardo di Giorgio, il quale sorridendo gli disse:"L'ho fatto io. Contiene una sola traccia...beh che fai? Non lo metti?"
Quando suonarono le prime note Ricky ebbe un sussulto e per un istante gli parve di tornare indietro nel tempo.
Gli sembrò di essere di nuovo in quel locale, dove tutti cantavano il ritornello di quella canzone a squarciagola; tutti tranne lui. Se ne stava in fondo, sorseggiando un bicchiere di birra, troppo timido per gettarsi nella mischia, fin quando un ragazzo dai riccioli neri e una barba ben curata si accostò a lui. All’ inizio non disse nulla, si limitò a squadrare Ricky da capo a piedi, senza ritegno alcuno. Poi, d'un tratto, dalle sue labbra sottili uscì una domanda:"Non canti?"
"Ah" rispose Riccardo aggrottando la fronte, le gote rosse dalla vergogna:"Non sono un tipo da canto".
"Balliamo?" gli propose Giorgio. Quell’idea buttata lì così apparve ridicola a Ricky ma non sapeva come, prima ancora di rendersene conto era già tra le braccia di quel ragazzo, improvvisando un passo a due tanto impacciato, quanto romantico. Quella fu anche la sera del loro primo bacio.
Ora che "Always" dei Bon Jovi riempiva la cameretta, Ricky aveva ricominciato a shighiozzare. Giorgio gli si avvicinò con garbo, porgendogli un fazzoletto. Guardò Riccardo, gli occhi castani traboccanti di dolcezza, ed in un sussurro gli chiese:"Non canti?"

   
 
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