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Autore: Sarah Shirabuki    24/04/2019    0 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia è un sequel di " il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra ", e non tiene conto delle altre saghe, come Omega e compagnia, ma solo delle classiche. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Sono passati sette anni da quando Shura ha sconfitto il padre ai Campi Elisi, e la pace pare regnare sovrana sulla terra. Il giovane è rimasto al gran tempio ed è ormai diventato cavaliere d'oro dei Gemelli. Tutto scorre tranquillo fino a quando una giovane non bussa alla porta di Crystal e Tea, ora sposati e genitori di due bimbi, e rivelerà di essere la figlia della fanciulla e dell'ex cavaliere di Gemini, Saga. Un misterioso nemico intanto sta aspettando di potersi risvegliare dal suo lungo sonno, mentre un giovane pare dare la caccia alla bella Iris. Il corpo di un cavaliere d'oro verrà trafugato dal Gran Tempio, come mai? Chi sarà il nuovo e temibile nemico che, secondo il Gran Sacerdote, supererebbe Hades in crudeltà? Vi invito a leggere anche la prima storia per conoscere meglio i personaggi OC.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Gemini Saga, Nuovo Personaggio, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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Tutto attorno alla donna è nero pece. Eppure, pur essendo immersa nella totale oscuritàrisce a camminare, in una direzione precisa che probabilmente è il cuore a dettarle. Lei conosce bene quel luogo: ci è vissuta purtroppo per anni ed anni. " Madre ". Una voce: una voce l'ha chiamata con quell'appellativo che tanto vorrebbe le fosse nuovamente rivolto. Certo ha altri figli, ma anch'essi seguitano a restare imprigionati in qualche recondito punto di quel tetro luogo. " Madre, raggiungetemi vi prego ". Di nuovo. La fanciulla affretta il passo: i suoi lunghi capelli ed il suo mantello si muovono a ritmo dei suoi passi. La donna corre a perdifiato, fino a raggiungere una luce viola: avvolta in essa vi è una figura femminile. Ha le mani giunte come fosse in preghiera, gli occhi chiusi ed espressione afflitta. " Madre, siete finalmente giunta... ". Fa semplicemente la giovane mentre sul suo volto compare un lieve sorriso. L'altra donna le si avvicina incerta, senza ancora toccarla. 

" Sei davvero tu, figlia mia? ". Sussurra. L'altra annuisce per poi proseguire la frase di li a poco. 

" Sento un cosmo nero come la notte. Ne sono certa, è il cosmo di mio padre ". Ammette. " Un cosmo intriso di rabbia e rancore. Mi incute terrore ". Mormora la ragazza dai capelli rosso chiaro, tremando. La madre le si avvicina, prendendo le sue mani nelle proprie. 

" Non devi aver timore, Euribia ". La chiama mentre la fanciulla non apre ancora gli occhi e mantiene le mani giunte in preghiera. " Tuo padre ed io sappiamo cos'è giusto fare. Non temere, l'affronto che hai subito sarà presto vendicato ". Bacia dolcemente le mani della figlia mentre sul viso di ella iniziano a scendere silenziose alcune lacrime. 

" Vi supplico, basta. Rinunciate alla lotta e ricongiungiamoci: usate il vostro potere per riportare in vita me, invece di impegnarlo in scontri deicidi ". Piange la fanciulla. Ma la donna dalla chioma pesca scuote il capo. 

" Mia diletta, vorrei tanto poter esaudire questo tuo desiderio, ma purtroppo non è possibile: la battaglia è già in corso, e tuo padre è già sceso in campo. E molto presto, toccherà a me ". Ammette. Euribia apre gli occhi color mare: quello stesso mare che suo padre domina, al pari di Nettuno. 

" Allora vi prego, vi supplico: non permettete che combatta da solo. Non morite anche voi due, o io ne soffrirò immensamente ". Piange la giovane. La donna che si è rivelata essere Mnemosyne la stringe forte a sè, abbracciandola come non volesse più lasciarla andare via. 

" Ti voglio bene, figlia mia adorata. Tu sei il frutto del nostro amore, e chi ti ha fatto questo pagherà. A qualsiasi prezzo ". Sentenzia, mentre Euribia sgrana gli occhi. Si distacca dall'abbraccio e guarda la madre: una lacrima solitaria scende a bagnare il viso candido della Titanide, che lentamente si desta non potendo così udire le parole della figlia. 


Mnemosyne riapre gli occhi di scatto: si era sopita, seppur per qualche istante. Come le capia spesso, ha comunicato con lo spirito dell'amata figlia durante quei momenti. Ripensa un momento alle sue parole, poi avverte una cosa che la lascia a dire poco stupefatta, una cosa proveniente dal quinto piano. Il piano presidiato da suo marito. " Ponto! ". Si alza di scatto la giovane Titanide: senza badare a due paia di occhi celesti che la stanno scrutando da un pezzo, la donna afferra la propria arma per poi aprire la porta e precipitarsi alle scale: sa bene che il penultimo piano non rimarrà incustodito. C'è Astraeus a presidiarlo. Ora per lei, la priorità è suo marito. Deve aiutarlo a qualsiasi prezzo, non le importano le conseguenze: lui è il suo sposo, a lui solo deve devozione ed obbedienza. A lui, e nesusn altro. Astraeus ha fissato la scena: la Titanide non si è nemmeno accorta di lui, ed è corsa fuori dalla stanza dopo aver gridato il nome del marito. Sogghigna compiaciuto. " Sarà una cosa molto interessante ". Ride sadicamente, rimanendo in attesa di alcuni ed eventuali nemici. 

Un fendente squarcia per l'ennesima volta la parete retrostante, sfiorando di un soffio il destinatario: questo lo ha ovviamente intercettato ed evitato senza nemmeno doversi scomodare troppo. Il suo sguardo rimane sprezzante mentre viene puntato sull'altro uomo dalla chioma rossa. " Dunque è così? ". Ghigna: sospettava già questa cosa, ed ora ne ha avuto la conferma effettiva. Ha cercato di attaccarlo, colpendolo con il fendente della sua spada, anche se probabilmente si aspettava che l'attacco non sarebbe mai andato a segno. L'altro punta il suo sguardo celeste in quello scarlatto di lui. 

" Dimmi una cosa: ti ricordi di Euribia? ". Chiede gelidamente Ponto. Il giovane dalla chioma blu, ovvero Chrono, non perde quel ghigno: ora comprende. 

" Oh, a quanto pare non ti è ancora passata l'arrabbiatura per quella storia. Strano, credevo l'avessi superata ". Incrocia le braccia contrariato il Titano del Tempo. Seiya osserva sbigottito la scena, così come la stessa Athena ed i presenti. Credevano che Ponto li avrebbe attaccati ma così non è stato. Si è scagliato contro il fratello cercando di colpirlo con la spada Adamantina. 

" Ponto, ma perchè... ". Mormora incredulo il cavaliere di Leo, ossia Phoenix: ha davvero disprezzato quell'uomo, ma ora? Cosa dovrebbe pensare? Per quale recondito motivo sta agendo in tal senso, si chiede? La risposta pare arrivargli di li a poco. 

" Costui ha ucciso mia figlia, Euribia. E deve pagare per questo: ho atteso pazientemente che si risvegliasse, gli ho restituito i ricordi permettendogli di raggiungere il massimo della potenza. Ma ora sarò io, Ponto, ad impadronirmi di tale potere! Libererò i miei fratelli e sorelle dalla tirannia di costui, ma cosa più importante vendicherò la morte della mia amata figlia! ". E' determinato: quindi è così. Il suo era tutto un piano prestabilito: far risvegliare Chrono per poi sottrargli i poteri ed ucciderlo nuovamente o, punizione peggiore renderlo mortale in maniera definitiva. " Sarò io a condurre i miei fratelli verso un mondo diverso, sarò io a spezzare tutti i sigilli. La stirpe dei Titani vedrà finalmente la luce del mondo nuovo, o almeno quasi tutti ". Sentenzia poi. Chrono capisce a cosa si riferisca e si lascia andare ad una fragorosa risata.

" Parli di Rea, eh? La traditrice che non esitò ad ingannarmi, per permettere al parricida di uccidermi e di prendere il mio posto ". Ma nota solo ora che in quel momento è il fratello a sfoggiare un ghigno compiaciuto.

" L'anima di Rea grida vendetta, così come quella della mia amata Euribia. E' finita ". Fa, per poi proseguire mentre, forse per la prima volta legge sul viso del signore del Tempo un'espresione sorpresa. 

" Sei stato tu dunque... ". Mormora su tutte le furie, mentre Ponto annuisce.

" Si! Fui io ad aiutare Rea a salvare Zeus, fui io ad aiutare quest'ultimo a detronizzarti e a cacciarti nel Tartaro! Avresti dovuto saperlo, che non ti avrei mai perdonato! ". Detto questo si scaglia con tutta la forza contro il suo avversario. A quelle parole Chrono sembra perdere le staffe: richiama a sè la Megas Drepanon e para i colpi del fratello. Seiya vorrebbe intervenire, così come Phoenix. " No! ". Grida ad un certo punto Ponto, fermandoli. " Non spetta a voi questa battaglia. Mi occuperò io di costui. Voi... voi dovete vivere ". Mormora ad un certo punto il rosso, spiazzandoli letteralmente. " Ho visto il vostro destino. Ho visto le imprese di cui siete stati e sarete ancora capaci. Tra di voi c'è già il nuovo Gran Sacerdote, colui che guiderà voi tutti verso la luce della vittoria. Voi, guerrieri della speranza, non dovete perdere la vita contro costui ". Il cosmo di ponto e quello di Chrono sembra pari: lo scontro crea delle violente raffiche di vento che costringe per un istante i presenti ad indietreggiare. Phoenix riprende parola.

" Non possiamo andarcene e rimanere inerti come pupazzi di fronte agli eventi! Io non ti lascerò solo in questo scontro! ". Tuona il Cavaliere del Leone, seguito da un giovane dalla chioma turchina. 

" E nemmeno io! Questo bastardo ha molte cose di cui rendermi conto, e non solo: mi deve dire dove si trova Iris ". Commenta Subaru, affiancando Phoenix. Ponto li guarda qualche istante, ma la sua distrazione gli costa piuttosto cara: Chrono riesce a colpirlo e gettarlo contro la parete. La spada Adamantina vola ai piedi di Seiya mentre il signore dei Titani fa per avvicinarsi al fratello. 

" Peccato doverti uccidere: eri un valido alleato. Ma ho sempre saputo che, prima o dopo, mi avresti tradito ". Sentenzia, impugnando la Megas Drepanon e pronto a colpire. In difesa del rosso tuttavia, si parano Athena e Sirio: lui con l'excalibur insita nel proprio braccio, lei con lo scettro di Thoole. 

" Non ti permetteremo di fare ciò che credi! ". Tuona il Cavaliere di Libra, su tutte le furie e lasciando stupefatto persino lo stesso Ponto: fino a qualche momento fa erano nemici, ora invece lo proteggono? Una lacrima solitaria scende dai suoi occhi: anche loro Titani erano così uniti, anche loro non si sono mai abbandonati e sempre sostenuti. Tutto andò liscio, fino a quando, con la morte di Urano, Chrono prese il potere e non rimase letteralmente ossessionato dall'ultimo oracolo del padre, che gli predisse destino di morte per mano dello stesso figlio. Seiya lancia la spada al suo proprietario, che si alza in piedi per poi scambiare uno sguardo con Athena. Chrono decide di annullare la propria azione: con uno scatto all'indietro si scansa dai due avversari mentre il gruppo si riunisce attorno ad Athena, Sirio e Ponto, che si fa avanti di li a poco. 

" E così hai proprio deciso di tradirmi, eh? Che sciocco ". Mormora solamente il giovane dalla chioma blu. 

" Tu hai ucciso il frutto del nostro amore, la figlia mia e della mia sposa. E per il bene di mia figlia, io sarei pronto a lordare questa spada anche del tuo sangue, il sangue di colui che levò la mano su una creatura innocente! Non mi importa se sei il nostro re, non mi importa se hai ucciso il Sommo Urano: hai toccato il nostro bene più prezioso, e non te lo perdoneremo mai ". Punta la spada verso il fratello, per poi concludere. " Dico bene, Mnemosyne? ". Chiede. Dei passi precedono una voce femminile. 

" Si, mio amato: come un sovrano dovrebbe amare e proteggere il suo popolo, ugualmente è nostro dovere di genitori vendicare la morte della nostra amata figlia. Così si comportano un padre ed una madre ". Scende finalmente le scale la giovane donna dalla chioma color pesca, impugnando la sua arma, che punta a sua volta al signore dei Titani. In seguito affianca il marito, ed entrambi si scambiano uno sguardo complice. " Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo ". Fa la donna, con lo sguardo della più innamorata delle spose. Lui ricambia il suo sguardo, annuendo. 

" Ti amo anche io, ma te lo devo chiedere: sei sicura? Sei sicura di voler andare fino in fondo? Di voler tradire Chrono ed abbandonare la tua posizione tra le sue schiere? ". Chiede. La donna si volta verso di lui, obbligandolo a fare lo stesso. In seguito posa una mano sul suo viso per poi dargli un bacio. 

" Non sono mai stata così sicura: non siamo giunti a questo punto per tirarci indietro proprio alla fine. Sottrarremo il potere a Chrono, e sarai tu la nostra nuova guida. E vedrai che gli altri nostri fratelli e sorelle capiranno ". I Cavalieri decidono di rimanere dietro a Ponto e Mnemosyne, in caso ci fosse bisogno di intervenire. Non lo avrebbero mai detto, ma ora loro ed i due Titani hanno un obiettivo comune: annientare Chrono. 

Demetrios giunge da Astraeus, infuriato: ricorda ben poco. Sa di aver scoperto di essere il gemello di Shura, e di aver permesso ad Athena ed i suoi Cavalieri di passare il piano da lui presieduto. Ha chiesto di essere lasciato solo, perchè vuole chiudere i conti con il passato in maniera definitiva. E lo farà: affronterà suo padre, o meglio l'essere che lo ha generato e che non ha esitato ad uccidere il suo gemello. A fatica giunge sino al piano presieduto dal capo dei Ghost. " Astraeus! ". Grida su tutte le furie. L'altro sembrava quasi aspettarsi tale visita. Si alza dalla propria sedia con un ghigno crudele. 

" Demetrios, ma che sorpresa. Ho saputo che ora sai la verità ". Fa ironicamente. L'altro lo guarda con disprezzo. 

" Non parlare come se non avessi pianificato tutto, schifoso. Ma sappi che ora pagherai tutto il male che hai fatto: a me, a Shura, a tuo fratello Saga, ma soprattutto a mia madre! ". I due si affrontano con lo sguardo: se si scatenerà o meno uno scontro, non è ancora dato saperlo. 


Salve amici, eccomi con un nuovo capitolo! Che ne dite? Abbiamo visto un'apparizione di Euribia, che supplicava la madre di ricongiungersi a lei assieme a suo padre e di abbandonare la lotta. In seguito al rifiuto di Mnemosyne, l'ha spinta ad andare ad aiutare il suo sposo, ed i due si sono inaspettatamente rivoltati contro Chrono. I Cavalieri decidono di dargli manforte, ma basterà? Sarà davvero questo lo scontro decisivo, o sarà solo un preambolo? Demetrios intanto ha deciso di affrontare Astraeus: cosa accadrà? Lo sapremo nei prossimi capitoli. Baci
  
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