E dopo aver guardato BoRhap per
la terza volta…
Dopo aver incontrato di persona Jenny e Carmaux…
Dopo aver letto e recensito tutta la categoria dei Queen…
Dopo aver editato le storie di ninfetta…
Dopo aver subito le lamentele di mia sorella Soul sul fatto
che avrei dovuto scrivere anch’io qualcosa in questo fandom…
*rullo di tamburi by Roger Taylor*
ECCOMI CON LA MIA PRIMA (e spero non ultima) STORIA SU
QUESTI RAGAZZI ♥ ♥ ♥ ♥
Okay, bando alle ciance, questa è una song-fic,
perciò vi consiglio di leggere con in sottofondo questo brano, il quale è
strettamente collegato con il racconto:
Buona lettura e ci risentiamo nelle note finali ♥
Sweet little boy
John tracanna un altro sorso di whiskey, è felice di poter
festeggiare con i suoi amici e compagni di band.
Non sa neanche lui che cosa si sta festeggiando, ma ogni
scusa è buona per farlo, ormai non ci fa più caso.
Accanto a sé, Roger si regge a malapena in piedi e blatera
cose incomprensibili e sconclusionate, mentre cerca invano di bere qualcosa da
un posacenere vuoto.
«Johnny… riempi il mio fottuto bicchiere» biascica il
batterista, agitando di fronte alla faccia del collega il contenitore
incriminato.
Il bassista sbatte le palpebre. «Non so dove sia la
bottiglia» farfuglia confuso.
«Ce l’hai in mano, coglione!» strilla Freddie al suo
orecchio, spintonandolo.
Poi si allontana, cercando di scappare da Brian. Il
chitarrista lo sta inseguendo per chissà quale motivo, e i due fanno un chiasso
infernale, capace di sovrastare quasi la musica ad alto volume.
John fissa l’oggetto che stringe in mano senza neanche
vederlo, poi lo lascia cadere a terra e questo si frantuma in mille pezzi.
«Ops» ridacchia Roger, passandosi
le mani tra i capelli biondi e scarmigliati.
Il più giovane, all’improvviso, si piazza di fronte al suo
collega e lo fissa con un sorriso innocente e totalmente puerile. «Ciao, il mio
nome è Johnny!» esclama, tendendo la mano verso l’altro.
Roger lo fissa confuso, ma poi decide di stringergliela.
«Molto piacere» replica.
«Lascia che mi spieghi e che mi lamenti senza motivo, ti
va?» prosegue il bassista, inclinando leggermente il capo di lato.
«Ah… sì, non ho capito, cazzo. Dov’è il mio fottuto whiskey?»
strilla Roger, strattonando appena l’altro.
Hello, my
name is Johnny
Well hello my name is Johnny
I would like to explain myself
And I would like to complain in vain
«Io non lo so… deve averlo rubato Brian… ma ehi, io sono
Johnny!» blatera il più giovane, attirando nuovamente l’attenzione su di sé.
Roger allora sorride con dolcezza e gli accarezza piano i
capelli. «Dolce, piccolo ragazzo…»
«Johnny!» grida Freddie, correndo all’impazzata verso di
loro.
«Dolce, piccolo ragazzo…» prosegue Roger.
«Johnny!» ripete Freddie, per poi buttarsi letteralmente
sull’amico in cerca di protezione da Brian.
Sweet little
boy
Johnny!
Sweet Little Boy
Johnny!
«Brutto stronzo, tanto ti prendo lo stesso! Mi hai tirato i
capelli!» biascica Brian, per poi braccare Freddie in un angolo.
John e Roger si fissano, profondamente confusi.
«Posso mostrarti cosa c’è nella mia mente?» domanda John,
facendo un passo avanti.
«Ma certo» conferma Roger, carico di aspettative.
Il bassista rotea gli occhi e si blocca.
«Vuoi aiuto, Deaky?»
«Io sono…»
«Serve aiuto?»
Let me show you
the way to my
Let me show you the way to my
Let me help you explain your mind
When I help you explain your mind
John scuote il capo, poi si acciglia e infine abbaia: «Sono
Johnny! Chi è Deaky? Non lo conosco…»
Roger ci riflette su per un attimo, poi replica: «Be’,
allora… ciao, io sono Roger».
John scoppia a ridere. «Roger, che nome buffo!» esclama,
battendo le mani.
Attorno a loro sta succedendo un putiferio: molti degli
invitati sono quasi in coma etilico, mentre Brian è riuscito ad afferrare
Freddie per i capelli e tenta di trascinarlo in bagno perché vuole ficcargli la
faccia nel cesso.
Ma i due sono talmente impegnati in elucubrazioni filosofiche
talmente profonde che non fanno caso a ciò che li circonda.
«Quindi, tu sei Roger?» chiede conferma John.
«Sì, il mio nome è Roger!»
Hello my
name is Roger
Well hello my name is roger
I would like to proclaim myself
A god
And likely ordain myself
«E sono un dio, un dio!» sbotta il batterista, battendosi
una mano sul petto esile.
«Sembri un gorilla» lo punzecchia John.
«Un gorilla? Io sono un dio! Il tuo dio, Johnny!» pigola,
afferrando il bassista per le spalle.
I due si scambiano occhiate sempre più confuse, poi Roger
si volta verso un tavolino posto alle sue spalle e recupera una bottiglia piena
per metà.
«Bevi, questo è il mio sangue!» suggerisce, offrendo
dell’altro whiskey a John.
Quest’ultimo accetta volentieri, tracanna un lungo sorso e
poi osserva l’altro con riconoscenza. «Dolce, piccolo ragazzo… grazie» mormora.
«Roger! Aiutami! Brian mi ucciderà!» strilla Freddie con
voce stridula e acuta.
«Dolce, piccolo ragazzo…» ripete Roger, rubando la
bottiglia a John per poter bere a sua volta.
«Roger!» implora ancora Freddie, mentre Brian riesce a
trascinarlo fuori dalla sala, in direzione del bagno.
Sweet little
boy
Roger!
Sweet little boy
Roger!
Poi il biondo abbandona la bottiglia e si avvicina
barcollando al collega. Lo prende tra le braccia e si abbandona completamente
su di lui.
«Johnny, lascia che ti spieghi cosa c’è nella mia mente…
però voglio che mi aiuti.»
«Ti aiuto, Roger…» farfuglia l’altro, accarezzando
gentilmente la schiena del batterista.
«Davvero?»
«Sì, cazzo, sì. Ho detto che ti aiuto!»
«Però non arrabbiarti. Mi fai piangere.»
Let me show you
the way to my
Let me show you the way to my
Let me help you explain your mind
When I help you explain your mind
«Roger…»
«Dimmi, Johnny…»
John socchiude appena le palpebre, ma tutto attorno a sé
gira frenetico e si confonde. Gli viene la nausea. «Aiutami…»
«Sono qui, dai… vieni…»
I due, sostenendosi a vicenda, si avviano barcollando verso
l’uscita. Raggiungono a tentoni la porta d’ingresso e riescono a uscire in
giardino.
Non appena la fresca brezza della sera li schiaffeggia,
paiono un minimo più lucidi. Tuttavia si lasciano cadere distesi sul prato.
«Le stelle sono bellissime» blatera John, gli occhi
sgranati e fissi sul cielo scuro e completamente privo di astri.
«Quali stelle?» bofonchia Roger, sdraiato accanto a lui.
«Non le vedi?»
Roger ride. «Oh, dolce, piccolo ragazzo…»
«Johnny, sono Johnny…» replica l’altro.
Poi si ritrova con il corpo del biondo sopra il suo, gli
occhi azzurri liquidi e maliziosi ben piantati nei suoi, e un ginocchio del
batterista tra le sue gambe.
«Dolce, piccolo ragazzo… oh, no, adesso è Roger che
comanda! Il tuo dio!» afferma.
Sweet little
boy
Johnny
Sweet little boy
Oh no! It's Roger!
John sorride compiaciuto e stringe a sé l’altro.
«Finalmente hai saputo spiegare cosa c’è nella mia mente» cinguetta.
Roger bacia voracemente le sue labbra, le morde e se ne
impossessa senza pensarci due volte. «Sì, cazzo, e anche tu l’hai capito,
vero?»
«Credo di sì…» boccheggia John, per poi tornare a gettarsi
sulle labbra di Roger, le dita incastrate tra le sue ciocche bionde e annodate.
Il batterista ride, poi prende il viso dell’altro tra le
mani. «Sono ubriaco fradicio, sì, ma so cosa voglio. E, Deaky,
Johnny o come cazzo ti chiami… voglio scoparti» ammette con semplicità,
rivolgendo un sorriso puerile al bassista.
John ride e annuisce. «Allora che aspetti?»
Il biondo assottiglia lo sguardo e gli poggia una mano tra
le gambe.
Let me show you
the way to my
Let me show you the way to my
Let me help you explain your mind
When I help you explain your mind
Let me show you the way to my
Let me show you the way to my
Let me help you explain your mind
When I help you explain your mind
E nessuno dei due si accorge delle grida di Freddie mentre
Brian cerca di infilargli la testa nel water.
Nessuno dei due fa caso al tempo che passa.
Nessuno dei due si rende conto che ciò che stanno provando
forse è frutto di un momento di profondo delirio.
O forse no.
Il mattino dopo, Freddie sguscia in giardino con l’intento
di prendere aria e fare due passi.
È riuscito a sfuggire a Brian per un pelo, e si è dovuto
inginocchiare di fronte a lui e implorarlo in tutte le lingue del mondo per
farsi perdonare.
«Non volevo tirarti i capelli, Bri,
scusami, ho sbagliato, sono una persona orribile» non ha fatto che ripetere,
riuscendo perfino a piangere un po’ per rendere il tutto più credibile.
Non appena mette piede sul prato, il cantante si accorge di
un ammasso informe di corpi che giace scompostamente sui fili d’erba umida.
Quando riconosce il viso di John, i suoi occhi si sgranano.
«Johnny» sussurra, facendo qualche passo avanti.
Da lontano, pare che il bassista abbia trascorso la notte a
rotolarsi sul prato con una sventola bionda.
Il sorriso si allarga sul viso stanco di Freddie, ma
diventa ancora più ampio e radioso quando scopre l’identità della persona che
sta avvinghiata a John come un koala al suo ramo.
«Oh, è Roger!» sospira felice.
La giornata è cominciata nel migliore dei modi.
Sweet little
boy
Johnny
Sweet little boy
Oh no! It's Roger!
☺
☺
☺
☺
Ri-salve a tutti!
Come già detto nelle note iniziali, questa è la
prima storia che scrivo nella categoria dei Queen e, credetemi, non mi sarei
mai aspettata di esordire con un racconto totalmente nonsense :D
La verità è che, mentre a tutti quanti l’aver visto
BoRhap ha ispirato storie più o meno
serie/romantiche/sentimentali, a me ha portato fuori questa roba!
E cosa poteva darmi l’input che mi serviva, se non
una canzone dei miei adorati System Of A Down?
Avete sentito la follia insita in questo brano?
Be’, il testo non ha senso, la musica è tutt’altro
che sensata o per niente seria, perciò cosa poteva uscire fuori?
Spero di non avervi spaventato e di avervi
strappato un piccolo sorriso!
Mi sono divertita un sacco a scrivere questo breve
racconto, spero che anche la lettura sia stata altrettanto piacevole ^^
Ringrazio mia sorella Soul per avermi incoraggiato a
scrivere su questo fandom, e ringrazio tutti coloro
che, con le loro storie, sono riusciti a darmi una piccola stilla di
ispirazione: Carmaux e Jenny (è stato stupendo
trascorrere del tempo con voi, ragazze, siete eccezionali *-*), ninfetta, Ancient
Flower, Akimi, Lisbeth… GRAZIE DI CUORE *-*
Ringrazio inoltre chiunque si fermerà a leggere e a
lasciare un piccolo commento, ne sarei felicissima!
Spero di poter scrivere ancora sui Queen, ma per ora vi
lascio!
Alla prossima ♥